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MUEVELO POP FESTIVAL oltre 10 ore di musica no stop Domenica 12 maggio all’Arenile di Bagnoli

Si svolgerà domenica 12 maggio presso l’Arenile di Bagnoli (via Coroglio 14/b, Napoli) la prima edizione del Muevelo Pop Festival. L’obiettivo dell’evento è scovare le nuove leve del rap-game e della scena pop italiana, in particolare della scena rap napoletana considerata la migliore e la più fulgida dell’intero circuito nazionale.

Protagonisti del Muevelo Pop Festival saranno i rapper milanesi Rondodasosa e Artie 5ive, il rapper siculo marocchino Digital Astro, il torinese Boro (ex Boro Boro) e il romano Elmatador; mentre la scena napoletana è rappresentata dalla “nuova ondata” composta da Le One e soprattutto da Kid Lost e Jelecrois i protagonisti assoluti del rap show di Netflix “Nuova Scena” con Fabri Fibra, Geolier e Rose Villain i quali hanno scovato le nuove star della scena rap italiana. 

Sul versante pop invece protagonisti saranno la barese Serena Brancale salita alla ribalta con il brano virale Baccalà, il napoletano Settembre semifinalista di XFactor 2023, Clara attrice e cantante di Varese protagonista nella serie tv Mare Fuori in gara tra i big di Sanremo 2024, e Wax cantante milanese molto popolare grazie alla sua esperienza ad Amici22.

Altri artisti verranno annunciati.

Appuntamento:

Arenile di Bagnoli (Na)

via Coroglio 14/B

Ingresso dalle ore 17

oltre 10 ore di musica no stop

Biglietti: 

posto unico € 30 comprensivi di prevendita

area vip € 40 comprensivi di prevendita

Prevendite attive qui 

Muevelo Pop Festival è la versione pop-olare del famoso latin/black party Muevelo – La fiesta que te mueve! promosso da Radio Kiss Kiss e dalla società Groovesensation. Dopo anni di successi con migliaia di persone che hanno ballato i ritmi incalzanti della musica afro e latina il format si sdoppia con uno spin-off Pop che racchiude il meglio della nuova scena musicale nazionale. Un cast dalle molteplici sfaccettature sonore renderà ricchissima una giornata con circa 10 ore di musica no-stop tra dj set e live set.

L’evento, unico nel suo genere, si distacca per originalità da altri eventi Hip-Pop che si sono susseguiti negli ultimi anni a Napoli, e vuole offrire al pubblico la possibilità di scoprire nuove sonorità, e talenti, grazie all’audacia nel presentare una miscela di generi musicali diversi che vanno dal pop alla musica urban, creando così un’esperienza indimenticabile per tutti i partecipanti.

Muevelo Pop inoltre si prefigge di promuovere la diversità culturale attraverso la musica, dimostrando che la fusione sonora può essere un potente strumento di unione e integrazione. L’obiettivo è rompere le barriere culturali e creare un ambiente inclusivo con la presenza di artisti provenienti da diverse tradizioni musicali che si esibiscono insieme in una performance eclettica e coinvolgente.

La scena napoletana sarà la protagonista principale con i due artisti di punta del rap show di Netflix “Nuova Scena”. In programma troviamo Kid Lost e Jelecrois ma anche la promessa Le One. La line up si completa con il romano Elmatador, i milanesi Rondodasousa e Artie 5ive, il torinese Boro (ex Boro Boro), il siculo marocchino Digital Astro. Ma la line up non si conclude qui perché sarà presente la cantautrice jazz, soul e R’n’B barese Serena Brancale, non nuova nel circuito musicale nazionale ma che il pubblico sta apprezzando per la hit ironica “Baccalà”. Un altro nome di spicco è sicuramente la varesina Clara: l’attrice di Mare Fuori nasce cantante e ha sempre percorso questa strada artistica. Non a caso è stata scelta da Amadeus per Sanremo 2024 superando prima le fasi finali di Sanremo Giovani per approdare tra i big. La quota pop napoletana è rappresentata da Andrea Settembre, in arte solo Settembre. Già una lunga carriera musicale ma anche attoriale che è sfociata in maniera impetuosa sui social network, prima YouTube ed ora Tik Tock, sui quali racimola milioni di followers creandosi una fan base unica. E’ sbocciato definitivamente, dopo l’esperienza a The Voice of Italy ma soprattutto a Xfactor 2023 nel team di Dargen D’Amico. Ultimo, ma non per importanza, di questa prima fase di annunci è Wax. Il cantautore milanese si è fatto notare, per la sua musicalità e per il temperamento, nella scuola di Amici22 realizzando poi collaborazioni illustre con producer importantissimi come Dardust, Merk & Kremont e Takagi e Ketra inanellando più hits e affermandosi tra i giovanissimi.

Altri artisti verranno annunciati nelle prossime settimane e saranno previsti anche ospiti a sorpresa.

Chi sono gli artisti in programma:
Kid Lost – all’anagrafe Graziano Landolfi – originario di Qualiano, in provincia di Napoli, è il vincitore del programma di Netflix “Nuova scena”. Il nome artistico del rapper richiama alla condizione di “ultimo” nella società in cui è cresciuto. Ha dipinto un murale di strada dedicato a se stesso e che da sempre, idealmente, lo accompagna e che fa riferimento alla difficile situazione in cui è cresciuto. La sua storia, purtroppo, risuona con molte altre esperienze dei giovani nelle periferie e nella provincia di Napoli, ma Kid Lost l’ha affrontata con maturità, modestia e, soprattutto, con un impegno straordinario. Ascoltando i brani con cui si è presentato nel corso delle puntate di Nuova Scena si nota una particolare attenzione alle liriche e alla metrica oltre che una dimestichezza nel rappare sia in dialetto napoletano che in italiano. 

