martedì, Marzo 19, 2024
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Saviano Volleyball : Che Vittoria

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Un primo scontro al vertice quello tra Saviano Volleyball e Striano Volley, squadra giovane ma ostica da affrontare perché ben organizzata soprattutto nella fase difensiva. La gara inizia con un ottimo primo set dei NeroVerdi del Presidente Parisi; una gran distribuzione di gioco del palleggiatore Enrico De Falco e una ottima percentuale al servizio fanno la differenza rispetto alla squadra ospite. Poi nel secondo set la reazione dello Striano volley non si è fatta attendere con complici i numerosi errori gratuiti che hanno favorito l’allungo della squadra sarnese. Terzo e Quarto set il mister del Saviano Volleyball Pasquale Cerqua ha dovuto rivedere l’assetto della squadra schierando lo schiacciatore Agostino Sanseverino, che in condizioni precarie ha dato il suo apporto alla squadra. Di solito non scegliamo un migliore in campo ma davvero va sottolineata la grande prestazione dell’opposto del Saviano Volleyball Giampaolo Vitale che ai nostri microfoni a fine partita si è espresso così : “I più grandi nemici siamo noi stessi e abbiamo dimostrato che se siamo concentrati e uniti possiamo dare del filo da torcere a tutti. Questa importante vittoria è anche per l’arrivo di MariaChiara e per mia moglie.” Ora la squadra Savianese dovrà prepararsi allo scontro diretto di domenica 3 marzo contro NovaVolley per la vetta della classifica.

Saviano Volleyball-Striano Volley 3-1 (25-19;17-25;25-21;25-18)

Articolo a cura della Redazione di Streetnews.it

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Napoli New Classic: Carlo Cuomo, il nuovo singolo “Sulo cu ‘ttè”.

Carlo Cuomo non è alla prima esperienza; canta da sempre e con la stessa passionalità di questa nuova uscita. Nasce a Napoli in una famiglia in cui si respiravano già profondamente le radici napoletane, mescolate al pop italiano (il papà è il sosia-tributo di Venditti). 

Già all’età di due anni, Carlo cantava in scioltezza brani leggendari ed impossibili,  come “Perdere l’amore” (video social ancor oggi viralissimo). Nel frattempo, il pianoforte di casa gli è servito per affinare le sue doti di “one-man-show”, che lo hanno aiutato a diventare una vera realtà in fatto di live. Il suo repertorio “open”, gli ha consentito di riscuotere un successo puntale ed eterogeneo, formando una fandom che gli ha chiesto a gran voce, di cantare inediti in napoletano. 

E così Carlo si impegna: scrive, testa, cancella, corregge, si confronta con grandi autori ed altri artisti, continuamente alla ricerca del punto di equilibrio necessario per quella che vuole essere una partenza col piede giusto. 

L’incontro con i “Spenillo Brothers” (Antonio e Mauro), producers, co-autori ed arrangiatori, dà il via all’ambito progetto “taylor made” su Carlo. Completano il team, musicisti di razza, come Sasa’ Cosenza, Roberto D’Aquino, Pippo Seno, Fabrizio Fedele ed altri.

“Sulo cu ‘ttè” è una ballata d’amore, corredata da un videoclip in b/w di grande emozionalità ed impatto, che punta quanto basta sulla fisicità da calciatore di Carlo, senz’altro a suo favore. 

Carlo Cuomo aprirà alcuni importanti concerti previsti in estate, e sarà presente in alcuni festival di riferimento con il suo disco, di prossima uscita, e con il progetto “Napoli Power”, fortemente voluto e sentito dall’artista da cui, c’è da giurarci, occorre attendersi sorprese ed exploit. 

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Il 26 maggio a Monza IL CONCERTOZZO di ELIO E LE STORIE TESE in collaborazione con il TRIO MEDUSA, l’evento che unisce divertimento e consapevolezza sociale, anticipato il 25 maggio da appuntamenti dedicati all’autismo e alle disabilità

Torna per la terza edizione IL CONCERTOZZO, l’evento organizzato da ELIO E LE STORIE TESE e TRIO MEDUSA che ogni anno unisce musica e consapevolezza sociale, promuovendo l’idea di una comunità più inclusiva e informata.

Quest’anno si terrà il 26 maggio all’U-Power Stadium – grazie alla collaborazione del Comune di Monza, AC Monza e PIZZAUT – dove la musica sarà protagonista fin dal primo pomeriggio con IL CONCERTOZZINO, al quale parteciperanno varie meritevoli band e, a seguire, con IL CONCERTOZZO, ovvero un concerto speciale e irripetibile di Elio e le Storie Tese con le incursioni del Trio Medusa.

