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Lo Spettacolo “SO PACCHERE E SORRISE” Arriva al Teatro Auditorium di Saviano il 10 Marzo

Il Teatro Auditorium di Saviano è lieto di annunciare l’attesissima serata dedicata allo spettacolo “SO PACCHERE E SORRISE”, che si terrà il prossimo 10 marzo alle ore 18:00.

In questa emozionante produzione, gli spettatori avranno l’opportunità di immergersi nel mondo affascinante del teatro, guidati dall’indimenticabile Oscar Di Maio, uno dei più grandi mattatori della comicità italiana. Lo spettacolo offre un viaggio attraverso i momenti più significativi dell’avanspettacolo, con una miscela di risate, musica dal vivo e tocchi di profonda emotività.

Con la regia magistrale di Gianni Parisi e l’incredibile musica eseguita dal vivo dall’orchestra “Fiscale”, lo spettacolo promette di trasportare il pubblico in un’esperienza coinvolgente e indimenticabile.

Questa serata speciale rappresenta un’occasione unica per gli amanti del teatro di vivere un momento di intrattenimento di altissimo livello, con una delle icone più amate della scena italiana.

Dettagli dell’Evento:
– Data: 10 marzo 2024
– Ora:18:00
– Luogo:Teatro Auditorium di Saviano
– Prenotazioni: Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero 3391678984.

Non perdete l’opportunità di assistere a questa straordinaria produzione che promette di lasciare il pubblico senza parole e con il cuore pieno di emozioni.

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Atleti di salvamento in lizza per il II Trofeo Città di Pozzuoli. Stabiliti 23 nuovi primati nazionali

POZZUOLI – Si è svolto nella mattinata di domenica 3 marzo il II Trofeo di Salvamento Città di Pozzuoli, organizzato dalla società sportiva Play Off di Lucrino che ha accolto la manifestazione. Ampio il ventaglio delle fasce d’età rappresentate (si va dagli 11 ai 70 anni) e della tipologia sia di prove singole (nuoto con ostacoli, trasporto manichino, percorso misto, manichino con pinne, gara con pinne, doppio trasporto manichino) che di staffette (staffetta con ostacoli, staffetta manichino, line throw, staffetta line throw). Una macchina organizzativa abbastanza complessa magistralmente coordinata dal capo-allenatore del Play Off Dario Furno, la cui squadra si è aggiudicata il Trofeo, seguita dalla romana Romaster-Appio 2009. Quest’ultima, capitanata da Andrea Longobardo, è risultata prima nel circuito master. In occasione dell’evento sono stati fissati ben 23 nuovi primati nazionali, 15 dei quali siglati dalla società puteolana di Mario Cutolo e 8 dal team capitolino. Alessandro Volpe, allenatore del gruppo master del Play Off, esprime così la sua soddisfazione: «Sono molto felice che le competizioni master di Lifesaving si stiano riprendendo, dopo il lungo stop imposto dalla pandemia. Ringrazio i miei allievi e tutti gli atleti che hanno preso parte a questa manifestazione, sperando che questo possa essere l’inizio di un nuovo percorso in grado di dare impulso al movimento del salvamento master in Italia». Andrea Longobardo, che è anche referente CSAIn, sottolinea: «Abbiamo ripreso le gare in presenza lo scorso anno proprio a Pozzuoli e siamo di nuovo qui, con una manifestazione impreziosita dalla presenza di atleti anche di alto profilo agonistico, come Alessandro Volpe». Si riporta un contributo video con momenti salienti della competizione:

Di seguito in dettaglio i 23 nuovi primati nazionali:

Trasporto Sacchetto Sprint M10 Maschi: Roberto Impinto (Play Off) 44.1

Trasporto Manichino M15 Maschi: Enea Rapposelli (Play Off) 39.3

Nuoto con Ostacoli Sprint M15 Maschi: Enea Rapposelli (Play Off) 31.4

Trasporto Manichino Sprint M15 Maschi: Enea Rapposelli (Play Off) 20.3

Gara con Pinne Sprint M15 Maschi: Michele Massa (Play Off) 11.1

Staffetta con Manichino Baby Maschi: Massa, Rapposelli, Race, Rapposelli (Play Off) 1:54.0

Nuoto con Ostacoli Sprint M15 Femmine: Daria Diliberto (Play Off) 38.6

Trasporto Manichino Sprint M15 Femmine: Daria Diliberto (Play Off) 29.2

Gara con Pinne Sprint M15 Femmine: Daria Diliberto (Play Off) 12.2

Nuoto con Ostacoli Sprint M20 Maschi: Simone Di Meo (Play Off) 30.9

Trasporto Manichino Sprint M20 ed Assoluti Maschi: Simone Di Meo (Play Off) 21.8

Nuoto con Ostacoli Sprint M25 ed Assoluti Maschi: Alessandro Miranda (Play Off) 27.5

