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TROFEO AGNELLI 2019: BEATRICE BARBERIS HA PREMIATO I VINCITORI

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Nella splendida cornice del Mirafiori Motor Village, nella serata di  martedì 4 dicembre 2019, Beatrice Barberis è stata ambasciatrice  dell’Iren Fixi Pallacanestro Torino. Barberis, con al fianco Marco Berry, ha premiato gli sportivi, in  particolar modo cestisti, che hanno vinto il Trofeo Agnelli 2019.  Assieme a Beatrice Barberis c’erano sportivi del calibro di Gianluigi  Buffon e Laura Giuliani della Juventus, il nuotatore Domenico
Fioravanti, i triathlonisti Nadia Cortassa ed Andrea Gabba, la  pallavolista Kertu Laak e la tennista Giulia Gatto Monticone. Dal 1928 Sisport, attraverso struttura dedicata organizza la manifestazione sportiva aziendale più importante del nostro Paese, il Trofeo Agnelli. La competizione aziendale coinvolge tutte le società del Gruppo Fiat: un modo per conoscersi e confrontarsi all’insegna dei principi e dei valori dello sport.

a cura di Michele Vario

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Santiago Calatrava – Nella luce di Napoli

[REGIONE CAMPANIA]

Napoli, Secondo piano del Museo, Cellaio e Chiesa di San Gennaro del Real Bosco di Capodimonte – dal 6 dicembre 2019 al 10 maggio 2020

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Il Panettone di Mommy

Panettoni artigianali: Guglielmo Cavezza ci racconta il suo “Guendalina” tra ricerca e omaggio alla territorialità

Già premiato con il terzo posto del podio al Tenzone del “Panettone” di Parma quale prodotto innovativo tra i 90 presenti in gara, il “Guendalina”, ultima proposta del maestro pasticciere ciccianese Guglielmo Cavezza, riscuote grande successo tra i clienti, fregiandosi ormai del premio più bello: quello che gli viene tributato da chi lo sceglie per allietare il palato.

Cavezza, 38 anni e una passione per lo studio e la ricerca su prodotti e lievitati che lo accompagna in laboratorio sin dagli albori della sua attività, da tempo gestisce il bar-pasticceria Mommy a Cicciano, cittadina di modeste dimensioni dell’agro-nolano e celebre per antiche feste e tradizioni, in passato accolse un noto e mai dimenticato pastificio che diede lustro e lavoro a buona parte di comunità.

Siamo andati a scoprire i segreti del panettone che tanta fortuna e curiosità sta riscuotendo tra la clientela e abbiamo fatto due chiacchiere con Guglielmo, pasticciere vistosamente più dedito al lavoro che alla notorietà mediatica, mite e ancora impacciato nel gestire l’attenzione che ha acceso su di sé la sua ultima creatura.

Buongiorno Guglielmo, la domanda è d’obbligo: da dove nasce questa passione per i lievitati di Natale?

Sebbene il panettone abbia una storia e una grande diffusione al Nord, da qualche anno anche qui al Sud comincia a riscuotere successo e ad attirare l’attenzione di chi lo produce e di chi lo acquista, sollecitando noi pasticcieri a realizzare prodotti di qualità sempre più alta. Proprio questa attenzione mi ha spinto a sperimentare per dar vita ad un panettone artigianale in grado di equilibrare i sapori con un occhio vigile sulla lievitazione.

Come sceglie le materie prime?

Per concludere il discorso di prima, tengo a precisare che utilizzo lievito madre. Il mio ha più di venti anni, è di nostra produzione e lo impasto con una farina bilanciata che ho scelto appositamente per le sue caratteristiche. La scelta degli ingredienti è un momento di primaria importanza, le materie che utilizzo sono parte integrante del prodotto finale e quindi la qualità e la provenienza sono requisiti imprescindibili. Ad esempio nel Guendalina abbiamo fichi del Cilento, noci di produzione locale, crumble di mandorle e cioccolato belga.

Come è nato questo panettone così particolare?

