lunedì, Maggio 20, 2024
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Burioni e la nuova ‘battaglia’: “Prima i no-vax, ora i no-mask” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Ho combattuto per anni contro i no-vax adesso è arrivato il momento dei no-mask”. Roberto Burioni, sulla pagina Facebook di Medical Facts, ribadisce la necessità di utilizzare dispositivi di protezione per evitare una nuova impennata dei contagi. “Ricordate che per il coronavirus vale lo stesso discorso che valeva per i vaccini: con la salute non si scherza”, scrive il virologo, che posta lo screenshot di un messaggio inviatogli da una “insegnante di yoga e fitness trainer professionale”. 

“Ho impiegato 46 anni per essere così in forma -scrive rivolgendosi a Burioni-… A vederla, senza offesa, lei non mi sembra così in forma quanto me…”. La chiusura del messaggio? “Se la metta lei la mascherina”, scrive la ‘no-mask’. 

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Zingaretti: “Giovani non sono untori ma vittime principali” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“I giovani non sono gli untori di questo tempo. Sono le principali vittime di questo periodo. Hanno iniziato a pagare dal punto di vista della formazione, pagano sul lavoro, pagheranno sul debito pubblico”. Lo scrive su Facebook Nicola Zingaretti. 

“Sì, serve da parte loro, come di tutti, responsabilità nei comportamenti, ma non bisogna criminalizzarli: investiamo su di loro perché è giusto e perché dobbiamo combattere per il futuro dei ragazzi e delle ragazze, non sono un problema, ma risorse immense della rinascita italiana”, aggiunge il segretario del Pd. 

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Covid, nuova fase per studi vaccino Oxford: reclutati bimbi e anziani 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

I ricercatori dell’Università di Oxford (Gb) hanno iniziato a reclutare volontari per la fase successiva della sperimentazione (II/III) sull’uomo di un vaccino contro Covid-19, includendo anche anziani e bambini. L’Istituto Jenner dell’ateneo britannico ricorda che la fase I su volontari adulti sani è iniziata ad aprile. Più di 1.000 vaccinazioni sono state completate e il follow-up è attualmente in corso. Il prossimo studio arruolerà fino a 10.260 adulti e bambini e coinvolgerà un numero di istituzioni partner in tutto il paese. La fase II prevede l’estensione della fascia d’età delle persone in cui viene valutato il vaccino, per includere un piccolo numero di adulti e bambini. Le fasce di età saranno 56-69 anni; ‘over’ 70 e piccoli tra 5 e 12 anni.  

Grazie a questi altri gruppi, i ricercatori valuteranno la risposta immunitaria al vaccino nelle persone di età diverse, per scoprire se ci sono variazioni nel modo in cui il sistema immunitario anche in anziani o nei bambini. La fase III dello studio prevede infine la valutazione del funzionamento del vaccino in un gran numero di persone di età superiore ai 18 anni. In questa fase si valuterà l’efficacia del vaccino per prevenire l’infezione e la malattia. 

I partecipanti adulti in entrambi i gruppi di fase II e fase III saranno randomizzati a ricevere una o due dosi del candidato vaccino o di un vaccino autorizzato contro la meningite (MenACWY) che verrà utilizzato come ‘controllo’ per il confronto. Secondo Andrew Pollard, capo del gruppo vaccinale di Oxford, “gli studi clinici stanno procedendo molto bene e ora stiamo iniziando gli approfondimenti per valutare in che modo il vaccino induce risposte immunitarie negli adulti più anziani e per verificare se può fornire protezione in una popolazione più ampia. Siamo molto grati per l’enorme supporto dei volontari della sperimentazione”. 

Per Sarah Gilbert, professore di vaccinologia presso l’Istituto Jenner, “il team di studio ha lavorato duramente per valutare la sicurezza e l’immunogenicità del candidato vaccino e si sta preparando a valutarne l’efficacia. Abbiamo già avuto manifestazioni di interesse da parte di persone di età superiore ai 55 anni, che non erano ammissibili a partecipare allo studio di fase I e ora saremo in grado di includere gruppi di età più avanzata per continuare la valutazione del vaccino. Includeremo anche più siti di studio, in diverse parti del paese”. 

