sabato, Maggio 18, 2024
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“ Lorca “, il nuovo album dei “ Sleepwalker’s Station “!

Girano il mondo con la loro musica, più di 700 concerti all’attivo… “ Sleepwalker’s Station “! Contatto Francesco Cellini che parla a nome del gruppo.
Come inizia il vostro percorso, in che modo vi incontrate?
Ci incontriamo per caso anni fa come le storie più belle, avevamo amici in comune, ognuno aveva esperienze musicali diverse, apprezzavamo ciò che ciascuno di noi proponeva, abbiamo deciso di unirci e da 12 anni procediamo insieme.
Come nasce il nome del gruppo?
E’ un nome né concreto, né dissociato dalla realtà, rappresenta sonnambuli che si incontrano, ognuno col proprio viaggio, come direbbe Vasco, e creano una situazione di scambio.
Più di 700 concerti all’attivo, cosa si prova?
Una grande emozione! In ogni concerto proponiamo qualcosa di diverso, possiamo essere 1 o 20, la tipologia è sempre differente, ci sono sempre novità, ogni volta è come se fosse la prima.
Spostarsi da uno Stato all’altro, quali sono le maggiori differenze?
Le situazioni cambiano da luogo a luogo, generalmente all’estero c’è più coinvolgimento, gli stessi gestori dei locali riescono a suscitare grande interesse, un aspetto culturale molto importante.
Il 16 aprile è uscito il vostro nuovo singolo “ Uno di noi “ che ha anticipato l’uscita dell’album “ Lorca “.
Si, il singolo è stato una novità anche per noi, il primo in lingua italiana, l’eccezione in un disco strutturato in più componenti linguistiche. Racconta di uno di noi, di un’esperienza condivisa e condivisibile, qualcuno che deve muoversi per vivere, che dev’essere altro. L’album è prodotto da noi stessi attraverso una campagna di supporto, “ Crowdfunding “,  è in 5 lingue  e 4 dialetti diversi, l’unicità nasce dal fatto di trovare una voce pertinente legata a contesti particolari. Un gruppo di musicisti europei che ha come punto di forza proprio le differenze. Cerchiamo di inviare un messaggio positivo, fare delle differenze un comune progetto.
C’è un momento che ricordate in maniera particolare?
Quando siamo stati premiati da Mogol con il premio “ CET “ come miglior proposta indipendente, una bella soddisfazione, sensazioni straordinarie.
Vi frequentate al di là del lavoro?
Abitando in luoghi diversi è un po’ complicato, ma quando ci vediamo è come ritrovarsi, un incontro di famiglia.
Progetti futuri?
Soprattutto promuovere il nuovo album, abbiamo già diversi impegni,  per tutte le date ed aggiornamenti ci si può avvalere della nostra pagina ufficiale presente su facebook.
Sonnambuli che inconsapevolmente si incontrano. “ Ognuno col proprio viaggio e creano una situazione di scambio” … Che consente di donare la parte migliore…
Segui su facebook il gruppo musicale Sleepwalker’s Station clicca sul link
https://www.facebook.com/sleepwalkersstation/
di Saporito Margherita

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Nola, “White Angel”: giunge al termine la prima edizione di “Talenti Emergenti” con una vittoria del tutto … scoppiettante!

