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Una nuova associazione per il sud: Un Giorno

Il Cilento è una terra, un territorio assai particolare vario e multiforme in tutti suoi aspetti: ha bisogno di essere conosciuto, visitato, apprezzato per essere migliorato. A questo proposito nasce l’Associazione Culturale e di Promozione Sociale ” Un giorno “: il momento è particolare, l’epidemia ci blocca a casa, limitando i nostri rapporti sociali ma le parole, l’organizzazione, l’esempio spontaneo e profondo possono servire da volano per aprire nuove vie di conoscenza visiva e culturale nel momento in cui il nostro popolo riprenderà a vivere liberamente.
Noi promotori (Paolo Napolitano, Maria Lisa Bencivenga, Giorgio Mellucci, Imma Danilo Canditone, Michele Micunco e Luca Gallo ) di questa iniziativa siamo pronti a cominciare spinti da un genuino entusiasmo: l’oggetto del nostro impegno è seducente e stimolante: dovremmo sollecitare la curiosità per questa terra, il Cilento, dove un mare pulitissimo ci accompagna a coste frastagliate, a vallate profonde, dove gli abitanti ricchi di umanità e buon senso vivono seguendo ancora antiche tradizioni adattandole ad una modernità positiva. La loro vita è sana e longeva in un ambiente naturale in cui i vari elementi da quelli sociali a quelli materiali come la cucina sono fusi in maniera equilibrata.
Il nostro compito si realizzerà nel dare un contributo positivo rendendo questi valori duraturi e notori per tutti coloro che sono dotati di buona volontà e curiosità vitale. L’idea di questa associazione è nata nella frazione di Cosentini del Comune di Montecorice nel periodo estivo vicino al mare di Acciaroli e Santa Maria di Castellabate dell’anno scorso ed ha preso concretezza nel mese di marzo di quest’anno: il Presidente dell’associazione è Paolo Napolitano, vice- Presidente Giorgio Mellucci, Segretaria Maria Lisa Bencivenga, Tesoriere Luca Gallo, Supervisori Imma Danilo Canditone e Michele Micunco.

Un’associazione per conoscere ed apprezzare le nostre terre !
L’esordio dell’Associazione Culturale e di Promozione Sociale “ Un Giorno “ si è manifestata attraverso l’accordo del direttivo ( Paolo Napolitano, Maria Lisa Bencivenga, Giorgio Mellucci, Imma Danilo Canditone, Michele Micunco e Luca Gallo) al fine di chiedere la cittadinanza onoraria presso il Comune di Montecorice ai luminari della medicina Carmine e Mario Malzoni .SI UNISCEcondividendone gli intenti e le motivazioni, alla proposta formulata, attraverso una nota indirizzata al Sindaco del Comune di Montecorice avv. Pierpaolo Piccirilli,dall’Associazione culturale e di promozione sociale “MeriDiano” presieduta da Giorgio Mellucci , dai quattro cittadini di Montecorice, Francesco Lembo, Mario Greco, Rosario Meola e Filomena Lamanna di conferire la cittadinanza onoraria a Carmine e Mario Malzoni.Tali personalità hanno contribuito a portare lustro alla nostra cittadina, avendo essi origini Cilentane (Fornelli), in Italia prima e in tutto il resto del mondo poi, per generazioni, attraverso la loro opera instancabile, che è stata sempre guidata da una passione e una dedizione degne di nota.Di seguito si passeranno in rassegna solo alcuni di tanti aspetti delle loro vite, che si spera possano rendere la giusta percezione di quanto notevoli siano stati, e continuino ad essere, i meriti di Carmine e Mario Malzoni.Carmine nacque il 23 giugno 1941 ad Avellino. Figlio di quel Mario che, insieme ad altri medici, dette vita ad una clinica per la medicina (Villa dei Platani) a Mercogliano (AV), ad una clinica per i malati di mente ad Avellino (Villa dei Pini), ad una clinica a Torre del Greco e che iniziò a costruire la clinica di Agropoli, non riuscendo, però, a vederla mai finita perché morì, decise di seguire le orme paterne. A soli 29 anni, nel ’70, prese in mano le redini dell’opera