E’ un panettone a cui tengo molto, mi lega a mia figlia e, in effetti, appartiene ad entrambi, non a caso ho deciso di “battezzarlo” con il suo nome. Ero in laboratorio a studiare la ricetta giusta quando Guendalina ha preso alcune noci dal banco e le ha adagiate sul composto. A quel punto mi è parso di trovare la quadra del cerchio e non mi sono sbagliato, anzi, mia figlia Guendalina non si è sbagliata, il risultato finale è stato soddisfacente.

E a quanto pare così ha ritenuto anche la giuria che lo ha giudicato e le numerose persone che lo richiedono.

Sembra di sì, i clienti hanno accolto piacevolmente la novità, la menzione al premio ha attratto tante persone.

Tengo a dire che sono ben otto i gusti dei nostri panettoni artigianali: oltre al Guendalina e al tradizionale abbiamo quello ai frutti di bosco, quello con le albicocche pellecchielle del Vesuvio, alla mela annurca e cannella, al pistacchio, al cioccolato e al cioccolato e caffè.

Siamo sinceri, noi il panettone di Guglielmo Cavezza non lo abbiamo provato, ma lo abbiamo visto e immortalato e, da questo punto di vista non c’è che dire, non disattende le aspettative che già il packaging maiolicato e rifinito aveva lasciato presagire: perfetto sia nella forma, con la sua cupola barocca, sia all’olfatto con i suoi aromi decisi. Aspetto invitante e poco distante dalla perfezione giottesca, vi abbiamo raccontato dell’ultimo nato al laboratorio Cavezza-pasticceria Mommy e se Natale è rievocazione, bellezza e un pizzico di bontà infantile, pare che il Guendalina ne possegga di tutti e tre la giusta dose. Buon assaggio.

 

di Viviana Papilio

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Pancake di albumi – Christmas Edition

Questi si chiamano i Quando me li rifai?, quindi ricetta collaudata. Ma soprattutto SEMPLICISSIMA: l’impasto prevede SOLO TRE INGREDIENTI (più eventuali aromi).

Ingredienti per 12 pancake (circa):

  • 350 g di albumi (consiglio di comprare il brick di albumi pastorizzati per evitare sprechi di tuorli)
  • 115 g di farina d’avena (o quella che preferite)
  • dolcificante in gocce q.b. (in alternativa 30 g di zucchero)
  • vaniglia o cannella(facoltativo)

PROCEDIMENTO

Iniziamo montando gli albumi a neve. Questo procedimento molto importante perché saranno proprio gli albumi montati a rendere l’impasto spumoso, a far crescere i pancake anche senza lievito e a renderli sofficissimi. Aggiungiamo la farina, il dolcificante e gli aromi un po’ alla volta, mescolando con movimenti dal basso verso l’alto. Va bene qualsiasi tipo di farina, purché sia sempre un terzo del peso degli albumi; consiglio la farina d’avena per le sue ottime proprietà: l’amido della farina di avena viene digerito ed assorbito lentamente grazie alla presenza di fibre piuttosto alta e, inoltre, contiene circa il 50% in più di proteine rispetto alla farina di frumento.

Scaldiamo una padellina antiaderente e versiamo una mestolata di impasto, cercando di dare una forma più tondeggiante possibile. Dopo circa 30 secondi, giriamo e facciamo cuocere dall’altro lato. Non vi aspettate la stessa doratura dei pancake classici perché qui non sono presenti i tuorli.

Adesso potete accompagnare i vostri amici morbidini come preferite (dal classico sciroppo d’acero al miele con la cannella, dal fondente allo yogurt greco con la frutta) oppure decorarli a tema natalizio, come li propongo qui 

per il Babbo Natale ho sovrapposto due pancake con farcitura di crema di nocciole e ho decorato con banane, mirtilli e more

per la renna Rudolph ho utilizzato yogurt greco, cioccolato fondente e mirtilli, con la speciale partecipazione delle bucce dei litchi che mangiucchiavo mentre cuocevo i pancake ^.^ 

Instagram: @feli_light_the_life

 

di Felicia Crescenzi

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Le atlete della Golden Tulip Volalto 2.0 Caserta guideranno le Suzuki del Gruppo Farina

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Da oggi, e per tutta la stagione 2019/2020, le atlete della Golden Tulip Volalto 2.0 Caserta viaggeranno in Suzuki. Un’altra partnership importante quella messa a segno dal club casertano di Volley Femminile che milita nella massima serie, A1. E’ di queste ore, infatti, l’intesa raggiunta con il gruppo Farina, leader in Campania del settore automobilistico che può vantare ben sedici punti vendita e che, recentemente, ha aperto il suo nuovo quartier generale avveniristico nei pressi del casello autostradale Caserta Sud.