“Siamo molto orgogliosi – ha aggiunto Mene Pangalos, vice presidente esecutivo, R&S di BioPharmaceuticals, AstraZeneca – di collaborare con l’Università di Oxford per accelerare lo sviluppo e la disponibilità globale di questo potenziale nuovo vaccino contro Covid-19. La velocità con cui questo nuovo vaccino è passato agli studi clinici di fase avanzata è la prova della rivoluzionaria ricerca scientifica di Oxford. Faremo tutto il possibile per impegnarci con governi, organizzazioni multilaterali e partner in tutto il mondo per aumentare la produzione e la distribuzione e garantire una disponibilità rapida ed equa a livello globale “. 

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ULTIMI 10 GIORNI DELL’INIZIATIVA PER IL BANCO ALIMENTARE

Mancano solo 10 giorni allo scadere di #United4ourFuture, l’iniziativa digitale per aiutare oltre 1 milione di bambini italiani dall’altra “pandemia virale”: quella della malnutrizione e dalla carenza di cibo, ancora più accentuata a causa dell’emergenza sanitaria e sociale, dettata dal Covid-19. La campagna di solidarietà alimentare online in favore di Banco Alimentare, e destinata a supportare i bambini più piccoli, da 1 a 14 anni, il futuro del nostro Paese, è promossa da Lundbeck Italia S.p.A. e Unes Supermercati, in collaborazione con Edra S.p.A. A supportare l’iniziativa vi è anche HBA Milan Chapter (Healthcare Businesswomen’s Association). La campagna intende contribuire ad arginare un trend in drammatico aumento, dando un contributo concreto: entro fine maggio, con un semplice click sul portale https://united4ourfuture.org sarà possibile aderire all’iniziativa “mettendo nel carrello” prodotti di primo consumo (pappe, pannolini, e altri articoli) per dare sostegno ai più piccoli. Una spesa libera che Banco Alimentare provvederà a distribuire alle famiglie dei bambini più bisognosi. Sono infatti state pesantissime, in questo periodo di “lock down”, le conseguenze per le famiglie già in difficoltà, per le quali il valore di un pasto rappresentava un “sollievo” importante sul budget domestico, specie in nuclei familiari con più bambini da sfamare. È questo un segnale drammatico del rischio di povertà minorile sommersa nella nostra società che oggi colpisce 1 milione 260 mila bambini, secondo i dati ISTAT del 2018, destinati a esplodere nell’arco dei prossimi mesi con un andamento simile a quello seguito alla crisi economica del 2008. Difficoltà nutrizionali (e non solo) tuttavia generalizzate, tanto che le richieste di aiuto a Banco Alimentare hanno registrato +20-30% in un solo mese, anche da famiglie insospettabili non più in grado di sostenere i bisogni primari dei figli. 
“In questo periodo abbiamo registrato un sensibile aumento di richieste di aiuto alimentare, – dichiara Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus–. Ad essere più colpite le moltissime famiglie con figli. Molti bambini non possono contare neanche su un pasto garantito dalla mensa scolastica e il numero dei minori in povertà alimentare è destinato ad aumentare sensibilmente nei prossimi mesi. Ingrediente fondamentale per la tenuta della nostra società è, e lo sarà sempre di più, la solidarietà: siamo perciò grati a United4ourFuture per questa pronta disponibilità e dimostrazione di sensibilità a conferma che è necessario implementare collaborazioni con aziende ed enti per arginare le conseguenze socioeconomiche indotte dalla crisi sanitaria”.“Questa iniziativa – spiega Tiziana Mele, AD diLundbeck Italia – è nata dalla volontà di contribuire ad arginare l’emergenza socioeconomica, purtroppo già esistente nel nostro Paese, oggi amplificata dal Covid-19 (coronavirus). Ci sentiamo quindi in dovere di agire per aiutare questi bambini e lo facciamo insieme e in partnership con altre realtà con cui condividiamo un obiettivo comune e perché crediamo fortemente che solo con la solidarietà e la collaborazione, possiamo affrontare momenti di difficoltà come quello che stiamo vivendo”.
“Ancora di più oggi, nel mezzo di una situazione difficile e imprevedibile come quella che tutti noi stiamo vivendo, riteniamo sia doveroso e necessario aiutare e sostenere chi si trova in difficoltà – ha dichiarato Rossella Brenna, AD di Unes –. Siamo molto orgogliosi di poter essere partner di United4ourFuture, un’iniziativa a sostegno delle famiglie e, soprattutto, dei bambini, coloro che rappresentano il nostro futuro”.
“In questo momento di emergenza – commenta Amalia Crescenzio, Presidente di HBA Milan Chapter – sta cambiando anche il concetto di leadership. Oggi un buon leader deve essere in grado di ispirare gli altri rispondendo alle esigenze della comunità in maniera fattiva. Questo significa anche rivedere i propri rapporti rispetto ai colleghi e alle persone che ci stanno accanto, anche a coloro che non conosciamo. Questa iniziativa di solidarietà invita tutti a riflettere sulla partecipazione alla vita sociale, guardando attorno e dentro la comunità. Agendo e non lasciandoci sopraffare ma anzi reagendo con azioni concrete, siamo leader! Solo la solidarietà che ‘fa rete’ con altre persone ed enti può contribuire efficacemente a superare il difficile momento che la società sta vivendo, per uscirne più forti, più consapevoli, più capaci di empatia e con un forte senso della comunità”.

