L’ossigeno terapeutico e gli antibiotici iniziano a scarseggiare nelle farmacie napoletane che sono prese sempre più d’assalto. La domanda si quintuplica e supera l’offerta che si rimpicciolisce di fronte ad un approvvigionamento anche solo precauzionale nel timore di una possibile infezione da Covid. I fornitori sono in affanno e l’intero sistema rischia di collassare. Le farmacie sono ormai diventate anche il centro nevralgico per l’esecuzione del tamponi rapidi. In quelle più grandi si va avanti al ritmo di 300-400 test al giorno, con il 20% di positivi sul totale. Il circuito, inoltre, va in tilt quando il farmacista deve inserire i dati del positivo nella piattaforma online che a volte si blocca e provoca dei ritardi che si riversano anche sull’iter vaccinale. Alcuni hanno deciso di non erogare kit fai da te considerando il tampone uno strumento sanitario da utilizzare in modo corretto e non tra le pareti di casa senza alcuna qualifica da parte dell’esecutore. Nonostante l’impennata della richiesta di tamponi effettuati nelle farmacie, la “Federfarma” comunica che non c’è nessuna carenza per quanto riguarda la disponibilità degli antigenici. La situazione- afferma Antonello Mirone, presidente Federfarma- è sotto controllo, durante le feste c’è stata un po’ di pressione ma per il futuro le scorte di tamponi rapidi sono garantite. La pandemia galoppa e non lascia indietro nessuno. Anche il mondo dello spettacolo ne risente: al San Carlo è stato sospeso “Il lago dei cigni” dopo che alcuni ballerini sono risultati positivi. Per quanto riguarda i numeri giornalieri, invece, in Campania si registrano più di 12 mila positivi mentre i posti in terapia intensiva e in degenza ordinaria restano stabili, indice di contagio in lieve discesa fissato al 10,21%.
a cura di Marianastasia Letizia