Nuoto con Ostacoli Sprint M30 Maschi: Fulvio D’Alessandro (Play Off) 35.9

Gara con Pinne Sprint M30 Maschi: Fulvio D’Alessandro (Play Off) 11.5

Doppio Trasporto Manichino M40 Maschi: Andrea Longobardo (ASDC Romaster) 51.5

Nuoto con Ostacoli Sprint M40 Maschi: Lorenzo Andolfo (ASDC Romaster) 33.6

Trasporto Manichino Sprint M40 Maschi: Andrea Longobardo (ASDC Romaster) 24.3

Gara con Pinne Sprint M40 Maschi: Andrea Longobardo (ASDC Romaster) 11.3

Trasporto Manichino Sprint M45 Maschi: Massimiliano Longobardo (ASDC Romaster) 41.1

Doppio Trasporto Manichino M70 Maschi: Ugo Bonessio (ASDC Romaster) 1:09.6

Trasporto Manichino Sprint M70 Maschi: Ugo Bonessio (ASDC Romaster) 30.9

Gara con Pinne Sprint M70 Maschi: Ugo Bonessio (ASDC Romaster) 13.0 (record eguagliato)

Trasporto Manichino Sprint Elite Maschi: Alessandro Volpe (Play Off) 18.2.

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VENERDÌ 8 MARZO AL TEATRO BOLIVAR ARRIVA GHEMON CON “UNA COSETTA COSÌ”

Venerdì 8 marzo, alle ore 21.00, sul palco del teatro Bolivar (Via Bartolomeo Caracciolo, 30), diretto da Nu’Tracks, arriva Ghemon con il suo nuovo progetto dal titolo “Una cosetta così – Non è un concerto. Non è un monologo teatrale. Non è uno spettacolo” con cui porta in scena nello stesso momento musica, stand-up comedy e storytelling.L’artista, partito dal mondo hip hop, del quale è diventato uno dei più apprezzati artisti, negli anni ha poi reso il suo stile unico, mescolando soul, rap e musica italiana. Nel corso della sua carriera ha scelto la strada della versatilità per raccontare agli altri il suo mondo interiore, facendolo anche attraverso i dj set, la radio, i podcast, un libro e lo sport (appassionato di calcio e pallacanestro, negli ultimi anni ha iniziato anche a correre maratone).

Anni di evoluzioni e rivoluzioni, trovando nuove forme per assomigliarsi di più, perché se è vero che si hanno delle cose da dire, i modi per farlo possono essere potenzialmente infiniti. Nasce allora un altro modo per raccontarsi e raccontare al pubblico. “Una Cosetta Così” non è un concerto, non è un monologo teatrale e neanche uno spettacolo comico, ma in parte, un po’ di tutto questo. Uno spazio di libertà creativa in divenire dove sciogliere finalmente le briglie, per dare allo spettatore qualcosa di diverso da quello che già conosce attraverso la musica dell’artista. Sul palco uno show fatto di condivisione di storie personali da guardare attraverso la lente dell’ironia, canzoni inedite, cover inaspettate e momenti di riflessione più profonda. Insomma, una cosetta così. Lo spettacolo, scritto anche con l’aiuto di Carmine Del Grosso, vedrà sul palco Giuseppe Seccia alle tastiere e Filippo Cattaneo Ponzoni alla chitarra. 

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L’11 marzo al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano (ore 20.30) “GATTO E LA CASA DEI FANTASMI”, il film di Elisabetta Sgarbi con testo e disegni di Edward Carey.

Dopo il grande successo ottenuto alla presentazione in anteprima al 41° Torino Film Festival, l’11 marzo verrà proiettato al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano (ore20.30) “GATTO E LA CASA DEI FANTASMIil film di Elisabetta Sgarbi con testo e disegni di Edward Carey.

Intervengono l’aiuto regista Eugenio Lio e la regista Elisabetta Sgarbi.

Ingresso gratuito previa prenotazione: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-gatto-e-la-casa-dei-fantasmi-proiezione-film-di-elisabetta-sgarbi-846055373397.