Jelecrois, all’anagrafe Mariateresa Pini, è una rapper classe 1999 di Napoli arrivata al secondo posto del programma di Netflix “Nuova scena”. Appassionata fin da bambina del mondo hip hop, si è avvicinata attraverso la danza e della breakdance che ha praticato fin dall’adolescenza. Durante il lockdown quasi per caso si è ritrovata a scrivere i suoi primi testi, scoprendo la sua vocazione per il rap. A fine 2022 escono i suoi primi brani online grazie ai quali inizia a farsi notare dagli addetti ai lavori. Nel 2023 pubblica i singoli “Give Me” e “Money”, prodotti da Big Fish con un tiro musicale da rap club anni 2000. Il rap di Jelecrois è connotato da un flow veloce e pungente, atmosfere club legate al suo background da ballerina, senza mai perdere un tocco personale e riflessivo nelle sue liriche.
Elmatador ha vent’anni, è nato e cresciuto a Ciampino e si è classificato terzo nel programma di Netflix “Nuova scena”. Spavaldo, sicuro di sé, “zero aspettative, zero problemi” è un po’ il suo motto. Ha iniziato ad avvicinarsi al rap quando era solo un bambino, ascoltando Fabri Fibra. Elmatador è un nome che Dylan Nicolas Potenza ha scelto ispirandosi ai calciatori sudamericani. Il suo stile è sfacciato e provocatorio, ma ha dimostrato che il linguaggio esplicito non è certo un limite se la qualità della musica è presente.

Rondodasosa, pseudonimo di Mattia Barbieri, è di Milano ma di origini marocchine ed egiziane. Esponente di spicco del genere drill ha già avuto successo all’estero e sta conquistando un pubblico sempre maggiore anche in Italia. La storia del giovane rapper appare sin da subito piuttosto complicata in quanto è cresciuto senza una figura paterna. Ad ogni modo riesce a scalare il successo in pochissimo tempo e a diventare uno dei rapper più amati del panorama musicale grazie anche alle collaborazioni con Lazza, Vale Pain, Shiva e Capo Plaza, Simba la Rue e Baby Gang. Storici i suoi dissing con il rapper Paky.Boro, pseudonimo di Federico Orecchia è un rapper di Torino che vanta già molteplici collaborazioni tra le quali: Geolier, Don Joe (Club Dogo), Mambolosco, Fred De Palma, Elettra Lamborghini, Rosa Chemical, Enzo Dong, Giuliano Palma e altri. Oggi si fa chiamare semplicemente Boro e non più Boro Boro; un cambio dei nome artistico che sancisce anche una svolta stilistica. Forte dei suoi successi, a cominciare dai 9 dischi di platino, ha deciso di lasciarsi alle spalle la parte più scanzonata e goliardica rinunciando simbolicamente a una parte del suo nome d’arte. “Bendicion” (pubblicato dalla Universal) è il suo primo album da solista, dopo quello pubblicato insieme a Mambolosco, ed è uscito all’inizio del 2024 composto da quindici tracce che affrontano diverse tematiche dalle varie sfaccettature dell’amore passando per episodi estremamente intimi e personali – immerse nel ricco universo sonoro dell’urban latin.

Artie 5ive, pseudonimo di Ivan Arturo Barioli, è un rapper milanese classe 2000 di origini sierraleonesi. Il suo stile si rifà alla scuola drill di Detroit caratterizzata da bpm sostenuti melodie rapide e ripetitive, bassi pesanti ed acidi e testi espliciti. Nel 2020 collabora con Sexymoneyg, Wenzitoflow poi inizia le collaborazioni che lo porteranno a un livello di visibilità superiore: Beggy Saint G poi con Ddusi e a seguire con Kid Yugi e Tony Boy. La svolta quando collabora con Rondodasosa poi con Night Skinny nella sua posse Players Club ’23 (Knights of the Posse). Nell’Ep “Aspettando La Bella Vita” collabora ancora con Rondo e allarga i featuring con Anna, Digital Astro & Tony Boy e Kid Yugi. Le collaborazioni non si fermano e arriva quella con Nerissima Serpe fino al grande salto insieme a Rondodasosa nella realizzazione del loro primo joint album in cui troviamo le collaborazioni di: Capo Plaza, Rose Villain, Achille Lauro, Rasty Kilo, Tony Effe e Bello Figo.

Rida Amhaouch in arte Digital Astro nasce ad Acireale da genitori del Marocco. La passione per la musica si radica in lui fin da quando è bambino. Presto inizia a collaborare col producer Sadturs. Nel 2020 Ghali mostra per la prima volta interesse nei suoi confronti che si concretizza con il primo contratto firmato nel 2021 con la label del rapper tunisino Sto Records. Nel 2021 pubblica l’Ep d’esordio “Vendetta” con le collaborazioni di Sadturs, Nerissima Serpe e Ava. L’anno successivo pubblica un singolo e un mini EP di tre brani realizzato a quattro mani con Sadturs. Collabora poi con Tony Boy. Nel corso del 2023 prende parte a importanti release del panorama musicale urban al fianco dei nomi più in vista della scena emergente e non. Compare infatti nell’album d’esordio di Artie 5ive e di Kid Yugi oltre che nella posse track “Players Club” firmata The Night Skinny. Partecipa al mixtape “No regular music” di Sadturs e KIID con importanti ospiti come Ghali, Anna, Rondodasosa. A dicembre 2023 esce “Pizza Kebab Vol.1” il nuovo album di Ghali in cui Digital Astro partecipa nel brano “Celine”.

