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Il 9 febbraio esce in doppio CD “SANREMO 2024”, la compilation ufficiale della 74ª edizione del Festival di Sanremo!

Sale la febbre da Festival di Sanremo!

Il 9 febbraio esce in doppio CD SANREMO 2024 (Sony Music Italy), la compilation ufficiale della 74ª edizione del Festival di Sanremo. È attivo il pre-order: https://bio.to/sanremo24.

L’album contiene tutti e 30 i brani che dal 6 febbraio saranno presentati in gara sul palco del Teatro Ariston. Sarà un viaggio coinvolgente attraverso le canzoni destinate a lasciare un’impronta indelebile nella storia del Festival, accompagnate dalle emozioni uniche che solo la musica sa suscitare e che caratterizzeranno questa nuova edizione.

Radio Italia solomusicaitaliana è radio ufficiale della compilation.

Questa è la tracklist di “Sanremo 2024”:

Disco 1
01. “Fino a Qui” – Alessandra Amoroso
02. “Tu no” – Irama
03. “Ti muovi” – Diodato
04. “Pazzo di te” – Renga Nek
05. “Sinceramente” – Annalisa
06. “Mariposa” – Fiorella Mannoia
07. “APNEA” – Emma
08. “La rabbia non ti basta” – BigMama
09. “Casa mia” – Ghali
10. “Capolavoro” – Il Volo
11. “Ricominciamo tutto” – Negramaro
12. “Tutto qui” – Gazzelle
13. “Onda Alta” – Dargen D’Amico
14. “Pazza” – Loredana Berté
15. “Vai!” – Alfa

Disco 2
01. “I p’ me, tu p’ te” – Geolier
02. “Autodistruttivo” – La Sad
03. “La noia” – Angelina Mango
04. “TUTA GOLD” – Mahmood
05. “SPETTACOLARE” – Maninni
06. “Ma non tutta la vita” – Ricchi E Poveri
07. “Fragili” – Il Tre
08. “Finiscimi” – sangiovanni
09. “Due altalene” – Mr.Rain
10. “Un ragazzo una ragazza” – The Kolors
11. “Il cielo non ci vuole” – Fred De Palma
12. “Click Boom!” – Rose Villain
13. “Diamanti grezzi” – CLARA
14. “L’amore in bocca” – SANTI FRANCESI
15. “GOVERNO PUNK” – bnkr44

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GIANLUCA GRIGNANI torna dal vivo con RESIDUI DI ROCK’N’ROLL, il nuovo tour dal 29 marzo nei principali club italiani.

GIANLUCA GRIGNANI torna dal vivo con RESIDUI DI ROCK’N’ROLL, il nuovo tour che a partire dal 29 marzo lo porterà live nei principali club italiani.

Dieci speciali appuntamenti in location che accentuano il carisma di Grignani e che sono state scelte per permettere al pubblico di riunirsi, grazie alla musica, in un imperdibile incontro con il cantautore eclettico ed elettrico.

Un tour pensato per ripercorrere la sua trentennale carriera, con tutto il pubblico in piedi pronto a saltare sulle note rock di Grignani. Un rock che Gianluca ha plasmato a suo modo e lo accompagna sin dai suoi esordi.

Ad unire chi è sul palco e gli spettatori sarà una scaletta ricca di hit da cantare tutti insieme a squarciagola e di grandi successi che hanno segnato la storia della musica italiana, da “Destinazione Paradiso” a “La mia storia tra le dita”, da “La fabbrica di plastica” a “Quando ti manca il fiato”, brano presentato a Sanremo 2023.

Di seguito le date del tour, prodotto da Barley Arts:

29 marzo – TANETO (Reggio Emilia) – FUORI ORARIO

30 marzo – SENIGALLIA (Ancona) – MAMAMIA

3 aprile – MILANO – ALCATRAZ

4 aprile – TORINO – MILK

11 aprile – MODUGNO (Bari) – DEMODÈ CLUB

18 aprile – CIAMPINO (Roma) – ORION LIVE CLUB

20 aprile – PORDENONE – CAPITOL

23 aprile – POZZUOLI (Napoli) – DUEL LIVE

26 aprile – PADOVA – HALL

28 aprile – FIRENZE – VIPER  

Dalle ore 15.00 di oggi, venerdì 26 gennaio, i biglietti del tour saranno disponibili in prevendita su Ticketone.it e su Ticketmaster.it.

I biglietti per le date di Taneto (Reggio Emilia) e Ciampino (Roma) saranno acquistabili solo su Ticketone.it.

Radio Subasio è la radio ufficiale del tour.

RollingStone Italia è media partner ufficiale del tour.

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Diario di avventure, finestre sulla Terra. Cartagena de Indias, Caraibi e la sua gioia contagiosa!

