venerdì, Aprile 26, 2024
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ADDIO ALLE ARMI, festività in onore di Maria SS. Degli Angeli Presentato da “Comitato carro Artigiani”

Addio alle armi, una storia di amore, di guerra e di pace.

Un’idea progettuale tratta dal famoso romanzo di Ernest Hemingway, ambientato nella prima Guerra Mondiale e pubblicato nel 1929.

“Come docente di letteratura, negli ultimi mesi, ho avvertito una particolare difficoltà nel mantenere linearità nella progettazione didattica. Il turbinio di emozioni spingono, quotidianamente, i miei studenti alla ricerca di risposte, di certezze, di speranze. Come spiegare le dinamiche mentali di chi persegue la pace ricorrendo alla guerra? Di chi condanna il genocidio ma subisce inerme il corso degli eventi?”

La volontà da cui nasce il progetto artistico dell’attore Barbato De Stefano risiede, dunque, nel desiderio di mostrare che, di fronte a un tempo destinato ad essere sconvolto dalla violenza e dalla morte, la ricerca della serenità e dell’amore è l’unica cosa che abbia senso e per cui valga la pena di lottare.

Da qui l’idea di associare il significato dell’opera scultorea al racconto dello storico romanzo, mutandone però il finale; non più drammatico ma intriso di speranza.

Il carro principale è caratterizzato da una “scenografia in movimento”, sviluppata fronte/retro, capace, così, di descrivere una narrazione in ciascuna delle visuali.

Il quadro della Madonna degli Angeli è in primo piano, maestoso nei suoi quasi 3 metri di altezza; presenta una cornice trivellata da proiettili che lasciano intravedere la scenografia retrostante rappresentante il muro delle fucilazioni con un forte impatto emotivo. Uno scenario formato da 9 statue lignee scolpite a mano, tra cui una statua di enorme valore risalente al 1880 dal titolo “Il Sacro Cuore degli Artigiani” ad opera del maestro Richetti della scuola di pittura di Brescia. L’ultimo piano della scenografia è rappresentato da pareti colpite dai proiettili e macchiate di sangue. Trasposizione cruda e crudele di una verità da cui non è possibile fuggire.

Ma ecco il colpo di scena…le sponde e il pianale del carro, sono costellate di cuori dalle svariate dimensioni, con peluche e vecchi giocattoli dal forte valore simbolico, merito del lavoro degli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale Bovio-Pontillo-Pascoli di Cicciano (NA).

L’intero progetto, si è reso possibile grazie all’opera degli artisti selezionati dal curatore, l’attore Barbato De Stefano. Nomi del calibro di Enrico Melato, Fabrizio Barba Brisiu di Borgo San Dalmazzo (Cuneo), Fabrizio De Luca (Switch Art), che ha realizzato un murales stile street Art e grazie alla disponibilità del Polo Mantenimento Pesante Sud di Nola (NA) nella figura del Generale Brigadiere Roberto Nardone che ha concesso reti scenografiche e oggetti militari.


Tanti gli artisti Artigiani di Cicciano coinvolti che, attraverso una serie di scelte stilistiche e simboliche, sono riusciti a trasmettere il messaggio di forza, speranza e pace.

Una grande collaborazione, infine, da parte dei maestri e del Preside Giacomo Vitale dell’Istituto Statale Bovio-Pontillo-Pascoli di Cicciano.

Si ringraziano i collaboratori Tony De Stefano, Domenico Miele, Giuseppe Vitale e Massimo De Luca, per la realizzazione dell’intero progetto.

PROGRAMMA

Giovedì 11 Aprile                   esposizione carro lungo il Viale del Santuario

Venerdì 12 Aprile                   esposizione carro lungo il Via Caserta

Domenica 14 Aprile              sfilata del carro

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DOMENICA 14 APRILE AL TEATRO BOLIVAR ARRIVA “FONÈS”

Domenica 14 aprile, alle ore 19.00, al teatro Bolivar (Via Bartolomeo Caracciolo, 30), diretto da Nu’Tracks, arriva “FONÈS”, dal greco “Voci”, un progetto di spettacolo per due attori-autori: Francesca Muoio e Luca TrezzaFormiche di Vetro Teatro presenta la storia di alcuni personaggi semplici, miseri, quotidiani a cui accade qualcosa di straordinario e che, con il loro atteggiamento di fronte al Mistero, assurgono al ruolo di personaggi tragici. I monologhi e i racconti che s’intrecciano sono voci, Fonès appunto, che provengono dal fondo, dalle crepe delle mura, dal profondo sia dei personaggi che degli autori-attori e attraversano e ripercorrono i vicoli, le strade e gli umori di un luogo indefinito, di un Sud del Mondo. Due attori in uno spazio vuoto. Solo qualche vestito e inizia il racconto.

Sono lui, lei. Sono anziani, ragazzini, uomini, donne. Sono epoche e vissuti diversi che si mescolano. Sono la notte, gli animali e l’atmosfera che li pervade. Ognuno di loro ha una “crepa” da raccontare. Ognuno una speranza da gridare. Le loro storie s’intrecciano fondendo la voce al gesto e il gesto alla musica. Un quadro frammentato, scomposto, antico e contemporaneo.