Le One è una giovanissima promessa del rap napoletano che ha pubblicato i primi due singoli da milioni di views: “Addo staje” – prodotto d Nathys – e “N’ata vot (Perdono)” con il il quale è attualmente virale su TikTok con quasi 2,5 milioni di visualizzazioni. In questi giorni ha annunciato un terzo brano dal titolo “Vien ccà” feat. Peppe Soks. Il vero nome è Gaetano Di Maio ed è originario di Nocera Inferiore: “Non mi definisco trapper né rapper, il mio genere è “raplodico”. Il rap che si unisce alla melodia. La canzone ha una struttura rap i ritornelli sono più melodici.

Serena Brancale è una e una polistrumentista performer e compositrice del sud Italia che unisce la passione per il Soul R&B e il Jazz. Il pubblico televisivo l’ha conosciuta durante la partecipazione al Festival di Sanremo nel 2015 con la pubblicazione nell’omonimo album per Warner Music. Tante le personalità rimaste affascinate dalla sua voce e personalità artistica: da Fiorello a Quincy Jones. Dotata di una voce scura e riconoscibile ha dato vita ad un nuovo progetto di stampo nu-soul attirando l’attenzione dei più importanti producer internazionali e collaborando come autrice per numerosi big della canzone italiana. Dopo aver calcato le rassegne e i jazz club più rinomati al mondo Serena Brancale oggi è considerata il fiore all’occhiello della musica nu-soul/Jazz italiana. Tra le ultime cose fatte c’è stato un tour del suo ultimo album con oltre 50 date. Con l’ultimo brano intitolato “Baccalà”, ispirato al bailefunk brasiliano, ha conquistato i social media piazzandosi al terzo posto tra i brani più virali. La sua energia contagiosa e le parole incisive hanno incantato il pubblico. Con  “Baccalà” Serena ha fatto un salto nell’Olimpo dei brani più amati sui social! Con la sua carica e le parole che rimangono in testa ha catturato l’attenzione di tutti. 

Settembre, nome completo Andrea Settembre, nasce a Napoli nel 2001. Sin da subito la sua passione per la musica si fa sentire e infatti all’età di sei anni inizia a frequentare vari corsi di danza. Qualche anno dopo si avvicina al canto e non esita ad iscriversi subito in un Accademia per approfondire i vari stili canori e raffinare la tecnica vocale. All’età di 12 anni partecipa alla trasmissione “Io Canto” in onda su Canale 5 e da lì iniziano già le prime composizioni. Pochi anni dopo escono alcuni singoli per poi vincere il Festival Show 2016. Nel 2019 partecipa “The Voice of Italy” entrando nel team di Gigi D’Alessio. Parallelamente al percorso canoro decide di aprire un canale YouTube e un profilo TikTok che conta più di 940 mila followers. Nel 2020 escono i suoi nuovi brani “Soli insieme” e “Bum bum”. Nel 2022 è finalista di “Deejay on stage” organizzato da Radio Deejay e nel 2023 è tra i semifinalisti di XFactor23.

Clara, nata a Varese classe 1999, nome completo Clara Soccini; è un’artista a 360 gradi, cantante e attrice conosciuta per aver interpretato Crazy J nella serie tv Mare Fuori, momento che costituisce una tappa importante della sua carriera e che ha segnato l’inizio di tutto. il percorso artistico di Clara nasce tra le mura di casa, quando durante il lockdown inizia a condividere il suo talento online. Tra cover e inediti, presto raggiunge la notorietà social catturando l’attenzione del suo attuale manager. Una carriera nata quasi per caso, che presto la porta anche sul piccolo schermo: tutto cambia quando Ivan Silvestrini, il regista di Mare Fuori, le chiede se vuole fare un provino a Roma. Un mese dopo la parte era sua. Nella serie di punta che ha conquistato il cuore di milioni di ragazzi, Clara veste i panni di Crazy J, giovane ragazza milanese che sogna di sfondare nel panorama trap ma che, a causa di una serie di scelte sbagliate, finirà nell’IPM di Napoli (ispirato all’istituto penale minorile di Nisida). Nata dal sodalizio artistico tra la ventiquattrenne e Alessandro La Cava – già coautore dei brani sanremesi di Sangiovanni, Matteo Romano e Paola & Chiara – “Diamanti Grezzi” si propone come inno universale ad accettare le insicurezze. Nonostante si sia appena affacciata sul panorama mainstream Clara arriva all’Ariston forte del successo dei tre dischi di platino conquistati con “Origami All’Alba” e la vittoria a Sanremo Giovani.

Wax: nome d’arte di Matteo Lucido, 22 anni, è un giovane cantautore e vive a Milano. La passione per la musica è iniziata da piccolo suonando il violino. Wax si dedica costantemente alla scrittura, e dice: “mi ispiro alle cose che faccio, mi calo nei panni degli altri, immagino cose. Secondo me l’immaginazione è l’unico super potere che abbiamo”. Nel 2022 entra a far parte della scuola di Amici, vive il suo percorso seguito da Arisa che lo sostiene costantemente credendo nel suo talento e nelle sue capacità interpretative. Si presenta con l’inedito “Turista per sempre” prodotto da Shune a cui seguono i brani “Ballerine e guantoni” prodotto da Dardust, “Grazie” prodotto da Takagi e Ketra e Jvli e successivamente pubblica il singolo “Anni 70” prodotto da Merk & Kremont (Itaca) seguito da “Colori” sempre in collaborazione con Merk & Kremont (Itaca) seguito da “AFTER” pubblicato da Warner Music Italia che in questi giorni ha fatto uscire il nuovissimo singolo dal titolo “Primo al Mondo”.