Il nuovo film “Gatto e la casa dei fantasmi” nasce dalla vita quotidiana, dalla presenza di un gatto, dalla cura per una casa, dalla memoria propria e dei genitori. Un lavoro che si nutre di svariate fonti, tra cui vecchie fotografie, filmini in Super 8 girati dai genitori di Elisabetta, Rina Cavallini e Giuseppe Sgarbi, disegni inediti dello scrittore, drammaturgo, illustratore Edward Carey, e la colonna sonora originale firmata da Mirco Mariani. Un lavoro impreziosito dalla voce di Tony Laudadio che interpreta il testo di Edward Carey.

Una storia fantastica e gotica che accade quotidianamente in una casa di campagna. Una favola vera. Un racconto di fantasmi ambientato tra statue, sculture, oggetti e persone che in quella casa continuano a muoversi. Un gatto venuto dalla nebbia che vede oltre la caligine del reale.

«È un lavoro che assume le parole e le forme di uno straordinario narratore e disegnatore inglese, Edward Carey, che, al pari del gatto, dalle brume del Nord, sa penetrare i misteri nascosti della realtà. È un lavoro, ancora, che si nutre dei materiali più diversi: vecchie fotografie, filmini in Super 8, disegni, invenzioni grafiche, note musicali lontananti, miagolii enigmatici, brandelli di vita quotidiana, oggetti inermi ma parlanti. Un collage visivo e sonoro che viaggia tra passato e presente, anzi che spezza la divisione tra passato e presente, e rende “presenti e vivi” i fantasmi del passato» racconta Elisabetta Sgarbi.

Gatto e la casa dei fantasmi” è una produzione Betty Wrong in collaborazione con Fondazione Elisabetta Sgarbi.

Regia Elisabetta Sgarbi

Testo e disegni Edward Carey

Aiuto Regia Eugenio Lio

Voce recitante Tony Laudadio

Sogni in Super 8 Rina Cavallini e Giuseppe Sgarbi

Fotografie e effetti speciali Marco Zung

Montaggio Andrés Arce Maldonado ed Elisabetta Sgarbi

Mix audio e effetti sonori Pino “Pinaxa” Pischetola

Musiche Mirco Mariani

Durata 30’

BIOGRAFIA Elisabetta Sgarbi ha fondato e dirige La nave di Teseo Editore, è Presidente di Baldini+Castoldi, La Tartaruga, linus e Oblomov Edizioni. Ha ideato, e da 25 anni ne è Direttore artistico, il festival internazionale La Milanesiana, e ha ideato e dirige linus – Festival del fumetto. Dal 1999 dirige e produce i suoi lavori cinematografici.

FILMOGRAFIA Mariko Mori (1999); Stringimi, stringimi (1999); Anonimo. Rispondere? (1999); Fla (videoverde, 1999); Frammenti di una biografia per versi e voce (1999); In serra (un arabo colpito dalla fuga occidentale) (1999); Starless (1999); Set(t)e (co-regia Paolo Mosca, 2000); L’isola del tesoro, video, 2000 (co-regia Paolo Mosca, 2000); John Richmond non lo sa (ovvero, il video che non c’è) (co-regia Paolo Mosca, 2000); This is my chocky message (co-regia Paolo Mosca, 2000); Ancora un po’ (ovvero il senso del cinema italiano) (coregia Paolo Mosca, 2000); Projeto meninos de luz (2000); (Non sempre) Merci beaucoup (2000); La consolazione e la spina dolorosa (2001); Aladdin flash (-back) (2001); Malattia (2001); Otello (2001); Tre variazioni della vita (2001); Wainer (2001); Belle di notte (2001); L’acqua… Il fuoco (2002); La notte che si sposta (2002); Rue de Varenne (2002); La conversazione amorosa. Luciano Emmer / Alice Ferney (2002); Fantasmi di voce, Antonio Stagnoli (2003); Nel castello del Catajo (2003); Ci conosciamo? Luciano Emmer / Erica Jong (2004); Notte senza fine (2004); Dentro una nuvola, dentro Giro di vento (2004); Insopportabile (2004); Palladio. La luce della ragione (2004); Palladio. I tempi del sole e della luna (2004); Due contro una (2005); Due. Michael Cunningham / Michel Houellebecq (2005); NevicheRo (2006); Tresigallo. Dove il marmo è zucchero (2006); Apparizioni. Mathias Grünewald (2006); Watch football together. Hanif e Chocki Kureishi (2006); Un viaggio nel Mare delle verità. Andrea De Carlo (2006); Il pianto della statua (2007); Non chiederci la parola. Il Gran teatro montano del Sacro Monte di Varallo (2008); L’ultima salita. La Via Crucis di Beniamino Simoni (2009); Deserto Rosa. Luigi Ghirri (2009); Dimenticare Tiziano. Girolamo Romanino a Pisogne (2010); Raffaello. La Stanza della Segnatura (2010); Se hai una montagna di neve tienila all’ombra. Un viaggio nella cultura italiana (2010); Prove per un naufragio della parola (2011); Quiproquo. Cosa è l’avanguardia? (2011); Sono rimasto senza parole. Un dialogo tra Antonio Stagnoli e Pino Roveredo (2011); Lotta silenziosa. Andrea Martinelli / Edoardo Nesi (2011); L’invenzione di Ariosto. Tullio Pericoli (2011); Il viaggio della Signorina Vila (2012); Trieste: la contesa (2012); Racconti d’amore (2013); Quando i tedeschi non sapevano nuotare (2013); Per soli uomini (2014); Il pesce siluro è innocente (2014); Il pesce rosso dov’è (2015); Colpa di comunismo (2015); La lingua dei furfanti. Romanino in val Camonica (2016); L’altrove più vicino (2017); I nomi del signor Sul?i? (2018); Extraliscio. ? Punk da balera (2020); La nave sul monte (2021); È così (2022); Nino Migliori, Viaggio intorno alla mia stanza (2022); Vittorio in un tempo fuori dal tempo (2022); Il carnevale di Viareggio nel tempo 1925-2022, con Eugenio Lio (2023); Nonni belli (2023); Nino Migliori. la festa che rovescia il mondo per gioco (2023).