che suo padre non era riuscito a portare a compimento e, insieme con la sorella Mariella, finì la costruzione della clinica di Agropoli e incrementò l’attività medica di eccellenza delle cliniche. Nel 1981 inaugurò la Diagnostica Medica.Carmine Malzoni, infatti, è un ginecologo avellinese, luminare del settore e direttore della Clinica Malzoni,“che – come scrivono i proponenti– ha saputo coniugare negli anni amore e passione per la sua professione ma anche un sano attaccamento alle radici della propria famiglia, senza mai dimenticare il legame con Fornelli, frazione del nostro comune, dove ha casa e dove torna sempre con piacere”. Egli ha ricevuto già un premio dal Comune di Battipaglia nel 2010, per essere stato artefice della nascita di oltre 110 mila bambini. Ora anche Montecorice potrebbe riconoscere i suoi meriti e il suo legame con il centro cilentano, attribuendogli la cittadinanza onoraria.Mario, il figlio di Carmine, è nato nato ad Avellino il 17/06/69. È uno dei massimi esperti nel campo della chirurgia laparoscopica e endoscopica.Attualmente è Primario dell’U.O. di Endoscopia Ginecologica Avanzata presso la “Casa di Cura Malzoni” ad Avellino, Direttore del “Centro Nazionale Endometriosi (Gruppo Malzoni)”, Direttore del Centro di Chirurgia Pelvica Avanzata “Endoscopica” e Presidente della Società Italiana di Endoscopia Ginecologica (SEGI), Membro del Board della Società Internazionale di Endoscopia Ginecologica (ISGE)., Socio fondatore del sito SurgeryU della American Association of Gynecological Laparoscopists (AAGL), Segretario Nazionale (2005-2007) della Società Italiana di Endoscopia Ginecologica (SEGi), membro del Board e Delegato Rapporti Esteri della Società Italiana di Endoscopia Ginecologica (SEGi) dal 2013, membro del Comitato Scientifico della Associazione Italiana Endometriosi (AIE), nonché Consulente di Chirurgia Endoscopica e Robotica presso: la Casa di Cura Villa Del Rosario -ROMA, la Clinica Ruesch -NAPOLI, la Casa di Cura Villa del sole -SALERNO.È, inoltre, Professore Associato con Abilitazione Scientifica Nazionale dal 2014, Professore Emerito-Onorario presso l’Università e Centro di Ricerca di Mosca (RUSSIA).Ha ricoperto l’incarico di insegnamento in Oncologia ed Endoscopia Ginecologica presso la Seconda Università degli Studi di NAPOLI e presso l’Università degli Studi di Foggia.Durante il Congresso mondiale della Società di laparoscopia degli Stati Uniti, uno di quegli appuntamenti in grado di cambiare il volto a tecniche e modalità chirurgiche consolidate , ha eseguito un intervento nella Sala Operatoria della Clinica Malzoni di Avellino, mentre, in collegamento da Vancouver, duemila medici specialisti, provenienti da ogni parte del globo, assistevano in diretta all’operazione. Queste due persone, che hanno contribuito, con il loro apporto diretto, fino ad oggi, al progresso delle tecniche il campo medico e, indubbiamente, al miglioramento delle condizioni di vita di parte dell’umanità, sono “figli” della nostra terra, che diede natali ai loro avi.Con la presente, inoltre,CHIEDEl’intestazione di una via o largo a Fornelli in memoria di Gennaro Malzoni e del Senatore Basilio Focaccia, due degli avi, appunto, di Carmine e Mario Malzoni.Gennaro Malzoni, il cui cognome in origine era Malzone, nacque a Fornelli, frazione del Comune di Montecorice, il 02/04/1864 e morì il 20/10/1955. Fu sepolto nella cappella di famiglia nel comune di Montecorice .Gennaro Malzoni andò alla fine dell’800 in Brasile, luogo che all’epoca era un impero dove ancora esisteva la schiavitù. Alla fine dell”800 dal Sud Italia si scappava, con la speranza di assicurarsi un futuro che offrisse migliori possibilità, proprio come accade ancora oggi. Da poco, nel 1860, era stata fatta l’Unità d’Italia e soprattutto il Sud soffriva le conseguenze della “dominazione” piemontese. Gennaro, durante