Erano previste turbolenze. Aeroporto internazionale di Rionegro, Medellin, il nostro volo sarebbe partito alle 21:00 circa, da La Ceja, in un bus ci avviammo verso l’aeroporto. Quel giorno c’era abbastanza traffico cosicché arrivammo giusto in tempo per passare i controlli di sicurezza e salire sul nostro aereo direzione… Cartagena de Indias, Caraibi. Era la mia prima volta, ero molto emozionato ed affamato, il tragitto in volo sarebbe stato abbastanza rapido, un’oretta e saremmo atterrati in piena estate a Cartagena. Fu un po’ movimentato l’atterraggio ma, eravamo lì. Prendemmo una macchina fino a raggiungere l’hotel dove saremmo rimasti quelle due notti. Il caldo era afoso e stupendo. Dal finestrino del taxi vedevo fuori il mare così vicino, il calore mi spettinava i capelli crespi all’indietro e, mentre avvolgevo la mano di Seba, già potevo ascoltare la musica provenire dal centro storico della città!

Facemmo rapidi il check-in in hotel. Era una bella struttura piccola, storica e ben curata, da fuori era una semplice facciata giallognola, con le finestre grandi dalle assi in legno consumato dal sale e dal tempo. i vetri puliti, su quattro piani. Dentro ci accolse una grande hall ed un receptionist gentile ed attento. ci consegnò le chiavi, la nostra stanza dava direttamente nel patio interno dove c’era una piscina con alle spalle una grande parete di mattoncini color bronzo. La luce azzurra della piscina illuminava, attraverso la enorme porta finestra, tutta la nostra stanza di un blu tenue e gioioso. Che fame! Ci buttammo in strada per cercare qualcosa da mangiare e da bere. Per le vie del centro la vita era la padrona assoluta. Suonava a vita e vivacità la musica dalle casse poste in strada da alcuni vicini. La gente ballava, sudava e ballava, vicina l’una agli altri. Faceva caldo, molto, ma, per fortuna non importava in assoluto, l’importante era mangiare e bere. Ci trascinarono a ballare in un gruppo di amici, ragazzi e ragazze si muovevano felici al suon di musica. Restammo li per qualche minuto o mezz’ora non ricordo bene, il tempo non ci interessava, il tempo non interessava a nessuno. Quel momento era il tempo più importante di tutto, era il tempo che importava davvero.

Giusto davanti a noi vedemmo un piccolo negozio che effettuava vendita di arepas ripiene da una finestra, ne pagammo due, un di pollo con un pochino di piccante per me, e l’altra con carne trita, senza piccante per Seba, ed anche una birra ed un’acqua. Ce le servirono calde, erano deliziose, così ci sedemmo sul bordo del marciapiedi, ridendo tra di noi e guardando le persone ballare e saltare nella musica.

Continuammo a passeggiare per le viette nella città dentro le mura, qui, qualche secolo fa, sbarcarono per la prima volta gli spagnoli e, ovviamente, la prima cosa che fecero fu costruire una muraglia e delle torri. Fortunatamente, adesso, gran parte di essa è caduta e dalle torri ci si possono fare delle belle fotografie con il panorama dietro. C’era molta gente, molto cibo, tutto era basso e a portata di uomo. Le case gialle di un solo piano o massimo tre o quattro, bianche con i mattoni a vista dove appoggiarsi per riposarsi un attimo, i lampioni dalle luci arancioni sopra le strade e, in alcune di esse, i celebri ombrelli di tutti i colori appesi, uniti l’uno all’altro, per ripararsi dal sole costante o dagli improvvisi acquazzoni tropicali. La cittadina antica, storica dove alloggiavamo noi, era rimasta come un tempo, adagiata sul mare, dentro le sue mura ormai valicate, perforate dal danzare del tempo e della vita. Passammo davanti ad alcuni murales, meravigliosi, con volti di donne dagli abiti variopinti, ceste di frutta, denti bianchi e sorrisi perfetti, veri e reali. Altri con delle figure geometriche ed altri ancora con scritte e frasi.

S’erano fatte più dell’una di notte ma, seppur la giornata lunga, non eravamo ancora stanchi. Seguimmo con la nostra passeggiata esploratrice. Grandi piazze, chiese bianche dallo stile coloniale si ergevano senza giudizio sui vicoli e le persone. Comprammo un gelato, uno al cioccolato e l’altro cono vaniglia con crema per me. La notte con la sua luna e le stelle dormicchiava sopra Cartagena mentre, sotto, Cartagena si muoveva allegra e spensierata come solamente una città di mare sa e può permettersi di fare. Qui si vive cercando il mare ed il fresco, si vive all’alba e al tramonto, di notte poi si balla e si fa l’amore sudati e di giorno si legge, si scrive, si crea, si riposa. La vita lenta dell’eterna estate.

L’indomani sarebbe stato un giorno di mare così, pian piano, mano nella mano, ci dirigemmo verso il nostro hotel. Entrammo e, non si può resistere ad una piscina fresca alle due di notte, in una notte d’afa estiva ai Caraibi così, senza fare troppo rumore, ci spogliamo dei nostri pantaloncini, le camicie sudate, le scarpe ed i calzini e ci immergemmo con gli slip in quell’acqua piacevole notturna. Le risate trattenute, i racconti narrati a voce bassa, le storie guardando quella, a noi sconosciuta costellazione, che si districava sopra il muro, aldilà dei mattoni. Qualche bacio, alcune carezze, la vita umida di Cartagena ci portarono a letto, sopra le coperte.

a cura di Michele Terralavoro

https://www.instagram.com/micheleterralavoro/

https://linkbe.me/Michele.Terralavoro

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Teatro San Carlo: i Vespri “made in Palermo” di Emma Dante.

