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FESTA DELLA DONNA, TORNANO A NAPOLI LE VISITE GRATUITE PER LA FERTILITA’. AL VIA LA CAMPAGNA “FERTY CHECK”

Torna ‘Ferty Check’, la campagna di sensibilizzazione e supporto per le coppie in cerca di una gravidanza avviata nel 2021 dal gruppo Genera e giunta alla settima edizione, che fino ad oggi ha consentito di effettuare oltre 500 visite gratuite in tutta Italia in 6 edizioni dell’iniziativa. In occasione della Festa della Donna, sabato 9 marzo 2024 i centri Genera di Roma, Milano, Torino, Napoli, Marostica (Vicenza), Umbertide (Perugia), oltre che Bologna (clinica 9.baby, che fa parte dello stesso network di Genera) aprono nuovamente le porte a chiunque voglia avere accesso a una visita con specialisti in medicina della riproduzione. La visita gratuita consisterà in un colloquio di coppia, visita ginecologica ed ecografia pelvica per la donna.

“Durante la scorsa edizione di Ferty Check – racconta Filippo Maria Ubaldi, ginecologo e direttore medico del gruppo Genera – abbiamo effettuato 123 visite gratuite e offerto supporto ad altrettanti pazienti con problemi di infertilità e che hanno il desiderio di realizzare il sogno di un figlio. Ricordo infatti che, dopo 6/12 mesi di rapporti intimi non protetti che non hanno portato a una gravidanza, ricercare un supporto specialistico rappresenta la prima cosa da fare, soprattutto se all’interno della coppia la donna ha superato i 35 anni. In questo caso non bisogna temporeggiare, essendo l’età materna avanzata la principale causa di infertilità, seguita naturalmente da tutta una serie di altre problematiche che possono essere diagnosticate e curate in un centro specializzato nella terapia dell’infertilità. Attraverso le campagne periodiche Ferty Check è possibile intraprendere questo primo passo, il primo accesso a una struttura specializzata che a volte può spaventare, in maniera gratuita e senza impegno, ottenendo una consulenza personalizzata sulla situazione della coppia e sul percorso più adatto da intraprendere. La giornata è comunque aperta a tutti, anche a giovani ragazzi e ragazze per un check up della propria salute riproduttiva e per conoscere la possibilità di crioconservare i gameti, oltre a coppie in cerca di un figlio e coppie che hanno già alle spalle precedenti esperienze di procreazione medicalmente assistita (PMA)”.

Genera

Genera è il più grande gruppo attivo in Italia nella diagnosi e la cura dell’infertilità, un network di 8 centri specializzati privati ??con sede a Roma, Napoli, Ostia, Cagliari, Umbertide (Pg), Milano e Marostica (Vi) e Torino. I centri effettuano oltre 3.000 trattamenti con circa 500 bambini nati ogni anno, e vantano un’esperienza di oltre 30 anni nella medicina e nella biologia della riproduzione, con oltre 300 pubblicazioni scientifiche all’attivo del Team di ricerca.

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Saviano Volleyball: Primi in classifica

Si è disputato lo scontro al vertice tra Saviano Volleyball e Nova Volley con le due squadre appaiate in classifica e pronte a giocarsi il primato. Possiamo dire che è stata una domenica magica per la squadra di Saviano. La formazione schierata da mister Cerqua stavolta non ha commesso l’errore di rilassarsi e non ha mai mollato la presa anche nel momento di difficoltà del secondo set, quando sotto di sei punti è riuscita a prenderla e a vincere il secondo set che si è rivelato poi determinante. Nel terzo poi i ragazzi del Nova Volley forse hanno preso consapevolezza che non c’era partita perché nel Saviano Volleyball stava girando tutto: battuta, ricezione, attacco muro, difesa. Una netta vittoria che dà grande consapevolezza alla squadra del Presidente Parisi che al termine dell’incontro ha così parlato ai nostri microfoni:” Per me la domenica è iniziata prestissimo, sveglio dalle sei per la troppa tensione, che poi è sfociata in una grande gioia per i miei Ragazzi che hanno fatto davvero tutti una bella partita, restando concentrati dal primo all’ultimo punto. Questo è stato un passo importante verso la conquista del titolo e la promozione. Anche a livello personale sarebbe il coronamento dell’impegno di questi anni.