Sembrava un’ardua impresa e, invece, i nostri eroi della redazione di “StreetNews.it” e dello staff del locale “White Angel” hanno unito le forze e sono riusciti a portare a termine, con successo, il ciclo di tappe della prima edizione di “Talenti Emergenti”, il talent show ‘made in Nola’ ideato da Davide Napoletano. L’ultima tappa, quindi la Finale, si è tenuta lo scorso venerdì 11 maggio sera al già citato “White Angel”, grazie al permesso del titolare Antonio Ambrosino, dove dieci talentuosi concorrenti (divisi tra i migliori delle tappe precedenti e qualche ‘new entry’) hanno gareggiato tra loro per contendersi la vittoria assoluta della prima edizione di “Talenti Emergenti”.
L’evento speciale è stato coordinato dal direttore di “StreetNews.it”, Davide Napoletano,  e condotto dallo spumeggiante Maurizio Viviani Chierchia, nonché Coordinatore di Redazione di “StreetNews.it”, con la partecipazione del dj Marco P. A giudicare le esibizioni dei dieci “talenti emergenti”, c’è stata una giuria d’eccezione composta da sette personalità del territorio campano, portando così un certo prestigio alla manifestazione: il Capo Redattore di “StreetNews.it” in rappresentanza del giornale stesso, Nicola Napolitano; il cantante e showman, nonché giudice fisso della prima edizione, Massimo Palmese; i cantanti Myky Petillo e Ciro Migliaccio; le attrici teatrali Chiara Silvestre e Jessica Ercole e, “dulcis in fundo”, l’Assessore alla Cultura di Pomigliano D’Arco, in qualità di Presidente di giuria, la Dott.ssa Franca Trotta. Ad ognuno di loro, nel bel mezzo della gara, è stato chiesto un parere sull’andamento di questa finale e sulle prospettive di lavoro che spetteranno a questi ragazzi: tutti i giudizi sono stati positivi e, come si sol dire, “la carne al fuoco era tanta”.
I dieci artisti che hanno partecipato alla finale della prima edizione di “Talenti Emergenti” erano formati da: sette cantanti (Anna Maisto in “Hallelujah”, il rapper Icaro con l’inedito “Sud Extincion”, Valentina Ferrara in “Tutta colpa mia”, Giusy De Sena con “Imparare ad amarsi” imitando proprio la stessa Ornella Vanoni, Martina Furino con “Sei bellissima”, Massimo Montanile in “È la mia vita” e Rossella Santorelli, vincitrice della prima tappa, con “Lady Marmalade”) e tre ballerini (la coppia di balli latino-americani Angelo Criscuolo e Carolina Buonagura in “Ett sista glas”, Anna Ferrara sulla base di “The Monster” e Vincenzo Gaetano Napolitano con un medley di Micheal Jackson). Ognuno di loro ha proposto diversi tipi di esibizioni, mettendo però come fattori in comune la passione e la capacità di esprimere, sotto forma di canto e di ballo, il proprio talento ossia quel “quid” in più che ognuno ha dentro di sé e che lo sa trasmettere, emozionandosi e facendo emozionare chi lo sta vedendo/ascoltando in quel momento.
Prima del verdetto finale, si è avuto il piacere e l’onore di ascoltare dal vivo il nuovo singolo, dal sound internazionale, del ‘giurato per una sera’ MyKy Petillo, “Secret”. Esso è il brano apripista che anticipa il suo nuovo album “My Key” (da qui il gioco di parole con il suo nome, a cui è stata aggiunta una ‘e’), in uscita il prossimo 1 giugno in tutti i negozi di dischi e negli store digitali (i Tunes, Amazon Music, Spotify e altri).
Dopo una ‘trepida attesa’, è arrivato il momento finale con la proclamazione del vincitore: con 57 punti totali (sommando i voti della giuria con quelli del pubblico), a conquistare il primo posto è … il giovane ballerino di Saviano (NA) Vincenzo Gaetano Napolitano, il quale ha sbaragliato la concorrenza con la sua scoppiettante ed energica esibizione, lasciando così tutti a bocca aperta. Il ragazzino, oltre al titolo e alla coppa del vincitore della prima edizione di “Talenti Emergenti”, ha ottenuto un buono pacchetto per due persone da usare come vuole.
Se per il trionfatore è stato un ‘buona la prima’ a “Talenti Emergenti”, non avendoci partecipato precedentemente, per i secondi Angelo e Carolina e per il terzo classificato Massimo Montanile la storia si ripete: essi, infatti, hanno riottenuto esattamente la stessa posizione della seconda tappa. Alla coppia, sia nella danza che nella vita, è andato il tradizionale trofeo più una cena gratuita nel locale ospitante, mentre al giovane cantante è spettata sì la coppa ma anche la possibilità di incidere gratuitamente una cover presso uno studio di registrazione di Cicciano.
Così piccolo ma così talentuoso, il vincitore della prima edizione incarna a pieno lo spirito secondo cui è stato deciso di far partire la ‘macchina organizzativa’ di “Talenti Emergenti”: dare la possibilità di far conoscere, a più persone possibili, l’esistenza di un giovane talento ‘in erba’ che, però, ha le basi per poi iniziare ad intraprendere un percorso di vita e artistico tutto in salita. Per lui, così come per tutti gli altri gareggianti, “Talenti Emergenti” è stato quel giusto punto di partenza dal quale ha inizio la propria “retta via” … verso l’infinito e oltre! Niente e nessuno potrà storpiargli le ali.
A parte tutte le persone menzionante nella prima parte dell’articolo, si ringrazia: lo staff di “StreeNews” per l’organizzazione e il reportage completo dell’evento, il maestro di canto Massimiliano Fausto per la collaborazione e “Offside Sport” di Claudia Coppola per aver offerto fantastici gadget al numeroso pubblico accorso. Alla prossima edizione!
Clicca sul link per le foto della serata
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di Nicola Compagnone