Le prevendite per il 26 maggio sono disponibili da oggi, 18 marzo, su Vivaticket e TicketOne.

Apertura porte ore 13.30, inizio Concertozzino ore 15.00, inizio Concertozzo ore 21.00.

L’evento sarà anticipato sabato 25 maggio da una kermesse aperta a tutti in Piazza Roma, ai piedi dell’Arengario, dove il Comune di Monza e PIZZAUT ospiteranno Associazioni e personalità che si occupano di autismo e disabilità, per la loro testimonianza diretta.

Alla presenza delle maggiori Associazioni italiane impegnate nell’inclusione di persone autistiche, sono in programma talk con esperti del settore per fornire approfondimenti e promuovere una comprensione più profonda delle esigenze delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Seguiranno momenti di musica, street-food, incontri e divertimento, tutto in “formato AUT”.

Le prime due edizioni del Concertozzo (2022 e 2023) hanno registrato il tutto esaurito e sono state delle grandi feste imprevedibili,con tanta musica eun live indimenticabile, un vero e proprio greatest hits del repertorio di Elio e le Storie Tese, sempre in perfetto equilibrio tra divertimento sfrenato e consapevolezza sociale, con gli interventi irriverenti del Trio Medusa. Sul palco sono salite Associazioni e personalità, come PizzAut e Tortellante, Gianluca Nicoletti e Mimmo Pesce, che hanno portato la loro testimonianza sui problemi legati alle disabilità.

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Il Magnifico Rettore dell’università Vanvitelli Gianfranco Nicoletti protagonista della serata Rotary “La conoscenza e il sapere”

La conoscenza e il sapere possono essere potenti catalizzatori di solidarietà, permettendo alle persone di comprendere meglio le realtà altrui, di empatizzare con esse e di agire in modo informato e collaborativo per promuovere il bene comune. È a partire da questa convinzione che il Rotary Club Napoli Est ha organizzato per il prossimo 26 marzo un incontro dall’emblematico titolo “La conoscenza e il sapere“.

La conviviale con coniuge, che sarà ospitata a partire dalle ore 20.00 al Grand Hotel Vesuvio (via Partenope 45, Napoli) mira a “illuminare il potere trasformativo dell’educazione e della solidarietà” nel nostro tessuto sociale.

L’incontro vedrà la partecipazione di un ospite d’eccezione in qualità di relatore principale: il Magnifico Rettore dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli Gianfranco Nicoletti. Già Segretario Generale della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), Nicoletti è alla guida dell’ateneo campano dal 2020, e in anni complessi come quelli appena trascorsi si è distinto per un approccio fortemente orientato verso l’innovazione e il miglioramento, non solo in termini di ricerca e didattica ma anche nel rafforzamento del legame tra università e territorio, senza trascurare l’importanza della ricerca come motore di crescita culturale e l’impegno verso una maggiore sostenibilità ambientale, la tutela della salute, e la promozione dell’accesso all’istruzione e della cittadinanza attiva.

Con lui, oltre al promotore dell’iniziativa, presidente del Rotary Club Napoli Est e coordinatore del gruppo Partenopeo Angelo Coviello ci saranno i presidenti degli altri club Rotary coinvolti nella serata: Paolo Manieri (Napoli Chiaja), Umberto Patroni Griffi (Napoli Parthenope), Marcello Picone (Napoli Castel Sant’Elmo), Peppe Ventrella (Napoli Sud Ovest). Previsti i saluti del Governatore del Distretto Rotary 2101 Ugo Oliviero.

“Nell’era dell’informazione in cui viviamo, riconosciamo che l’accesso alla conoscenza e al sapere non è solo un diritto fondamentale, ma anche un pilastro essenziale per lo sviluppo sostenibile e la coesione sociale”, spiega Angelo Coviello. Che continua: “Attraverso questo incontro, aspiriamo a esplorare le modalità con cui l’istruzione può fungere da catalizzatore per la solidarietà globale, promuovendo un dialogo inclusivo e costruttivo tra le diverse parti della nostra comunità. Il Rotary Club Napoli Est, insieme al gruppo Partenopeo, si impegna a sostenere iniziative che favoriscano la comprensione reciproca e l’azione collettiva verso obiettivi comuni”.

