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Covid, vertice Oms Europa: “Obiettivo scuola sicura” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Nel mondo “dall’inizio della pandemia di Covid-19 circa 1,5 miliardi di studenti hanno perso apprendimento”, attività di istruzione, per via della chiusura delle scuole. “Ciò ha esercitato una grande pressione sui sistemi educativi” del globo. Sono i numeri ricordati dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) Europa nel giorno in cui si riunisce il vertice virtuale fra i rappresentanti dei 53 Stati membri della Regione europea proprio per ripartire con “una scuola sicura ai tempi di Covid-19”, tema all’ordine del giorno della riunione co-presieduta da Hans Kluge, direttore Oms Europa, e dal ministro della Salute italiano Roberto Speranza, che ne è stato motore.  

I ministri – informa l’Oms Europa via Twitter – discuteranno di “misure per la riapertura e il funzionamento sicuro della scuola; attività correnti ed evidenze scientifiche emergenti; collaborazione per raccogliere prove sulle migliori pratiche”. Kluge ricorda la collaborazione di Unicef, Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) e Unesco al meeting virtuale. “Siamo guidati – scrive in un tweet – dai migliori interessi per i ragazzi e svilupperemo un quadro” di riferimento “per un’istruzione sicura” che al contempo permetta di “proteggere le comunità da Covid-19”. 

“Diritto alla salute e diritto all’istruzione devono camminare insieme. Oggi, in rappresentanza dell’Italia, ho promosso con l’Oms una conferenza sulla riapertura delle scuole in sicurezza a cui hanno partecipato 53 Paesi. Questa è la vera priorità delle prossime settimane in tutto il mondo”. Lo scrive sui social il ministro della Salute, Roberto Speranza, impegnato questa mattina nella conferenza internazionale. 

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Coronavirus, “con diabete rischio doppio di sviluppare forme gravi” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

I pazienti con diabete “presentavano una probabilità quasi doppia di sviluppare forme gravi di Covid-19, tali da richiedere trasferimento in terapia intensiva, o forme fatali. Tuttavia, tra i pazienti identificati come diabetici durante il ricovero, uno su 5 non era a conoscenza di essere affetto da diabete”. E’ quanto ha scoperto lo studio del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova, coordinato da Gian Paolo Fadini, pubblicato su ‘Diabetes Research and Clinical Practice’. La ricerca ha descritto l’impatto negativo esercitato dal diabete sulla gravità della malattia da nuovo coronavirus. “Non solo il diabete pre-esistente, ma anche il diabete misconosciuto aumentano la probabilità di aggravamento respiratorio durante Covid-19”, sottolinea il lavoro.  

Già nel mese di marzo, “un analisi preliminare aveva suggerito che il diabete mellito rappresentasse una delle condizioni croniche che predispongono a forme gravi di Covid-19 – ricordano i ricercatori – Il diabete mellito è una malattia metabolica cronica che, in Italia, colpisce quasi 4 milioni di persone. E’ caratterizzata soprattutto da alti livelli di zucchero nel sangue (glicemia) che, a lungo andare, provoca danni cronici a cuore, reni, occhi e nervi”.  

Lo studio nasce dallo sforzo coordinato di docenti, dottorandi e specializzandi del Dipartimento di Medicina coinvolti nella ricerca Covid-19 e nell’assistenza a malati Covid. “Grazie all’imprescindibile collaborazione con le Unità di Malattie infettive e di Fisiopatologia respiratoria, è stato possibile raccogliere i dati di oltre 400 pazienti ricoverati per Covid-19 e seguirne il destino durante la fase acuta della malattia”, sottolineano gli autori.  

“Stimiamo che in Veneto ci siano oltre 50mila persone che sono affette da diabete senza saperlo – spiega Angelo Avogaro, co-autore dello studio e direttore della Diabetologia dell’Azienda ospedale-Università di Padova – perché il diabete può rimanere a lungo asintomatico”. Secondo Gian Paolo Fadini, autore principale della ricerca, “è anche possibile che la potentissima infiammazione che si sviluppa in corso di Covid-19 abbia scatenato la comparsa del diabete in un certo numero di pazienti”.  