Il gruppo Farina al fianco, dunque, della Golden Tulip Volalto 2.0 Caserta nell’ottica di una sinergia fattiva tra due brand prestigiosi che si sono distinti, nei rispettivi campi di appartenenza, per gli eccellenti risultati fin qui raggiunti. Una stagione ricca di soddisfazioni per la squadra del presidente Turco, che da oggi può vantare un’altra sponsorizzazione di prestigio, e per il gruppo automobilistico Farina che ha in comune con la pallavolo una caratteristica ben precisa: il dinamismo.

a cura di Davide Napoletano

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Cicciano: per gli operatori ecologici senza stipendio non tira aria di Natale

Situazione a rischio collasso nel Settore Ecologia del Comune di Cicciano. I 12 operatori ecologici denunciano l’incertezza costante dei pagamenti e una condizione lavorativa del tutto lontana dalla normativa sulla sicurezza e, a giudicare dal fotoreportage, ben lungi dalla decenza.

E’ un problema di vecchia data quello che attanaglia i dipendenti della Ditta a cui l’Ente ha affidato il recupero dei rifiuti su suolo comunale e che da ormai 1 anno assolve saltuariamente e in maniera discontinua i suoi obblighi remunerativi nei confronti dei dipendenti, anche se da circa 3 anni con altre ditte è capitato.

L’Azienda si giustifica rivalendosi sul Comune che accusa di essere, a sua volta, ritardatario nel versare la somma prevista a saldo del lavoro fornito, generando, in tal modo, il mancato pagamento degli stipendi per gli operatori ecologici.

Insomma, quello che raccontano i lavoratori è un valzer delle responsabilità che, ad oggi, non vede via di risoluzione. Così, nel rimbalzo delle accuse, restano schiacciate 12 persone che non vedono lo stipendio da ottobre.

Ad aggravare ulteriormente lo stato delle cose ci si mette la rovinosa situazione generale in cui gli addetti alla raccolta rifiuti si trovano ad operare: sede cadente e zozza, attrezzature desuete – come nel caso di pc datati che cozzano con il concetto di efficienza e utilità-, camion vecchi, privi di vetri e sporchi mancando la prevista lavatura che dovrebbe avvenire ogni 15 giorni. Più grave –se possibile- l’aspetto sicurezza e pulizia che, parlando di Settore Ecologia, fa quasi rabbrividire: garage automezzi con percolato e pozzanghere, soffitto pieno di crepe, fango e olezzi. Come si può mai accettare la presenza di percolato proprio nel posto da cui dovrebbe provenire la vigilanza e la massima attenzione per la cura del territorio?

Infine resta il capitolo “protezione e sicurezza” sul lavoro. Gli operatori ecologici ci denunciano con mestizia e amarezza la totale assenza di una divisa adeguata alla mansione che svolgono: non sono dotati neppure di scarpe antinfortunistiche o di una semplice mascherina.

Stamane, 2 dicembre, hanno dato vita alla protesta lasciando i rifiuti per il paese, e lo hanno fatto con grande rammarico, consci di aver arrecato un danno alla comunità per la quale, invece, vorrebbero lavorare in modo efficace e preciso.

Il prossimo 11 dicembre lo sciopero si ripeterà cercando, in questo modo, di pungolare Ditta e Amministrazione, quest’ultima affinché prenda una decisa e forte posizione al fianco di lavoratori che vorrebbero poter vivere con dignità ogni giorno dell’anno e, come tutti, godere di quest’aria natalizia che per ora è ben lungi dall’essere di festa. a cura di Rosalba Lisbo Parrella

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Tiemp Bell e na vot: arriva anche l’aperitivo.