Redazione

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Malagò: “Ripartenza Serie A? C’è egoismo da parte di tutti i presidenti” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“C’è egoismo da parte di tutti i presidenti dei Serie A sul fatto di voler giocare o no? Si, tutti hanno in qualche modo un condizionamento da una posizione di classifica, non mi sento di dire che ci sono buoni e cattivi. Questo forse è nella natura umana che ci possono essere delle spinte, in virtù anche del fatto che nel momento in cui si è fermato tutto uno era ad un punto dalla retrocessione o dallo scudetto”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a Radio Incontro Olympia, sui presidenti della Serie A e le differenti vedute sulla ripartenza del campionato.  

“Playoff e playout come piano B del calcio? Non si può pensare che o il campionato parte e finisce oppure non so cosa succede. O tutto o niente. Questa – continua Malagò – è la mia idea del tutto personale. In Italia ci sono circa 15 sport di squadra, dalla pallamano al football americano, dalla pallacanestro al pattinaggio a rotelle, dal rugby al calcio. 14 su 15 hanno fermato i campionati, 14 su 15 non hanno assegnato lo scudetto, 14 su 15 non hanno dato le retrocessioni. Cito la situazione quale è. E’ rimasto il calcio perché è diverso, va bene, perché muove tanti interessi. Io mi permetto di dire che anche la Virtus Bologna di basket avrebbe voluto vincere il campionato o la Pro Recco nella pallanuoto”. 

“Io penso che c’è un rischio piccolo o grande che il campionato o non ricominci, anche se ormai si sono create tutte le condizioni da protocollo che ricominci, ma ci può essere la possibilità che non finisca. A differenza di tanti paesi, a cominciare dalla Germania, che ha già messo in sicurezza il sistema, ha già fatto l’accordo con le televisioni, da noi non c’è assolutamente nulla”, ha sottolineato Malagò. “Allora ho detto facciamo un piano B, poi sta alla federazione dire se giochiamo fino ad ottobre o si fanno playoff o playout. Normalmente se scegli una strada non puoi dire facciamo prima questo e poi l’altro, non è elegantissimo. E’ giusto che la Roma rientri con i playoff nella lotta scudetto? Ma certo che no. Ma lo deve dire la federazione e il consiglio Federale”, ha aggiunto il presidente del Coni. 

Quanto rimpianto c’è nelle Olimpiadi a Roma? “Credo in tutto questo periodo di essermi comportato in modo assolutamente rispettoso, ma – continua il numero uno del Coni, che torna sulla mancata occasione dei Giochi olimpici a Roma – ho sempre sostenuto la tesi che è una ferita che si è cicatrizzata ma sta lì rimangono i segni, e resta per tutta la vita perché si è persa una occasione clamorosa. Per i romani non ci sarebbe stato un euro di aggravio di costi”. 

“Le Olimpiadi estive – continua Malagò – avrebbero risolto anche i problemi degli stadi di calcio. Per sistemare gli stadi in un paese, si passa sempre e solo da una regola, una manifestazione internazionale, campionati del mondo, europei o olimpiadi estive. Prendendo le Olimpiadi a Roma, avevamo già visto le 10 città dove era previsto un intervento sugli stadi che dovevano rispettare le regole del gioco, ma c’era l’accelerazione della burocrazia e della tempistica”, ha proseguito. 