BIOGRAFIA Edward Carey, nato in Inghilterra, è scrittore, drammaturgo, illustratore. Ha lavorato per teatri in Romania, in Lituania e con un maestro di teatro d’ombre in Malesia; in Gran Bretagna i suoi spettacoli sono stati in scena al Young Vic Studio, al Battersea Art Centre e al Royal Opera House Studio. È autore dei romanzi, tutti tradotti in numerose lingue, Observatory Mansions (nuova edizione La nave di Teseo, 2021), Alva e Irva. Le gemelle che salvarono una città, la trilogia degli Iremonger, Nel ventre della balena (La nave di Teseo, 2018) e Piccola (La nave di Teseo, 2019), selezionato al Walter Scott Prize, al Rathbones Folio Prize e al Royal Society of Literature’s Ondaatje Prize.

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FESTA DELLA DONNA, TORNANO A NAPOLI LE VISITE GRATUITE PER LA FERTILITA’. AL VIA LA CAMPAGNA “FERTY CHECK”

Torna ‘Ferty Check’, la campagna di sensibilizzazione e supporto per le coppie in cerca di una gravidanza avviata nel 2021 dal gruppo Genera e giunta alla settima edizione, che fino ad oggi ha consentito di effettuare oltre 500 visite gratuite in tutta Italia in 6 edizioni dell’iniziativa. In occasione della Festa della Donna, sabato 9 marzo 2024 i centri Genera di Roma, Milano, Torino, Napoli, Marostica (Vicenza), Umbertide (Perugia), oltre che Bologna (clinica 9.baby, che fa parte dello stesso network di Genera) aprono nuovamente le porte a chiunque voglia avere accesso a una visita con specialisti in medicina della riproduzione. La visita gratuita consisterà in un colloquio di coppia, visita ginecologica ed ecografia pelvica per la donna.

“Durante la scorsa edizione di Ferty Check – racconta Filippo Maria Ubaldi, ginecologo e direttore medico del gruppo Genera – abbiamo effettuato 123 visite gratuite e offerto supporto ad altrettanti pazienti con problemi di infertilità e che hanno il desiderio di realizzare il sogno di un figlio. Ricordo infatti che, dopo 6/12 mesi di rapporti intimi non protetti che non hanno portato a una gravidanza, ricercare un supporto specialistico rappresenta la prima cosa da fare, soprattutto se all’interno della coppia la donna ha superato i 35 anni. In questo caso non bisogna temporeggiare, essendo l’età materna avanzata la principale causa di infertilità, seguita naturalmente da tutta una serie di altre problematiche che possono essere diagnosticate e curate in un centro specializzato nella terapia dell’infertilità. Attraverso le campagne periodiche Ferty Check è possibile intraprendere questo primo passo, il primo accesso a una struttura specializzata che a volte può spaventare, in maniera gratuita e senza impegno, ottenendo una consulenza personalizzata sulla situazione della coppia e sul percorso più adatto da intraprendere. La giornata è comunque aperta a tutti, anche a giovani ragazzi e ragazze per un check up della propria salute riproduttiva e per conoscere la possibilità di crioconservare i gameti, oltre a coppie in cerca di un figlio e coppie che hanno già alle spalle precedenti esperienze di procreazione medicalmente assistita (PMA)”.