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Ritorna la prima domenica dei musei

Ritorna la prima domenica dei musei il 7 Aprile 2024, il quarto appuntamento annuale imperdibile alla scoperta di siti archeologici e naturali, musei statali e pubblici, fruibili gratuitamente al pubblico in tutta Italia. Un’iniziativa che, secondo le stime del Ministero della cultura, ha registrato ben 308.501 presenze lo scorso 3 Marzo. Un’opportunità per ammirare anche il nostro panorama artistico napoletano, che attira tantissimi turisti. Vogliamo portarvi con noi in una passeggiata virtuale alla scoperta dei meravigliosi siti in provincia di Napoli da scoprire.

Museo archeologico nazionale di Napoli

Come prima tappa della nostra passeggiata virtuale vi suggeriamo il MANN, raggiungibile tramite la linea 1 uscita museo oppure con la linea 2, fermata Cavour. Il MANN, che si prepara al cambio di guardia del nuovo direttore, attualmente Massimo Osanna, e il cui bando sarà pubblicato entro metà Aprile (La Repubblica) espone fino al 30 Giugno la mostra “Gli dei ritornano. I bronzi di San Casciano” e “L’altro Mann. I depositi in mostra” fino al 30 Maggio 2024.

Museo Madre

Il museo d’arte contemporanea Donnaregina, situato a pochi passi dal museo archeologico nazionale di Napoli, è al momento attenzionato da lavori di manutenzione che coinvolgono il secondo e terzo piano ma, nonostante questo, sono attive delle mostre come “Gli anni” a cura di Eva Fabbris, e la prima retrospettiva completa dedicata a Tommaso Binga.

Museo e Real Bosco di Capodimonte

Direttamente dal MANN è possibile raggiungere il Museo e real bosco di Capodimonte grazie ad una serie di linee attive come la linea 3M ,168,178 ,C67 ,C63 e 204. I visitatori del museo e real bosco di Capodimonte, oltre a godere del tiepido clima primaverile, potranno anche usufruire, dal 4 Aprile, di un abbonamento annuale (La Repubblica).

Saranno visitabili gratuitamente le mostre: “Oltre Caravaggio. Un nuovo racconto della pittura a Napoli” e l’opera Damasa di Gian Maria Tosatti al secondo piano del Museo dalle ore 8.30 alle 19.30.

Gallerie d Italia di Napoli

Ritorniamo al centro storico di Napoli per scoprire la bellissima via Toledo, cuore di Napoli, che racchiude una piccola perla artistica, la Galleria di Italia. Galleria di Italia è un polo museale di proprietà intesa San Paolo con sedi a Roma, Napoli e Milano. La sede di Napoli, inaugurata nel Maggio 2022, ingloba l’ex  Palazzo Zevallos. Dotato di due piani, un caffè bistroit e un bookshop, ospita attualmente la mostra “Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del golfo”.                          Tra gli artisti di spicco ritroviamo Artemisia Gentileschi, Caravaggio e Alighiero Boetti.

Palazzo Reale di Napoli

All’uscita di Via Toledo, è possibile ammirare Piazza plebiscito che custodisce, di fronte la basilica reale pontificia di San Francesco di Paola,  il Palazzo reale. Con ingresso ogni giorno dalle 9 alle 20 ad eccezione del mercoledi, il palazzo reale è un’attrattiva da non perdere con la mostra “Tolkien, uomo, professore, autore”. In occasione dell’8 Marzo, giornata nazionale della donna, Coopculture in collaborazione con la direzione del palazzo reale, ha condotto l’iniziativa “Chi dice donna dice dono”, garantendo l’accesso gratuito alle donne. Il Palazzo reale promuove annualmente, ogni Ottobre, iniziative culturali come “Campania Libri festival”, il festival più grande dell’editoria in Campania, che quest’anno si terrà dal 3 al 6 Ottobre.

a cura di Carmen Allocca

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BIAGIO ANTONACCI: LIVE 2024 aggiunta una terza data a POMPEI il 20 luglio

Si triplica l’appuntamento di questa estate del tour di BIAGIO ANTONACCI a POMPEI. Dopo le due tappe già annunciate del 18 e 19 luglio, il cantautore milanese sarà protagonista sul palco dell’Anfiteatro degli Scavi anche il 20 luglio, portando così a quota tre gli eventi campani.

Questa estate Antonacci e la sua band di polistrumentisti saranno impegnati in una serie di concerti dal vivo in alcuni dei luoghi più incantevoli e di importanza culturale e storica del nostro paese.