LUCA TREZZA

Nato a Salerno il26.09.1983, si diploma come attore nel 2007 presso l’Accademia Nazionale d’Arte DrammaticaSilvio d’Amico. È diretto da Giancarlo Sepe in “Napoletango”, “Shakespeare low” e “Favole di Oscar Wilde”; da Piero Maccarinelli in “Il romanzo di Ferrara” e da Armando Pugliese in“La cucina”, di Harold Wesker. Lavora, tra gli altri, anche con Enrico Maria Lamanna, Massimiliano Farau, Cristina Donadio e Enzo Moscato. Si classifica al terzo posto nel 2008 al Concorso Nazionale Prova d’Attore – Torino.Nel 2008 fonda la Compagnia Formiche di Vetro e inizia un percorso autonomo come autore e attore, tra riadattamenti e drammaturgie originali, tra cui si segnalano “Quel che ne resta delle mie formiche”, “Fazzo-letti” e “wwww.testamentopuntoeacapo” col quale si classifica al I posto nella sezione “Teatro” al Festival della Creatività di Roma Capitale 2013, vincitore del XII FestivalVoci dell’Anima 2014, premio della Critica “CRT” di Milano e il premio della Critica Teatro degli Atti di Rimini. E il suo monologo-soliloquio “Trittico del mio Byte” da lui scritto, diretto e interpretato. Nel 2013 fonda il “Progetto Allenamento”, un Allenamento per Attori da cui si forma la Compagnia Progetto Allenamento attraverso la quale porta in scena spettacoli e studi scenici ideandoli e dirigendoli, cercando una modalità possibile di produzione dal basso ed una propria stilistica e Poetica Teatrale. Dal 2021 ad oggi porta in scena con Francesca Muoio “Leggendo Leggende Napoletane” e “Divin ‘a Mmente Dante” al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, alla Casina Vanvitelliana, in altri teatri di Napoli, Pisa, Roma, nelle Marche e alla Scuola Holden di Torino e al Festival “Le voci dell’Anima 2022”.Nel 2023 vince il Festival “Indivenire” con Fonès come miglior regia, miglior drammaturgia e miglior attore.

FRANCESCA MUOIO

Nata a Napoli il 26.06.1984. Diploma di maturità classica. Si laurea a Napoli in Scienze della Comunicazione. Si diploma come attrice nel 2007 presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”. Perfeziona i suoi studi presso Pontedera Teatro diretto da Roberto Bacci e Roberto Latini. Dal 2007 al 2020 lavora in teatro diretta da Valery Fokin e Nikolay Roshchin, Gabriele Lavia, Giuseppe Sollazzo, Nadia Baldi, Ruggero Cappuccio, Claudio Di Palma, Jurij Ferrini e Armando Pugliese. Aiuto regia nella compagnia teatrale “Progetto U.R.T.” di Jurij Ferrini. Insegnante per laboratori di teatro con la compagnia “Formiche di Vetro Teatro”. Regista, autrice ed attrice della compagnia teatrale “PrimeLune Teatro”. Nel 999 vince il Premio di narrativa per la Scuola Superiore Pironti Librai Editore con “La tendina Rosa” Nel 2012 riceve la menzione speciale della giuria al Festival “Alla Corte dei Corti” come compagnia. Nel 2013 vince il concorso nazionale di prosa “Salicedoro” e il Festival Inventaria 2013, sezione corti come compagnia. Si diploma alla Holden di Torino, sezione Over 30. Nel 2018 partecipa al Napoli Teatro Festival come autrice, regista e attrice dello spettacolo “Il paese di chi se ne va”. Si diploma in doppiaggio presso “Ars Factory” di Roma. Nel 2021 vince il concorso “I corti della formica” come migliore attrice. Dal 2021ad oggi porta in scena con Luca Trezza “Leggendo Leggende Napoletane” e “Divin ‘a Mmente Dante” al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, alla Casina Vanvitelliana e in altri teatri di Napoli, Pisa, Roma, nelle Marche e alla Scuola Holden di Torino. e al Festival “Le voci dell’Anima 2022”. Nel 2023 vince il Festival “Indivenire” con Fonès come miglior regia, miglior drammaturgia e miglior attrice.

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Presentazione del libro ” Sta Scrivendo” di Stefano Piccirillo speaker radiofonico poliedrico di Radio Kiss Kiss

Convegno presso la Sala Caduti Nassiyria della Regione Campania organizzato dall’On.Pasquale Di Fenza consigliere regionale Campania e con l’ausilio delle sue valenti collaboratrici Mary Russo, Luciana Solla e Teresa Formisano. A moderare il convegno è stato l’eccellente Pippo Pelo di Radio Kiss Kiss.

