“Ecco perché la televisione è donna” – Intervista a Dario Cecconi

Donne popolari, di successo, vincenti ma, soprattutto, ‘reali’, spesso incoronate come vere e proprie regine di talento, bellezza e fascino. Sono le protagoniste indiscusse della tv ma riempiono anche le pagine dei rotocalchi e spopolano in modo esponenziale su tutti i social network. La donna è forte, carismatica, attrice principale, vincente e assertiva in tutte le relazioni sociali. La donna riesce a dare intensità alle parole, a calamitare l’attenzione degli interlocutori grazie ad una tonalità vocale più rassicurante e a un binomio perfetto tra comunicazione verbale e non. Stando ai risultati di alcune recenti ricerche sui mass media, negli ultimi 30 anni il ‘valore’ della figura femminile nella televisione italiana è cresciuto in modo considerevole, accompagnato da un sempre più ampio gradimento del pubblico. Insieme a Dario Cecconi, direttore operativo della produzione multimediale, autore e critico tv, caposervizio ‘televisione’ per Periodico Italiano Magazine, testata giornalistica nazionale, ci vogliamo soffermare su questa tematica, cercando di capire come è cambiato nel tempo il ruolo della donna dal punto di vista comunicativo e scoprendo qualche curiosità a riguardo.

 

Dario Cecconi, possiamo dire a gran voce che la televisione è donna?

“Possiamo dire con tutta certezza che la comunicazione, intesa come capacità di trasmettere messaggi che rimangano impressi e che coinvolgano anche emotivamente i destinatari, è principalmente un talento. E’ un talento che appartiene sia alle donne, sia agli uomini. La donna, però, è capace, in modo particolare, di comunicare creando armonia intorno a sé, prendendosi più cura dei contenuti e degli interlocutori con i quali ha a che fare, in modo ‘materno’ e ‘familiare’. E fare televisione significa, appunto, ‘portare, in modo familiare, il mondo in casa delle persone’ ”.

 

Quindi non è vero che tutto ruota intorno alla bellezza, all’avvenenza delle donne?

“Dire che tutto sia basato sulla bellezza mi pare estremamente riduttivo. La bellezza femminile sicuramente aiuta, nel senso che, in parte, è in grado di calamitare l’attenzione del pubblico ma non è tutto. A fare la differenza ci sono stile comunicativo, capacità di immedesimazione, carisma e, soprattutto, capacità dialettica e di espressione sia verbale che non”.

 

Stando ai risultati di recenti ricerche, negli ultimi 30 anni le donne sono riuscite a conquistarsi spazi importanti in televisione. In che modo è avvenuta questa trasformazione?

“Questa trasformazione è avvenuta in modo graduale. All’inizio degli anni ’80, grazie, soprattutto, alla diffusione delle prime grandi emittenti private, sono stati inseriti nei programmi televisivi molti volti femminili nuovi. Non si trattava delle grandi star dei varietà del sabato sera alle quali il pubblico era abituato ma di belle ragazze. La loro funzione era quella di catturare l’attenzione del pubblico, spesso a fini pubblicitari. Gli uomini conducevano e le donne erano le ‘vallette’. Oggi la figura della donna bella ma che non parla, in televisione non esiste più. C’è stata un’evoluzione e sono tantissime le donne che conducono, che ricoprono ruoli principali nei programmi”.

 

Ci può fare un esempio di donne che, oggi, incarnano il senso di questa evoluzione televisiva?

“Mi riferisco a donne che hanno condotto il Festival di Sanremo, che presentano in modo invidiabile programmi sportivi, la cui conduzione, un tempo, era riservata esclusivamente agli uomini. Mi riferisco anche alle tele giornaliste della sera, per esempio. Sono tante e brave. Molte donne, inoltre, sono autrici di programmi o ricoprono ruoli dirigenziali. Questa è l’evoluzione avvenuta degli ultimi 30 anni. Le donne si sono fatte valere e non è da sottovalutare che sono in grado di fare squadra con gli uomini”.

 

Nel 1995, la Conferenza mondiale sulle donne, tenutasi a Pechino, ha voluto mettere l’accento sul ruolo della donna nei mass media. Come dobbiamo leggere questo evento, dato che da quel momento in poi il valore della donna in tv si è fatto sempre maggiore?

“La IV Conferenza mondiale sulle donne, tenutasi a Pechino nel 1995, ha rappresentato il momento storico forse più importante, almeno a livello simbolico, di questo percorso. In quell’occasione è stata realizzata una piattaforma di azione che stabiliva, tra gli obiettivi strategici, di accrescere la partecipazione delle donne e permettere loro di esprimersi a tutto tondo, di accedere ai processi decisionali radiotelevisivi e di promuovere un’immagine equilibrata e non stereotipata delle donne nei mass media”.

Quale augurio possiamo fare a quell’universo femminile che si occupa di comunicazione e media?

“A tutte le donne che si occupano di comunicazione, di informazione, di spettacolo, di tutto ciò che ruota intorno al termine ‘mass media’ possiamo augurare di proseguire nel lavoro con estrema professionalità e con passione, di continuare ad essere solari e di creare sempre armonia, riuscendo a fare squadra al meglio con i loro gruppi di lavoro. Il lavoro di squadra è sempre bello e avvincente. Ovviamente, non dimentichiamoci degli uomini”.

 

IL PUNTO DI VISTA FEMMINILE

Grazie alla sua partecipazione al programma di Canale 5 ‘Grande Fratello’, nel 2006 Francesca Cipriani ha acquisito la massima notorietà in campo televisivo. Un’esperienza importante, a seguito della quale è stata chiamata come ospite, opinionista, conduttrice e co-conduttrice in moltissime trasmissioni televisive nazionali. Ha partecipato a sitcom e film per la tv. Ha debuttato per la prima volta al cinema in ‘Vacanze a Gallipoli’, nel 2010, al fianco di Alvaro Vitali. Ha preso parte a programmi Mediaset di successo come ‘La pupa e il secchione’, ‘Trasformat’ e ‘Kalispera’, fino a diventare, nel 2012, una delle conduttrici del nuovo canale televisivo ‘Vero’. Recentemente, l’abbiamo vista nel ruolo di inviata nel programma di Canale 5 ‘Mattino 5’ e ospite in programmi seguitissimi, come il ‘Maurizio Costanzo Show’ e altri. Le sono riconosciute bellezza, fisico prorompente, fascino e simpatia da vendere.

Ecco le sue parole a proposito del valore della bellezza femminile in tv:

“ Le donne hanno una marcia in più. Anche in televisione. Forse perché riescono a sognare in grande. Le donne sono dotate di un naturale magnetismo, riescono ad entrare maggiormente in empatia con il pubblico. Inoltre, hanno anche una grande forza di volontà nell’imparare tutto ciò che è nuovo, si dedicano di più all’ascolto e all’apprendimento, riuscendo ad ottenere, in breve tempo, ottimi risultati in qualsiasi settore. Anche in quello televisivo”.

a cura di Antonella De Novellis