La Sicilia a 360 gradi, dalle bellezze artistiche alla piaga della criminalità.

È il secondo appuntamento operistico della stagione 23/24 e vede il ritorno del kolossal verdiano “I Vespri Siciliani”, andato in scena a Napoli l’ultima volta nel 2011 in versione francese. Allora c’era il tenore Gregory Kunde, sotto la bacchetta del compianto Maestro Gianluigi Gelmetti, con la regia di Nicolas Joël coadiuvato dal binomio Frigerio/Squarciapino.

Questa volta la regia è a firma della palermitana Emma Dante, che si pone l’obiettivo non di modernizzare, ma di attualizzare la vicenda della dominazione francese su Palermo della fine del XIII secolo. È in questa chiave di lettura che devono interpretarsi i vessilli sulla scena, nel primo e nell’ultimo atto, raffiguranti i volti delle vittime di mafia e lo sfondo del secondo atto composto di cartelli con scritte le località, le strade e le vie divenute note negli anni per eventi di cronaca nera. Ma non c’è solo questo.

Nel corso del primo atto le luci in sala si riaccendono e dai palchi della sala vengono esposti dai familiari i poster di alcune vittime di violenza in ogni sua declinazione, da quella di criminalità organizzata a quella di genere. Presente anche il poster di Giovanbattista “Giogiò” Cutolo, giovane musicista barbaramente ucciso lo scorso 31 agosto, appena accanto a quello di Giulia Tramontano e del suo Thiago.

La regia nel resto si conforma agli usi e ai colori di Palermo, dalla fedele riproduzione della Fontana Pretoria per le scene “all’aria aperta” al semplice ma appariscente color oro della sala da ballo del terzo atto. Interessante l’inserto del viale di statue nel quarto atto e la resa della rivolta finale tra siciliani e francesi. C’è spazio anche per lievi stravaganze sceniche: quattro soldati durante l’Ouverture giacciono a terra stremati per poi riprendere a combattere. Nella cesura tra quarto e quinto atto si danno ancora a colpi di spada l’uno contro l’altro in modo meccanico, quasi robotico, arrivando, attraverso una sottile ironia, a fare di quelle azioni un comportamento ridicolo e quindi – forse – a indicare la futilità della guerra.

Produzione quasi unicamente italiana, con la bacchetta ungherese di Nánási.

La direzione di Henrik Nánási è lineare, ma pressoché essenziale, basandosi su un gesto staccato e deciso, che talvolta sortisce l’effetto di mandare fuori tempo le parti cantate, specialmente nei terzetti/quartetti e parti corali. Il cast è un misto di esperienza e piacevoli scoperte, dalla rinomata Maria Agresta che dà vita a un’Elena ricca di pàthos, vittima del conflitto onore/amore, si distingue poi per rigore e brillantezza la prova di Piero Pretti, tenore estremamente collaudato nei ruoli verdiani (fresco di “Don Carlo” a Modena). Si distingue Mattia Olivieri per sicurezza e presenza scenica. L’inizio del terzo atto è da Verdi dedicato al suo personaggio, Guido di Monforte, e il giovane baritono lo affronta seduto sul suo trono da viceré mentre è alle prese con gli acuti della partitura per i quali alle volte è costretto a piccoli falsetti.

Applausi convinti per tutti da parte della sala. Presente tra il pubblico un altro grande regista, Mario Martone, impegnato proprio al San Carlo nell prossimo febbraio per la messinscena del suo “Don Giovanni”.

A cura di Giuseppe Scafuro – immagini riservate.

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La Scelta eseguirà dal vivo “L’Eroe” alle Scuderie Aldobrandini di Frascati 

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Domani, venerdì 26 gennaio, alle ore 19.30, la band La Scelta sarà ospite dell’edizione numero quattro di ODEA – Officina delle Espressioni Artistichesi alle Scuderie Aldobrandini di Frascati (Piazza Guglielmo Marconi, 6 – rinfresco 12€, per info: officinaodea@gmail.com) per la prima del film GOLIA, di Roberto Marra e Stefano Salvatori con la presenza in sala di parte del cast artistico. Per l’occasione La Scelta eseguirà il singolo L’Eroe, colonna sonora del film, e un altro paio di brani del loro repertorio.

Il cast di GOLIA include: Mirko FrezzaGiorgio ColangeliPietro De SilvaRoberta AnnaClive Anthony RicheLucia BatassaFrancesco BiscioneGiorgio CasadesusGiobbe CovattaIvan DaliaSilvia GrassoValerio Mammolotti.

“L’EROE” è il nuovo singolo de LA SCELTA in rotazione radiofonica da venerdì 12 gennaio. Scritto e interpretato dalla band romana, “L’Eroe” è un’emozionante ballata pop-rock introdotta da un’atmosfera intima che va poi a crescere fino ad esplodere in un finale liberatorio.