Si è tenuto oggi 10 aprile 2024 presso la Sala Caduti di Nassirya presso l’isola F13 al Centro Direzionale di Napoli, sede del Consiglio Regionale Campania, un interessante convegno per la presentazione del libro “Sta Scrivendo ” dello speaker radiofonico di Radio Kiss Kiss network Stefano Piccirillo.

Il testo presentato dall’autore Piccirillo richiama il tema dell’educazione ai sentimenti e al tema dell’amore nelle sue più svariate sfaccettature.

A fare gli onori di casa colui che ha reso possibile questo convegno l’On.le Pasquale Di Fenza Presidente del Gruppo “Azione – Per” consigliere regionale sempre attento alle problematiche sociali e giovanili.

Un contributo significativo alla realizzazione del convegno è stato dato dalle valenti e professionali collaboratrici dell’ On. Di Fenza, Mary Russo, Luciana Solla e Teresa Formisano.

Hanno preso parte al convegno anche gli studenti di un istituto turistico di Arzano, entusiasti e molto partecipi all’evento, e come rappresentante scolastico ha preso parte al convegno  la Dott.ssa Francesca Di Mascolo, specialista in Scienze Motorie.

Tra i relatori anche la Dott.ssa Marina Melogli, Direttore Humaniter Napoli e il Dott.Francesco Del Genio, Primario Unità Operativa Chirurgia Generale “Villa dei Fiori” di Acerra.

Un convegno che ha evidenziato l’importanza dei sentimenti in tutti gli ambiti non solo quelli esclusivi al rapporto di coppia ma anche estesi alla famiglia, alla amicizia e all’ amore per Dio come un amore diverso ma forte aldilà dell’essere credenti o non credenti ma alla sensazione che si prova di pace entrando in una chiesa e al clima di beatitudine che si respira.

Stefano Piccirillo con il suo libro ha dato risalto ai sentimenti in una maniera semplice, chiara e diretta senza fronzoli ma facendo immergere i lettori in una atmosfera vissuta da tutti e con diverse pagine sulle emozioni vissute con l’amore e la sua influenza positiva nei rapporti umani.

a cura di Christian Russo

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Arrivano i Metamostri per il lancio dei Kid Pass Days

A Città della Scienza, per l’evento di lancio dei Kid Pass Days, l’annuale maratona di eventi per famiglie, che quest’anno si svolgerà in oltre 120 musei italiani con la media partnership di Rai Kids e Rai Radio Kids, sbarcano i Metamostri, il programma per bambine e bambini del gruppo editoriale Ciaopeople.

“Siamo molto felici della sinergia nata con Kid Pass e Città della Scienza, che ci dà la possibilità di portare Metamostri fuori dalle dinamiche digitali, in un grande evento dal vivo.” ha detto Luca Iavarone, direttore editoriale di Metamostri, “L’obiettivo del format è innanzitutto l’educazione emotiva. Metamostri dà strumenti alle bambine e ai bambini per sviluppare l’intelligenza emotiva e relazionale attraverso il gioco, le canzoni, l’esperienza e soprattutto l’esempio. E poiché l’equilibrio tra l’identità fisica e quella virtuale è uno dei grandi temi del futuro, non manchiamo di trattare la gestione consapevole di connessione e disconnessione.”

Il progetto, che utilizza il teatro di figura, di cui l’Italia vanta un’antica tradizione (da Pulcinella a Topo Gigio, Uan, Dodò), ha il patrocinio dell’Università di Napoli Federico II, Dipartimento di Scienze traslazionali.

Domenica 21 aprile, in occasione del lancio ufficiale dei Kid Pass Days, sarà possibile incontrare i Metamostri a Città della Scienza, con una speciale proiezione nella suggestiva cornice del Planetario. Un’esperienza che, con la presenza di tanti laboratori educativi e interattivi per i più piccoli, si annuncia indimenticabile per tutta la famiglia.

Ogni anno, Kid Pass, l’organizzazione che da 10 anni si occupa di informazione specializzata per le famiglie con bambini fino ai 13 anni, dà vita a una grande maratona di eventi diffusi, in collaborazione con musei, spazi culturali, castelli, planetari, parchi archeologici e associazioni su tutto il territorio nazionale, i Kid Pass Days. E quest’anno la manifestazione sarà anticipata proprio dall’appuntamento di Napoli, insieme ai Metamostri: “Nel corso di questa giornata – spiega Marianna Vianello, fondatrice e CEO di Kid Pass – Kid Pass consegnerà un riconoscimento al Presidente di Città della Scienza per l’impegno e l’efficacia delle iniziative per famiglie promosse in questi anni in collaborazione con il circuito di cultura a misura di bambino”.  Grazie alla partecipazione di Pingu’s English Italia e Pingu’s English Avellino in questa occasione speciale ci saranno esperimenti anche in inglese.

La dichiarazione del Presidente di Città della Scienza, Riccardo Villari:

“Siamo felici di ospitare Metamostri del gruppo editoriale Ciaopeople in occasione del 10° anniversario dei Kid Pass Days: una giornata speciale per i più piccoli che avranno la possibilità di immergersi in un mondo fantastico e interattivo, dove l’antica tradizione e la scienza incontrano la fantasia. Onorati di ricevere inoltre, da Kid Pass, un riconoscimento che pone Città della Scienza come luogo culturale leader nell’ambito dell’edutainment, una mission che perseguiamo con passione e impegno da sempre”.