Nato con la voglia di far rivivere alla gente le belle serate allegre e spensierate di un tempo, attraverso un passaggio musicale nella musica che spazia dagli anni settanta fino ai giorni nostri!!! Ma non solo quello, dopo aver inanellato al The Princess di San Sebastiano al Vesuvio il quarto sabato di gran divertimento, il direttore artistico Ugo Cusati annuncia il lancio dell’aperitivo di giovedì alla Vineria Rosso Di Vino di Pomigliano!!! Un modo per condividere una serata in amicizia, gustare un buffet con cibi della tradizione Campana, con la possibilità di sorseggiare un buon calice di vino, ascoltando la musica di tutti i tempi e facendo qualche gioco da tavola per chi ne ha voglia!!! La redazione seguirà da vicino l’appuntamento, restate aggiornati su Streetnews.it

a cura di Rosalba Lisbo Parrella

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Isi Service SanPaolo: “A tutto Gas”

Continua la corsa in testa alla classifica per il team Sanpaolese, chiamata ad una prova di maturità fuori casa contro la VB Flyer di Massa. La partenza non é stata delle migliori, con diversi errori che hanno determinato il primo set in favore della squadra di casa. La Isi Service però ha iniziato a macinare punti,alzando il tasso tecnico di tutti i fondamentali e questo ha consentito agli uomini di mister De Gennaro di ottenere una importante vittoria in ottica campionato e di balzare al comando della classifica. Prossima Gara la Isi Service SanPaolo ospita in casa la Eagle Volley Napoli domenica 8 dicembre ore 11,30 inizio alla Palestra Costantini.

Tabellino Vb Flyer – Isi Service SanPaolo 1 – 3 (25 – 22; 11 – 25;18 – 25;17 – 25)

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“Ecco perché la televisione è donna” – Intervista a Dario Cecconi

Donne popolari, di successo, vincenti ma, soprattutto, ‘reali’, spesso incoronate come vere e proprie regine di talento, bellezza e fascino. Sono le protagoniste indiscusse della tv ma riempiono anche le pagine dei rotocalchi e spopolano in modo esponenziale su tutti i social network. La donna è forte, carismatica, attrice principale, vincente e assertiva in tutte le relazioni sociali. La donna riesce a dare intensità alle parole, a calamitare l’attenzione degli interlocutori grazie ad una tonalità vocale più rassicurante e a un binomio perfetto tra comunicazione verbale e non. Stando ai risultati di alcune recenti ricerche sui mass media, negli ultimi 30 anni il ‘valore’ della figura femminile nella televisione italiana è cresciuto in modo considerevole, accompagnato da un sempre più ampio gradimento del pubblico. Insieme a Dario Cecconi, direttore operativo della produzione multimediale, autore e critico tv, caposervizio ‘televisione’ per Periodico Italiano Magazine, testata giornalistica nazionale, ci vogliamo soffermare su questa tematica, cercando di capire come è cambiato nel tempo il ruolo della donna dal punto di vista comunicativo e scoprendo qualche curiosità a riguardo.

 

Dario Cecconi, possiamo dire a gran voce che la televisione è donna?

“Possiamo dire con tutta certezza che la comunicazione, intesa come capacità di trasmettere messaggi che rimangano impressi e che coinvolgano anche emotivamente i destinatari, è principalmente un talento. E’ un talento che appartiene sia alle donne, sia agli uomini. La donna, però, è capace, in modo particolare, di comunicare creando armonia intorno a sé, prendendosi più cura dei contenuti e degli interlocutori con i quali ha a che fare, in modo ‘materno’ e ‘familiare’. E fare televisione significa, appunto, ‘portare, in modo familiare, il mondo in casa delle persone’ ”.

 

Quindi non è vero che tutto ruota intorno alla bellezza, all’avvenenza delle donne?

“Dire che tutto sia basato sulla bellezza mi pare estremamente riduttivo. La bellezza femminile sicuramente aiuta, nel senso che, in parte, è in grado di calamitare l’attenzione del pubblico ma non è tutto. A fare la differenza ci sono stile comunicativo, capacità di immedesimazione, carisma e, soprattutto, capacità dialettica e di espressione sia verbale che non”.