Saviano Volleyball – Nova Volley 3-0 (25-21;25-23;25-18)

Articolo a cura della Redazione di Streetnews.it  

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Jonas Kaufmann star di Hollywood al San Carlo.

Unica tappa italiana del tour per “The Sound of Movies” del tenore tedesco.

Ah, qual colpo inaspettato”, avrà detto qualche spettatore in sala lo scorso 2 marzo durante il recitaldi Jonas Kaufmann, programmato dapprima per il 2 febbraio, poi rimandato per sua indisposizione. In effetti è stato strano vedere il sipario storico del Mancinelli raffigurante il “Parnaso”, esempio sempreverde di bellezza classica e armonia compositiva, a sfondo di un palcoscenico su cui comparivano un microfono da registrazione e delle casse audio. I più curiosi avranno pensato che servissero a una registrazione.

Protagonisti i grandi titoli della settima arte con le sue immortali colonne sonore, presenti nel suo ultimo disco “The Sound of Movies”. Inizio con la celeberrima fanfara della “20th Century Fox” e la “Superman March” di Williams, a dare fuoco alle polveri. Subito dopo, per togliere ogni dubbio è bastato far salire sul palco Jonas Kaufmann: ha cantato al microfono, a voce amplificata. Dopo aver interpretato “What a Wonderful World” e “Singin’ in the Rain” il tenore (altra cosa più unica che rara), ha preso la parola, a mo’ di serata jazz: “Stasera interpretiamo delle canzoni bellissime, non meno piene di emozioni del repertorio lirico. So che non è una situazione normale, perché ho un microfono, ma queste sono melodie che non si prestano a una voce piena, quanto a dei toni più dolci e intimi. Buon divertimento!

Il pubblico ha condiviso la scelta e senza dubbio si è divertito dall’inizio alla fine. A completare il lungo programma le cime insuperabili della musica da film, dalla colonna sonora di “Via con vento”, la commovente “Maria” da “Wide Side Story” di Leonard Bernstein, la Scena d’amore de “La donna che visse due volte”, “Where do I begin”, dal film “Love Story” per arrivare al non plus ultra,il Maestro Ennio Morricone (“Se” dal “Nuovo Cinema Paradiso”, “E più ti penso” da “C’era una volta in America”, “Nella Fantasia” da “Mission”) e alla conclusione con “Nelle tue mani” da “Il Gladiatore”.

Accompagnamenti alla chitarra, come per “Moon River”, o alla fisarmonica nel caso di “Por una cabeza”. Sul podio il debutto del Maestro Jochen Rieder, niente affatto incisivo, talvolta più intento a seguire i musicisti dell’Orchestra del Lirico (a loro volta non in splendida forma) o il tenore che ad accompagnarli, causando talvolta mancanza di sincronia. Cinque i bis concessi, con brani sempre tratti dal mondo del cinema, tra i quali si riconoscono “You’ll never walk alone”, “Stranger in the night”, “Edelweiss” e “What is a Youth?”.

È stato un concerto dove il pubblico si è trovato davanti al più celebre tenore dei nostri tempi che, come tutti i grandi, ha anche a che fare con molti detrattori, che da qualche tempo gli imputano un calo progressivo della voce. Fatto sta che la scelta del microfono è stata non solo opportuna, ma forse la migliore che potesse farsi in questa circostanza e, a onor del vero, solo un artista dalla caratura come la sua può permettersi il lusso di “camminare sopra” questa scelta e di andare incontro al successo, a priori. Per la serie “comunque vada, ascolto Jonas Kaufmann”.

Prossimi appuntamenti sancarliani per il tenore tedesco tre recite di “Gioconda” in aprile già tutte sold-out, con Anna Netrebko e Ludovic Tézier e un recital (stavolta) lirico con lo stesso Ludovic Tézier per la presentazione del disco “Insieme – Opera duets”, uscito mesi or sono.

A cura di Giuseppe Scafuro – immagini riservate.

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Nell’81° anniversario della nascita di LUCIO DALLA, da oggi “DALLAMERICARUSO. IL CONCERTO PERDUTO” di WALTER VELTRONI è in esclusiva SVOD su TimVision.