la traversata che lo portò in Brasile, ebbe quale compagno di viaggio, sullo stesso piroscafo, Francesco Paolo Matarazzo, che era di Castellabate, il quale divenne l’uomo più ricco del Brasile e fu nominato Conte dal Re Vittorio Emanuele III .Matarazzo, dopo la Grande Guerra, mandò in Italia due navi di grano. In virtù dell’amicizia stretta con Matarazzo, Gennaro fu nominato Console Onorario del Distretto di Araraquara, nella zona di San Paolo, ed ebbe in concessione 100 mila ettari di terreno. Durante i giorno trascorsi nella sua amata campagna, si accorse che il clima del luogo era ideale per la coltivazione del caffè. Gennaro sposò Caterina Meola (20/4/1863), che aveva sette sorelle, due delle quali erano in Brasile. Le altre, invece, si erano sposate in Italia. Una di queste fu la madre del Senatore Basilio Focaccia, un’altra fu la nonna di Domenico Greco, che fu sindaco di Montecorice per tantissimi anni, nonché fondatore, nel 1972, della ditta Greco di fichi secchi artigianali . Un’altra delle sorelle di Caterina fu la nonna di un Carmine Malzone, che abita ad Agnone, e il cui padre aveva mantenuto il cognome Malzone, un’altra sorella di Caterina, ancora, che aveva sposato un Malzone, fu la madre di Francesco Malzone, di Agnone, nostromo sui sommergibili della marina militare e comandante della barca di Umberto Agnelli. Un’altra ancora, poi, fu la nonna di Franco Giannella, ex comandante dei vigili di Montecorice . Gennaro aveva tre fratelli, Carmine Domenico, Nunzio e Filippo che chiamò con lui in Brasile. Intanto in Italia Carmine Domenico e Nunzio avevano sposato due sorelle di Caterina Meola . Si spostarono tutti in Brasile. Gennaro in Brasile fondò una città, Matao, e chiamò in Brasile i braccianti pugliesi. Così, insieme ai tre fratelli dette avvio ad una grossa attività agricola che chiamò “Fazenda Trinidade dei fratelli Malzoni”. Fu in questa occasione che ebbe origine il cognome Malzoni. In virtù della sua fervente devozione a San Pietro, Gennaro fece edificare il Campanile di Fornelli e fece trasformare la Cappella preesistente nella bella Chiesetta attuale. In occasione della festa del paese in onore di San Pietro, Patrono di Fornelli, ebbe sempre un ruolo di primo piano e si occupò molto della vita sociale delle persone della comunità, dando il suo importante contributo in ogni occasione in cui il suo intervento era utile o possibile.Il Sen. Basilio Focaccia (Ortodonico, 14 dicembre1889 – Agnone Cilento, 20 luglio1968) è stato un ingegnere, accademico e politico italiano. Senatore della Repubblica per quattro legislature, assunse incarichi in diversi ministeri e ricoprì posizioni di vertice in organismi dedicati allo sviluppo in Italia delle fonti energetiche derivanti dall’uso civile dell’energia nucleare in Italia: il Comitato Nazionale per le Ricerche Nucleari (CNRN) e il Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare (CNEN). Nel 1934 fu nominato, per «chiara fama», professore ordinario alla cattedra di Misure Elettriche dell’ Università di Napoli, di cui fu titolare dal 1935. Due anni dopo fu incaricato di Elettrotecnica presso l’ Università di Roma, dove si trasferì definitivamente nel 1938, assumendo anche l’incarico di direttore dell’Istituto, rimanendovi fino al pensionamento e alla nomina ad emerito del 1966. Fu socio dell’Accademia nazionale delle scienze e corrispondente dell’Accademia Pontaniana; gli fu conferito, nel 1961, il premio Giancarlo Vallauri; ricevette la Medaglia d’oro per i Benemeriti della cultura. Con l’avvento dell’ordinamento repubblicano ricoprì varie cariche politiche: nelle elezioni politiche del 1948 fu eletto Senatore della Repubblica della I Legislatura nel collegio di Sala Consilina, carica politica che ricoprì consecutivamente anche nella II,III e IV Legislatura. Fu investito della nomina a sottosegretario nel