giovedì, Maggio 2, 2024
No menu items!
HomeRedazione StreetNewsComunicati StampaSabato 20 giugno (Giornata Mondiale del Rifugiato) esce "BALKANIKA"

Sabato 20 giugno (Giornata Mondiale del Rifugiato) esce “BALKANIKA”

Sabato 20 giugno, in concomitanza con la Giornata Mondiale del Rifugiato, esce “BALKANIKA”, il nuovo singolo del quintetto strumentale GUAPPECARTO’ estratto dall’album di inediti “Sambol – Amore Migrante”.

BALKANIKA” racconta, con il suo sound malinconico, il viaggio che Vladimir Sambol – musicista croato realmente esistito a cui è ispirato il disco – ha dovuto compiere per scappare da Fiume, devastata dalla guerra. 

«Una propulsione che trasfigura l’esperienza del viaggio di Sambol, che diventa nostro – racconta O’Malamente – Sicuramente il brano che più s’allontana dalla scrittura di Vlado e anche rispetto all’universo sonoro dei Guappecarto’. Ne fui letteralmente rapito, ma non dalla particolare scelta ritmica, vivace dal carattere tipicamente balcanico, quanto da quello che forse si nascondeva nella sua melodia. Suonandola lentamente al piano, mi innamorai del colore delle sue note: addolorate e migranti, come un cuore caldo nel gelo della notte».

Registrato alle “Officine Meccaniche” di Milano e missato da Laurent Dupuy(vincitore di due Grammy Awards), l’album Sambol – Amore Migrante è composto da 9 rivisitazioni delle opere di Vladimir Sambol, compositore degli anni ’30 nato a Fiume ed emigrato in Svezia dopo la Seconda Guerra Mondiale. La scrittura del musicista è stata in alcuni casi fedelmente rispettata, in altri invece è servita a sviluppare brani profondamente diversi dall’originale a favore di una ricerca sonora inedita e atipica per il quintetto.

Il disco, prodotto da Stefano Piro, che vede la partecipazione di Vincent Segal (violoncello),Daniele Sepe (sassofono), Marzouk Mejri (daf e tar) e di tanti altri musicisti di fama internazionale, nasce dall’incontro con la figlia di Sambol, Mirjam Sambol Aicardi,che rimane impressionata dai live dei Guappecarto’, invitandoli a ripercorrere il repertorio del padre.

«Abbiamo riconosciuto subito nella richiesta di Mirjam un dolcissimo desiderio: far rivivere il padre attraverso le note da lui lasciate e da lei preziosamente custodite per tanti anni – affermano i componenti del gruppo – Questo disco è dedicato a quell'”amore migrante”, che non teme barriere, viaggia, va al di là dello spazio e del tempo e si tramanda di padre in figlia. La storia di Mirjam e Vlado ci ha portato ad abbandonare le nostre zone di conforto, a trovarne altre adatte al confronto ed è stata la fonte di ispirazione per dare nuova forma al nostro suono».

Alessandro Testa

image_printStampa Articolo
Alessandro Testa
Alessandro Testa
Classe 1984, è ingegnere e allo stesso tempo critico cinematografico e appassionato di cronaca e giornalismo. Dal 2019 collabora per StreetNews.it!
RELATED ARTICLES

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -

articoli popolari

commenti recenti

- Advertisement -