In occasione dell’81° anniversario della nascita di Lucio Dalla, da oggi, lunedì 4 marzo, è disponibile in esclusiva SVOD su TimVision DALLAMERICARUSO. IL CONCERTO PERDUTO”, il film evento diretto da WALTER VELTRONI, prodotto da Nexo Digital e Sony Music, che ha già ottenuto un grande successo al cinema dove è stato proiettato lo scorso novembre 2023.

DALLAMERICARUSO. IL CONCERTO PERDUTO” è il vincitore del BALLERINO DALLA 2024 per la categoria PROGETTO, nell’ambito della seconda edizione di “CIAO – Rassegna LUCIO DALLA, per le forme innovative di musica e creatività”. Il premio, assegnato all’idea che nel 2023 ha prodotto un’iniziativa speciale particolarmente significativa da un punto di vista artistico, valoriale e/o civile, verrà consegnato questa sera al Teatro Celebrazioni di Bologna.

Il docu-film contiene le riprese integrali del concerto al Village Gate di New York del 1986 di Dalla, la cui regia fu curata da Ambrogio Lo Giudiceandate quasi interamente perdute, ora ritrovate, restaurate e rimasterizzateOltre a far rivivere la musica di quella notte a New York, racconta la nascita di “CARUSO, brano composto a Sorrento e pubblicato a ottobre 1986, tra i più conosciuti e amati non solo della carriera di Dalla, ma dell’intera storia della musica italiana.

DALLAMERICARUSO. IL CONCERTO PERDUTO è un film che nasce riportando alla luce una storia d’amore a più strati: quella napoletana di Caruso e quella che lega Dalla a Napoli e Sorrento (terre che Lucio ha sempre sentito sue), ma anche all’America e al jazz (lui che jazzista era nato e che si ritrovò anni dopo a suonare nel tempio del Jazz internazionale di New York).

Nell’estate del 1986 Lucio Dalla, in compagnia di alcuni amici, sta attraversando il golfo di Sorrento con la sua barca. È già considerato uno dei giganti della musica italiana ed è di ritorno dal concerto al Village Gate di New York, dove con gli Stadio ha registrato un album live destinato a chiamarsi “Dall’America”. Le cose, però, vanno diversamente. All’album, infatti, manca ancora una canzone inedita, che tarda ad arrivare. Ed è proprio di ritorno dagli States, quando la sua barca si rompe al largo della costa di Sorrento, che nasce “CARUSO”. Così, il disco cambia nome e diventa “DallAmeriCaruso”, l’album più famoso di Dalla, un classico assoluto della canzone internazionale, capace di vendere, in varie lingue, più di 38 milioni di copie.

Come spiegò lo stesso Lucio Dalla, la genesi di “CARUSO” si colloca in un giorno preciso: quello in cui, quando la sua imbarcazione in panne tra Napoli e Sorrento fu rimorchiata a riva, Dalla andò a dormire all’Hotel Excelsior dove gli fu assegnata proprio la camera dove, nel 1921, aveva soggiornato Enrico Caruso. Secondo la leggenda, il grande cantante, malato e alla fine della sua vita, in quell’hotel di Sorrento si era innamorato di una giovane cui insegnava musica. A Dalla lo racconta l’allora barista, Angelo Leonelli. Seduto al pianoforte di Caruso, nell’hotel che era stato palcoscenico di quell’amore straziante (vero o leggendario che fosse), il “naufrago” Lucio Dalla compone un brano che tiene insieme la sua fantasia pop e la migliore melodia della tradizione napoletana e italiana. Nel film troviamo gli oggetti e i pensieri di quei giorni e li ripercorriamo in compagnia della cantautrice rock e attrice Angela Baraldi, che era a bordo del “Catarro” quando avvenne il guasto, di Gaetano Curreri e Ricky Portera degli Stadio, dei proprietari dell’Hotel Excelsior Guido Fiorentino e Lidia Fiorentino, dell’ex concierge Antonino Galano, del critico musicale Gino Castaldo, del regista Ambrogio Lo Giudice, dell’autore televisivo Nicola Sisto e di Paolo Glisenti,spettatore – come hanno mostrato le immagini di repertorio – della serata del Village Gate. A completare il racconto, le immagini private e del tutto inedite di Lucio Dalla e l’interpretazione struggente del pianista Danilo Rea.