“In un momento in cui l’accesso alla conoscenza e al sapere è cruciale per il progresso sociale, è fondamentale sottolineare l’importanza dell’educazione come strumento per promuovere la solidarietà globale”, gli fa eco il governatore Ugo Oliviero. “Il Rotary Club Napoli Est e il gruppo Partenopeo dimostrano un impegno esemplare nel promuovere un dialogo inclusivo e costruttivo attraverso l’istruzione. Sono orgoglioso di sostenere questa iniziativa che incarna i valori rotariani di servizio e solidarietà, e che spero possa ispirare altri a seguire il loro esempio nel costruire un mondo più giusto e sostenibile”.

“Crediamo fermamente che, promuovendo la conoscenza e il sapere, possiamo costruire ponti di solidarietà che superano le barriere culturali, economiche e sociali”, afferma il presidente del Rotary Club Napoli Chiaja Paolo Manieri. “Insieme possiamo ispirare un futuro in cui l’educazione e la solidarietà camminano mano nella mano”, prosegue il presidente del club Rotary Napoli Parthenope Umberto Patroni Griffi. “Anche attraverso queste iniziative possiamo guidare il cammino verso un mondo più giusto, equo e sostenibile, nel pieno rispetto di quella che è la missione e di quelli che sono i valori rotariani”, ricorda Marcello Picone, presidente Rotary Club Napoli Castel Sant’Elmo. “Conoscenza e sapere sono valori fondanti della nostra città e della nostra comunità. Rimetterli al centro del dibattito è quasi un dovere per i nostri club”, chiude il presidente Rotary Club Napoli Sud Ovest Peppe Ventrella.

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Il 22 marzo esce “La Buona Novella (dal vivo con Nada e Alessandro Raina)”, il nuovo album dei PERTURBAZIONE, una rilettura live e integrale dell’omonimo disco di Fabrizio De André in occasione dei 25 anni dalla sua scomparsa.

Grande ritorno per i PERTURBAZIONE che, a distanza di 4 anni dal loro ultimo album di inediti, in occasione dei 25 anni dalla scomparsa di Fabrizio De André, il 22 marzo pubblicano “LA BUONA NOVELLA (DAL VIVO CON NADA E ALESSANDRO RAINA)” (Iceberg/Warner Music Italia),una rilettura integrale live, originale e inedita dell’omonimo album di Faber uscito nel 1970. A questo link è disponibile il preorder: https://bio.to/LaBuonaNovella

La scelta dei PERTURBAZIONE, storica band del panorama pop-rock italiano, di reinterpretare questo album di De André rappresenta un omaggio all’eredità musicale di uno dei più importanti artisti italiani di tutti i tempiLa decisione del gruppo di improntare le canzoni al loro stile unico e inconfondibile aggiunge una dimensione nuova al lavoro originale, senza però sacrificare il messaggio e la profondità delle composizioni di De André che possono essere apprezzate sia dagli estimatori del cantautore genovese che dai fan dei PERTURBAZIONE.

La buona novella“, quarto album di De André del 1970 ispirato ai Vangeli apocrifi, è considerato il suo concept album più riuscito, caratterizzato da un grande impatto e spessore musicale grazie alle influenze folk e alle orchestrazioni di Gian Piero Reverberi. È un’opera rivoluzionaria, che incarna la visione anarchica, laica e terrena di De André sul mondo, e l’artista stesso l’ha definito il suo lavoro migliore, paragonando Gesù, il protagonista dell’album, al più grande rivoluzionario della storia.

L’album nasce da un evento live unico commissionato alla band in occasione dei 40 anni dall’uscita de “La buona novella” di Fabrizio De André, dove i Perturbazione insieme a NadaAlessandro Raina del gruppo Amor Fou, il fisarmonicista Dario Mimmo, l’attrice Paola Roman e Don Carlo Maria Scaciga si sono esibiti dal vivo.

Registrato dal vivo al Teatro Civico di Varallo Sesia (VC) il 23 ottobre 2010 da Lorenzo ‘Loz’ Ori e Cristiano Lo Mele, mixato da Cristiano Lo Mele, mastering di Paolo Iafelice, l’album LA BUONA NOVELLA (DAL VIVO CON NADA E ALESSANDRO RAINA)”, è stato realizzato da Tommaso Cerasuolo (voce), Cristiano Lo Mele (chitarre, synth, elettronica), Gigi Giancursi (chitarre e cori), Elena Diana (violoncello e cori), Alex Baracco (basso e cori), Rossano Antonio Lo Mele (batteria). Con la partecipazione di Nada voce in “Ave Maria”, “Maria nella bottega di un falegname” e “Il testamento di Tito”, Alessandro Raina voce in “Il ritorno di Giuseppe”“Via della Croce” e “Il testamento di Tito” Dario Mimmo fisarmonica, bouzouki, tastiere e cori. Testi di Fabrizio De André, musica di Fabrizio De AndréGian Piero Reverberi e per “Il Testamento di Tito” di Corrado Castellari.