 

Stando ai risultati di recenti ricerche, negli ultimi 30 anni le donne sono riuscite a conquistarsi spazi importanti in televisione. In che modo è avvenuta questa trasformazione?

“Questa trasformazione è avvenuta in modo graduale. All’inizio degli anni ’80, grazie, soprattutto, alla diffusione delle prime grandi emittenti private, sono stati inseriti nei programmi televisivi molti volti femminili nuovi. Non si trattava delle grandi star dei varietà del sabato sera alle quali il pubblico era abituato ma di belle ragazze. La loro funzione era quella di catturare l’attenzione del pubblico, spesso a fini pubblicitari. Gli uomini conducevano e le donne erano le ‘vallette’. Oggi la figura della donna bella ma che non parla, in televisione non esiste più. C’è stata un’evoluzione e sono tantissime le donne che conducono, che ricoprono ruoli principali nei programmi”.

 

Ci può fare un esempio di donne che, oggi, incarnano il senso di questa evoluzione televisiva?

“Mi riferisco a donne che hanno condotto il Festival di Sanremo, che presentano in modo invidiabile programmi sportivi, la cui conduzione, un tempo, era riservata esclusivamente agli uomini. Mi riferisco anche alle tele giornaliste della sera, per esempio. Sono tante e brave. Molte donne, inoltre, sono autrici di programmi o ricoprono ruoli dirigenziali. Questa è l’evoluzione avvenuta degli ultimi 30 anni. Le donne si sono fatte valere e non è da sottovalutare che sono in grado di fare squadra con gli uomini”.

 

Nel 1995, la Conferenza mondiale sulle donne, tenutasi a Pechino, ha voluto mettere l’accento sul ruolo della donna nei mass media. Come dobbiamo leggere questo evento, dato che da quel momento in poi il valore della donna in tv si è fatto sempre maggiore?

“La IV Conferenza mondiale sulle donne, tenutasi a Pechino nel 1995, ha rappresentato il momento storico forse più importante, almeno a livello simbolico, di questo percorso. In quell’occasione è stata realizzata una piattaforma di azione che stabiliva, tra gli obiettivi strategici, di accrescere la partecipazione delle donne e permettere loro di esprimersi a tutto tondo, di accedere ai processi decisionali radiotelevisivi e di promuovere un’immagine equilibrata e non stereotipata delle donne nei mass media”.

Quale augurio possiamo fare a quell’universo femminile che si occupa di comunicazione e media?

“A tutte le donne che si occupano di comunicazione, di informazione, di spettacolo, di tutto ciò che ruota intorno al termine ‘mass media’ possiamo augurare di proseguire nel lavoro con estrema professionalità e con passione, di continuare ad essere solari e di creare sempre armonia, riuscendo a fare squadra al meglio con i loro gruppi di lavoro. Il lavoro di squadra è sempre bello e avvincente. Ovviamente, non dimentichiamoci degli uomini”.

 

IL PUNTO DI VISTA FEMMINILE

Grazie alla sua partecipazione al programma di Canale 5 ‘Grande Fratello’, nel 2006 Francesca Cipriani ha acquisito la massima notorietà in campo televisivo. Un’esperienza importante, a seguito della quale è stata chiamata come ospite, opinionista, conduttrice e co-conduttrice in moltissime trasmissioni televisive nazionali. Ha partecipato a sitcom e film per la tv. Ha debuttato per la prima volta al cinema in ‘Vacanze a Gallipoli’, nel 2010, al fianco di Alvaro Vitali. Ha preso parte a programmi Mediaset di successo come ‘La pupa e il secchione’, ‘Trasformat’ e ‘Kalispera’, fino a diventare, nel 2012, una delle conduttrici del nuovo canale televisivo ‘Vero’. Recentemente, l’abbiamo vista nel ruolo di inviata nel programma di Canale 5 ‘Mattino 5’ e ospite in programmi seguitissimi, come il ‘Maurizio Costanzo Show’ e altri. Le sono riconosciute bellezza, fisico prorompente, fascino e simpatia da vendere.