Dal lavoro è emerso il dato preoccupante secondo cui il rischio di progressione del Covid-19 verso forme gravi era più elevato nei pazienti in cui il diabete era misconosciuto rispetto a coloro in cui il diabete era noto e trattato. 

“Da tempo sappiamo che è necessario far emergere il cosiddetto diabete sommerso – prosegue Avogaro – e ora abbiamo un motivo in più per farlo, per poter curare più adeguatamente il diabete ed il Covid-19”. La ricerca ha portato alla luce anche nuovi dati su quali possano essere i motivi che rendono i pazienti con diabete così suscettibili allo sviluppo di forme gravi di Covid-19. “Abbiamo notato che i pazienti diabetici, durante il ricovero ospedaliero per Covid-19, presentavano – sottolinea Mario Luca Morieri, co-autore dello studio ed esperto di analisi dati – livelli peggiori della maggior parte degli esami di laboratorio, ma l’elemento chiave è sicuramente l’aggravamento rapido della funzione respiratoria”. “Questo dato è spiegabile – conclude Fadini – perché sappiamo che l’iperglicemia nel diabete provoca danni praticamente in tutti gli organi e tessuti”. 

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Covid, più morti in terapia intensiva con doppio danno a polmoni 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Se Covid-19 danneggia doppiamente il polmone, interessando alveoli e capillari, il rischio di mortalità in terapia intensiva è più elevato. Ma due semplici esami, assieme al supporto del massimo delle cure intensive, possono portare un calo della mortalità fino al 50%. 

Indica il problema, e al contempo la soluzione, uno studio italiano pubblicato su ‘Lancet Respiratory Medicine’ nei giorni scorsi. A guidare la ricerca che descrive il meccanismo responsabile dell’elevata mortalità in terapia intensiva dei pazienti Covid è il Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Allo studio ha partecipato anche Franco Locatelli dell’ospedale Bambino Gesù, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) e membro del Comitato tecnico scientifico (Cts) per l’emergenza coronavirus.  

Nel dettaglio, lo studio dimostra che il virus può danneggiare entrambe le componenti del polmone: gli alveoli (le unità del polmone che prendono l’ossigeno e cedono l’anidride carbonica) e i capillari (i vasi sanguigni dove avviene lo scambio tra anidride carbonica e ossigeno). Quando il virus danneggia sia gli alveoli che i capillari polmonari, muore quasi il 60% dei pazienti. Quando il virus danneggia o gli alveoli o i capillari, a morire è poco più del 20% dei pazienti. 

Il ‘fenotipo’ dei pazienti in cui il virus danneggia sia gli alveoli che i capillari (pazienti col ‘doppio danno’) è facilmente identificabile attraverso la misura di un parametro di funzionalità polmonare e di un parametro ematochimico.  

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Nell’allenamento congiunto alla Kioene Arena, i bianconeri si riscattano per 3-1

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Secondo allenamento congiunto e prima vittoria per la Pallavolo Padova 2020/21. Dopo il 4-1 di Monza incassato giovedì (si erano disputati 5 set da 25 punti), alla Kioene Arena i bianconeri si sono riscattati con una bella prestazione chiudendo la pratica per 3-1, ma questa volta con i bianconeri a concludere idealmente il match sul 3-0 e a disputare un quarto vinto dagli ospiti (25-18, 25-20, 25-22; 27-25).
Gli uomini di coach Jacopo Cuttini hanno avuto percentuali migliori degli avversari sia in attacco che in ricezione, con Stern a confermarsi ancora best scorer della squadra (82% in attacco e 20 punti realizzati). Percentuali molto alte anche per i centrali Volpato e Vitelli (62% e 60%), con Milan e Wlodarczyk molto attenti.
«La qualità che abbiamo espresso oggi è ancora migliore rispetto a quella di due giorni fa – dice Cuttini – per cui mi ritengo relativamente soddisfatto dei passi avanti che abbiamo fatto. Detto questo, ci aspetta un lungo cammino, fatto di lavoro e sacrificio e che dovrà accompagnarci per tutto il campionato».
L’opposto Stern si ritiene soddisfatto non solo della sua prestazione ma soprattutto di quella della squadra. «Oggi abbiamo giocato molto meglio – spiega lo sloveno – e l’alchimia col palleggiatore migliora giorno dopo giorno. Abbiamo dimostrato grande potenza e grinta. Possiamo crescere ancora, ma la strada intrapresa è quella giusta».