Il costo del biglietto di ingresso a Città della Scienza, acquistabile online o presso la biglietteria, è di 10€ per gli adulti e 7€ per bambini e ragazzi dai 3 ai 17 anni. La proiezione e il laboratorio di Metamostri delle 11.20 al Planetario sono gratuiti per i visitatori del museo, previa prenotazione fino a esaurimento posti da effettuare presso l’infopoint di Corporea.

Per maggiori informazioni sull’evento, leggi l’articolo.  

Programma della giornata: 

10.30 – 11.15 Laboratorio Un corpo emozionante – IV Piano Corporea Sala grande.

11.20 – 12.10 Proiezione e Laboratorio Metamostri – Planetario.

12.30 – 13.15 Laboratorio Effetti Emozionali – IV Piano Corporea Sala piccola.

12.30 – 13.15 Laboratorio Fun with Science – Sol Lewitt.

14.00 – 14.30 Laboratorio Scienza a colori – LAB 1 Piano Terra Corporea.

14.45 – 15.30 Laboratorio Effetti Emozionali – IV Piano Corporea Sala piccola.

15.30 – 16.15 Laboratorio Un corpo emozionante – IV Piano Corporea Sala grande.

16.15 – 17.00 Laboratorio Fun with Science – Sol Lewitt.

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2700 ANNI DI VITICOLTURA NELLA TERRA DEI MITI PRESENTATO IL CONSORZIO DI TUTELA DEI VINI DEI CAMPI FLEGREI

Successo al Convegno “Vitivinicoltura e Sviluppo” nel Parco Vanvitelliano del Fusaro a Bacoli

Nella suggestiva cornice della Sala Ostrichina del Parco Vanvitelliano del Fusaro a Bacoli (NA), si è tenuto un importante convegno dal titolo “Vitivinicoltura e Sviluppo”, che ha registrato un grande successo di partecipanti. Il convegno è stato moderato dal giornalista Claudio Ciotola, Presidente dell’Associazione della Stampa Campana Giornalisti Flegrei, e ha visto la presenza di numerose personalità istituzionali e del mondo accademico.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco del Comune di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, la parola è stata passata a Michele FarroPresidente del Consorzio Tutela Vini dei Campi Flegrei e d’Ischia, che ha introdotto l’evento. Successivamente, Andrea D’Ambra, responsabile dell’isola d’Ischia per il Consorzio, ha offerto ulteriori spunti di riflessione.

L’intervento dell’Onorevole Marco CerretoCapogruppo della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, ha arricchito il dibattito con prospettive legislative e politiche cruciali per il settore.

Sergio Romanoagronomo ed enologo, ha poi illustrato con precisione i progetti in corso, focalizzandosi sulla valorizzazione dei vini flegrei e ischitani attraverso strategie viticolo-enologiche mirate, con particolare attenzione al vigneto denominato “coda di cavalla”.

La tavola rotonda ha visto la partecipazione di Daniele Marramaordinario di Diritto Amministrativo dell’Alimentazione e dell’Agroecologia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, che ha fornito importanti contributi sul fronte normativo e giuridico.

Non sono mancati i saluti di Salvatore LoffredoDirettore di Coldiretti Campania.

L’ intervento dell’Assessore della Regione CampaniaNicola Caputo, ha evidenziato l’impegno delle istituzioni nel supportare e promuovere il settore vitivinicolo.

Il convegno si è concluso con gli interventi dei Dirigenti del Ministero della Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle ForesteRoberta Cafiero e del Comandante Dott. Salvatore Schiavone ICQRF ex Italia Meridionale, che hanno sottolineato l’importanza delle certificazioni e della tutela delle indicazioni geografiche dei prodotti agricoli, agroalimentari e vitivinicoli.

Per concludere in bellezza, è stata offerta una degustazione dei vini del Consorzio Tutela Vini dei Campi Flegrei e d’Ischia, curata dal Maestro Pasquale Brillante dell’Amira Campaniasezione Napoli, accompagnata dagli aperitivi preparati dallo chef Cristiano Oliviero del ristorante Dejavù di Pozzuoli.

Tra i partecipanti al convegno, figuravano anche Giovanni CafieroDirettore del Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano I.G.P., i rappresentanti dei Consorzi di tutela dei vini di Salerno, di Avellino del Vesuvio e di Caserta e di Rosario LopaResponsabile Unità Comunicazione Istituzionale Icqrf Italia Meridionale, testimoniando così l’importanza e l’interesse suscitato dall’evento nell’ambito del comparto vitivinicolo campano.

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Ritorna la seconda edizione della mostra dedicata a LADY OSCAR, il manga tra i più amati e famosi “UNA ROSA A TORINO” con Bm Srl eventi.