Genera

Genera è il più grande gruppo attivo in Italia nella diagnosi e la cura dell’infertilità, un network di 8 centri specializzati privati ??con sede a Roma, Napoli, Ostia, Cagliari, Umbertide (Pg), Milano e Marostica (Vi) e Torino. I centri effettuano oltre 3.000 trattamenti con circa 500 bambini nati ogni anno, e vantano un’esperienza di oltre 30 anni nella medicina e nella biologia della riproduzione, con oltre 300 pubblicazioni scientifiche all’attivo del Team di ricerca.

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Saviano Volleyball: Primi in classifica

Si è disputato lo scontro al vertice tra Saviano Volleyball e Nova Volley con le due squadre appaiate in classifica e pronte a giocarsi il primato. Possiamo dire che è stata una domenica magica per la squadra di Saviano. La formazione schierata da mister Cerqua stavolta non ha commesso l’errore di rilassarsi e non ha mai mollato la presa anche nel momento di difficoltà del secondo set, quando sotto di sei punti è riuscita a prenderla e a vincere il secondo set che si è rivelato poi determinante. Nel terzo poi i ragazzi del Nova Volley forse hanno preso consapevolezza che non c’era partita perché nel Saviano Volleyball stava girando tutto: battuta, ricezione, attacco muro, difesa. Una netta vittoria che dà grande consapevolezza alla squadra del Presidente Parisi che al termine dell’incontro ha così parlato ai nostri microfoni:” Per me la domenica è iniziata prestissimo, sveglio dalle sei per la troppa tensione, che poi è sfociata in una grande gioia per i miei Ragazzi che hanno fatto davvero tutti una bella partita, restando concentrati dal primo all’ultimo punto. Questo è stato un passo importante verso la conquista del titolo e la promozione. Anche a livello personale sarebbe il coronamento dell’impegno di questi anni.

Saviano Volleyball – Nova Volley 3-0 (25-21;25-23;25-18)

Articolo a cura della Redazione di Streetnews.it  

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Jonas Kaufmann star di Hollywood al San Carlo.

Unica tappa italiana del tour per “The Sound of Movies” del tenore tedesco.

Ah, qual colpo inaspettato”, avrà detto qualche spettatore in sala lo scorso 2 marzo durante il recitaldi Jonas Kaufmann, programmato dapprima per il 2 febbraio, poi rimandato per sua indisposizione. In effetti è stato strano vedere il sipario storico del Mancinelli raffigurante il “Parnaso”, esempio sempreverde di bellezza classica e armonia compositiva, a sfondo di un palcoscenico su cui comparivano un microfono da registrazione e delle casse audio. I più curiosi avranno pensato che servissero a una registrazione.

Protagonisti i grandi titoli della settima arte con le sue immortali colonne sonore, presenti nel suo ultimo disco “The Sound of Movies”. Inizio con la celeberrima fanfara della “20th Century Fox” e la “Superman March” di Williams, a dare fuoco alle polveri. Subito dopo, per togliere ogni dubbio è bastato far salire sul palco Jonas Kaufmann: ha cantato al microfono, a voce amplificata. Dopo aver interpretato “What a Wonderful World” e “Singin’ in the Rain” il tenore (altra cosa più unica che rara), ha preso la parola, a mo’ di serata jazz: “Stasera interpretiamo delle canzoni bellissime, non meno piene di emozioni del repertorio lirico. So che non è una situazione normale, perché ho un microfono, ma queste sono melodie che non si prestano a una voce piena, quanto a dei toni più dolci e intimi. Buon divertimento!

Il pubblico ha condiviso la scelta e senza dubbio si è divertito dall’inizio alla fine. A completare il lungo programma le cime insuperabili della musica da film, dalla colonna sonora di “Via con vento”, la commovente “Maria” da “Wide Side Story” di Leonard Bernstein, la Scena d’amore de “La donna che visse due volte”, “Where do I begin”, dal film “Love Story” per arrivare al non plus ultra,il Maestro Ennio Morricone (“Se” dal “Nuovo Cinema Paradiso”, “E più ti penso” da “C’era una volta in America”, “Nella Fantasia” da “Mission”) e alla conclusione con “Nelle tue mani” da “Il Gladiatore”.

Accompagnamenti alla chitarra, come per “Moon River”, o alla fisarmonica nel caso di “Por una cabeza”. Sul podio il debutto del Maestro Jochen Rieder, niente affatto incisivo, talvolta più intento a seguire i musicisti dell’Orchestra del Lirico (a loro volta non in splendida forma) o il tenore che ad accompagnarli, causando talvolta mancanza di sincronia. Cinque i bis concessi, con brani sempre tratti dal mondo del cinema, tra i quali si riconoscono “You’ll never walk alone”, “Stranger in the night”, “Edelweiss” e “What is a Youth?”.

