sabato, Maggio 11, 2024
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 Migranti, von der Leyen: “Aboliremo regolamento Dublino”  

[FONTE Adnkronos]

Così la presidente della Commissione Europea durante il discorso sullo Stato dell’Unione nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles. Nelle parole di von der Leyen anche Recovery Fund, Schengen, salari minimi, clima Brexit e caso Navalny. L’annuncio: “Nel 2021 Summit Salute in Italia con Conte”. Scontro con eurodeputato Afd, la presidente lo zittisce 
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Covid, 1452 nuovi casi e altri 12 morti 

[FONTE Adnkronos]

Oltre 100mila tamponi nelle ultime 24 ore. In Lombardia altri 159 casi e due decessi. Nel Lazio 165 nuovi casi, 86 sono a Roma 
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La Russa: “Mozione Lega Azzolina? Voto di sfiducia non si nega mai” 

[FONTE Adnkronos]

“Ma salvo alcune eccezioni, le sfiducie ad personam non sono quasi mai utili, perché finiscono indirettamente per avvantaggiare il resto dell’esecutivo stesso”, commenta il vicepresidente del Senato all’Adnkronos 
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Focolaio Formia, altri 9 casi legati a cluster mercato ittico 

Coronavirus Lazio oggi: i dati del 11 luglio e il focolaio di Formia

Nella Asl di Latina “sono ventidue i casi e di questi dieci sono rientro: cinque da Singapore, tre dalla Romania, uno dalla Lombardia e uno con link dalla Sardegna.

Nove hanno un link al cluster del mercato ittico di Formia dove è in corso l’indagine epidemiologica”. Lo sottolinea l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, nel bollettino dell’Unità di crisi della Regione. Nelle province del Lazio si registrano 36 casi e zero decessi nelle ultime 24 ore

“Nella Asl di Frosinone si registra un caso contatto di un caso già noto e isolato. Nella Asl di Rieti si registrano otto casi e si tratta di contatti di casi già noti e isolati. Nella Asl di Viterbo si registrano cinque casi e si tratta di contatti di casi già noti e isolati”, conclude D’Amato.

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Covid, italiani scoprono proteina target contro ‘effetti killer’ 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Infiammazione, vasculite, trombosi. Contro la ‘triade nera’ che può manifestarsi nelle infezioni da nuovo coronavirus, associata al rischio di complicanze gravi e potenzialmente mortali, la ricerca italiana scopre “un possibile bersaglio terapeutico” e un’arma per colpirlo: “Anticorpi monoclonali non ancora testati sull’uomo, ma già in sperimentazione sugli animali”. Ne parla all’Adnkronos Salute Antonino Mazzone, direttore del Dipartimento Area medica dell’Asst Ovest Milanese, ospedale di Legnano. Il target individuato è una proteina che si chiama CD11b, che appartiene alla famiglia delle integrine e che potrebbe rivelarsi cruciale – auspica Mazzone – nello sviluppo di una terapia futura “in grado di guarire il danno polmonare” causato da Sars-CoV-2. Una speranza basata anche su lavori firmati dal gruppo legnanese.  

Tanti contributi scientifici, anche a livello internazionale – spiegano gli autori – hanno evidenziato che l’infezione da nuovo coronavirus modifica in maniera significativa i globuli bianchi, determinando linfopenia (carenza di linfociti, ‘poliziotti’ del sistema immunitario) e un cambiamento nell’assetto dei monociti (cellule ‘spazzine’). Il dato emerge coerente da un primo studio firmato da Mazzone e colleghi su ‘Cytometry’. L’articolo fissa “i tre momenti patogenetici” chiave di Covid-19: “Infiammazione con rilascio di citochine infiammatorie; vasculite con infiammazione soprattutto dei piccoli vasi dovuti all’adesione dei monociti all’endotelio; tromboembolia in vari distretti, ma soprattutto a livello polmonare”. Non a caso “l’osservazione diretta sui pazienti” indica gli effetti di “cortisone (attività antiinfiammatoria), tocilizumab (antivasculitica), ed eparina (antitrombotica)”. Un secondo lavoro, coordinato da Mazzone e pubblicato su ‘Thrombosis Update’, ha quindi dimostrato il ruolo della proteina CD11b, che durante l’infezione da Sars-CoV-2 “aumenta significativamente la sua espressione”. 