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Corrado punta su sport e rione iacp

D: Dott.Corrado, la invitiamo a presentarsi ai nostri lettori.
Mi chiamo Giovanni Corrado, sono un ragazzo di 33 anni, nato ad Avellino e vivo da sempre a Cicciano. Sono un odontoiatra, laureato nel 2012, ho uno studio a Cicciano con sede legale in via G.Marconi 56 dal 2013.
Mi reputo una persona solare e socievole e cerco di aiutare le persone bisognose e di prestare ascolto a persone che mi chiedono di risolvere  i loro problemi quotidiani.
D: Dopo 5 anni nella maggioranza del consiglio comunale, perchè la scelta di candidarsi a primo cittadino?
La scelta di candidarmi nelle vesti di primo cittadino  e’ stata condivisa dal gruppo di maggioranza uscente. Io ho accettato questa sfida e sono pronto a mettermi in gioco.
Perchè proprio Giovanni Corrado? Perchè di tutti i componenti già presenti in questa amministrazione ero quello che poteva mantenere l’ amalgama tra di noi ed essere il collante giusto tra la vecchia e la nuova amministrazione. Il gruppo di maggioranza mi ha indicato come la persona giusta per essere il proseguo del percorso intrapreso insieme.
D: Quali sono i punti principali del programma elettorale?
Uno dei punti più importanti è quello di dare maggior visibilità alle periferie, realizzare spazi verdi attrezzati per bambini, spazi attrezzati per sgambamento cani, puntare sullo  sport che oggi è l’unico mezzo di aggregazione sociale per le famiglie e bambini.
D: Che promesse si sente di fare ai cittadini in caso di affermazione?
Fare promesse è difficile. Possiamo solo promettere di lavorare con umiltà a servizio dei cittadini.
D: Perché un elettore dovrebbe votare la sua lista?
I cittadini dovrebbero votare questa lista per permetterci di dare continuità a molti progetti già in cantiere , alcuni già approvati con delibera di giunta da questa amministrazione e in attesa di finanziamenti regionali e/o europei, vedi progetto rione IACP  con piste ciclabili e impianti fotovoltaici, altri progetti tipo Palazzetto dello sport dove è già esistente un progetto in Via Tavernanova sempre in attesa di finanziamenti. Inoltre ci sono altri progetti come il rifacimento delle strade; la riqualificazione cimitero comunale, la riqualificazione dei campetti sportivi di via Roccarainola, del Rione IACP ed il rifacimento del manto erboso sintetico del campo sportivo Magnotti.
D: Vogliamo lasciare un messaggio ai suoi competitor?
Che sia una campagna elettorale che rispecchi i valori che le nostre famiglia ci hanno tramandato come  la  cordialità, la  trasparenza e la correttezza.
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Sabato 19/05/2018 Caccavale presenta i candidati della lista n. 1 “Un impegno per la nostra Cicciano”