Un film da ascoltare e da cantare, che racconta il viaggio americano, per lui un punto d’arrivo e al tempo stesso l’occasione per una nuova ripartenza che lo porterà a scrivere uno dei suoi più grandi capolavori.


Questo nuovo documentario arriva sulla scia del successo di “Fabrizio De André e PFM – Il concerto ritrovato”, dagli stessi creatori, sempre diretto da Veltroni.

L’album “Dallamericaruso – Live at Village Gate, New York 23/03/1986 (Sony Music), che per la prima volta contiene il concerto, è disponibile in digitale, in Dolby Atmos, in formato doppio cd, doppio vinile nero e, in esclusiva per il Sony Music Store, lp in versione colorata (https://bio.to/dallamericaruso).

Le versioni fisiche contengono anche tre testi scritti da Walter Veltroni, Ambrogio Lo Giudice e Lorenzo Cazzaniga.

La versione digitale e la versione Dolby Atmos comprendono anche il brano “Caruso”.

Questa la tracklist dell’album:

DISCO 1 – “Viaggi organizzati”, “L’ultima luna”, “Anna e Marco”, “Tutta la vita”, “Se io fossi un angelo”, “Cara” e “Washington”.

DISCO 2 – “La sera dei miracoli”, “Balla balla ballerino”, “Tango”, “Chiedi chi erano i Beatles”, “Futura”, “Stella di mare”, “L’anno che verrà” e “4/3/1943”.

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Valorizzazione dei luoghi di culto e evangelizzazione attraverso l’arte: l’8 e il 9 marzo due giornate di studi a Napoli.

Valorizzazione dei luoghi di culto e evangelizzazione attraverso l’arte: l’8 e il 9 marzo due giornate di studi a Napoli promosse dalla Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.

I condirettori Jean Paul Hernandez e Giuliana Albano: «La Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia è in prima linea per creare occasioni di confronto su tematiche e questioni che coinvolgano quanti, in ambito ecclesiale e civile, sono impegnati perché la bellezza risplenda sui territori e sia via per la crescita della collettività».

La Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia (Safat) della Pontificia Facoltà Teologia dell’Italia Meridionale (Pftim) di Napoli si prepara a vivere due importanti appuntamenti presso l’Aula Magna della Pftim – Sezione San Luigi, in via Petrarca 115, a Napoli.

L’8 marzo, dalle 15:00 alle 19:00, si svolgerà il convegno “Oasi nelle città, recupero e valorizzazione dei luoghi di culto”; il 9 marzo, invece, dalle 9:00 alle 19:00, la giornata di studi dedicata a “La didattica e l’evangelizzazione attraverso l’arte”.

«Si tratta di due occasioni che confermano l’impegno della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia non solo in ambito ecclesiale, attraverso occasioni di approfondimento e scoperta di metodi innovativi per la didattica dell’arte, ma anche civile, con la proposta di momenti di confronto su tematiche, quali il recupero e la valorizzazione dei luoghi di culto, che coinvolgano tutti i soggetti che in un determinato territorio operano perché la bellezza risplenda e sia via per la crescita della collettività», spiegano i condirettori della Safat, Jean Paul Hernandez e Giuliana Albano.

L’8 marzo, dopo il saluto del presidente della Fondazione Posillipo, Claudio Barretta, la condirettrice della Safat, Giuliana Albano, coordinerà la tavola rotonda sul tema “Oasi nelle città, recupero e valorizzazione dei luoghi di culto” alla quale prenderanno parte Alessio Cuccaro (funzionario Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli), Giacomo Equestre (direttore Ufficio Beni Culturali della Curia Arcivescovile di Napoli), Andrea Dall’Asta (docente Safat e direttore Fondazione Culturale San Fedele Milano), Jean Pierre Lozato-Jotart (già directeur du Pôle Professionnel Ingénierie et Management de Projets Touristiques Paris III Sorbonne), Antonella Di Luggo e Daniela Palomba (docenti Università degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento di Architettura), Nicola Salato (docente Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – Sez. San Luigi).

