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Il topless tra le mode delle ragazze degli anni ’70.

Gli anni Settanta sono stati un periodo intenso e coinvolgente, ricco di contraddizioni, look eccentrici e inaspettati. A proposito delle estati di quegli anni, noi ricordiamo le lamentele delle mamme, sulle spiagge, con relativi allontanamenti delle bagnanti che erano desiderose di abbronzatura in topless, all’epoca una nuova pratica di prendere il sole, in controtendenza rispetto alla tradizione. Amato e odiato. Da alcuni osteggiato perché ritenuto volgare. Da altri apprezzato perché considerato simbolo di libertà femminile. Nonostante riesca a dividere in modo trasversale l’opinione pubblica ancora oggi, è stato stimato che ben oltre il 65% delle signore, in tutto il mondo, è favorevole alla pratica del topless. Maria Rita Berti, ‘Miss volto del cinema – riviera adriatica 1978’, alla soglia dei 70 anni, rappresenta tutte le donne che non vogliono rinunciare alla loro bellezza e alla loro femminilità. È una sostenitrice del topless anche dopo i 60 anni. Lo considera un simbolo di libertà anche per le donne non più giovanissime. Tra le sue passioni più grandi, ci sono, da sempre, la moda, il cinema e il teatro. A questa avvenente ragazza degli anni ’70 abbiamo rivolto un’interessante intervista riguardante il topless come moda di quegli anni:

Maria Rita Berti, parliamo delle estati degli anni ’70. Lei divenne ‘Miss volto del cinema – Riviera adriatica’ proprio nel 1978. Il decennio della trasgressione cominciava a farsi sentire. E’ così?

“SÌ, partecipai a quel concorso perché mi trovavo in vacanza a Riccione con due mie amiche. Si trattava di uno dei tanti concorsi di bellezza che venivano organizzati in riviera romagnola in quegli anni, sulla spiaggia. Mi ritrovai inaspettatamente con quella fascia. Fu una bella sorpresa. Ricordo ancora tanta emozione e un po’ di imbarazzo. Più che decennio delle trasgressioni io lo definirei decennio dell’emancipazione e della voglia di libertà”.

Come arrivò a partecipare a quel concorso?

“Durante gli anni ’70 e ’80 venivano organizzati molti concorsi di bellezza in spiaggia, soprattutto nelle località turistiche, per coinvolgere i giovani. Io partecipai per puro gioco a quel concorso. Ero giovanissima e ci arrivai per caso. Mai avrei pensato di vincere un titolo e, invece, conquistai una delle fasce più ambite”.

Di quegli anni, noi ricordiamo le lamentele delle mamme sulle spiagge di fronte ai primi topless, con relativi allontanamenti delle bagnanti che volevano l’abbronzatura integrale: capitò qualcosa del genere anche a lei?

“A me spesso succedeva di praticare il topless ma lo facevo senza che i miei genitori lo sapessero. In più, cercavo di praticarlo in spiagge o zone appartate, lontana da sguardi di famiglie e bambini. Talvolta, in compagnia di un’amica, andavo sulla riva di un fiume, in una zona isolata, dove anche altri ragazzi o ragazze amavano prendere l’abbronzatura integrale o fare il bagno nudi. Ricordo che, una volta, in completo relax, mi addormentai sulla riva del fiume, senza veli, lontana da sguardi indiscreti. Fu la lingua di un cane che si era allontanato dal padrone a svegliarmi di sussulto mentre mi leccava in mezzo alle gambe. Scoprii che il padrone era un fotografo e pittore, il quale qualche mese dopo mi invitò a fare degli scatti nel suo studio. Scatti che poi mi servirono per alcune selezioni in ambito cinematografico. Il cinema è sempre stata la mia passione”.

A proposito di cinema, gli anni ’70 furono gli anni delle commedie sexy e le ragazze procaci andavano per la maggiore. Sicuramente lei, considerata la sua precocità, piaceva molto. Le è mai capitato qualcosa di sexy, in quegli anni?

“Sì, ci sono stati degli episodi singolari e sexy che ho vissuto in quegli anni. Uno su tutti riguarda il periodo in cui facevo teatro, un ambiente in cui, allora, si diceva anche che il seno grande portasse fortuna. Per un’estate ho fatto parte di una compagnia teatrale itinerante e il regista come rito scaramantico mi aveva proposto di farmi baciare il seno dai due attori protagonisti, ogni sera, subito dopo le prove, con tanto di ‘spagnola’, contro la malasorte. Un rito considerato scaramantico e che, devo dire, funzionò”.

Infatti, uno dei suoi punti di forza è sicuramente il seno. Lei ha un’ottava misura. Che rapporto ha con questa sua parte del corpo?

“Sì, ho un’ottava misura. Le donne me la invidiano e agli uomini piace molto. Tutto sommato, mi piace. Sono contenta di avere seno così. È una parte del mio corpo con cui convivo bene”.

Le ha mai causato problemi o svantaggi avere un seno così grande?

“Sì, è successo. A proposito di cinema, ad un provino per un film, per esempio, fui scartata. Mi dissero che avevo il seno e la rosa del capezzolo troppo grandi. Avrei dovuto sfilare come ‘majorette’ ma mi esclusero. Nella vita privata, invece, mi è successo di essere contattata da un fotografo di un matrimonio a cui avevo preso parte come invitata e che aveva scattato molte foto agli ospiti e quindi anche a me. Mi disse che in alcune delle foto scattate ero ‘fuori di seno’, che ‘si vedevano i capezzoloni’ e che, quindi, non avrebbe potuto inserire quelle foto nell’album degli sposi, per non metterli in imbarazzo”.

Lei è una sostenitrice del topless, ancora oggi, alla soglia dei 7. Che cosa rappresenta per lei?

“Il topless, per me, è libertà. Non è volgarità. Rappresenta la libertà di esprimersi per come si è, al naturale, senza paure”.

Lo sa che da questo punto di vista ci sono paesi più all’avanguardia dell’Italia?

“Sì, lo so benissimo. In molti Paesi, anche europei, il topless è consentito liberamente da anni. Mi è capitato di praticarlo in Spagna, anni fa, in un camping resort. Rimasi molto colpita dal senso di libertà dei titolari che mi invitarono a fare la ‘cameriera per una sera’, in occasione della loro festa dell’estate. Dovevo servire i cocktail ai tavoli portando i calici in mezzo alle mie ‘grandes tetas’, come le chiamavano loro. Tradotto in italiano: ‘tettone’ “.

Che cosa vorrebbe dire a le donne che non lo praticano per timore o inibizione?

“Vorrei dire loro che non dobbiamo avere nessun timore e che è bello sentirsi libere a tutte le età”.

In foto: Maria Rita Berti – Ph privacy Backstage Fantasy – Estate Italiana

a cura di Davide Napoletano

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