È stato un concerto dove il pubblico si è trovato davanti al più celebre tenore dei nostri tempi che, come tutti i grandi, ha anche a che fare con molti detrattori, che da qualche tempo gli imputano un calo progressivo della voce. Fatto sta che la scelta del microfono è stata non solo opportuna, ma forse la migliore che potesse farsi in questa circostanza e, a onor del vero, solo un artista dalla caratura come la sua può permettersi il lusso di “camminare sopra” questa scelta e di andare incontro al successo, a priori. Per la serie “comunque vada, ascolto Jonas Kaufmann”.

Prossimi appuntamenti sancarliani per il tenore tedesco tre recite di “Gioconda” in aprile già tutte sold-out, con Anna Netrebko e Ludovic Tézier e un recital (stavolta) lirico con lo stesso Ludovic Tézier per la presentazione del disco “Insieme – Opera duets”, uscito mesi or sono.

A cura di Giuseppe Scafuro – immagini riservate.

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Nell’81° anniversario della nascita di LUCIO DALLA, da oggi “DALLAMERICARUSO. IL CONCERTO PERDUTO” di WALTER VELTRONI è in esclusiva SVOD su TimVision.

In occasione dell’81° anniversario della nascita di Lucio Dalla, da oggi, lunedì 4 marzo, è disponibile in esclusiva SVOD su TimVision DALLAMERICARUSO. IL CONCERTO PERDUTO”, il film evento diretto da WALTER VELTRONI, prodotto da Nexo Digital e Sony Music, che ha già ottenuto un grande successo al cinema dove è stato proiettato lo scorso novembre 2023.

DALLAMERICARUSO. IL CONCERTO PERDUTO” è il vincitore del BALLERINO DALLA 2024 per la categoria PROGETTO, nell’ambito della seconda edizione di “CIAO – Rassegna LUCIO DALLA, per le forme innovative di musica e creatività”. Il premio, assegnato all’idea che nel 2023 ha prodotto un’iniziativa speciale particolarmente significativa da un punto di vista artistico, valoriale e/o civile, verrà consegnato questa sera al Teatro Celebrazioni di Bologna.

Il docu-film contiene le riprese integrali del concerto al Village Gate di New York del 1986 di Dalla, la cui regia fu curata da Ambrogio Lo Giudiceandate quasi interamente perdute, ora ritrovate, restaurate e rimasterizzateOltre a far rivivere la musica di quella notte a New York, racconta la nascita di “CARUSO, brano composto a Sorrento e pubblicato a ottobre 1986, tra i più conosciuti e amati non solo della carriera di Dalla, ma dell’intera storia della musica italiana.

DALLAMERICARUSO. IL CONCERTO PERDUTO è un film che nasce riportando alla luce una storia d’amore a più strati: quella napoletana di Caruso e quella che lega Dalla a Napoli e Sorrento (terre che Lucio ha sempre sentito sue), ma anche all’America e al jazz (lui che jazzista era nato e che si ritrovò anni dopo a suonare nel tempio del Jazz internazionale di New York).

Nell’estate del 1986 Lucio Dalla, in compagnia di alcuni amici, sta attraversando il golfo di Sorrento con la sua barca. È già considerato uno dei giganti della musica italiana ed è di ritorno dal concerto al Village Gate di New York, dove con gli Stadio ha registrato un album live destinato a chiamarsi “Dall’America”. Le cose, però, vanno diversamente. All’album, infatti, manca ancora una canzone inedita, che tarda ad arrivare. Ed è proprio di ritorno dagli States, quando la sua barca si rompe al largo della costa di Sorrento, che nasce “CARUSO”. Così, il disco cambia nome e diventa “DallAmeriCaruso”, l’album più famoso di Dalla, un classico assoluto della canzone internazionale, capace di vendere, in varie lingue, più di 38 milioni di copie.