Si svolgerà a Torino presso Adalesia Hotel in Via XX Settembre 7/a organizzata da Bm Srl https://www.instagram.com/anto.bmsrl_eventart?igsh=MWJpbnIwOTVydjJkcg== in collaborazione al progetto di aggregazione artisti del mondo no profit Virtual Art Workshop Social Group https://www.instagram.com/virtual_art_social_group?igsh=eHNoenQ5ZThpaHE2 con le curatrici Antonella Bovino e Fabiana Macaluso e la scrittrice di libri fantasy, in particolare su Lady Oscar, ELENA ROMANELLO https://www.instagram.com/elenabastet68?igsh=NGs3Y3Ewc3JkOWVu

L’Inaugurazione della mostra collettiva sarà SABATO 13 LUGLIO a partire dalle ORE 16.00 a cui sarà presente la scrittrice Elena Romanello per illustrare le sue ultime pubblicazioni e ci accompagnerà durante tutto l’evento con conferenze e raduni dei fans dei gruppi social, e sarà aperta e visitabile tutti i giorni dalle 11.00 alle 19.00 fino al 28 LUGLIO alle ore 17.00.

Viene organizzata e concepita come un vero e proprio evento d’arte a tutto tondo dedicata al mondo del manga nel mese della ricorrenza della PRESA DELLA BASTIGLIA 14 LUGLIO, data compresa nell’evento e A CUI NON MANCARE! Ospiti direttamente da Viareggio la compagnia teatrale de I GIOCOLIERI DELLE STELLE con proiezione della nuova versione aggiornata del fan film “DUE DESTINI TRAVOLTI DALLA RIVOLUZIONE” regia Yatta, e GIORNATA COSPLAYERS aperta a tutti i cosplayers dei manga.

PER QUESTA DATA LA PRENOTAZIONE È OBBLIGATORIA sia per posti a sedere durante la proiezione, sia per accettazione iscrizioni fino alla capienza del locale.

Saranno accettate, anche con spedizione direttamente al locale, le opere di artisti provenienti da tutta Italia e dall’estero accuratamente selezionate e con tutte le tecniche e discipline artistiche. Il tema richiesto è IL MONDO DI LADY OSCAR: Paesaggi (Versailles, Bastille, ecc), Fiori (ciliegi e rose), Astratti (con i colori clou del Manga: Oro Rosso e Blu); Figurativi (personaggi del manga e attori o persone realmente vissute durante la Rivoluzione Francese) ed anche l’artigianato a tema! Ci sarà posto anche per l’arte dal vivo nelle vetrine del locale durante i weekends: live performance, workshop, bodypainting e truccabimbi saranno i benvenuti per iscriversi all’evento. Insomma nessuna scusante per ritrarsi dal partecipare a questo evento d’arte manga dalla A alla Z.

Nel corso della mostra vi sarà anche Ospite speciale MISTER RUBIN da Second Life per mostrare la bellissima VISITA VIRTUALE ALL’INSTALLAZIONE SU LADY OSCAR NELLA REGGIA DI VERSAILLES.

Avverrà a fine esposizione l’assegnazione di alcuni premi artistici con conferimento dei partners dell’organizzazione: PREMIO UNA ROSA A TORINO (breve recensione per l’opera più significativa ed originale); PREMIO ADALESIA (la mini personale all’interno del locale con targa artistica, stampe, video cerimonia ed e-book, con un piccolo forfait spese); PREMIO GIURIA POPOLARE (per le opere più gradite dal pubblico); SISNET INFORMATICA (inserimento sul calendario annuale creato dal medesimo);VIRTUAL ART WORKSHOP SOCIAL GROUP (inserimento nella galleria digitale anno 2024 a fine anno Ebook Virtual Art Workshop Social Group https://amzn.eu/d/2ZgLbIQ ); NEW LIFE MEDIA INTERNATIONAL con Intervista su canale RADIO DREAM ON FLY – Trasmissione DAI SOGNI AL FATTI CON LA PATTI; CAROSELLI STREET ART (inserimento con stampa d’autore all’evento in collaborazione con l’organizzazione), PREMIO ROMANELLO (inserimento opera e breve biografia su un’uscita successiva della scrittrice)

Tutti i partecipanti riceveranno Attestato di Merito Artistico, patrocinato da tutti i partners e da ITALIA ARTE Editore e MUSEO MIIT https://www.instagram.com/museo_miit?igsh=bXpmbzVqcnY1NjBz L’ orario mostra sarà dalle 11.00 alle 19.00 tutti i giorni.