In una pizza gremita il candidato a sindaco prof. Giuseppe Caccavale della lista “Un impegno per la nostra Cicciano” al grido di “Je suis Peppe”, leitmotiv della campagna elettorale, ha presentato ufficialmente alla cittadinanza i 16 componenti della sua lista.
L’emozione, seppur tanta, non ha impedito agli aspiranti consiglieri di presentarsi e di spiegare le motivazioni della loro candidatura. Una squadra dove il nuovo la fa da padrone, piena di energie ed esperienza personale da mettere a disposizione.
Cicciano merita un cambio di passo, di ripartire dalle persone, dal territorio, col preciso significato di recuperare e dare vigore agli angoli del paese troppo spesso dimenticati, questo hanno sottolineato nei loro interventi i candidati.
Una squadra che ha dimostrato ed ha trasmesso: umiltà, impegno e partecipazione. Un nutrito buffet con taglio di torta ha concluso la serata, molto gradito dai numerosissimi presenti. Dopo la manifestazione ramazza e paletta per i candidati e supporters per ripristinare lo stato dei luoghi. Se queste sono le premesse sembrerebbe che “Un impegno per Cicciano” inizi col piede giusto.
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a cura di Rosalba Lisbo Parrella

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Coppola mette in primo piano la connettività

D: Avv. Coppola, la invitiamo a presentarsi ai nostri lettori.
Sono Nunzia Coppola, sono nata nel 1973, ho sempre vissuto a Cicciano e sono mamma di 3 figli che frequentano le scuole del nostro comune, sono avvocato e docente di scuole medie superiori.
D: Come mai la scelta di mettersi in gioco in questo progetto?
La scelta di scendere in campo è stata valutata qualche mese fa da un team di portavoci locali. C’era la volontà, quasi la necessità di presentare una lista del movimento alle elezioni comunali, per iniziare a dare una svolta agli attivisti del movimento nell’agro nolano. La scelta è caduta su di me, ho accettato questo incarico con preoccupazione perché è una responsabilità grande. Ci ho pensato e mi sono affidata alla forza della mia fede, dei miei ideali, del mio senso civico e sono giunta alla conclusione che se mi trovo in questo cammino è cosa buona e giusta andare avanti. Abbiamo creato un team di persone oneste, già affermate nel mondo del lavoro e insieme abbiamo progettato un programma per il paese in cui siamo cresciuti e in cui viviamo, per dare speranza ai nostri figli. Non conosciamo nel dettaglio la gestione amministrativa precedente, per cui partiamo svantaggiati rispetto agli altri. Però conosciamo il nostro territorio,i suoi punti di forza e di debolezza. Con la nostra capacità, con sacrifici e abnegazione speriamo in una buona azione amministrativa.
D: Quali sono i punti principali del programma elettorale?
Il nostro non è un programma ma un progetto di paese, un modo diverso di intendere la comunità cittadina, non più dormitorio ma vero e proprio centro di aggregazione e di sviluppo economico e commerciale. Purtroppo troveremo un comune fortemente indebitato da anni di cattiva gestione, per questo non ci sentiamo di fare proposte che comportino spese che non potranno poi essere supportate dall’attuale situazione di bilancio. Le nostre proposte principali sono lo sviluppo del BIKE SHARING, il rilancio delle attività commerciali nel centro del paese, la nascita di un centro commerciale diffuso in piazza e lo sviluppo di un mercato a KM 0 dove poter valorizzare le produzioni agricole locali ed incentivare la rinascita di un settore agricolo, per troppi anni abbandonato in nome di un finto progresso che ci ha distratto dalla nostra vocazione agroalimentare, portandoci a diventare da città della pasta a città dormitorio. Tutto questo, però lo realizzeremo con i cittadini, perché come dice il nostro slogan Cicciano salvi Cicciano. Seguiamo le linee guida movimento 5 stelle. Molto importante per noi è la connettività, ovvero mettere in rete il cittadino con la pubblica amministrazione. Con delle innovazioni tecnologiche, come ad esempio il funzionamento dell’applicazione Decoro Urbano, da noi richiesto e ottenuto 5 anni or sono, salvo poi non renderlo realmente operativo, visto che alle segnalazione non seguono gli interventi., tutto questo, sempre per favorire la partecipazione dei i cittadini e per rendere efficienti gli interventi di ordinaria manutenzione, il che tra l’altro eviterebbe al comune di essere condannato in cause legate a danni per insidie e trabocchetti che troppo spesso hanno visto l’ente soccombere anche per la mancata costituzione in giudizio dei nostri amministratori. Altro punto fondamentale è dare importanza alla persona in senso generale. Nel territorio infatti ci sono famiglia disagiate.In questi casi l’ente non risponde, non ci sono servizi sociali per persone in difficoltà, mancano gli assistenti sociali, spesso abbiamo famiglie con persone con disabilità abbandonate a se stessi o persone che vivono il disagio della dipendenza dal gioco o dall’alcol che non sono adeguatamente assistite . Vogliamo investire sui servizi per la persona, compatibilmente con le risorse che si individueranno.
D: Che promesse si sente di fare ai cittadini in caso di affermazione?
Non possiamo fare grandi promesse per rispetto dei cittadini, ma posso dire che siamo persone oneste, con l’intento di dare una ventata di linearità, trasparenza, partecipazione nella conduzione amministrativa . La promessa che mi sento di fare è che saremo coerenti con noi stessi. Siamo persone che,con il forte senso di appartenenza che ci caratterizza, vogliono mettersi in cammino perché è dal Comune di appartenenza che il cittadino inizia a familiarizzare con i problemi veri del paese. Il lavoro sul territorio, l’attivismo, l’associazionismo, la mobilitazione, l’energia di fare e di cambiare le cose e, soprattutto mettercela tutto per farlo: questo è lo spirito e l’essenza del nostro gruppo.
D: Perché un elettore dovrebbe votare la sua lista?
È una Lista certificata con connotazione politica, caratterizzata dalla massiccia partecipazione delle donne che hanno scelto spontaneamente di candidarsi. Perche molte donne? Dove c’è la mano femminile le cose vanno meglio e sono tutte persone nuove rispetto allo scenario locale.
D: Vogliamo lasciare un messaggio ai suoi competitor?
La nostra è una competizione sana che rispetta tutti, al di là dei risultati. Se ci dovessimo trovare a un tavolo per gestire un problema noi siamo disponibili a trattare, onestamente, nell’interesse di tutti i cittadini.
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Caccavale spera di far risognare Cicciano