Questa la tracklist de “La Buona Novella (dal vivo con Nada e Alessandro Raina)”:

  1. Laudate Dominum
  2. L’Infanzia di Maria
  3. Il Ritorno di Giuseppe (feat. Alessandro Raina)
  4. Il Sogno di Maria
  5. Ave Maria (feat. Nada)
  6. Maria nella Bottega di un Falegname (feat. Nada)
  7. Via della Croce (feat. Alessandro Raina)
  8. Tre Madri
  9. Il Testamento di Tito (feat. Nada e Alessandro Raina)
  10. Laudate hominem

Perturbazione presenteranno “La Buona Novella (dal vivo con Nada e Alessandro Raina)” in una serie di incontri aperti al pubblico in cui condivideranno storie e aneddoti dietro il nuovo album e regaleranno qualche canzone live. I primi due appuntamenti, in collaborazione con Feltrinelli Librerie, sono in programma venerdì 22 marzo a Torino alle ore 21.00 presso Edit Torino (Piazza Teresa Noce 15/A), previo acquisto del disco alla Feltrinelli di Piazza CLN, e  martedì 26 marzo a Milano alle ore 18.30 presso la Feltrinelli di Piazza Piemonte, dove incontreranno i fan e firmeranno le copie del disco.

I Perturbazione sono uno dei più importanti gruppi pop-rock della musica italiana. Nati sui banchi di un liceo scientifico alle porte di Torino, fra i pionieri dell’indie nazionale, dopo una lunga gavetta pubblicano nel 2002 l’album della svolta, In circolo, votato tra i 100 migliori dischi italiani di sempre da Rolling Stone Italia, e trainato dal singolo Agosto. Quella dei Perturbazione è una storia fatta di circa 800 concerti in tutta Italia ed Europa, un Festival di Sanremo nel 2014 – durante il quale il nome della band si afferma presso il grande pubblico grazie alla canzone L’Unica – e una decina di dischi, fra cui album di culto come Canzoni allo specchio (2005), Del nostro tempo rubato (2010), Musica X (2013) e (Dis)amore (2020). Da sempre la band descrive il proprio suono come “rock anemico”, riferendosi all’impatto emotivo che nasce dall’incrocio tra la propria musica e i testi, nella costante ricerca di un elemento mancante. Oltre a pubblicare i propri dischi e all’attività dal vivo, la band ha creato una serie di progetti a cavallo tra musica, immagini, letteratura e teatro, come nel Concerto per disegnatore e orchestra, la sonorizzazione dei film muti Maciste (1915) e The General (1926) di Buster Keaton, lo spettacolo Le città viste dal basso e le canzoni scritte per Qualcuno che tace, trilogia dedicata al teatro di Natalia Ginzburg allestita nel 2016 dal Teatro Stabile di Torino, rimessa in scena nell’estate 2020 e Dracula – Rock Shadow Opera, spettacolo prodotto dalla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino. Nell’aprile 2021 Bao Publishing pubblica la loro prima graphic novel Chi conosci davvero, disegnata da Davide Aurilia.

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Saviano Volleyball: altro passo verso il sogno

Prosegue il cammino per il Volleyball Saviano del Presidente Raffaele Parisi che domenica 12 marzo ha giocato contro la Fenice Club di Poggiomarino. Una partita controllata in maniera agevole dalla compagine savianese del mister Pasquale Cerqua, che ha mostrato solo nel secondo set un leggero calo di tensione concedendo punti facili agli avversari, ma conservando sempre un vantaggio che ha portato altri tre punti fondamentali per il primo posto in classifica. Al termine della partita le parole dell’Allenatore in seconda del Saviano Volleyball Enrico De Luca: ” Non possiamo concederci distrazioni in questa fase del campionato, ma siamo soddisfatti per aver conquistato un’altra importante vittoria. Ora proviamo a recuperare la forma di alcuni giocatori per affrontare al meglio questo finale di stagione.”

La Fenice Club – Saviano Volleyball 0-3 (5-25;20-25;21-25)

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San Carlo: Pirozzi domina il metateatro di “Norma”.