Attraverso un testo commovente e diretto, un padre parla a sua figlia rivelando per la prima volta le sue fragilità e il desiderio di essere un punto di riferimento nonostante le proprie imperfezioni e vulnerabilità. Perché riconoscere le proprie debolezze aiuta a trarre forza da esse per superare un momento duro di vita.

Così racconta Mattia del Forno, cantante de La Scelta: «Qualche anno fa ho passato un periodo personale piuttosto difficile. Ho scritto questa canzone proprio durante quei giorni, l’ho buttata giù senza vincoli emozionali parlando essenzialmente del Mattia-padre. È stata una scelta di coraggio perché mettere a nudo la propria essenza può veramente liberarci dallo scudo del perfezionismo. Lo stesso scudo che spesso, in alcune situazioni della vita, ci protegge ma altre volte è talmente pesante da impedirci di prendere il volo. Il coraggio sta nel mostrare luci e ombre della nostra persona fatta di umanissimi punti di vulnerabilità ma anche di incredibili punti di forza. Essere fragile non significa essere debole”.

Il singolo “L’Eroe” è accompagnato da un videoclip realizzato da Rhapsodia Film ed eseguito da La Scelta.

Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/album/7k7Q9fb1dE57li2EVe3Ux4?si=9MbAiC7LQQGzloqakseKRQ

Biografia

La Scelta è composta da Mattia Del Forno (voce, piano, synth), Francesco Caprara (batteria, percussioni), Emiliano Mangia (chitarre), Menotti Minervini (basso) e Andrea Di Cesare (violino elettrico). Nel febbraio 2008 si classificano secondi al Festival di Sanremo 2008 con il brano “Il Nostro Tempo”, nella categoria “Giovani” e vincono il premio AFI (Associazione dei Fonografici Italiani). Pubblicano così il loro primo album dal titolo “Il Nostro Tempo”. Lo stesso anno partecipano al Concertone del 1° Maggio in Piazza San Giovanni a Roma. Figli della scena new rock che invade la capitale da oltre un decennio il palco è il loro habitat naturale, hanno centinaia di concerti alle spalle, la loro musica parla lingue diverse, attinge dal ricco sottobosco italiano, guarda all’Europa e va a curiosare in giro per il Mediterraneo. Sono sul terreno del suono multiculturale ma con radici salde nella tradizione testuale italiana. Fra il 2011 ed il 2012 registrano alcuni brani a El Paso (Texas) con Fabrizio Simoncioni (sound engineer di fama internazionale, pluri-nominato ai Grammy Awards). Successivamente inizia un lunghissimo tour che vede La Scelta e Ron insieme sul palco, oltre 100 concerti in Italia e all’estero. Nell’autunno del 2015 Ron affida a Mattia la produzione del suo nuovo disco, “La Forza Di Dire Sì”, contenente 24 duetti con grandi artisti della musica italiana Il disco esce a marzo 2016 ed i proventi i vengono devoluti ad AISLA. La band partecipa assieme ad altri 22 artisti al videoclip del singolo “Una Città Per Cantare 2016?? che arriva primo in classifica su iTunes e diventa per diverse settimane uno dei brani più trasmessi dalle radio. Ad aprile 2016 parte La Forza Di Dire Si Tour” e durante l’estate dello stesso anno esce in rotazione radiofonica il singolo-duetto “Aquilone. Il brano si posiziona nella top 10 delle canzoni indipendenti più trasmesse. A dicembre 2016 esce in rotazione radiofonica il singolo della band “Tamburo”. La Scelta è autrice del brano “L’ottava meraviglia”, presentato da Ron al 67° Festival di Sanremo. A ottobre 2017 esce il secondo disco della band dal titolo “Colore Alieno”(Coffee Records/Artist First) e i due singoli “Transoceanica” e “Argilla” vengono premiati al “Roma videoclip Festival”. Il 2018 si apre con il lancio nelle radio del secondo singolo estratto, “Alieno” il cui video esce in anteprima sul sito di Tgcom24 e dal 15 giugno è disponibile il videoclip di “Argilla”, realizzato con la partecipazione degli attori Mirko Frezza e Milena Mancini. Il video vince il premio “Rivelazione dell’anno” al Roma Videoclip Festival 2018 nella sezione “Big”.  A novembre 2019 esce il nuovo singolo “Ho guardato il cielo“, che sancisce, con il connubio di musica e cinema, la collaborazione con l’attore Mirko Frezza che ne dirige il videoclip con un cast d’eccezione tra cui Marco Giallini, Claudia Gerini, Francesco Montanari e altri grandi nomi. Nel giugno 2020 il brano “Ballad 2020” anticipa il singolo “Ultimo Tango”, uscito a ottobre. Nel 2021 la band pubblica “Agosto a casa”, il cui videoclip vede la firma nella regia dell’attore Marcello Fonte, e il singolo “La via della seta”. Da marzo 2022 sono disponibili su tutte le piattaforme digitali altri due singoli “Ritmo del mondo” e “Treno del futuro”.

https://www.instagram.com/la_scelta_profilo_ufficiale/

https://it-it.facebook.com/lasceltaband/

https://www.youtube.com/user/lasceltaband

Info film “GOLIA”: https://www.goliafilm.it

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LAURA PAUSINI DOPO IL GRANDE SUCCESSO DELLE DATE ITALIANE CON UN SOLD OUT DA 170.000 SPETTATORI CHIUDE LA PRIMA LEG DEL SUO DECIMO TOUR MONDIALE

Si è chiusa ieri sera a Milano, con il quarto sold out al Forum, la prima parte del LAURA PAUSINI WORLD TOUR 2023/2024: decima tournée mondiale dell’Artista italiana più premiata del mondo.