D: Prof Caccavale, la invitiamo a presentarsi ai nostri lettori.
Sono Peppe Caccavale, penso di essere conosciuto nel paese in cui vivo da 60 anni, sono un docente dell’ ist. Alberghiero di Cicciano.
D: Lei torna sulla ribalta politica dopo 5 anni di assenza, come mai la scelta di rimettersi in gioco nuovamente?
A chi chiede la motivazione della mia candidatura a sindaco di Cicciano, la risposta è semplice: l’ amore per la mia terra e il rispetto verso i cittadini che sono stanchi di vedere il loro territorio maltrattato ed abbandonato. Stare in mezzo alla gente ,ascoltare e cercare la soluzione ai problemi sono la mia adrenalina. Nel mio dna , non c’è pressapochismo , superficialità ma passione, dedizione ed azione, sono queste le mie “patologie”. La politica è ascolto, è soluzione dei problemi e bisogna investire nell’ intelligenza e nel cuore delle persone e sulle loro potenzialità restituendo a loro fiducia e consapevolezza.
D: Quali sono i punti principali del programma elettorale?
Non è tempo di fare proclami elettorali con promesse non onorabili, ma i tempi sono maturi per un momento di vera riflessione che deve essere necessariamente quello di coinvolgere tutte le componenti sociali , appoggiando un progetto politico nel quale l’impegno incondizionato possa produrre risultati sperati per l’intera collettività. Il programma vuole essere uno strumento di lavoro concreto, misurabile e realizzabile da parte di tutti i cittadini. Tutta la cittadinanza deve essere attiva.
D: Che promesse si sente di fare ai cittadini in caso di affermazione?
Faremo nei primi 6 mesi una radiografia della situazione attuale che porteremo al vaglio della cittadinanza e insieme cercheremo una soluzione per trovare nuove risorse con l’intento di poter risognare partendo semplicemente dalle piccole cose.
D: Perché un elettore dovrebbe votare la sua lista?
Ci siamo rimessi in gioco con una squadra nuova, con molti volti nuovi appartenenti alla società locale a partire dal mondo dell’ associazionismo,del sociale, dello sport, del lavoro e con validi professionisti ed imprenditori. La squadra è composta da tutte persone che stanno in mezzo alla gente, che hanno voglia di fare e che ci hanno messo la faccia. Noi saremo uomini in mezzo alla gente e per la gente.
D: Vogliamo lasciare un messaggio ai suoi competitor?
Sono stato alla presentazione della lista del Movimento 5 stelle per fare un “in bocca a lupo” per la campagna elettorale e ho ribadito che bisogna confrontarsi con partecipazione e trasparenza tutti insieme per poter crescere e far crescere il paese.
D: Una ultima curiosità: da dove deriva lo slogan “Je suis Peppe”?
Come se fosse un ritorno, il marcare “Je suis Peppe” è un avvicinarsi alla gente, è come un invito a ridarmi fiducia perchè con questa squadra possiamo far risognare Cicciano per le cose normali, perchè sono anni che non si vedono più nemmeno le cose semplici. Cicciano alle 8 è un deserto ,non si parla più, non ci sono luoghi di aggregazione e per questi motivi ho scelto di rimettermi in gioco.
Concludo con una frase di M.L.King, “I have a dream”, Io ho un sogno, quello di far uscire Cicciano dal torpore amministrativo per far tornare ad occupare un ruolo centrale nel contesto provinciale. È un sogno e quando siamo molti a sognare la stessa cosa , i sogni si avverano. Tutti insieme per sognare una nuova Cicciano.
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di Nicola Napolitano