Pallavolo Padova – Vero Volley Monza 3-1
(25-18, 25-20, 25-22; 25-27)

Pallavolo Padova: Stern 20, Vitelli 5, Shoji 1, Volpato 4, Milan 10, Wlodarczyk 9, Danani (L); Casaro 4, Ferrato, Bottolo 6, Canella 2, Fusaro 2, Gottardo (L). Non entrati: Merlo. Coach: Jacopo Cuttini.
Vero Volley Monza: Lagumdzija 15, Dzavoronok 8, Orduna 2, Sedlacek 15, Holt 7, Beretta 6, Federici (L); Galassi 2, Davyskiba 7, Ramirez 4, Brunetti (L). Non entrati: Falgari. Coach: Fabio Soli.
Durata: 21’, 25’, 29’, 24’. Tot. 1h 39’
NOTE. Servizio: Padova errori 15, ace 9; Monza errori 19, ace 7. Muro: Padova 6, Monza 5. Ricezione: Padova 45% (28% prf), Monza 40% (10% prf). Attacco: Padova 55%, Monza 49%.

a cura di Davide Napoletano

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Scuola, Vaia: “No autocertificazione, garantire bolla negatività” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Per garantire un rientro in classe in sicurezza dopo la chiusura imposta dall’emergenza Covid-19, “dobbiamo creare attorno alla scuola una ‘bolla’ di negatività” al nuovo coronavirus. Anche per questo “sono contrario all’ipotesi dell’autocertificazione” avanzata in queste ore. Lo ha spiegato Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Inmi Spallanzani di Roma, intervenuto a ‘Coffee Break’ su La7. 

“Io genitore – ragiona il medico – mi sentirei molto più tranquillo se mio figlio o mia figlia andassero a scuola in un’aula dove tutti quanti sono negativi, non mi basta l’autocertificazione. Come espressione della sanità pubblica dico che, come abbiamo fatto per i trasporti” lavorando verso l’obiettivo “‘un biglietto un tampone’, dobbiamo fare anche nella scuola. In una prima fase probabilmente a campione, ma poi andare a regime”, perché “i bambini e i ragazzi non devono andare a scuola – avverte Vaia – se non siamo certi della negatività loro, degli insegnanti e degli operatori. Dobbiamo creare – ribadisce – una bolla attorno alla scuola”. 

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Lazio, Immobile rinnova fino al 2025  

[FONTE Adnkronos]

L’annuncio del direttore della comunicazione De Martino 
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Pil, Istat rivede dato secondo trimestre: calo peggiora a -12,8% 

[FONTE Adnkronos]

Diminuzione del 17,7% nei confronti dello stesso periodo del 2019 
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Coronavirus, zero casi ad aeroporto Fiumicino 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Per la prima volta sui test rapidi all’aeroporto di Fiumicino abbiamo riscontrato zero positivi. E’ un risultato incoraggiante”. Lo dichiara l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, dopo che ieri – come ha riferito l’Unità di crisi regionale Covid-19 – allo scalo di Fiumicino non sono stati individuati nuovi casi di Sars-CoV-2, mentre a Ciampino sono stati identificati 2 nuovi casi positivi, un cittadino residente a Pesaro e uno iraniano di rientro dalla Grecia. 

“Ad oggi, dal 16 agosto – sottolinea D’Amato – nel solo aeroporto di Roma Fiumicino sono stati effettuati 10.589 test, mentre a Ciampino ne sono stati effettuati 3.635. Dei viaggiatori testati il 59,8% è residente nella Regione Lazio, il 26% è residente in altre regioni e il 14,2% è residente all’estero. Il servizio che si sta facendo con Aeroporti di Roma è utile per la sicurezza del Paese”. 

“Da inizio attività sono stati eseguiti negli aeroporti romani 14.224 tamponi rapidi e i casi positivi asintomatici individuati sono stati 173 (1,2%), confermati successivamente dal test molecolare. Tutti i viaggiatori sono asintomatici, sono stati posti in isolamento ed è stato avviato il contact tracing internazionale”, indica il report secondo quanto comunicato dall’Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio. 