SCADENZA ISCRIZIONI 30 MAGGIO 2024. BM SRL contatto iscrizioni mostre antonella.bm.events@gmail.com / 0039- 392 2610002

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PRESERVAZIONE DELLA FERTILITA’, NEL MONDO + 30% DI PROCEDURE OGNI ANNO DAL 2016

Roma, aprile 2024 – La preservazione della fertilità attraverso il congelamento degli ovociti femminili sta prendendo sempre più piede in Europa, Italia compresa, e nel mondo, complici anche le dichiarazioni di personaggi famosi che hanno intrapreso questa strada, per motivi medici o per scelta personale. In media, le procedure in entrambi i casi sono aumentate del 25-30%-all’anno dal 2016 secondo la Società americana per le tecnologie di riproduzione assistita (SART) e la Società europea di Riproduzione Umana ed Embriologia (ESHRE), con punte al 46% e al 70% nel biennio 2020–2021 rispettivamente negli USA e in Australia-Nuova Zelanda. A fotografare la situazione è un nuovo studio del gruppo italiano specializzato in medicina della riproduzione Genera, pubblicato sulla rivista Fertility and Sterility. I dati del gruppo Genera relativi a 8 cliniche su tutto il territorio nazionale segnalano inoltre per l’Italia un aumento di circa il 20% anno su anno del numero di procedure di ‘social freezing’, il congelamento per motivi prettamente sociali.

Nel nuovo studio si mette in evidenza quali sono le chance di ottenere una gravidanza, in un secondo momento, utilizzando gli ovociti prelevati. “Nelle donne più giovani, quindi fino a 35 anni – spiega il primo autore del paper, Danilo Cimadomo, biologo molecolare e responsabile della Ricerca del gruppo Genera – le probabilità cumulative di nati sono comprese fra il 70% con 15 ovociti prelevati e congelati (considerato il numero ottimale) e il 95% con 25 ovociti. Ma ci sono comunque chance di gravidanza comprese tra il 30% e il 45% nel caso in cui vengano vitrificati 8-10 ovociti. Oltre la soglia dei 35 anni, il numero di ovociti necessari per raggiungere la gravidanza è chiaramente maggiore, rendendo la procedura di preservazione la fertilità più impegnativa. Per questo motivo, tutti i centri specializzati oggi consigliano alle donne di fare questa scelta, se ritenuta opportuna a seconda dei propri progetti di vita, entro i 35-37 anni, in modo da avere le migliori possibilità di riuscita se un giorno si dovranno utilizzare quegli ovociti congelati, nel caso insorgessero problemi nel tentare una gravidanza”.

“La Società Americana per la Medicina della Riproduzione (ASRM) ha rimosso l’etichetta di procedura sperimentale dalla vitrificazione degli ovociti nel 2013 – interviene Laura Rienzi, embriologa e direttore scientifico del gruppo Genera, la scienziata che ha contribuito a portare e a studiare in Italia per la prima volta questa tecnica – e, anche per questo motivo, la richiesta di procedure di preservazione della fertilità è aumentata sensibilmente in tutto il mondo. La vitrificazione è una metodica di congelamento che consente di mantenere inalterati la vitalità e il potenziale riproduttivo degli ovociti mediante l’esposizione a bassissime temperature (-196°C) ed è stata confermata essere una procedura riproducibile, sicura ed economica, fino a diventare l’approccio gold standard per la preservazione della fertilità. Tuttavia, i risultati clinici possono essere ancora oggi variabili a seconda dei Paesi e delle strutture che la praticano. Infatti, ad oggi, la vitrificazione viene per lo più condotta manualmente, richiedendo quindi operatori ben formati, costantemente monitorati ed esperti. Ecco perché l’automazione sta assumendo un ruolo sempre più importante nei nostri laboratori: le nuove tecnologie ci consentono e ci consentiranno di migliorare i risultati delle tecniche. La necessità di trattamenti di procreazione medicalmente assistita è in costante crescita in tutto il mondo. In parallelo i progressi tecnologici, come la valutazione dei gameti basata sull’intelligenza artificiale e l’automazione, promettono una sempre maggiore standardizzazione dei protocolli negli anni a venire. Anche grazie agli sforzi che la scienza sta facendo in questa direzione, la crioconservazione degli ovociti quando scelta per motivi sociali è un tema che sta stimolando il dibattito sociale e politico nel nostro Paese e confidiamo presto non sarà più percepita come un tabù, ma come uno strumento per salvaguardare l’autonomia riproduttiva delle donne”, conclude Rienzi.

Genera

Genera è il più grande gruppo attivo in Italia nella diagnosi e la cura dell’infertilità, un network di 8 centri specializzati privati con sede a Roma, Napoli, Ostia, Cagliari, Umbertide (Pg), Milano e Marostica (Vi) e Torino. I centri effettuano oltre 3.000 trattamenti con circa 500 bambini nati ogni anno, e vantano un’esperienza di oltre 30 anni nella medicina e nella biologia della riproduzione, con oltre 300 pubblicazioni scientifiche all’attivo del Team di ricerca.

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LEMÓ: dal 12 aprile in radio “LES MOTS” il nuovo singolo. Annunciati i primi live

Dal 12 aprile 2024 sarà in rotazione radiofonica “Les mots”, il quarto singolo di Lemó estratto dal suo album d’esordio “Chi l’avrebbe mai detto!”.

“Les mots” è una canzone che parla di due anime che si sfiorano, senza mai parlarsi, trovando un canale comunicativo nella loro comune insicurezza. Lei però ben presto va via, trascinata da un futuro che sente migliore. E c’è appena il tempo di un abbraccio sincero per augurarsi buona fortuna, dentro l’abbraccio ancora più grande di Bologna e dei suoi colori.