Il bilancio è di oltre 170.000 spettatori per la leg italiana del live del trentennale di carriera, in cui Laura presenta le sue hit di repertorio e i brani del suo nuovo album ANIME PARALLELE / ALMAS PARALELAS, pubblicato lo scorso ottobre.

Il tour che ha preso il via lo scorso 8 dicembre a Rimini, ha salutato il ritorno dal vivo di Laura Pausini dopo 5 anni dall’ultima tournée mondiale, uno show straordinario con una grande produzione di respiro internazionale, che ha regalato momenti indimenticabili ai fan che sono accorsi nelle 25 date di Roma, Mantova, Firenze, Eboli, Bari, Padova, Bologna, Torino, Bolzano e infine il capoluogo meneghino.

Tornare sul palco è stato incredibile, attendevo questo momento da tantissimo tempo – ha dichiarato Laura – non avrei potuto sperare in una partenza migliore, un vero buon inizio, con un debutto proprio in Emilia-Romagna e poi in tutte le regioni in cui siamo riusciti ad arrivare, prima di partire per il tour internazionale. Ho avuto la possibilità di celebrare il mio trentennale di carriera con il mio pubblico italiano, e a tutti ho promesso che per i prossimi trent’anni voglio continuare a fare solo questo, cantare per tutti quelli che vorranno condividere questi momenti di musica che a me danno i brividi. L’elettricità che si crea durante un concerto è l’esperienza più emozionante che si possa fare e non è mai uguale a se stessa. Quando scendo dal palco mi rimane addosso, e cerco di trattenerla più possibile perché nulla somiglia a ciò che provo sul palcoscenico. Sono grata per tutto l’amore che ho ricevuto finora e non vedo l’ora di continuare questa tournée in Europa e nel resto del mondo”.

La leg europea del WORLD TOUR riparte dalla Spagna, dove quest’anno Laura Pausini celebrerà i suoi 30 anni di carriera, così come in America Latina e negli Stati Uniti, un anno dopo i suoi esordi in Italia e nel resto d’Europa.  Sabato 27 gennaio Laura è attesa al Wizink Center di Madrid, per arrivare poi successivamente al Palau St Jordi di Barcellona. E poi da Lisbona a Bruxelles, da Zurigo a Stoccarda, passando per la prestigiosa Accor Arena di Parigi, Bercy, già completamente sold out.

A seguire l’Artista approderà in America Latina, per le date previste in Cile, Argentina, Brasile, Perù, Ecuador, Colombia, Costa Rica e Messico, per proseguire poi negli Stati Uniti. Un’altisonante sfilata di città che parte da Houston, e passa da Los Angeles a Orlando, da Miami a Chicago, per arrivare poi il 6 aprile al Madison Square Garden, con un attesissimo show in cui Laura Pausini si esibirà in cinque lingue per il pubblico di New York, la stessa città che aveva salutato l’inizio dei festeggiamenti del suo trentennale il 27 febbraio dello scorso anno.

Si conferma il sodalizio di Laura e Luca Tommassini nella direzione artistica, che porterà nel mondo questo concept show, nato nei teatri per la maratona del trentennale 2023, sviluppato nelle speciali anteprime nelle piazze storiche di Venezia e Siviglia la scorsa estate, ed esploso poi nella sua forma più spettacolare per le arene di tutto il mondo.  La direzione musicale è come sempre affidata a Paolo Carta.

Il palco porta la prestigiosa firma di Fabio Novembre e del suo Studio, il disegno luci è affidato a Francesco De Cave e lo styling è curato da Susanna Ausoni.

Ringrazio tutti gli Artisti che ho coinvolto e che mi hanno affiancata per costruire insieme questo spettacolo – conclude Laura Pausini – grazie alla loro professionalità e creatività è nato uno show cucito su misura, studiato nei minimi dettagli per dare valore a ogni     singolo segmento, e che mi ha restituita al mio pubblico esattamente come volevo essere rappresentata“.

Il LAURA   PAUSINI   WORLD   TOUR   2023/2024   è   organizzato   e   prodotto   da

Friends&Partners, tutti gli effetti speciali usati sono ecosostenibili.