Si tratta di “una proteina importantissima – chiariscono gli esperti – perché funge da recettore dove si attacca il complemento”, un complesso sistema, attore protagonista del sistema immunitario. Inoltre CD11b “è la proteina dell’infiammazione ed è responsabile dell’adesione del monocita all’endotelio che sviluppa vasculite”. Infine, sempre CD11b “è anche il recettore del fibrinogeno del fattore X della coagulazione”. In sintesi, dunque, questa proteina rappresenta “un ponte fra i tre momenti patogenetici di Covid-19”. 

A conferma di quanto scoperto, “studi sperimentali su animali hanno evidenziato che l’uso di anticorpi monoclonali anti-CD11b fanno regredire completamente il danno polmonare”, suggeriscono gli autori convinti che l”aver identificato questa proteina è sicuramente un ulteriore passo avanti nel comprendere adeguatamente i meccanismi patogenetici di Covid-19, al fine di migliorare l’approccio terapeutico dei pazienti una volta che la malattia colpisce i polmoni”. 

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Galli: “Tamponi rapidi a scuola o si blocca tutto” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Sento di un genitore messo in quarantena in attesa della risposta del tampone di suo figlio di quattro anni con la febbre. Tempo previsto per l’esito: sette giorni. O partiamo con i tamponi rapidi o rischiamo che tutto di nuovo si blocchi per infezioni banali che non sono Covid”. Lo scrive su Twitter Massimo Galli, primario di infettivologia dell’ospedale Sacco-università degli Studi di Milano.  

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**Ricerca: Manfredi si collega con scienziati in Antartide, ‘vostro lavoro strategico’**  

[FONTE Adnkronos]

Inedita ‘visita’ del ministro alla base Concordia: “Spero buon sostegno del Governo alle vostre attività”  
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Covid, cura con anticorpi ‘Made in Italy’ su mercato entro prima metà 2021 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Tappe serrate e un obiettivo concreto: “Arrivare sul mercato con gli anticorpi monoclonali umani terapeutici” made in Italy “contro Covid-19 entro il primo semestre del 2021”. Parola di Andrea Paolini, direttore generale di Toscana Life Sciences (Tls), realtà italiana che ha ‘scommesso’ mesi fa su questo approccio, grazie anche all’esperienza e al coordinamento di uno scienziato del calibro di Rino Rappuoli, ‘padre’ del vaccino contro il meningococco B. “Entro fine mese la Menarini Biotech di Pomezia produrrà circa 2.000 lotti per la sperimentazione clinica sull’uomo: la fase I dovrebbe partire entro fine anno, speriamo già a novembre”, dice Paolini all’Adnkronos Salute. 

Ma facciamo un passo indietro: come si è arrivati a selezionare gli anticorpi più promettenti? “Al Mad (Monoclonal Antibody Discovery) Lab di Fondazione Toscana Life Sciences lavorano 15 studiosi, affiancati da un team di supporto. Il lavoro di questo gruppo di circa 20 persone, e la collaborazione esterna di Achilles Vaccines e Vismederi, ci ha permesso di arrivare nei mesi scorsi a presentare domanda di brevetto per una ventina di anticorpi, selezionati a partire da più di 4.000 candidati ottenuti dal sangue di pazienti convalescenti o guariti da Covid-19. Materiale – sottolinea Paolini – ricevuto grazie alla collaborazione con l’Inmi Lazzaro Spallanzani di Roma e, successivamente, con l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese”.  

Da questa ‘rosa’ di anticorpi i ricercatori hanno selezionato “i tre più promettenti dal punto di vista terapeutico. Ma le applicazioni di questi materiali sono ampie: i nostri anticorpi potranno essere utili anche per la ricerca su vaccini, kit diagnostici e processi di standardizzazione. C’è già un accordo con Diagnostica Senese – ricorda – che sta mettendo a punto un test della saliva, proprio a partire da un nostro anticorpo”. 

“Non necessariamente – precisa Paolini – il miglior prodotto dal punto di vista terapeutico è il più utile anche per altri scopi. In ogni caso abbiamo selezionato i tre più promettenti e li abbiamo inviati all’estero, ad un partner svizzero, per lo sviluppo delle linee cellulari. Dopo questo passaggio è emerso il candidato migliore, quello che già giudicavamo il più ‘potente’, che verrà prodotto in Gmp (Good Manufacturing Practice) a Pomezia. La produzione partirà a fine mese e dovrà essere conclusa entro fine anno, per poter avviare sempre entro la fine del 2020 i test clinici sull’uomo”.  