Spiega l’artista a proposito del brano: “Un amore appena sfiorato, una delle tante storie che attraversano Bologna, da sempre avanguardia di sogni e di colori”.

Il videoclip di “Les mots” vuole essere un omaggio a Bologna, che viene descritta per l’abbagliante miscuglio di stagioni, di speranze e di colori che l’attraversano. Una bellezza ancor più sorprendente per chi viene da molto lontano.

“Chi l’avrebbe mai detto!” è un album che contiene undici brani nati dall’ascolto, sin da bambino, del miglior cantautorato italiano (Dalla, De André, De Gregori e, più di recente, Capossella e Testa).

Registrato tra la Puglia e Roma, il disco vede la partecipazione di musicisti d‘eccezione come Martino De Cesare (Concato, Eugenio Bennato) e Giancarlo Bianchetti (Vinicio Capossela, Gianmaria Testa) alle chitarre, Vincenzo Abbracciante alla fisarmonica (Lucio Dalla, Richard Galliano), Gabriele Mirabassi al clarinetto (Mina, Ivano Fossati), Ferruccio Spinetti (contrabbassista degli Avion Travel e di Musica Nuda), Giovanni Astorino al violoncello (Caparezza), e ancora Antonio Vinci (pianoforte ed Hammond) e Pierpaolo Giandomenico (basso elettrico), con la direzione musicale di Francesco Lomagistro (batteria e percussioni).

Il disco sarà presentato live a partire da sabato 20 aprile dal Teatro Comunale di Catanzaro, per proseguire al Bravo Caffè di Bologna martedì 23 aprile e a Stazione 37 di Taranto domenica 5 maggio (calendario in aggiornamento).

Sul palco Lemò sarà affiancato da: Martino De Cesare (guitars), Pierpaolo Giandomenico (bass), Francesco Lomagistro (drums) e Antonio Vinci (keyboards).

Biografia

Claudio Paris, in arte Lemó, nasce a Taranto a metà Anni Settanta e vive a Bologna.

Anche se la sua vita ha preso tutt’altra strada, non ha mai abbandonato la sua immensa passione per la musica, nata quando era poco più che adolescente grazie all’ascolto del miglior cantautorato italiano; una passione che lo ha recentemente portato a pubblicare il suo primo progetto discografico, che sta riscuotendo ampi consensi di pubblico e di critica e che parla di guanti spaiati, diseguaglianze colmabili, amori troppo presto o troppo tardi, e ancora di Pavese e di Maradona.

Dopo “Back home”, “Mariarita” e“Spaiato”, “Les mots” è il quarto singolo estratto dal primo album di Lemó “Chi l’avrebbe mai detto!” in rotazione radiofonica dal 12 aprile 2024.

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NUOVA ORCHESTRA SCARLATTI, Scarlatti Camera Young, gemme musicali alla Federico II.

Giovedì 11 aprile alle 18, nella Chiesa dei SS. Marcellino e Festo (Napoli, Largo San Marcellino 10), il secondo appuntamento della rassegna Scarlatti Camera Young – Dialoghi musicali alla Federico II, con in programma gemme musicali dedicate all’ensemble cameristico di fiati e pianoforte: il Quintetto per pianoforte e fiati op.16, capolavoro di un Beethoven ventenne, traboccante di invenzioni e colori; l’elegante Sestetto in do minore op. 40 di Louise Farrenc, compositrice francese dell’800; l’affascinante Quintetto per pianoforte e fiati in si bemolle maggiore composto da Nikolaj Rimskij-Korsakov a 22 anni, diviso tra echi classici e spirito popolare slavo. 

In scena, accanto alla pianista Elisabetta Furio, giovani talenti cresciuti nelle file dell’Orchestra Scarlatti Young: il flautista Francesco Attore, l’oboista Pierdavide Falco, il clarinettista Francesco Abate, il fagottista Mario Brusini, il cornista Angelo Falzarano. Partecipa al concerto anche Luca Martingano, Primo Corno della Nuova Orchestra Scarlatti. 

Illustrerà il programma il professor Marco Bizzarini, docente di Storia della musica e Musicologia presso l’Università Federico II

Sull’onda del consenso dello scorso anno, questa nuova edizione della rassegna Scarlatti Camera Young rilancia la formula che abbina la promozione dei giovani talenti con la divulgazione musicale di qualità, grazie alla collaborazione della N.O.S. con Marco Bizzarini, Enrico Careri, Simona Frasca, Maria Rossetti, Giorgio Ruberti, docenti e ricercatori in discipline storico-musicali del Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II. 

Biglietti: https://www.azzurroservice.net/stagioni-teatrali/primavera-musicale/ o al botteghino da un’ora prima del concerto.