Il 7 settembre 2022 c’è stata la prima dei “Puritani”, che ha accusato  l’“effetto Napoli”, vista la poca presenza di pubblico in platea e palchi. In più si era allora al preludio della fantastica annata del terzo scudetto, con la squadra partenopea quel giorno impegnata a Fuorigrotta per una gara di Champions contro il Liverpool.

Nella Prima del 12 marzo, invece, nonostante la corrispondenza con il match europeo del Napoli contro il Barcellona, Bellini e la sua “Norma” non sono messi in secondo piano. La sala del San Carlo è quasi piena. Presente anche una spettatrice d’eccezione, il soprano Jessica Pratt, in pausa a Napoli dopo la produzione scaligera appena terminata di “Die Entführung aus dem Serail”. Si respira un clima di entusiasmo già all’ingresso del Lirico. Il pubblico comprende habitué così come di turisti, di stranieri, ma soprattutto di giovani studenti. Molte scuole del locale, così come di Bari e Prato, organizzano una gita fuori porta al Massimo Napoletano, caratterizzata da risate, applausi fuori tempo e continuo vociare, sintomi di un probabile disinteresse generale.

Venendo alla rappresentazione, già dalla sinfonia il Maestro Lorenzo Passerini, con i movimenti e il gesto marcato, delinea una “Norma” ben legata all’azione, bilanciata tra i momenti di maggiore forza scenica e quelli più intimi e patetici, riuscendo con efficacia a far dialogare orchestra, voci e coro. Al vaglio di critici e spettatori la regia di Justin Way (nuova a Napoli, già adoperata nel 2016 al Teatro Real di Madrid), che rispetta la preannunciata dimensione “metateatrale”: per buona parte dell’opera ai lati della scena sono presenti delle strutture estranee all’ambientazione, nelle quali i personaggi si rifugiano (vedi Pollione in “Meco all’altar di Venere” o Adalgisa  nel duetto con lo stesso Pollione), forse a intendere la loro dimensione mentale, uno stato della coscienza. In più, cambi di scena fatti a sipario alzato con tanto di comparse in veste di scenografi.

Non si registrano, nel complesso, eccessive stravaganze: la resa scenica di “Casta Diva”, ad esempio – inserti “psicologici” a parte – rispetta quasi alla perfezione le indicazioni del libretto con tanto di protagonista con falce in mano a mietere il sacro vischio per porgerlo alle servitrici. Justin Way parla alla vigilia di un’opera ambientata non in tempo di campagne espansionistiche della Roma repubblicana, ma dei moti risorgimentali che coinvolsero anche l’anno in cui Norma fu composta, il 1831. Tutto questo in scena appare limitato e, in fin dei conti, solo un’idea non realizzata appieno. Si registrano solo due inserti, le tenute ‘simil-napoleoniche’ di Pollione e Flavio nel primo atto e il vessillo della ‘Giovine Italia’ con il motto “Unione, forza e libertà” sbandierato durante il coro “Guerra, guerra”.

Nel cast primeggia, sia ad honorem che soprattutto per resa, la Norma di Anna Pirozzi, il soprano italiano più importante del momento, che, pur in un repertorio non certo corrispondente a ciò che l’ha resa nota sui palcoscenici internazionali, dà sfoggio delle migliori doti del suo canto. È un dato di fatto che il timbro squillante, l’agilità e la resa tecnica da manuale della monumentale “Casta Diva” le valgono il caloroso apprezzamento del pubblico pagante, anche quello rumoroso. Nella veste di Adalgisa a brillare è il mezzosoprano russo Ekaterina Gubanova che consacra il timbro scuro e avvolgente attraverso le forme sinuose della voce.

Nel tenore italo-inglese Freddie De Tommaso, al debutto sia al San Carlo che nel fantastico ruolo di Pollione, per pressoché l’intera performance prevale l’intenzione di mostrare al pubblico l’autorevolezza e la  forza d’animo che si deve dare a un proconsole romano. “Meco all’altar di Venere” pullula di acuti forti e ardimentosi, a discapito delle parti in cui il personaggio è mosso a pietà, come quella appena prima il suicidio. Un buon inizio, nel complesso, in un ruolo che potrà plasmare e cesellare nel corso della carriera. A completare il cast il possente Oroveso di Alexander Tsymbalyuk (ancora a Napoli dopo la prima di “Turandot”), la Clotilde della debuttante Veronica Marini e l’ex allievo dell’Accademia del San Carlo Giorgi Guliashvili, nel ruolo di Flavio.