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Nasce a Napoli il primo BABY COLLEGE

L’esperienza ultratrentennale della Scuola Scarlatti e l’appassionata intraprendenza della pedagogista Mariangela Marseglia, danno vita a Napoli al primo “Baby College”, polo educativo per l’infanzia, un luogo di formazione a tutto tondo per i bambini dai due anni e mezzo di età, alla primina (poco meno di sei anni). Il metodo didattico, alla base del successo della Scuola Scarlatti, sarà protagonista di questa innovazione nel cuore del quartiere Vomero. Centrale e facile da raggiungere, con orari studiati sulle esigenze delle famiglie moderne, integrazione oraria post-scolastica, ed attività didattiche sempre garantite fino al sabato.

 
Il “Metodo Marseglia” della Scuola Scarlatti (di cui l’artista Sal Da Vinci è padrino, oltre a curare per lo stesso istituto, il progetto “Napolandia”, percorso didattico culturale rivolto alla valorizzazione della tradizione culturale partenopea), prende il nome dalla sua stessa direttrice, che lo ideò circa venticinque anni fa e si fonda sul principio della “pedagogia della specificità” e sul rapporto tra pedagogia e biologia (la base delle scienze bio-educative di Elisa Frauenfelder, grande maestra della pedagogia italiana). Gli elementi fondamentali che costituiscono il progetto sono: genetica, ambiente, competenze, linguaggio, problem solving e relazioni. Tra i capisaldi dell’insegnamento ci sono la outdoor education e la pedagogia del territorio, ossia vivere anche attraverso le agenzie del territorio, ed il più possibile a contatto con la natura.

Il Baby College è uno spazio innovativo di oltre 700 mq dotato di aule arredate con colori accesi, attrezzature all’avanguardia, mensa, palestra, e numerosi spazi dedicati ad attività collaterali ed integrative. La scuola presta enorme attenzione all’animazione come dispositivo pedagogico, importantissimo nel percorso di crescita dei bambini. Il Baby College, nuova sede della Scuola Scarlatti, operativa da decenni nella stessa area (via E. Alvino), integra e completa il “polo dell’infanzia” fortemente voluto dalla sua fondatrice. Numerosi i personaggi famosi che hanno affidato la formazione dei propri figli alla Scuola Scarlatti: da Raoul Bova e Rocio Munoz Morales a Biagio Izzo, Serena Autieri, Luisa Amatucci, il maestro Adriano Pennino e molti altri. 
 

“La scuola”, afferma la direttrice Mariangela Marseglia“non deve restare chiusa in sè stessa, ma deve aprirsi al proprio territorio, tenendo conto delle istanze espresse da esso e delle molteplici influenze che lo modificano o lo condizionano, in un’ottica sistemica in cui si intrecciano ed interagiscono competenze e professionalità diverse”. Il metodo prevede inoltre, grande attenzione alle famiglie dei bimbi, con la “Scuola Scarlatti Senior – La Scuola di genitori”, un laboratorio esperienziale sull’essere genitori oggi.
 

L’importanza delle emozioni nel processo di apprendimento, giochi di autonomia, pregrafismo, precalcolo, e numerose interazioni con importanti realtà del territorio per esperienze extra-didattiche e laboratori, come il teatro, il canto, la musica, il cinema, ma anche le attività sportive, come il baby karate, gioco-sport e gioco-danza, ed approfondimenti sulle lingue straniere (l’inglese, con numerose lezioni nel percorso formativo, è affidato a “Objective English”, centro esami Cambridge di Georgia Forte), rappresentano alcuni dei cardini del metodo, che da ben tre decenni, accompagna le prime fasi dello sviluppo delle nuove generazioni della città. Percorsi formativi in continuo adeguamento, con studi specifici e monitoraggio continuo affidati a psicologi ed esperti dell’educazione infantile e di metodi pedagogici, come Massimo Di Roberto, psicoterapeuta, pedagogista, docente universitario e counsellor familiare; Roberto Militerni, neuropsichiatra infantile; Paolo Battimiello, preside e autore di saggi pedagogici; Alessandra Borghese, logopedista; Marco Borghese, neuropsicomotricista, educatore e pedagogista.

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“LEGGENDE METROPOLITANE”, il film d’esordio di STEFANO MELONCELLI (regista di oltre 200 videoclip per artisti della scena rap e trap), sarà nelle sale a gennaio e febbraio e dall’1 marzo disponibile su Amazon Prime Video.


LEGGENDE METROPOLITANE”,
 il film d’esordio di STEFANO MELONCELLI (regista di oltre 200 videoclip musicali di artisti della scena rap e trap, tra i quali Gue Pequeno e Vacca), sarà proiettato a CERRO MAGGIORE (Milano), lunedì 29 gennaio al The Space Cinema, e a SARONNO (Varese) il 16 febbraio al Cinema Silvio Pellico e il 29 febbraio al Nuovo Cinema Prealpi.

DALL’ 1 MARZO “LEGGENDE METROPOLITANE” SARÀ DISPONIBILE SULLA PIATTAFORMA STREAMING AMAZON PRIME VIDEO.

Il trailer di “Leggende metropolitane” è visibile al seguente link: https://youtu.be/ULT5ApYY3ls?si=z-OxUHOQVv__219s.