 

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Coronavirus, in Russia sfiorato il milione di contagi 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Sfiorato il milione di contagiati in Russia, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati 4.993 nuovi casi di coronavirus. Lo rende noto la task force incaricata da Mosca di monitorare l’andamento della pandemia in Russia, dove il totale dei casi confermati è salito a 995.319. 

Quarto Paese più colpito dal Covid-19 al mondo, la Russia conta anche 17.176 vittime, 83 in più rispetto a ieri. 

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A FOLLONICA FERVONO I PREPARATIVI PER “IL CIPRESSINO D’ORO” VIII EDIZIONE

Finalmente è iniziato il conto alla rovescia per VIII edizione del Premio internazionale di Poesia “Cipressino d’Oro”, che anche quest’anno ha registrato una cospicua partecipazione di autori italiani e stranieri. Un’edizione che ha vissuto le criticità della pandemia Covid 19, come per tutti gli eventi pubblici, che hanno visto la cancellazione delle date programmate in ordine ai provvedimenti governativi anti assembramento. La nota? manifestazione culturale follonichese, dedicata alla poesia ed istituita con la finalità di promuovere ed incoraggiare la diffusione degli ideali kiwaniani rivolti ai bambini e agli adolescenti in difficoltà di ogni parte del mondo, è organizzata dal Kiwanis Club Follonica, con la preziosa collaborazione dell’artista Gian Paolo Bonesini, autore della scultura dedicata al vincitore del I Premio e degli altri riconoscimenti.L’impegno del Kiwanis è quello di costruire i presupposti per una società migliore, partendo proprio dalle nuove generazioni ed incoraggiando il loro corretto sviluppo psico-intellettuale, anche attraverso la trasmissione di elementi valoriali? pienamente condivisi.Il concorso è stato aperto a tutti gli autori di poesia in lingua italiana sul seguente tema:IL PENSIERO OMOLOGATO E LA DIPENDENZA EMOTIVA NELL’ERA TECNOLOGICA. La libertà dell’uomo nasce dal pensiero, che va educato per affrontare e superare le difficoltà dell’era digitale in cui l’uomo è orientato al “cosa pensare” più che al “come pensare”. La tecnologia ha modificato i modelli di comunicazione e socializzazione e la necessità di sentirsi parte del sistema induce a sottovalutare le conseguenze generate dell’improprio utilizzo della rete da parte dei ragazzi. Compito degli educatori riflettere sul fenomeno globale della dipendenza da Internet, al fine di contrastarne le ricadute negative in termini di sviluppo del pensiero e dell’apprendimento per una coerente sinergia con i meccanismi di produzione e trasmissione del sapere.La Giuria di qualità è composta da: DANIELA CECCHINI giornalista e critico letterario, anche Madrina d’onore dell’evento; PATRICE AVELLA scrittore; GORDIANO LUPI scrittore e editore. Il responsabile del Premio “Cipressino d’Oro” è Loriano Lotti, pietra miliare della nota manifestazione culturale.Oltre al I Premio, sono previsti riconoscimenti per altre posizioni in classifica e Premi Speciali a discrezione l’organizzazione, oltre al Premio d’Eccellenza, che verrà conferito al Missionario laico Claudio Turina per il costante impegno e per l’attività umanitaria che porta avanti da decenni in varie aree del mondo sottosviluppate e povere attraverso l’Associazione “Gocce d’Amore Universale”, di cui è fondatore. Allo scrittore Andrea Genovali di Viareggio andrà il Premio Speciale alla Cultura per l’incessante ed appassionata attività letteraria rivolta a tematiche sociali e culturali, attraverso la scrittura di saggi storici e poesia d’impegno civile. Come negli anni precedenti, verrà realizzata un’antologia delle poesie presentate in concorso a cura della casa editrice “Il Foglio letterario”.La Cerimonia di Premiazione si svolgerà a Follonica (Grosseto) il 12 settembre 2020 alle ore 17:00 presso l’Auditorium San Paolo della Croce – via Chirici, 2 nel rispetto delle previsioni governative poste in essere a causa dell’emergenza sanitaria tuttora in corso.

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