Queste le date del tour prodotto e organizzato da Friends & Partners in collaborazione con Iris S.r.l.:

5 giugno CAPANNORI (LU) Area Verde DATA ZERO
9 giugno MACERATA Sferisterio
10 giugno MACERATA Sferisterio
13 giugno ROMA Terme di Caracalla
14 giugno ROMA Terme di Caracalla
28 giugno GENOVA Arena Del Porto Antico
29 giugno GENOVA Arena Del Porto Antico
12 luglio ROCCELLA JONICA Teatro Castello
13 luglio ROCCELLA JONICA Teatro Castello
18 luglio POMPEI Anfiteatro degli Scavi
19 luglio POMPEI Anfiteatro degli Scavi
20 luglio POMPEI Anfiteatro degli Scavi NUOVA DATA
26 luglio BARLETTA Fossato del Castello
27 luglio BARLETTA Fossato del Castello
17 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera
18 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera
20 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera
21 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera
22 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera
24 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera
25 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera
27 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera
28 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera
29 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera

I biglietti sono già disponibili su www.ticketone.it. Per informazioni www.friendsandpartners.it

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A settembre si apre il set del film “Ho visto un sogno”, il nuovo dramma psicologico di Carlo Della Volpe.

A settembre con un nuovo film. Carlo Della Volpe, videomaker e regista napoletano, torna dietro la macchina da presa con “Ho visto un sogno”, il suo nuovo progetto cinematografico, nato da una idea del compianto padre, il noto artista Alfredo Della Volpe scomparso alcuni anni fa

“Dedico questo progetto a mio padre, che è salito al clielo di improvviso, proprio quando aveva pensato di intraprenderne la realizzazione” dichiara Carlo, con grande emozione e tante lacrime nel suo sguardo, e ricorda con precisione a memoria le frasi di Gianni Manera, quando disse: “Durante il cammino della nostra esistenza terrena, fin dalla nascita, agni uno di noi ha già indicato con lettere di fuoco il proprio destino nel grande libro del mondo, l’inerente sorte tracciata dalla suprema mano di Dio non può essere variata, di questa per non parlare di modificarlo, il mio ad esempio è stato quello di diventare uno dei più abili pugili italiani, poi bendato all’età di 22 anni, aver ricevuto le sue due vittorie nell’incontro valido per la conquista del titolo mondiale del peso massimo. Così è svanito il mio grande sogno, quello di diventare campione del mondo.”

Il film parla infatti di un pugile americano, Michael, che perse la vista durante il match valido per la conquista del titolo mondiale di pugliato, nella categoria. Dopo l’incontro, Michael viene trasportato subito in ospedale, dove i medici gli confermeranno la sua cecità e gli affideranno una assistente sociale, la giovane Mary, che avrà il compito di curarlo e prendersi cura di lui. Da qui nasce una storia d’amore molto coinvolgente e intensa, coronata con la nascita del figlio Tom, sui suoi sogni e obiettivi di vita si incentra la trama del film di Della Volpe.

“Ho visto un sogno non è quindi un semplice film d’azione, ma concentra su di sé un racconto intenso, introspettivo, un susseguirsi di drammi psicologici che accompagneranno il pubblico scena dopo scena, grazie all’intensa caratterizzazione dei protagonisti.” prosegue Carlo Della Volpe. “Per questo sceglierò gli attori più adatti per realizzare al meglio questo progetto, selezionandoli, grazie a un casting approfondito, fra i giovani emergenti del cinema italiano.”

Carlo si dedicherà completamente alla regia di questo nuovo progetto e per l’occasione verrà coadiuvato da Gianluca De Pietro, amico di vecchia data nonché noto sceneggiatore e attore in progetti cinematografici sociali. In questo caso Gianluca, con il quale già sono nate diverse collaborazioni di successo in campo cinematografico, rivestirà il ruolo di aiuto regia.

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Diario di avventure, finestre sulla Terra. Cuba senza (sin) salsa. Guanabo

Il bus ci lascia in una grande rotonda, alle porte di Guanabo, un piccolo paesino vicino a La Habana. Il sole è alto, un cielo terso sopra di noi, al centro una piccola aiuola con un minuscolo alberello e, tutt’intorno una tranquillità indescrivibile. Un paio di macchine sono appoggiate ai bordi dei marciapiedi, non sono le macchine fake che avevamo visto nella capitale ma, bensì, veicoli venuti dagli anni Cinquanta, in buone condizioni, ma antichi. Tutto realmente sembra essersi fermato a quegli anni e, inoltrandoci per la via principale che separa le case sulla spiaggia da quelle dentro la campagna, ne abbiamo la assoluta conferma. Il tempo sembra essersi fermato, bloccato all’improvviso come in quei film catastrofisti, dove una epidemia, o una bomba, o un gas sottile stermina di colpo la popolazione e congela il tempo per poi ritornare dopo anni beh, così è qui a Guanabo. Sono affascinato, sento una calma strana, bellissima, interessante, affascinante mescolata ad un senso incredibile di impotenza rispetto al fuori. La strada è spaziosa, piena di buche, fosse scavate dal tempo, appunto, e dalle macchine che vi passano sopra con pesantezza. Le case, alcune abbandonate, altre sventrate, altre ancora con fiori sui balconi, tende bianche a coprire il dentro, porte aperte, signora affacciate, magre, sottili, un paio di piccoli negozietti, un forno dove compriamo quattro panini per otto dollari, calcolando che qui lo stipendio di un medico è di trentacinque dollari, risulta essere decisamente caro ma, reduci dall’esperienza della mattina, meglio essere responsabili. Da turista quello che vedo mi piace molto, è come un tuffo nel passato, un passato lucente, brillante, fatto di ricchezza e divertimento, un passato però, morto e sepolto sotto le macerie di una malinconia cronica, costruita abilmente e sapientemente da dispensatori di fame e povertà, il regime che attanaglia Cuba in una morsa difficile da curare, purtroppo. Ci sono molti alberi, palme, giriamo a sinistra in un “Callejon” di fronte al mare, stiamo camminando sulla sabbia e raggiungiamo la porta dell’appartamento che abbiamo prenotato.