 

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Sala: “A Milano palestre e piscine aperte da giugno” 

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“Palestre e piscine potranno essere aperte da inizio giugno. Per quanto riguarda gli impianti del Comune gestiti direttamente da Milano sport o in concessione, oggi vediamo che il 50% sono aperti, in particolare quelli focalizzati sulla pratica individuale come tennis, atletica o sport del genere”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala, nel consueto videomessaggio postato su Facebook. 

“A tutti – ha sottolineato Sala – chiediamo comunque grande attenzione sull’igienizzazione dei locali e degli spazi, sul controllo del numero degli ingressi, e, come sempre, sul distanziamento”. 

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Gori: “Test e tamponi siano a carico della Regione” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Penso che debba essere un costo del servizio sanitario regionale l’abbinamento di test sierologici e tamponi, questa accoppiata di strumenti è la chiave della profilassi e della protezione personale. Costa tanto ma è una priorità”. Così Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, in collegamento con Agorà con Rai3. 

Parlando di riaperture, qual è la situazione ora a Bergamo? “Non siamo in grado di fare i tamponi a tutti. C’è una situazione molto disordinata, ci sono code e liste di attesa per fare a pagamento i test. Quindi abbiamo riaperto quasi tutto con il rischio elevato di non riuscire ad individuare per tempo i nuovi casi positivi, è una rincorsa”, spiega.  

Sulla disponibilità dei reagenti per i tamponi, “mi chiedo perché lo Stato e la Regione non si siano dati da fare per procurarsi i reagenti nei tempi utili ad avere molti più tamponi già ad aprile, marzo, quando servivano”. 

“Io credo che in questa crisi tanti abbiano sbagliato, abbiamo sbagliato anche noi, anche io per la mia parte quando ho sottovalutato a febbraio la gravità della situazione, ha sbagliato anche la Regione Lombardia – osserva – Ed è sbagliato che a qualunque critica il presidente della Regione e gli assessori rispondano scocciati dicendo che è propaganda. Credo sia possibile sviluppare una critica pacata, rispettosa tenendo conto anche delle enormi difficoltà che la Lombardia ha dovuto affrontare. Quindi si può discutere”. 

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Coronavirus, 8894 nuovi contagi in Russia 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Sono stati registrati in Russia nelle ultime 24 ore 8.894 nuovi contagi di Covid-19, per un totale di 326.448. E’ il settimo giorno consecutivo che l’aumento quotidiano dei casi rimane sotto la soglia dei 10mila.  

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Ilaria Capua: “Covid malattia della città. Il futuro? Meno auto e aerei” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“La pandemia è la prova che non possiamo strafare e permetterci di non essere perdonabili da Madre natura, perché ci estingueremmo. Bisogna progettare con lei una coesistenza virtuosa, civile. Costruire una mappa mentale guidata da quello che Covid-19 ci ha forzato a fare”. A dirlo la virologa Ilaria Capua, che negli Stati Uniti dirige il One Health Center of Excellence dell’University of Florida, in un’intervista a ‘7’. 

La ricercatrice immagina nel post-Covid “un futuro meno di corsa, con meno macchine e meno aerei. Oggi si sta risvegliando un movimento trasformativo dal basso, sto raccogliendo centinaia di ricercatori di altissimo livello e di diverse discipline, perché questa è una ‘malattia delle città’, legata ai trasporti e all’ambiente: a Milano e in Lombardia non sarà mica stata colpa solo del servizio sanitario. C’è tutta una Rete intorno alle città lombarde molto attiva, con una popolazione che si muove in continuazione. I raggruppamenti di massa sono a rischio perché prevedono la vicinanza fisica di persone che potrebbero essere infette. Ne basta una”. “Il coronavirus – sottolinea – non ha le ali. Si sposta con le persone e qui ci è arrivato con gli aerei, non con una scatola di Amazon. Forse bisognerebbe studiare per rinnovare i treni con comparti difettosi, con tutta quella gente ammassata ogni giorno, e sarebbe una buona idea. E con questo movimento, che nasce in collaborazione con il Cern di Fabiola Gianotti (che mette a disposizione le infrastrutture e il potere di calcolo), sta partendo una meravigliosa sfida di ricerca. Direi che è una ricerca ‘populista’ perché qui ognuno si mette in gioco in prima persona, e alla fine scavalca il barone. Qui uno vale uno. E pancia comanda”.  

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