Leggende Metropolitane, prodotto da SnobLab a.c. in coproduzione con James Dean Movie e Portorico MNGMTè una favola urbana degradata che oscilla tra verosimiglianza e assurdità, ambientata in una periferia del nord Italia.

Edoardo Costa, nella parte di Mario, interpreta un falso miliardario che cerca di truffare tre amici in cerca di riscatto. I protagonisti sono Gigi (interpretato da Diego Paul Galtieri), pigro e affascinante falso invalido, Sandro (Mattia Travaini) nervoso impiegato del Comune, e Chico (Fabrizio Marchegiani), un bidello con problemi personali e relazionali, che passano la maggior parte delle loro giornate al bar del paese tra partite a carte e chiacchiere tra amici. Con loro Giusy (Chiara Pollicino), una donna che non riesce ad avere una relazione amorosa stabile, e Tini (Papa K Mensah), affascinante ed elegante spacciatore extracomunitario.

Mario porterà una scossa nelle loro vite ma finirà per essere coinvolto e trascinato nella loro mondo.

Nel cast anche Marco Claudio Pira nel ruolo di Marietto, Dario Nicoli interpreta il personaggio di Succhino e Carlo Sortino nei panni di Franco, il proprietario del bar.

Il film è una moderna e divertente storia di periferia in cui i protagonisti sono persone ai margini della società.

Il regista li descrive con distacco mentre cercano il loro posto nella società credendosi degli eroi quando il loro unico superpotere è quello di rimanere invisibili.  Ma “Leggende Metropolitane” porta lo spettatore ad affezionarsi alle stranezze e ai modi di fare dei protagonisti, mettendo in discussione i preconcetti e i pregiudizi sugli “ultimi”.

La colonna sonora originale “Leggende Metropolitane” sarà disponibile in digitale dal 2 febbraio. Le musiche e i brani sono stati realizzati da Vince Giacalone, Davide Donghi, Melo, Lanzkhan, Fem, del musicista rock Fioramante, del rapper Naghi e del bluesman Mario Bartilucci.

Stefano Meloncelli, nato a Milano e cresciuto a Varese, come regista ha diretto più di 200 clip musicali per numerosi artisti della scena rap, tra i quali Gue Pequeno, Babaman, Vacca, G. Nano, Lanz Khan, DJ Dropsy, Maxi B, Sinplus e tanti altri. Ha collaborato anche al video di “Street code” di EnMiCasa con il rapper statunitense B-Real, nella colonna ufficiale del film Fast and Furious – Solo parti originali. Stefanoattivo anche come rapper aka Melo,è direttore creativo dal 2012 dell’etichetta indipendente Snob Music.

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MISS TX ITALIA 2024, IL 28 GENNAIO ALLE ORE 20.30 ALL’ALBERGO DEI POVERI

Tutto pronto per la prima edizione di Miss TX Italia, il concorso di bellezza e portamento nazionale, ideato e organizzato da Stefania Zambrano, attrice cinematografica e teatrale, influencer, icona del movimento Lgbtqi italiano (gay, lesbiche, trans, queer e gender non conforming e intersessuali), e da Fabio Capelli, che nasce quest’anno dalle ceneri di tanti concorsi nazionali che si sono fermati a causa dell’epidemia del Covid. Come location di questo ritorno in campo è stata scelta Napoli e, in particolare, la bellissima struttura dell’Albergo dei Poveri, a Piazza Carlo III, grazie al patrocinio morale del Comune di Napoli, che sostiene e supporta l’iniziativa. Si parte alle ore 20.30, al timone della kermesse di bellezza la conduttrice Paola Puglia, che, nella scorsa edizione di Miss Trans Europa, ha curato brillantemente il backstage del concorso, tante le concorrenti che giungeranno da tutta Italia per aggiudicarsi la fascia, la corona e lo scettro, numerosi gli ospiti che allieteranno la serata come Francesco Nozzolino, volto noto televisivo e presenza fissa in molte trasmissioni Mediaset, Raffaella D’Andrea, vincitrice di Miss Trans Europa 2023, Kauanna Costa, Stephany De Castro, Paola Perez, Laura Di Bari, Sara Finizio, Miss Trans Europa 2018 e Miss di tutte le Miss del Mondo.  Le future Miss saranno votate e selezionate da un’attenta e seria giuria presieduta dal giornalista Antonio D’Addio e composta da giornalisti, blogger, influencer, personalità del mondo della cultura. Numerose e scottanti le tematiche che saranno affrontate: omofobia, transfobia, bullismo, cyberbullismo, violenza, discriminazione, un’occasione per trascorrere una serata in totale allegria e divertimento, ma anche un pretesto per discutere e riflettere sui diritti del mondo LGBT. “Più passa il tempo e più mi sto accorgendo che la società sta rendendo di nuovo invisibili le ragazze trans, una condizione bruttissima, che ti lascia tanto dolore. Di giorno in giorno aumentano le difficoltà per noi femminielli di Napoli e di tutto il mondo, le nuove generazioni sono più violente, stiamo tornando indietro, la colpa è anche dei social, le persone nascoste dietro alla tastiera sfogano tutta la loro rabbia e le loro frustrazioni in maniera inaccettabile. Inoltre, le nuove generazioni stanno trovando molte difficoltà nel lavoro, per la crisi economica così profonda che stiamo vivendo sta aumentando la prostituzione, le strade si stanno riempiendo di lucciole ed escort, anche mamme e mogli stanno iniziando a vendere il proprio corpo, per necessità, a pochi soldi. Ormai sono diventata un punto di riferimento per il mondo Lgbt e sto notando troppe cose sbagliate, da quando è stato abolito il reddito di cittadinanza la prostituzione è aumentata per necessità e per bisogno, infatti per pochi euri si trovano per strada persone di ogni età, dalle ragazze di 20 anni alle Milf di 60 anni, la crisi ha portato la fame nelle case della gente, ci si vende per fare la spesa e per poter mettere un piatto a tavola. Voglio ringraziare anche i media partner il Piccole Magazine e Piccole Trasgressioni, gli sponsor e i nostri sostenitori” – ha sottolineato Stefania Zambrano, ideatrice del concorso. Chi sarà la reginetta più bella d’Italia? Lo scopriremo il 28 gennaio, vi aspettiamo in tantissimi per vivere insieme tante emozioni!!!             