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“ Un viaggio nello spettacolo “… Dino Piacenti!

Radio, tv, spettacolo a riempire le sue giornate… Dino Piacenti!
Come ha inizio il tuo percorso?
Intorno ai 16 anni avevo un grande amore per la radio, andavo a scuola e a fine settimana organizzavo già feste per gli amici. Tutto è partito dalle radio private, poi il passaggio in discoteca dove, con Nino Mazzarino, abbiamo inventato la figura del “ vocalist “. Negli anni ’80 facevo il vocalist nei locali più rinomati.
Prendi parte anche a vari programmi tv…
Ho partecipato a diverse trasmissioni anche su reti nazionali, delle belle esperienze.
Radio e tv, dove sei più a tuo agio?
La radio è una forte passione, l’anno prossimo festeggio i 40 anni di radio. E’ uno strumento diretto, bello, la gente può immaginare, c’è il fascino del mistero. Oggi lavorare in radio è diverso, aiuta tanto anche la tecnologia, anni fa c’eri tu e il microfono, bisognava utilizzare molto la fantasia. E’ senza dubbio una bella palestra per potersi formare.
E poi c’è la trasmissione “ We Can Dance “.
Si, è stata una grande scommessa, nasce negli anni ’90 come una trasmissione atta a documentare i vari locali, in seguito è diventata un programma per grandi eventi. Non immaginavo che avesse tanto successo, alla fine la costanza e la caparbietà premiano sempre.
C’è un momento che ricordi in maniera particolare?
Sono anche un cantante, nel 1983 ho scritto “ They Call me Scorpyo “ prodotto da Angelo Valsiglio, una sera arrivai alla “ Baia Imperiale “ di Gabicce Mare e sentii il mio brano, fu un’emozione bellissima. Da ricordare anche i riconoscimenti, tra i quali quello ricevuto da “ We Can Dance “ come migliore trasmissione dell’anno, nel 2017 alla discoteca “ Morgana “ in Liguria.
Cosa ti senti di dire ai ragazzi che intendono intraprendere questo cammino?
Di studiare, oggi si è più avvantaggiati, di essere precisi e umili perché come diceva Eduardo De Filippo: “ Gli esami non finiscono mai “.
Cosa fai nel tempo libero?
Lo dedico a mio figlio Stefano, a mia moglie Giusy e al mio cane Cucciolo uno splendido volpino bianco spitz.
Progetti futuri?
Creare qualcosa di nuovo soprattutto in tv, mettendo in moto il più possibile la creatività. Per tutte le novità ed aggiornamenti ci si può avvalere delle mie pagine ufficiali presenti sui vari social.
Ancora novità, estro da far brillare, perché… “ Gli esami non finiscono mai “. Quelli sostenuti fino ad ora sono stati superati a pieni voti!
di Margherita Saporito

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“ Ho esaurito la paura “… Federico Stragà!