Il pomeriggio continuerà con quattro workshop dedicati al settore urbanistico-architettonico (coordina Emanuele Gambuti, docente Safat, Pftim e Università degli Studi di Roma La Sapienza); settore storico-artistico (coordina Luigi Territo, docente Safat e Pftim, Museo diocesano di Napoli); settore socio-politico e valorizzazione dei luoghi di culto (coordina Renato Briganti, docente Università degli Studi di Napoli Federico II); settore teologico-pastorale (coordina Caterina Bruno, Associazione Pietrevive – Living stones, docente Safat e Pftim).

Le conclusioni sono affidate al gesuita Jean-Paul Hernandez, direttore della Safat, che chiuderà anche la giornata di studi del 9 marzo, su “La didattica e l’evangelizzazione attraverso l’arte”,articolata in due sessioni. Al mattino sono previsti gli interventi di Caterina Bruno (Associazione Pietrevive – Living stones, docente Safat e Pftim), sul tema “Tra ombra e grazia. Discernere con Arte”, e Beatrice Minotta (docente Safat e Pftim), su “E videro la sua luce. (Lc 9,32)”. Nel pomeriggio interverranno Monica Fasan (storica e mediatrice dell’arte), sul tema “Invisibile visibile – Esperienze di mediazione dell’arte” e Andrea Dall’Asta (docente Safat e direttore Fondazione Culturale San Fedele Milano), su “Un viaggio nella luce, tra presente e passato”, un itinerario che esplorerà le connessioni tra arte, architettura e teologia.

Le due giornate di studi sono accreditate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. 

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Napoli incontra Enrico Calamai, per non dimenticare i desaparecidos e comprendere gli orizzonti dell’Argentina di oggi

NAPOLI – Il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli torna a parlare di desaparecidos. L’Argentina, tema da sempre caro al Festival, offrirà lo spunto per la prima napoletana del film “Enrico Calamai, una vita per i diritti umani”, alla presenza del regista Enrico Blatti e del protagonista. L’appuntamento per la proiezione e il successivo dibattito è per giovedì 7 marzo nell’aula Matteo Ripa di palazzo Giusso, sede dell’Università Orientale di Napoli, a partire dalle 16.30.

Il documentario al centro dell’evento racconta la vicenda, umana e professionale, di Enrico Calamai, Vice Console dell’Ambasciata Italiana a Buenos Aires durante la dittatura militare in Argentina (1976-83), che, con il suo coraggio e la sua umanità, scelse di disobbedire agli ordini dell’allora Ministro degli Esteri, Giulio Andreotti, salvando centinaia di vite umane, rifiutando di chiudere le porte dell’Ambasciata e di respingere le richieste di aiuto dei perseguitati.

“L’opera cinematografica, ricca di testimonianze ed emozioni, si rivela particolarmente ricca di senso in un momento storico caratterizzato da tensioni internazionali e da una diffusa violazione dei principi fondamentali dei Diritti Umani”, spiegano gli organizzatori dell’evento. Che aggiungono: “Non mancheranno neppure alcune riflessioni sulla storia recente dell’Argentina, oggi governata dall’anarco-liberista Javier Milei, che sembra di nuovo sull’abisso del collasso finanziario e democratico”.

A guidare la discussione con i presenti e gli ospiti saranno il professor Raffaele Nocera, Coordinatore del Dottorato in Studi Internazionali dell’Orientale, e Maurizio del Bufalo, Coordinatore del Festival partenopeo.

“La scelta dell’Università come luogo di incontro tra i testimoni e i giovani è fortemente emblematica perché pone il pubblico giovane davanti alla contraddizione, vissuta dal protagonista, di dover servire le Istituzioni e obbedire, al tempo stesso, ai principi morali di ogni essere umano. Siamo davanti ad una storia che costituisce un monito per le generazioni future e per coloro che dimenticano che la guerra e la violenza sono sempre pronte a tornare sulla scena delle nostre esistenze, per interrogarci senza mediazioni e tregue”, concludono gli organizzatori.

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Da Salerno al Salotto delle Celebrità di Sanremo si distingue Oleksandra Hryhorenko, operatrice olistica nativa ucraina

Oleksandra Hryhorenko è nata in Ucraina ma vive e lavora a Salerno. Libera professionista, operatrice del benessere specializzata nel ramo olistico, con il suo affermato studio “Riequilibrio energetico” aperto nel 2022 e sito sul Lungomare Cristoforo Colombo 355 di Salerno, collabora con varie figure mediche, sportive, associazioni, b&b, hotel e strutture balneari locali ed è impegnata anche nel sociale, facendo parte anche del gruppo di volontariato AOMOF (Associazione Olistica Malati Oncologici e Familiari).