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Trianon Viviani, con “‘O curnuto immaginario” il ritorno dell’opera buffa

Al Trianon Viviani, venerdì 2 febbraio, alle 21, ritorna l’opera buffa con “‘O curnuto immaginario”.

Il teatro di Forcella, che nel 2012 aveva presentato la prima esecuzione in epoca moderna de La finta Parigina di Domenico Cimarosa, ospita ora, in prima assoluta, una “commedeja pe’ museca” originale che riprende il grande genere del Settecento napoletano.

Ne è autore Franco Cutolo, che ha costruito un atto unico partendo dal rimaneggiamento di un libretto anonimo in napoletano che risciacquava in Sebeto, secondo una consolidata prassi teatrale, uno dei primi fortunati titoli di Molière, Sganarello o il cornuto immaginario, che il celebre commediografo francese aveva scritto nel 1660. Il libretto è stato, quindi, rivestito con arie di Domenico Cimarosa e Giovanni Paisiello, con brani rispettivamente da La finta Parigina e da L’idolo cinese, nonché con il Leonardo Vinci di “Vorria addeventare sorecillo” da Li zite ‘ngalera e “Amice nun credite a le zetelle”.

La trama si dipana attorno a quattro personaggi principali: Cosimello – ovvero la figura di Sganarello, interpretata originariamente dallo stesso Molière al debutto della sua commedia –  sua moglieCeline e Lelio.

Celine è molto innamorata di Lelio, al punto di svenire quando guarda un suo ritratto. Cosimello corre in suo aiuto, ma sua Moglie, che li osserva dalla finestra di casa, pensa che ci sia qualcosa di losco. Quando esce di casa, trova il ritratto di Lelio in piazza e ne rimane affascinata. Purtroppo, viene sorpresa dal marito mentre sta elogiando la bellezza del giovane. Poco dopo, Cosimello trova il presunto amante e lo avverte di stare lontano da sua MoglieLelio, pensando che Celine si sia sposata con Cosimello, accetta di tenersi alla larga. In seguito, Cosimello confida a Celine dell’avventura extraconiugale di Lelio. E poi, tra litigi, lazzi, facezie e gli immancabili colpi di scena, il finale giocoso in cui si proclama che «amor ci guiderà!».

In scena Peppe Parisi (Cosimello), Pietro Juliano (Avvocato dell’Inquisizione, il dottor Pandura e un Facchino), Thayla Orefice (la Moglie di Cosimello), Francesca Colapietro (Celine), Lello Russo (Lelio), Rosaria Russo (il Giudice), Salvatore Bottino (Mascarillo) e Rosaria Troncone (una Donna), con la partecipazione di Giovanni Mauriello, che interpreta un Frate questuante.

Cutolo firma tutto l’allestimento, dalle scene e costumi alla regia, secondo la sua visione di «un “teatro totale”, in cui l’azione, il suono, il linguaggio, le scene e i costumi giocano sempre un ruolo alla pari e si integrano».

Le elaborazioni dei brani e la direzione musicale sono di Luca Mennella.

La produzione è de li Febi armonici, con Olimpia Panariello delegata di produzione.

‘O curnuto immaginario sarà replicato sabato 3, alle 21. e domenica 4 febbraio, alle 18.

Il Trianon Viviani si avvale del sostegno del ministero della Cultura, la Regione Campania (fondi ordinari e Poc 2014-2020) e la Città metropolitana di Napoli, con il patrocinio di Rai Campania.

biglietti e abbonamenti

I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net.

È ancora possibile acquistare la speciale card di abbonamento, Emozione Trianon, che consente al sottoscrittore di assistere in platea a quattro spettacoli a scelta, in programma nel 2024, a soli 50 euro (sono esclusi gli eventi speciali). L’abbonamento è acquistabile esclusivamente presso il botteghino del teatro, aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica, dalle 10 alle 13:30. Telefono 081 0128663, email boxoffice@teatrotrianon.org.

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