A cura di Giuseppe Scafuro – immagini riservate.

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19. CORTINAMETRAGGIO: TUTTI I VINCITORI

Cala il sipario sulla 19° edizione di Cortinametraggio, il festival di riferimento per i corti, presieduto dalla fondatrice Maddalena Mayneri e diretto da Niccolò Gentili che in questi giorni ha animato la splendida cornice di Cortina d’Ampezzo.

A vincere il concorso, aggiudicandosi il Premio Cortinametraggio con Enel – Premio Miglior Corto Assoluto è Tilipirche di Francesco Piras, che riceve anche il Premio Young Frecciarossa. Il corto ha un importante sottotesto ambientalista, interpretato da Giuseppe Ungari e Antonio Chessa e racconta di una violenta invasione di cavallette in un paesino della Sardegna, in cui un allevatore sarà costretto ad affrontare il passaggio di testimone da padre a figlio per la gestione del loro ovile.

Tanti però i premi assegnati. Il Premio Miglior Regia va a Dive di Aldo Iuliano, una storia di amicizia profonda, d’amore e coraggio.

E ancora il Premio Speciale Titanus e il Premio Speciale Comune di Belluno per l’emozionante film di Francesco Sossai Il compleanno di Enrico; il Premio Rai Cinema Channel per l’acuta e originale satira sociale di Angela Norelli We Should All Be Futurist.

Il Premio Miglior Sceneggiatura Andromeda Film alla storia di emancipazione femminile di Vera Munzi e Caterina Savadori Ánemos, mentre a fare incetta la commedia dalle tinte noir Un lavoretto facile facile di Giovanni Boscolo, che si è aggiudicato il Premio Miglior Commedia Aermec, il Premio della Stampa Visottica, il Premio Speciale Greenboo e il Premio Speciale Driade.

I riconoscimenti proseguono con il Premio del Pubblico – The Film Club e il Premio San Benedetto Artigiani dello Spettacolo alla commedia romantica sull’intelligenza artificiale L’acquario di Gianluca Zonta.

Ben tre riconoscimenti anche a De l’amour perdu di Lorenzo Quagliozzi, intimo e coinvolgente ritratto umano sullo sfondo della Francia occupata dai nazisti, che si è portato a casa il Premio Anec e Fice, il Weshort Award – Best Short Film Cortinametraggio e il Premio Pianegonda per la Miglior Attrice, assegnato alla talentuosa Catherine Bertoni.

Il Premio Speciale Anpit al delicatissimo Frammenti di Andrea Casadio, su uno dei momenti più tragici della storia recente; il Premio Miglior Attore Pianegonda a Niccolò Ferrero per il ritratto esistenziale di Tommaso Frangini Foto di gruppo; il Premio Speciale Miglior Corto Usa a Thirstygirl di Alexandra Qin, avvincente e originale storia di due sorelle e di un viaggio che cambierà per sempre le loro vite; il Premio Speciale Omnia Hotel al racconto di formazione Wasted di Tobia Passigato.

Si chiude così una delle edizioni più ricche della storica kermesse che dà appuntamento al prossimo anno per festeggiare la 20° edizione.

La 19ª edizione di Cortinametraggio – di cui Frecciarossa è Treno Ufficiale – è stata realizzata in collaborazione con l’Aeronautica MilitarePolizia di Stato e il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, la Regione Veneto, la Provincia di Belluno, il nuovo IMAIE, il MICSIAEAnec e Fice.

Enel è Platinum Partner.

Tra gli altri partner anche: Cotril; Anpit Italia; Titanus; Driade; Greenboo Production; Costa Crociere; WeShort; Hotel Savoia; Zorzettig; La cooperativa di Cortina; Hotel De La Poste; Focus; Mg Production; Nuove Reti.

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‘Federico II Svelata’: il 20 marzo aule, cortili, biblioteche, musei, orti botanici e laboratori dell’Ateneo saranno aperti al pubblico.

‘Federico II Svelata’: il 20 marzo aule, cortili, biblioteche, musei, orti botanicie laboratori dell’Ateneo saranno aperti al pubblico. Sarà possibile visitarli, preferibilmente prenotando, gli storici ‘palazzi del sapere’ che racchiudono vita e storie di 800 anni di cultura napoletana e internazionale.