La rassegna proseguirà con gli appuntamenti di mercoledì 17 aprile (Archivio di Stato di Napoli ore 17), pagine per clarinetto e pianoforte di Hindemith, Lutoslawsky e Bruch e il Trio Pathétique di Glinka per clarinetto, violoncello e pianoforte. Mercoledì 24 aprile (Archivio di Stato ore 17), musiche vocali e strumentali di Schubert, Schumann, Wolf, Mozart, Bruch. 

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DJAVAN arriva in Italia per due imperdibili date del suo D-TOUR. L’artista sarà il 19 LUGLIO al TEATRO ARCIMBOLDI di Milano e il 21 LUGLIO all’ARENA SANTA GIULIA di Perugia nell’ambito di Umbria Jazz Festival.

Dopo il successo dell’ultimo tour del 2023, DJAVAN annuncia il suo ritorno in Italia con il suo “D – TOUR”!

Djavan sarà in concerto il 19 luglio, presso il Teatro Arcimboldi a Milano (Viale dell’Innovazione, 20 – inizio concerto ore 21:00 – Biglietti disponibili al link: bit.ly/3IN2OfJ), la data è organizzata da Intersuoni/BMU in collaborazione con Show BeesIl 21 luglio l’artista si esibirà all’Arena Santa Giulia di Perugia nell’ambito di Umbria Jazz Festival (Via Baldassarre Orsini – inizio concerto ore 21.00 – biglietti disponibili al link: bit.ly/3INU3lG).

L’icona della musica brasiliana, vincitore di 4 Latin Grammy Awardspresenterà uno show unico ed emozionante che unirà brani tratti dal suo 25° album in studio “D” insieme ai principali successi che hanno costellato la sua leggendaria carriera. Con lui sul palco una straordinaria band composta da Paulo Calasans (Tastiera), Renato Fonseca (Tastiera), Luiz Felipe Alves (batteria), João Castilho Neto (chitarra), Marcelo Mariano (basso), Jessé Sadoc (tromba) e Marcelo Martins (sassofono).

Djavan nasce il 27 gennaio 1949 a Maceiò, città nel nord-est del Brasile, da una famiglia umile. Riceve una buona istruzione scolastica, ma impara a suonare la chitarra da solo attraverso dei tutorial su alcune riviste. A diciotto anni già suona alle feste cittadine con la sua band, gli LSD (acronimo di Luce, Suono e Dimensione). Il ventitreenne Djavan, sentendo che Maceió era diventata troppo piccola per i suoi sogni di cantante, si trasferisce a Rio de Janeiro per raggiungere il suo posto nell’industria musicale. Inizia a registrare colonne sonore di soap e la sua voce si sente in canzoni di autori famosi come Dori CaymmiToquinho e Vinícius, rendendo così la sua voce riconoscibile ancor prima del suo volto. Il suo album del 1976 “A voz, o violão, a música de Djavan” è un disco di samba veloce e sincopato, diverso da tutto ciò che si faceva all’epoca. Prestando molta attenzione a questa nuova voce, l’etichetta discografica EMI-Odeon investe molto nel secondo album del cantante, intitolato “Djavan“. Con un’orchestra composta dai migliori musicisti disponibili nel 1978, l’album, caratterizzato dalla scoperta di grandi canzoni d’amore e di struggimento, lo fece acclamare come un autore completo. Due anni dopo, nel 1980, Djavan pubblica l’album “Alumbramento“, dimostrando di essere non solo un musicista completo, ma anche in sintonia con i suoi coetanei, portandolo a collaborare con Aldir BlancCacaso e Chico Buarque.

Invitato dall’etichetta discografica CBS, che sarebbe poi diventata Sony Music, si reca a Los Angeles per registrare, sotto la produzione di Ronnie Foster, una delle principali canzoni della musica soul americana, “Luz” (1982).  Il debutto nordamericano non poteva essere migliore; Djavan fu affiancato da alcuni dei migliori musicisti del Paese e aprì l’album con il più grande di tutti, Stevie Wonder, che suonò nella canzone “Samurai” come una sorta di benvenuto al mondo della musica pop. Nel 1984, a Los Angeles, Djavan registra un secondo album, “Lilás“. A questo segue un tour mondiale di due anni. Nel 1989 Djavan pubblica la canzone considerata la pietra miliare di questo momento della sua carriera: “Oceano. È una di quelle canzoni perfette per forma, contenuto, musica e testo.  Nel 1994 raggiunge la maturità artistica: l’album “Novena” mostra una prospettiva del tutto indipendente del suo lavoro, poiché le canzoni dell’album sono state scritte, prodotte e arrangiate da lui. 

Nel 2004 Djavan ha celebrato la sua indipendenza con il lancio della propria etichetta, la Luanda Records, attraverso la quale ha pubblicato i suoi album successivi. Djavan nel 2015 è stato vincitore onorario del “Latin Grammy Award” e nello stesso anno ha pubblicato l’iconico disco “Vidas Pra Contar”. Dopo una pausa di tre anni, l’artista carica su tutte le piattaforme digitali “Vesúvio“, album che raccoglie 12 canzoni originali e una bonus track registrata con il cantante e autore uruguaiano Jorge Drexler.

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