Come spiegò lo stesso Lucio Dalla, la genesi di “CARUSO” si colloca in un giorno preciso: quello in cui, quando la sua imbarcazione in panne tra Napoli e Sorrento fu rimorchiata a riva, Dalla andò a dormire all’Hotel Excelsior dove gli fu assegnata proprio la camera dove, nel 1921, aveva soggiornato Enrico Caruso. Secondo la leggenda, il grande cantante, malato e alla fine della sua vita, in quell’hotel di Sorrento si era innamorato di una giovane cui insegnava musica. A Dalla lo racconta l’allora barista, Angelo Leonelli. Seduto al pianoforte di Caruso, nell’hotel che era stato palcoscenico di quell’amore straziante (vero o leggendario che fosse), il “naufrago” Lucio Dalla compone un brano che tiene insieme la sua fantasia pop e la migliore melodia della tradizione napoletana e italiana. Nel film troviamo gli oggetti e i pensieri di quei giorni e li ripercorriamo in compagnia della cantautrice rock e attrice Angela Baraldi, che era a bordo del “Catarro” quando avvenne il guasto, di Gaetano Curreri e Ricky Portera degli Stadio, dei proprietari dell’Hotel Excelsior Guido Fiorentino e Lidia Fiorentino, dell’ex concierge Antonino Galano, del critico musicale Gino Castaldo, del regista Ambrogio Lo Giudice, dell’autore televisivo Nicola Sisto e di Paolo Glisenti,spettatore – come hanno mostrato le immagini di repertorio – della serata del Village Gate. A completare il racconto, le immagini private e del tutto inedite di Lucio Dalla e l’interpretazione struggente del pianista Danilo Rea.

Un film da ascoltare e da cantare, che racconta il viaggio americano, per lui un punto d’arrivo e al tempo stesso l’occasione per una nuova ripartenza che lo porterà a scrivere uno dei suoi più grandi capolavori.


Questo nuovo documentario arriva sulla scia del successo di “Fabrizio De André e PFM – Il concerto ritrovato”, dagli stessi creatori, sempre diretto da Veltroni.

L’album “Dallamericaruso – Live at Village Gate, New York 23/03/1986 (Sony Music), che per la prima volta contiene il concerto, è disponibile in digitale, in Dolby Atmos, in formato doppio cd, doppio vinile nero e, in esclusiva per il Sony Music Store, lp in versione colorata (https://bio.to/dallamericaruso).

Le versioni fisiche contengono anche tre testi scritti da Walter Veltroni, Ambrogio Lo Giudice e Lorenzo Cazzaniga.

La versione digitale e la versione Dolby Atmos comprendono anche il brano “Caruso”.

Questa la tracklist dell’album:

DISCO 1 – “Viaggi organizzati”, “L’ultima luna”, “Anna e Marco”, “Tutta la vita”, “Se io fossi un angelo”, “Cara” e “Washington”.

DISCO 2 – “La sera dei miracoli”, “Balla balla ballerino”, “Tango”, “Chiedi chi erano i Beatles”, “Futura”, “Stella di mare”, “L’anno che verrà” e “4/3/1943”.

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Valorizzazione dei luoghi di culto e evangelizzazione attraverso l’arte: l’8 e il 9 marzo due giornate di studi a Napoli.

Valorizzazione dei luoghi di culto e evangelizzazione attraverso l’arte: l’8 e il 9 marzo due giornate di studi a Napoli promosse dalla Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.

I condirettori Jean Paul Hernandez e Giuliana Albano: «La Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia è in prima linea per creare occasioni di confronto su tematiche e questioni che coinvolgano quanti, in ambito ecclesiale e civile, sono impegnati perché la bellezza risplenda sui territori e sia via per la crescita della collettività».

La Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia (Safat) della Pontificia Facoltà Teologia dell’Italia Meridionale (Pftim) di Napoli si prepara a vivere due importanti appuntamenti presso l’Aula Magna della Pftim – Sezione San Luigi, in via Petrarca 115, a Napoli.

L’8 marzo, dalle 15:00 alle 19:00, si svolgerà il convegno “Oasi nelle città, recupero e valorizzazione dei luoghi di culto”; il 9 marzo, invece, dalle 9:00 alle 19:00, la giornata di studi dedicata a “La didattica e l’evangelizzazione attraverso l’arte”.

«Si tratta di due occasioni che confermano l’impegno della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia non solo in ambito ecclesiale, attraverso occasioni di approfondimento e scoperta di metodi innovativi per la didattica dell’arte, ma anche civile, con la proposta di momenti di confronto su tematiche, quali il recupero e la valorizzazione dei luoghi di culto, che coinvolgano tutti i soggetti che in un determinato territorio operano perché la bellezza risplenda e sia via per la crescita della collettività», spiegano i condirettori della Safat, Jean Paul Hernandez e Giuliana Albano.