governo De Gasperi VII (Trasporti), e De Gasperi VIII (marina mercantile) e nel governo Pella (industria e commercio). Nelle corso delle quattro legislature fu membro di numerose commissioni parlamentari. Nel 1956 fu nominato alla presidenza del Comitato Nazionale per le Ricerche Nucleari e, nel 1957, fu relatore dei provvedimenti legislativi di ratifica dei trattati di Roma istitutivi del Mercato Comune Europeo e dell’EURATOM. Nel 1960 fu nominato alla carica di vicepresidente del neonato Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare, al cui interno fece parte della commissione per la sicurezza nucleare. Fondò l’Associazione Nazionale d’Ingegneria Nucleare, di cui fu socio onorario, e fu presidente della Rassegna Internazionale di Elettronica Nucleare e Tele-radio-cinematografica, fin dalla fondazione. Fece costruire il porto di San Marco di Castellabate , la strada dell’Assunta (Cosentini) Strada cimitero di Montecorice , Strada da Perdifumo – acqua Cilento ad Assunta , strada da Assunta a Capograssi. Teneva molto al suo comune e cercò sempre di farlo progredire. Per quanto fin qui descritto, per il loro forte legame con il luogo dal quale ebbero i natali e per il legame con i loro discendenti, dei quali si chiede il conferimento della cittadinanza onoraria di Montecorice, l’Associazione Un Giorno ha pensato di chiedere l’intitolazione di una via, largo, piazza o altro a Gennaro Malzoni e al Sen. Basilio Focaccia .Contestualmente alla formulazione delle richieste di cui sopra, l’Associazione Un Giorno ritiene di dover portare alla Vostra attenzione anche i meriti di altre tre importanti personalità, che hanno dato importanti contributi nel progresso e nella crescita della comunità di Cosentini, frazione di Montecorice.Fa riferimento a:Federico Martino 31-01-1950 – 4 -11-2015 Maestro elementareMarco Messano 20-12-1969 -13-3-2019, che lavorava a RomaGiuseppe de Vita 26-04-1959 -15-10 -2019 Assistente tecnicoAffinché i loro nomi non vengano mai dimenticati dalle generazioni future, che non avranno la fortuna di conoscerli personalmente, ma potranno familiarizzare con i loro nomi e le loro storie attraverso dei simboli che terranno viva la loro memoria, l’Associazione Un Giorno vorrebbePROPORREl’intitolazione agli stessi di un largo, un via o una piazza nel loro luogo di origine, ossia Cosentini, frazione di Montecorice , dove hanno partecipato attivamente alla vita sociale.Il maestro Federico Martino, in particolare, ha formato diverse generazioni di studenti e, durante la sua lunga carriera di insegnante, è riuscito a farsi amare ed apprezzare da tantissimi dei suoi alunni. Il suo entusiasmo e la sua passione, hanno coinvolto i giovani a partecipare agli eventi della Congrega , le varie sagre ed unirsi al comitato festa per non dimenticare le tradizioni del proprio Comune.Marco Messano e Giuseppe De Vita hanno partecipato sempre attivamente e con enorme dedizione alla vita della comunità. Tutti ricordano l’importante ruolo svolto dagli stessi in occasione delle Celebrazioni del Venerdì Santo con la Congrega della Socia . Il loro impegno verso la comunità era trasmesso anche grazie al loro modo di fare in quanto sempre sorridenti e pronti ad invogliare i giovani .Inoltre ChiedeChe al posto degli alberi tagliati in via Scipione Landulfo , zona parcheggi in Località Cosentini ,vengano piantati degli alberi di limone in quanto hanno un aspetto decorativo migliore .Certo che le nostre richieste verranno opportunamente vagliate, ringraziamo e porgiamo cordiali saluti.Associazione culturale e di promozione sociale “ Un Giorno “
Michele Micunco socio del direttivo ha protocollato la domanda per l’iniziativa sopra citata presso il #ComunediMontecorice

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Redazione StreetNews.it
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