Il grande sorriso della proprietaria ci accoglie con calore ed entusiasmo, concordiamo il pagamento in contanti, sono felice di poterle dare in mano, direttamente a lei i soldi altrimenti il governo le tratterebbe quasi la totalità del guadagno e siamo quasi a Natale. È una piccola palazzina di tre piani, bianca, leggermente usurata dalla salsedine, il mare è letteralmente a dieci o quindici metri da noi, al piano terra c’è una famiglia, al primo piano, salendo una rampa di scale vive lei con il figlio che vediamo uscire e la mamma di lei, della proprietaria, la nonna ed infine, all’ultimo piano c’è la nostra casetta per questi giorni di vacanze. Il figlio è altissimo, ha vent’anni e sta studiando “sport” all’università, spera di poter lavorare fuori da Cuba, e riuscire a portarsi anche la mamma e la nonna via da quel posto incantevolmente mortale, per chi ci vive. La nonna è dolcissima nella sua manta fatta di merletti bianca, ci saluta con la mano ed un sorriso grande. Saliamo alla nostra dimora attraverso una scala a chiocciola. Una terrazza fronte al mare con due sedie ed un tavolino bianco di ferro battuto, mi ricorda quello che avevano i miei nonni a Prepezzano, il paesino della mia infanzia. Entriamo, un profumo gradevole ci riceve. C’è un letto matrimoniale sotto una grande finestra dalla quale si vede il mare immerso cristallino e l’orizzonte che si sta tingendo di arancione, traghettandoci verso la notte. Un corridoio collega prima il bagno con doccia, dentro la quale un’altra finestra ci fa sbirciare Nettuno ed infine la cucina con un frigorifero, un lavello e dei fornelli per cucinare. Non c’è internet o, meglio, la signora ci cede una tessera con delle ore, precisamente sei, c’è un codice per collegarci, lì, a Cuba, Guanabo, non esite la fibra o il 4/5G. Meglio così, disconnetteremo totalmente dalla società, il mondo esterno. La signora ci offre un caffè buonissimo, in una tazzina nera, stupenda, un espresso fatto alla perfezione. Prima di andare via, di scendere le scale che la porteranno a casa sua, ci raccomanda di non dare confidenza troppo alle persone, soprattutto giovani, uomini e donne, che, sfortunatamente, vendono il loro corpo per necessità. La rassicuriamo e la ringraziamo, salutandoci con un abbraccio.

Il sole già affondò nella notte, ancora, un po’ di luce resiste all’oscurità. La luna è alta, quasi piena, in due giorni ci toccherà la sua versione completa. È lì alta, illumina la sua parte di cielo illuminando forte il firmamento accompagnata dalle stelle che brillano forti. Passeggiamo un pochino, cerchiamo qualcosa da mangiare e compriamo un sacchetto di popcorn che un giovane adolescente prepara sulla porta di casa sua, cinquanta grammi per quasi tre dollari, li paghiamo volentieri. Accanto una piccola tavola calda, compriamo due box con del riso, un pomodoro tagliato, ed un cosciotto di pollo per cinque dollari, è buonissimo, un signore ci chiede le ossa, ci si stringe il cuore, è decisamente un luogo di forti contrasti emozionali, alla radio suona un av3ecchia e bellissima canzone di Melendi “Destino o Casualidad”, l’emozione è a fior di pelle, come può un luogo così stupendo, con un passato lucente, ospitare, oggi, tanta tristezza e dolore? Come permettiamo tutto ciò? Compriamo una box anche per il signore che, non la vuole accettare ma insistiamo. Mano nella mano torniamo verso il nostro alloggio, l’indomani passeremo tutto il giorno in spiaggia, abbiamo cercato dei posti, il mare da qui su, attraverso la finestra sembra meraviglioso.

Ci facciamo una doccia calda, l’acqua è salata, è acqua del mare, ci potremmo cucinare la pasta, ridiamo, è divertente, per noi, turisti viaggiatori. Ci prepariamo una camomilla che la signora ci aveva lasciato nella cucina, utilizzando una tanica di acqua che, sempre la proprietaria ci ha regalato, l’acqua non è potabile quindi, meglio fare attenzione. Ci sdraiamo sul letto ed apriamo le tende. Entra una brezza salata, il suono del mare e delle leggere onde che si infrangono sulla sabbia è una melodia struggente ed emozionante. Noi, nudi dinanzi all’oceano, questo misterioso blu che tanti esploratori, naviganti, pirati, conquistatori, hanno solcato e solcano con destrezza e coraggio, quanti morti, quanto oro, quanti segreti nasconde sotto il suo manto, Nettuno. Ci addormentiamo così, cullati dall’orchestra naturale della natura. Il suono delle onde, la sabbia che leggera si sposta sulla battigia, i sassolini e le conchiglie che fanno avanti ed indietro sul bagnasciuga e lei, la luna, alta, che illumina la nostra finestra dinanzi al mare.

a cura di Michele Terralavoro

https://www.instagram.com/micheleterralavoro/

https://linkbe.me/Michele.Terralavoro

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La scrittrice Anna D’Auria concorre con “Cristalli. L’anima delle donne’’ al Premio Strega

Anna D’Auria, docente di latino e greco, nonché scrittrice, concorre al Premio Strega Poesia 2024, per il secondo anno consecutivo. Un nuovo successo dopo la partecipazione alla prestigiosa vetrina di Sanremo Writers e la menzione d’onore ottenuta per la sua narrativa. La silloge “Cristalli. L’anima delle donne’’ offre un omaggio e, al contempo, un monito alla rinascita, rivolto a tutte le donne, perché dopo aver sperimentato sulla loro pelle il dolore, saggiando le proprie fragilità e debolezze, possano trasformarle in punti di insperata forza, per riemergere dal marasma della sofferenza. Seguendo l’esempio della giovane Antigone, protagonista dell’omonima tragedia del drammaturgo Sofocle, la poetessa Anna D’Auria auspica che ogni donna possa sempre rivestirsi di luce, rivendicando con coraggio ed eternando il valore delle leggi non scritte, le istanze del cuore.