L’8 marzo, dopo il saluto del presidente della Fondazione Posillipo, Claudio Barretta, la condirettrice della Safat, Giuliana Albano, coordinerà la tavola rotonda sul tema “Oasi nelle città, recupero e valorizzazione dei luoghi di culto” alla quale prenderanno parte Alessio Cuccaro (funzionario Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli), Giacomo Equestre (direttore Ufficio Beni Culturali della Curia Arcivescovile di Napoli), Andrea Dall’Asta (docente Safat e direttore Fondazione Culturale San Fedele Milano), Jean Pierre Lozato-Jotart (già directeur du Pôle Professionnel Ingénierie et Management de Projets Touristiques Paris III Sorbonne), Antonella Di Luggo e Daniela Palomba (docenti Università degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento di Architettura), Nicola Salato (docente Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – Sez. San Luigi).

Il pomeriggio continuerà con quattro workshop dedicati al settore urbanistico-architettonico (coordina Emanuele Gambuti, docente Safat, Pftim e Università degli Studi di Roma La Sapienza); settore storico-artistico (coordina Luigi Territo, docente Safat e Pftim, Museo diocesano di Napoli); settore socio-politico e valorizzazione dei luoghi di culto (coordina Renato Briganti, docente Università degli Studi di Napoli Federico II); settore teologico-pastorale (coordina Caterina Bruno, Associazione Pietrevive – Living stones, docente Safat e Pftim).

Le conclusioni sono affidate al gesuita Jean-Paul Hernandez, direttore della Safat, che chiuderà anche la giornata di studi del 9 marzo, su “La didattica e l’evangelizzazione attraverso l’arte”,articolata in due sessioni. Al mattino sono previsti gli interventi di Caterina Bruno (Associazione Pietrevive – Living stones, docente Safat e Pftim), sul tema “Tra ombra e grazia. Discernere con Arte”, e Beatrice Minotta (docente Safat e Pftim), su “E videro la sua luce. (Lc 9,32)”. Nel pomeriggio interverranno Monica Fasan (storica e mediatrice dell’arte), sul tema “Invisibile visibile – Esperienze di mediazione dell’arte” e Andrea Dall’Asta (docente Safat e direttore Fondazione Culturale San Fedele Milano), su “Un viaggio nella luce, tra presente e passato”, un itinerario che esplorerà le connessioni tra arte, architettura e teologia.

Le due giornate di studi sono accreditate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. 

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Napoli incontra Enrico Calamai, per non dimenticare i desaparecidos e comprendere gli orizzonti dell’Argentina di oggi

NAPOLI – Il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli torna a parlare di desaparecidos. L’Argentina, tema da sempre caro al Festival, offrirà lo spunto per la prima napoletana del film “Enrico Calamai, una vita per i diritti umani”, alla presenza del regista Enrico Blatti e del protagonista. L’appuntamento per la proiezione e il successivo dibattito è per giovedì 7 marzo nell’aula Matteo Ripa di palazzo Giusso, sede dell’Università Orientale di Napoli, a partire dalle 16.30.

Il documentario al centro dell’evento racconta la vicenda, umana e professionale, di Enrico Calamai, Vice Console dell’Ambasciata Italiana a Buenos Aires durante la dittatura militare in Argentina (1976-83), che, con il suo coraggio e la sua umanità, scelse di disobbedire agli ordini dell’allora Ministro degli Esteri, Giulio Andreotti, salvando centinaia di vite umane, rifiutando di chiudere le porte dell’Ambasciata e di respingere le richieste di aiuto dei perseguitati.

“L’opera cinematografica, ricca di testimonianze ed emozioni, si rivela particolarmente ricca di senso in un momento storico caratterizzato da tensioni internazionali e da una diffusa violazione dei principi fondamentali dei Diritti Umani”, spiegano gli organizzatori dell’evento. Che aggiungono: “Non mancheranno neppure alcune riflessioni sulla storia recente dell’Argentina, oggi governata dall’anarco-liberista Javier Milei, che sembra di nuovo sull’abisso del collasso finanziario e democratico”.

A guidare la discussione con i presenti e gli ospiti saranno il professor Raffaele Nocera, Coordinatore del Dottorato in Studi Internazionali dell’Orientale, e Maurizio del Bufalo, Coordinatore del Festival partenopeo.

“La scelta dell’Università come luogo di incontro tra i testimoni e i giovani è fortemente emblematica perché pone il pubblico giovane davanti alla contraddizione, vissuta dal protagonista, di dover servire le Istituzioni e obbedire, al tempo stesso, ai principi morali di ogni essere umano. Siamo davanti ad una storia che costituisce un monito per le generazioni future e per coloro che dimenticano che la guerra e la violenza sono sempre pronte a tornare sulla scena delle nostre esistenze, per interrogarci senza mediazioni e tregue”, concludono gli organizzatori.

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