La fase I, quella della sicurezza, “sarà condotta su qualche decina di volontari sani, che dopo la somministrazione non dovranno presentare effetti collaterali. Ma bisogna dire che gli anticorpi sono prodotti molto sicuri dal punto di vista degli effetti collaterali. Solo dopo partirà la sperimentazione che valuterà l’efficacia, questa volta su qualche centinaio di pazienti”. In questo caso, spiega il manager, non servono i numeri necessari nei trial sui vaccini, che coinvolgono decine di migliaia di persone. “Si vede subito se la terapia è efficace sul paziente, inoltre non dobbiamo dimostrare una immunità permanente o duratura. Speriamo di iniziare il prima possibile i test clinici. Se tutto andrà bene, gli anticorpi terapeutici potranno essere sul mercato entro il primo semestre del 2021”.  

“In parallelo – aggiunge – c’è l’intenzione di avviare la produzione per avere almeno 100mila dosi entro lo stesso periodo. Infine Menarini si sta attivando per avere una capacità produttiva ancora più ampia”. Se poi, “nei mesi della sperimentazione per dimostrare l’efficacia, non ci saranno in Italia pazienti a sufficienza, andremo a fare il trial nei Paesi dove ci sono ancora focolai”, conclude Paolini. 

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Lopalco: “Termometri a scuola per dimezzare rischio infezioni” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Misurare la temperatura agli studenti non in famiglia, ma a scuola. E non al momento dell’ingresso bensì nell’arco della giornata, il che permetterebbe da un lato di evitare assembramenti in entrata, e dall’altro di intercettare anche eventuali casi di febbre mascherata con il ‘trucco del paracetamolo’: bimbi e ragazzi che magari al mattino hanno un rialzo termico, però vengono mandati ugualmente in classe dopo la somministrazione di un farmaco antipiretico. A proporre la soluzione, “un ottimo filtro che abbatterebbe almeno della metà la possibilità che il virus” della Covid-19 “entri nella comunità scolastica”, è l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco.  

L’esperto – docente all’università di Pisa, consulente della Regione Puglia per l’emergenza coronavirus e candidato alle elezioni regionali al fianco del governatore Pd Michele Emiliano – interviene sul tema con un video su Facebook. La misurazione della temperatura, premette, è “un problema centrale nella prevenzione dell’infezione” da Sars-Cov-2. “E’ importantissima”, spiega, poiché “si ritiene che almeno la metà dei contagi avvenga da parte di una persona sintomatica e il sintomo più frequente è proprio la febbre. Magari anche di lieve entità, che il soggetto non percepisce”.  

“In ambito scolastico – ricorda Lopalco – è stata per lo più esclusa la misurazione della febbre all’ingresso perché si potrebbero creare assembramenti e difficoltà” nell’entrata. Il consiglio dell’esperto è quindi quello di superare questi ostacoli “in una maniera molto banale: non misurare la febbre all’ingresso”, ma “nel corso della mattinata”, negli istituti, utilizzando “termoscanner o termometri di buona qualità”.  

“I ragazzi sono a scuola per tutta la giornata”, osserva l’epidemiologo. Perché dunque misurare la temperatura all’ingresso? “Se la scuola si dota di termoscanner o di termometri di buona qualità – sostiene Lopalco – la misurazione della febbre può essere fatta nel corso della mattinata”, senza gravare le famiglie con un’incombenza ulteriore.  

“Non solo. Purtroppo – ragiona l’esperto – sappiamo per esperienza che c’è la cattiva abitudine”, e c’era “anche in epoca non sospetta, pre-Covid, da parte dei genitori, di mandare i bambini a scuola con la febbre magari dando un po’ di paracetamolo la mattina, per abbassare” il rialzo che comunque “poi compare appena il paracetamolo ha terminato il suo effetto e cioè dopo poche ore”. Accade infatti che “a metà mattinata, lo sanno benissimo gli insegnanti, ci sono tanti bambini che a un certo punto sentono di avere la febbre”.  

“Proprio per evitare anche questa cattiva abitudine – conclude pertanto Lopalco – sarebbe bene che i genitori sappiano che a metà mattinata o nel corso della giornata la febbre viene comunque misurata ai loro figli”. Una soluzione pratica che “non costa molto. Basta organizzarsi un po’, quindi io consiglio vivamente di farlo”. 

 

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