Dalla prefazione a cura di Cinzia Baldazzi, importante saggista e critico letterario: «La produzione lirica ospitata da Cristalli esplicita la propria classicità in maggior parte sul versante lessicale e ortografico… Ne scaturisce un’esegesi provvista di molteplici direzioni, sospesa tra la Weltanschauung (“visione del mondo”) e – puntualizzerebbe Umberto Eco – il modo in cui una cultura [quella classica, ndr] pertinentizza le proprie unità semantiche e il sistema di significanti che le nominano e le interpretano. Vengono inoltre e “volontariamente” aggiunte antinomie o campi significazionali antitetici, per imparare a superare le istanze negative e gli spettri di morte che attanagliano pensieri e azioni».

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Da mercoledì 3 aprile: Sandra Milo è l’ultima protagonista del progetto “Divagrafie”, all’Università di Napoli Federico II e all’Academy Astra di Napoli

Modello di femminilità scandalosamente innocua e lontana da qualsiasi lotta femminista, Sandra Milo è l’ultima protagonista dei workshop e delle giornate di proiezioni programmate, mercoledì 3 e giovedì 4 aprile 2024 nell’ambito del progetto Divagrafie, alla Sala Convegni della Biblioteca di Area Umanistica dell’Università di Napoli Federico II e negli spazi dell’Academy Astra.

Il progetto, curato da Anna Masecchia (responsabile dell’unità federiciana del progetto DAMA) con la co-curatela di Armando Andria (Ladoc) e la collaborazione di Ludovico Brancaccio, Mirella Soprano e Antonietta Tarantino, è un’iniziativa del progetto Miur-Prin 2017 “DAMA_Drawing a Map of Italian Actresses in Writing”, promossa dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi Federico II di Napoli in collaborazione con l’Università degli Studi di Sassari, l’Università degli Studi di Catania, Ladoc, BRAU, Coinor, e con il patrocinio della CUC-Consulta Universitaria del Cinema.

La programmazione inizierà mercoledì 3 aprile alle ore 10.15, alla Sala Convegni, Biblioteca di Area Umanistica, Università degli Studi di Napoli Federico II (BRAU), con i saluti istituzionali, e, alle ore 10.30, il workshop “Il corpo e l’anima”: una diva italiana tra le dive. Interverranno Lucia Cardone (Università degli Studi di Sassari), Fabrizio Croce (critico e saggista), Cristina Jandelli (Università degli Studi di Firenze), Anna Masecchia (Università degli Studi di Napoli Federico II), Angela Bianca Saponari (Università degli Studi di Bari Aldo Moro)

Nel corso del workshop sarà presentato il videosaggio Tra performance e scrittura: Sandra Milo, a cura di Mirella Soprano

Alle ore 19.00,  l’Academy Astra – Università degli Studi di Napoli Federico II ospiterà Divagrafie. Per una mappatura delle attrici italiane che scrivono: Sandra Milo, interviene Antonella Di Nocera (produttrice cinematografica di Parallelo 41 Produzioni).

Spazio alle letture con estratti da “Caro Federico” di Sandra Milo, a cura di Valentina Curatoli alle ore 19.15, cui farà seguito, alle ore 20.00, la proiezione di 8 ½ di Federico Fellini. La proiezione sarà preceduta da un brindisi alla prima edizione di Divagrafie, cui parteciperà il Rettore della Federico II Matteo Lorito.

Doppia proiezione, giovedì 4 aprile, per l’ultimo giorno di programmazione, che inizieranno alle ore 18.00 con Classe tous risques (Asfalto che scotta) di Claude Sautet, seguito, alle ore 20.30, da La Visita di Antonio Pietrangeli.

Info su www.ladoc.it/portfolio/divagrafie/, tutti gli eventi sono a ingresso libero.

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Il ricordo di Arianna Sacerdoti all’ombra del tasso a lei dedicato

Nel primo pomeriggio di sabato 30 marzo, presso il Real Bosco di Capodimonte di Napoli, si è tenuto un incontro per ricordare la prof.ssa Arianna Sacerdoti, latinista, autrice di saggi e poesie, scomparsa nel dicembre 2022, a soli 43 anni. Pronipote di Carlo Levi, figlia di Guido, medico allergologo e pittore, e di Marcella Marmo, studiosa di storia contemporanea, Arianna ha lasciato un indelebile ricordo in chiunque l’abbia conosciuta. Tra i poliedrici interessi che rendevano il suo talento versatile, rientrava la passione per la scrittura e in particolare per la composizione di haiku, genere poetico sulla cui sperimentazione didattica, anche in lingua latina, si è fortemente adoperata. A lei è stato intitolato, nel maggio dello scorso anno, un tasso, collocato di fronte al Casino dei Principi, omaggio tangibile alla sua memoria. La targa commemorativa non a caso riporta un haiku da lei composto (“Fulge l’estate / su rosse foglie in ombra / oggi e domani”). Nei pressi dell’albero monumentale, il commosso ricordo del fratello Carlo, che ha organizzato questo momento di condivisione e che, nel corso dell’incontro, ha letto una poesia inedita, è stato accompagnato dalle note malinconiche del violinista Marco Rozza, ex allievo della Sacerdoti, tratte dal preludio della suite n. 1 in sol maggiore di Bach. L’eredità culturale e umana di Arianna continuerà ad ispirare quanti hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino durante la sua intensa esistenza.