In ogni sede sono in programma iniziative. Per sapere i luoghi visitabili con le attività organizzate, e prenotare la visita, basta collegarsi www.F2svelata.it. L’elenco è ricco e articolato e, naturalmente, ‘diffuso’, come si presenta l’Università, antica e modernissima, che ha oltre trenta sedi in città e fuori città. Si può scegliere dal centro storico a Fuorigrotta alla zona collinare a San Giovanni a Teduccio a Portici e tanti altri luoghi.

“Federico II Svelata” è il contributo dell’Università degli Studi di Napoli Federico II alle celebrazioni della prima edizione della Giornata Nazionale delle Università – “Università svelate”, promossa dalla Crui, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e fissata al 20 marzo 2024.

Un’occasione per sensibilizzare la società sul ruolo e sulla missione del sistema universitario nelle sue molteplici funzioni: ricerca, didattica, public engagement. La manifestazione federiciana, che gode del patrocinio del Ministero dell’Università e della Ricerca, è organizzata in partnership con FAI Campania.

Il programma è ricco di iniziative, eventi, aree espositive e percorsi guidati, estesi a tutte le sedi dell’Università, compresi i complessi monumentali che le ospitano, che assume quest’anno un significato particolare per la coincidenza con gli 800 anni dalla fondazione del più antico Ateneo laico del mondo. La Federico II si aprirà al pubblico per offrire un’opportunità unica di partecipazione, un momento di condivisione del patrimonio scientifico e culturale e delle iniziative di valorizzazione della conoscenza che la comunità accademica produce per la società, con l’obiettivo di mostrare dall’interno la vita che si svolge nelle università.

Per l’occasione, è stata disposta la sospensione delle attività didattiche, fatte salve le sessioni di esami di profitto e di laurea.

Il programma si chiude con l’evento ‘La Federico II incontra la Città‘, mercoledì 20 marzo, alle 18.30, nella suggestiva cornice del cinquecentesco Complesso Monumentale dei Santi Marcellino e Festo.

Il rettore Matteo Lorito aprirà la manifestazione insieme al sindaco della Città di Napoli, Gaetano Manfredi. Introdurranno Antonio Pescapè, Delegato alla valorizzazione della conoscenza, e Piero Salatino, Delegato all’orientamento e ai rapporti con il sistema scolastico.

Federico II, culla di saperi scientifici, di sviluppo tecnologico, di un nuovo umanesimo‘ sarà il racconto, proposto in chiave divulgativa a un pubblico di non esperti, di alcuni percorsi di ricerca scientifica, di sviluppo tecnologico e di elaborazione culturale, individuati tra gli innumerevoli settori di punta dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Porteranno la loro testimonianza i docenti Francesco StortiFrancesca CarlomagnoGiovanni CovoneStefania De PascaleVincenzo Lippiello e Francesco Timpone.

La narrazione si alternerà a intermezzi musicali eseguiti dall’orchestra giovanile “Musica libera tutti” dell’Associazione di volontariato Animazione Quartiere Scampia (AQuaS-onlus).

L’accesso è libero all’incontro con la Città, che si tiene a San Marcellino, e a tutte le iniziative in programma per la Giornata Nazionale delle Università.

La partecipazione agli eventi è aperta a tutti gli interessati e gratuita. Collegandosi al sito www.F2svelata.it si può consultare il programma dettagliato degli eventi e prenotarsi.

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“Uomo, Professore, Autore” da oggi la mostra a Palazzo Reale di Napoli 

Per i settant’anni dalla pubblicazione dei primi due volumi de Il Signore degli Anelli, Napoli ospiterà dal 16 marzo al 2 luglio 2024 a Palazzo Reale la grande mostra dedicata a John Ronald Reuel Tolkien, creatore della celebre epopea della Terra di Mezzo che ha plasmato una nuova mitologia per il mondo contemporaneo e lo ha reso uno degli autori più letti del pianeta.

TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore ci racconta il percorso umano, il lavoro accademico, la potenza narrativa e la forza poetica del celebre romanziere attraverso un viaggio senza eguali, grazie al quale appassionati e pubblico saranno introdotti nella grandezza di questo autore e comprenderanno quanto la sua straordinaria conoscenza del mondo antico siano alla base del suo processo creativo.