A volte iniziamo a percorrere un cammino casualmente, per poi scoprire che quella è proprio la strada giusta… Federico Stragà!
Come ha inizio il tuo percorso?
A 16 anni mi trovavo in collegio dove mi avevano mandato in seguito ad una bocciatura, nelle ore di ricreazione c’era la possibilità di fare musica, iniziai con un corso di chitarra, poi mi intrufolai nella sala prove. Mi cimentavo imitando diversi cantanti, mi ascoltarono e mi chiesero di prendere parte alla serata di fine anno a teatro, il mio fu un fuori programma ed inaspettatamente il pubblicò gradì molto, al punto tale che chiesero il bis, pensai: “ Potrei provare a cantare? “.
Partecipi a Sanremo prima tra i “ Giovani “ ed in seguito tra i “ Big “…
Dapprima formai una band con degli amici, poi un altro gruppo e quando si sciolse mi iscrissi all’Accademia di Sanremo, feci le selezioni, le passai, dopo i vari turni mi ritrovai a “ Sanremo Giovani “, una grande emozione, un misto tra la gioia ed il terrore di essere lì. Quando partecipai nella categoria “ Big “ cantavo insieme ad Anna Tatangelo, ero un po’ più rilassato ma sempre molto emozionato.
E poi un grande successo col brano “ L’Astronauta “.
Nel 2000, in seguito al primo Sanremo, approfondivo gli studi e registravo dei provini tra cui “ L’Astronauta “. Questa canzone ebbe molto successo, a dire il vero non me ne rendevo conto, ho capito solo dopo che si è trattato di un vero e proprio tormentone. Oggi ho la consapevolezza dell’importanza e del privilegio che ho avuto.
Il 27 aprile è uscito il tuo nuovo singolo “ Ho esaurito la paura “ che anticipa l’album in uscita l’11 maggio “ Guardare Fuori “.
Si, “ Ho esaurito la paura “ è stato ispirato da un libro per ragazzi che racconta di un bambino che, rischiando di morire, prova così tanta paura da esaurirla completamente ed ha dunque il coraggio di affrontare tutto. Ho scritto così questo brano mettendoci dentro le mie paure, immaginando di averle esaurite e di riuscire a fronteggiare ogni situazione. “ Guardare Fuori “, distribuito da “ Alman Music/Self “, è il mio primo album da autore, è sicuramente autobiografico, in esso sono contenuti sentimenti interiori profondi che si vivono nella quotidianità nel quale spero anche altre persone possano ritrovarsi.
C’è un momento che ricordi in maniera particolare?
Quando sono stato invitato ad Alghero al “ Leggio d’Oro “ ed ho ricevuto un premio alla voce, molto legato alla mia passione per Frank Sinatra, ricevere questo riconoscimento mi ha emozionato tanto.
Cosa fai nel tempo libero?
Cammino, mi rilassa, mi fa stare bene, esco con gli amici, leggo, guardo molti film.
Progetti futuri?
Presenterò il nuovo album con una nuova band, la speranza è quella di portarlo in giro il più possibile, suonare sempre, per tutte le novità ed aggiornamenti ci si può valere della mia pagina ufficiale presente su facebook .
“ Sentimenti interiori profondi che si vivono nella quotidianità “… Che accomunano e permettono di incontrarsi tra le note…
di Margherita Saporito

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Al centro delle culture di Cicciano, Rosa Alvino e Ivan Fedele presentano il loro libro accolti da numerosi fans