a cura di Massimiliano Longobardo

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RISULTATO STORICO PER LA CAMPANIA AL TORNEO DELLE REGIONI

Torna dal Torneo delle Regioni con un bottino ricco la delegazione campana. Per la prima volta nella storia, infatti, due rappresentative sono arrivate in finale, conquistando entrambe la piazza d’onore. La formazione under 15, che si classifica prima nel girone iniziale con Marche, Sicilia e Sardegna, per poi battere ai quarti di finale il Friuli Venezia Giulia e in semifinale il Veneto, è stata sconfitta solo in finale dal Piemonte Valle d’Aosta, con ben due rigori contro. Anche la rappresentativa under 17 si classifica prima nel girone iniziale in cui si è scontrata con Marche, Sicilia e Sardegna, per poi battere ai quarti di finale la Toscana e in semifinale il Piemonte Valle d’Aosta, perdendo di misura contro la Lombardia (3-2), con tanta amarezza. Un risultato comunque storico per la Campania che è stata l’unica regione del Sud a portare in finale due rappresentative. Bene hanno figurato anche le altre due rappresentative presenti a Genova, con la femminile, che dopo aver superato come prima il girone iniziale con Marche, Sicilia e Sardegna, si arrende di misura alla Romagna nei quarti di finale (1-0); tanto rammarico per l’under 19 che non è riuscita a superare il girone iniziale, nonostante il punteggio pieno, per una sola una rete di differenza nella classifica avulsa con Sicilia e Marche. Tutti i capitani delle rappresentative della Campania sono scesi in campo indossando la fascia con la scritta “#NonSeiSola1522” contro la violenza sulle donne.

“Il bilancio di questa esperienza per la nostra regione non può che essere ampiamente positivo – ha spiegato a fine torneo il presidente del C.R. Campania FIGC LND Carmine Zigarelli -. Anche se la vittoria è sfuggita per poco, abbiamo per la prima volta nella storia disputato due finali. Abbiamo scritto la storia con i nostri atleti, che hanno onorato la maglia e hanno dimostrato in campo e fuori la loro ineguagliabile sportività. Il nostro movimento giovanile si conferma tra i migliori in Italia e siamo certi che tanti di questi ragazzi che abbiamo visto in campo in questi giorni avranno una brillante carriera. E a tutti loro, ai selezionatori, agli staff e alla delegazione che li ha seguiti va un plauso e un ringraziamento per lo splendido lavoro svolto sia in fase di preparazione sia in questa settimana di gare. Un sentito ringraziamento alle società di appartenenza dei giovani. Sono sempre più convinto che giocando di squadra faremo sempre più grande la Campania e i risultati ci indicano che siamo sulla giusta strada”.

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Geolier incontra gli studenti della Federico II

Geolier, giovane rapper napoletano e secondo classificato a Sanremo 2024, ha parlato a cuore aperto agli studenti della Federico II.

L’intervista attesissima del 26/03/24, mediata dal direttore radiofonico di “F2 Radio Lab”, Pier Luigi Razzano, si è svolta presso il polo specialistico di Scampia, in quella che è una sede più che simbolica, di riscatto delle periferie.

Le tante domande pervenute dagli studenti hanno sviscerato i lati piú intimi del rapper, la sua infanzia, il suo futuro e le sue paure tanto simili agli studenti universitari.
Emanuele Palumbo, in arte Geolier, ha infatti parlato dei ritmi frenetici delle case discografiche che non consentono piú quel sano ozio creativo che rende fertili nuove idee.
Affermazioni che rispecchiano la paura di tanti studenti con la pressione di conseguire gli studi nei tempi prestabiliti.
Ma un antidoto alle pressioni è proprio la musica, come testimoniato dall’intervento di una ragazza in prima fila:”Sono una ragazza di Piscinola, e le tue canzoni calmano la mia ansia”.

Emanuele Palumbo, che cosí viene riconosciuto e ricordato dai suoi fan e dal suo rione, in cui puó essere sé stesso al di lá delle pressioni della fama e del successo, ci racconta una nuova formula del successo: creare nuovo lavoro grazie alla musica, costruire una fandom solida e sbagliare, fare tanti errori, perché sono gli insegnamenti le ereditá piú preziose che possiamo lasciare ai nostri figli e agli altri.

Ora piú che mai Geolier è inondato dal successo, con tre date sold out allo stadio Diego Armando Maradona il 21/22/23 Giugno 2024 e con il recente brano “Ultima Poesia”, in collaborazione con il cantautore romano Ultimo, un brano giá apprezzato e diventato virale.

Eppure, per tutti i fan, Geolier è ancora quel ragazzo di 9 anni nella sua cameretta a inventare nuove rime, sempre piú calzanti e sonore, in quelle che diventeranno il suo prossimo brano migliore.

a cura di Carmen Allocca  

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