Dopo le grandi mostre allestite a Oxford (2018), Parigi (2020) e Milwaukee (2022), che hanno esaltato particolari aspetti delle opere letterarie, TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore è la prima esposizione di queste dimensioni mai allestita in Italia che pone lo scrittore al centro di tutto e nella quale sarà possibile scoprire le varie sfaccettature della sua vita: l’uomo, padre e amico, accademico, autore di saggi e pubblicazioni ancora oggi fondamentali nello studio della letteratura in antico e medio inglese, il narratore e sub-creatore della Terra di Mezzo. Ci sarà anche spazio per raccontare il rapporto che lo ha legato al nostro Paese e la storia editoriale italiana delle sue opere oltre a ciò che ha ispirato nell’arte, nella musica e nel mondo dei fumetti.

L’immersione nell’universo da lui creato si realizza mediante un articolato percorso espositivo tra manoscritti autografiletterememorabilia, fotografie e opere d’arte nate dalle visioni letterarie di un autore unico e poliedrico. Uomo del suo tempo, linguista e filologo, il Professore di Oxford viene raccontato nella sua complessità artistica e umana.

Particolare rilevanza viene data al suo rapporto con l’Italia: “Sono innamorato dell’italiano, e mi sento alquanto sperduto senza la possibilità di provare a parlarlo”, si legge in una sua lettera, e nella rassegna non mancano le testimonianze del viaggio a Venezia e Assisi nel 1955; così come i tanti contatti, diretti e indiretti, con studiosi e intellettuali del nostro Paese.

Spazio anche agli adattamenti cinematografici vecchi e nuovi, dal film d’animazione di Ralph Bakshi, alla trilogia de Il Signore degli Anelli del regista Peter Jackson, capace di rappresentare sul grande schermo una delle saghe più ambiziose e popolari della letteratura mondiale conquistando 17 premi Oscar.

Fortemente voluta dal Ministro Sangiuliano e promossa dal Ministero della Cultura con la collaborazione dell’Università di Oxford, è realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con l’Associazione Culturale Costruire Cultura, con la curatela di Oronzo Cilli e la co-curatela e l’organizzazione di Alessandro NicosiaTOLKIEN. Uomo, Professore, Autore è la più importante retrospettiva del suo genere in Italia per spettacolarità, dimensioni, materiali inediti esposti e autorevolezza delle istituzioni internazionali coinvolte: l’Università di Reading, l’Oratorio di San Filippo Neri di Birmingham, il Venerabile Collegio Inglese di Roma, la Tolkien Society, la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, la Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, le case editrici Astrolabio-Ubaldini e Bompianiil Greisinger Museum di Jenins e la Warner Bros Discovery.

La mostra su Tolkien a Palazzo Reale a Napoli, dopo lo straordinario successo alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, offre al pubblico un’ulteriore occasione per scoprire o riscoprire il vissuto e l’immaginario di questo straordinario autore, che con i suoi valori ha segnato profondamente la letteratura del Novecento: amicizia, solidarietà, fraternità, amore per la natura e, soprattutto, la salvaguardia dell’umano e della sua dimensione spirituale sono tutti elementi centrali della sua opera, invisi a un certo nichilismo al quale noi ci opponiamo con forza“, ha commentato il Ministro Sangiuliano.

Il catalogo che accompagna la mostra, edito da Skira, si avvale dei contributi di Adriano Monti Buzzetti Colella, Giuseppe Pezzini, Emma Giammattei, Francesco Nepitello, Chiara Bertoglio, Gianluca Comastri, padre Guglielmo Spirito, Fabio Celoni, Davide Martini, Roberta Tosi, Salvatore Santangelo, Stefano Giuliano, Claudio Mattia Serafin, Gianfranco de Turris, Paolo Paron e Domenico Dimichino.

La Capitale è stata la prima tappa di un percorso che, dopo Napoli, proseguirà a Torino e successivamente in altre città. Grazie al MiC, che ne ha promosso e sostenuto la progettazione con l’obiettivo di incentivare la partecipazione di tutti alla vita culturale, l’esposizione, tra il 15 novembre 2023 e l’11 febbraio 2024, ha fatto registrare a Roma un successo straordinario con 80.226 visitatori, di cui ben 2.091 nell’ultima giornata.

“In un buco nel terreno viveva uno Hobbit”. Con queste parole l’autore ha dato inizio alla bellissima avventura di Bilbo Baggins e acceso una fervida scintilla in generazioni di lettori, svelando la Terra di Mezzo e i suoi abitanti: Hobbit ed Elfi, Nani e Uomini. Gli stessi che non hanno mai smesso di accompagnarci in quella storia che è diventata leggenda e si è poi trasformata in Mito: TOLKIEN. Uomo, Professore, Autoreè la loro casa. E la vostra Mostra.

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