Ecco le sue parole a proposito del valore della bellezza femminile in tv:

“ Le donne hanno una marcia in più. Anche in televisione. Forse perché riescono a sognare in grande. Le donne sono dotate di un naturale magnetismo, riescono ad entrare maggiormente in empatia con il pubblico. Inoltre, hanno anche una grande forza di volontà nell’imparare tutto ciò che è nuovo, si dedicano di più all’ascolto e all’apprendimento, riuscendo ad ottenere, in breve tempo, ottimi risultati in qualsiasi settore. Anche in quello televisivo”.

a cura di Antonella De Novellis

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A tu per tu con la showgirl Mila Suarez

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Curve mozzafiato, bellezza straordinaria, originaria di Casablanca (Marocco), Mila Suarez è una showgirl, che non ha impiegato tanto a farsi conoscere nel mondo dello spettacolo. Scopriamo cosa ci ha raccontato nella nostra intervista e come ha risposto alle nostre domande:

Sei giunta giovanissima in Italia,perché hai scelto la città di Parma? “ Inizialmente sono arrivata con mio padre a Parma, subito mi è iniziata a piacere l’Italia, frequentavo la scuola serale lì,ma in testa c’era Milano,infatti ho iniziato facendo su e giù,ma poi ora da 6 anni sono stabilmente nella città della moda.”

– Ti hanno accostato a Belen,come vivi questa somiglianza? “ Era il periodo che Belen ha fatto Sanremo, a Parma la gente mi fermava facendomi notare la somiglianza, ovviamente mi ha fatto piacere essere accostata ad una donna di successo,poi la cosa si è rafforzata anche quando ho avuto la storia con Corona; ma sinceramente già c’è una Belen e va bene così, lo showbusiness non ha posto per due Belen.” –

Showgirl, modella, influencer; qual’ è la massima espressione artistica di Mila Suarez? “ Ho provato un po’ tutto nel mondo dello spettacolo, poi se una persona ha capacità e riesce in ciò che fa, perché non deve provare. Oggi provo piacere quando le fan si vestono come me perché mi seguono sui social! Sono stata un periodo a Dubai,ho fatto tante trasmissioni all’estero, in Italia Grande Fratello, Uomini e Donne , Temptation Island , mi definisco una ragazza commerciale che si è trovata fino ad ora bene ovunque.”

– Ho letto che a seguito di una liason hai deciso di ricorrere alla chirurgia estetica. Lo rifaresti e che consiglio dai alle giovani ragazze che vogliono ricorrere alla chirurgia? “ Eh…(sospiro)…io mi sento di aver fatto un grandissimo sbaglio; i ritocchini al massimo si fanno dopo una certa età, ma se una ragazza deve fare la chirurgia solo perché lo vuole magari il fidanzato, questo no! Eppure è capitato a me, però ragazze se già siete belle di vostro, non ricorrete alla chirurgia e soprattutto non fatevi persuadere dai vostri partner, che tanto poi se vogliono vi lasciano lo stesso!”

– Le tue passioni ? “ Non ho tanto tempo libero perché son sempre in viaggio, amo fare tanto sport e ultimamente pratico immersioni, poi adoro fare shopping e penso di riprendere a breve il disegno di una mia linea di abbigliamento!”

– Hai avuto tanti Flirt famosi, ma come si conquista Mila Suarez? La Mila è umile, simpatica, con tanta forza interiore…quello che avete visto in tv è tutta realtà e a volte mi rammarico per il mio non perfetto italiano perché non riesco a trasmettere tutte le mie emozioni. Odio la falsità, ho bisogno di una persona trasparente, che mi dia fiducia fin dall’inizio.”

– Ti definisci più preda o cacciatrice? “ Io sono mmm…cacciatrice, non voglio essere ombra di nessuno. La mia vita è sempre stata o bianco o nero senza mezze misure.

– Rifaresti tutto quello che hai fatto nella tua vita? “ Rifarei Tutto, Sì!!! E’ grazie al mio passato che sono quella che sono, soprattutto mi sono fortificata con le cose che mi hanno fatto molto male del mio passato. “

– La Canzone che preferisci ? “ Love Yourself di Justin Bieber, perché Amo me stessa e non smetterò mai di prendermi cura di me. “

Un ringraziamento speciale Mila da parte della Redazione di Streetnews.it …ti seguiremo sui social!

a cura di Davide Napoletano

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