Centro delle Culture – Cicciano. La Redazione di Streetnews che promuove la cultura e cerca di sensibilizzare i giovani e non solo alla lettura, ha organizzato con il suo direttore Davide Napoletano la presentazione del libro “Non avrai altro Dio all’infuori di Claudio” con i due autori la giornalista Rosa Alvino e Ivan Fedele attore che hanno raccontato un po’ come è nata l’idea di scrivere questo libro,che racchiude un po’ quella che è una bella storia d’amore, ma che spesso deve fare i conti con la forte ossessione da parte di Luca il protagonista che è un fan sfegatato del grande Claudio Baglioni.
L’incontro si è aperto con il saluto istituzionale da parte dell’assessore alla cultura Prof.ssa Lucia Marotta che poi ha spaziato insieme agli autori anche su argomenti sociali che spesso coinvolgono i giovani. Tante le domande e le curiosità da parte della commercialista Rosalba Lisbo Parrella,collaboratrice di Redazione e del giornalista Angelo Bonfiglio e di tutti i presenti e fan di Baglioni accorsi per prendere una copia del libro e scattare una foto con Rosa ed Ivan,i quali son rimasti piacevolmente sorpresi dal l’accoglienza a loro riservata.
Moderatore della presentazione è stato Maurizio Viviani che si è districato fra le richieste del pubblico e gli autori favorendo l’interazione e lo scambio di considerazioni. Alla fine le note delle più belle canzoni di Claudio Baglioni hanno sancito quello che è stato un appuntamento di Cultura,che la Redazione di streetnews insieme all’amministrazione comunale proverà a ripetere in futuro per sensibilizzare la cittadinanza e soprattutto i più giovani.

a cura di Rosalba Lisbo Parrella

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“ 50/50 “ il nuovo album dei “ Mora & Bronski “!

Un bagaglio di suoni ed il feeling che si crea ci conduce ai… “ Mora & Bronski “!
Come vi incontrate?
Lavoriamo insieme da molti anni, prima eravamo impegnati in altri progetti, durante il primo periodo di pausa artistica abbiamo spolverato questa grande passione per il blues, il resto è venuto spontaneamente, tutto è nato in maniera molto naturale.
Più di 50 concerti, cosa si prova?
Viviamo di emozioni, amiamo proporre musica dal vivo, per noi è ossigeno, ci fa star bene. Un modo che ti permette di improvvisare, la possibilità di interagire con le persone, di confrontarsi con le varie culture, siamo nomadi nell’animo.
Il 30 marzo scorso è uscito il vostro terzo album “ 50/50 “ preceduto dal singolo “ Spaghetti Blues “.
Si, distribuito “ IRD “, contiene 16 tracce, 8 sono cover americane, 8 invece sono brani originali scritti da noi, abbiamo utilizzato lo stesso suono, “ Spaghetti blues “ è stata la prima canzone a proporre questa musica. Hanno collaborato con noi Arlo Venzani al violino, Fabrizio Poggi e Pietro Marcotti all’armonica, Deborah Kooperman alla chitarra, alla voce i Bayou  Moonshiners ( in un brano ) e molti altri .
C’è un momento che ricordate in maniera particolare?
Proprio uno degli ultimi, quello in cui abbiamo presentato “ 50 /50 “. Era la prima volta in cui portavamo brani nuovi, nuovi suoni, una sonorità basilare che ha abbracciato una sonorità più ampia e ciò è stato recepito anche dal pubblico, l’inizio di questo percorso  ci ha regalato emozioni straordinarie.
Vi frequentate al di là del lavoro?
Ci vediamo sempre, ci conosciamo molto bene ed abbiamo un rapporto consolidato.
Progetti futuri?
Suonare ovunque e tanto, realizzare un sogno cercando di travalicare i confini nazionali mettendoci in gioco all’estero. Intanto procediamo con i vari eventi, per tutte le novità ed aggiornamenti ci si può avvalere delle nostre pagine presenti sui vari social.
“ Siamo nomadi nell’anima “… Attraverso viaggi nella musica carpire le più intense sensazioni…
di Saporito Margherita

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