L’ambizione di Oleksandra è diventare formatore didattico, per promuovere la cultura olistica, non solo nella sua città adottiva Salerno, ma in tutta la Regione Campania.

Da poco si è ultimata la sua più recente e sicuramente importante esperienza a livello nazionale, la partecipazione al Salotto delle Celebrità istituito nella settimana del Festival della Canzone Italiana a Sanremo, insieme al gruppo di lavoro organizzato e capitanato da Claudia Musaj con Leonardo D’Onofrio. Nel gruppo tanti colleghi hanno condiviso la esperienza con Oleksandra, che ne è uscita fiera anche grazie al riscontro che tanti vip e personaggi pubblici le hanno dato.

“Rivedere Enzo Campagnoli, Enio Drovandi e altri personaggi della musica e del cinema italiano è stato un rifiorire di grandi emozioni” dichiara Oleksandra con entusiasmo, “Mi sento una figura del benessere fondamentale per un riequilibrio fisico e mentale dei Vip!”

“L’Embodiement massage di Leonardo D’Onofrio si abbraccia molto alla mia filosofia olistica” prosegue “è un insieme di tecniche di rilassamento, un massaggio completo che lavora sulle energie sottili. Grazie a questa splendida esperienza, il mio studio olistico ora sarà ufficialmente autorizzato ad inserire fra le tecniche di massaggio l’Embodiement massage”.

Oleksandra è stata premiata con la targa di merito da Sergio Muniz, per aver svolto il suo lavoro in eccellenza su tantissimi ospiti al Salotto delle celebrità di Claudia Musaj. Fra questi Clara, Victoria Silvstedt, Patrizia Pellegrino, Katia Ricciarelli, Maria Monse’, Davide De Marinis, Andrea del Corso, Nathaly Caldonazzo, Enzo Salvi, Roberto Alessi, Emanuela Aureli, Povia, Le Donatella e tanti altri ancora.

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Il 19 marzo è il PINO DANIELE DAY! Nel giorno del suo compleanno e del suo onomastico, Warner Music Italy celebra l’indimenticabile PINO DANIELE con un evento a NAPOLI presso la sede del SUM Stati Uniti Del Mondo.

Il 19 marzo è il PINO DANIELE DAY!


Nel giorno del suo compleanno, del suo onomastico e della Festa del Papà, Warner Music Italy celebra l’indimenticabile PINO DANIELE con un evento a NAPOLI presso la sede del SUM – Stati Uniti Del Mondo (via Depretis, 130), edificio che dal 2016 ospita anche l’installazione museale permanente “Pino Daniele Alive”.

L’evento dalle ore 16.45 vedrà Luca De Gennaro e Mixo, speaker di Radio Capital, in dialogo per ricordare Pino Daniele e la sua musica. Il talk sarà impreziosito dagli interventi di artisti, produttori ed ospiti che racconteranno ricordi personali e aneddoti legati all’indimenticabile artista partenopeo.

Il Pino Daniele Day sarà un’occasione per scoprire come le nuove generazioni di artisti e produttori trovino ispirazione in Pino Daniele e come oggi vengano interpretati i suoi brani. Anche il pubblico presente in sala sarà invitato a condividere emozioni, ricordi e riflessioni.

Ad intervallare il talk, ci saranno alcuni momenti live in versione unplugged realizzati da tre giovani cantautrici emergenti promosse dalla Fondazione Pino Daniele Ets e che hanno frequentato i corsi dialta formazione AFAM del Conservatorio “G. Verdi” di Milano: Alessandra Tumolillo (Napoli), Greta Bragoni (Domodossola, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola) e Rosita Brucoli (Ruvo di Puglia, in provincia di Bari).

Il talk, a cui seguirà un aperitivo presso il Bar del SUM – Stati Uniti Del Mondo, è a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria al seguente linkwww.fondazionepinodaniele.org/prenotazioni.

Dalle ore 19.00 alle ore 21.00, previa prenotazione al seguente link www.fondazionepinodaniele.org/prenotazionisarà possibile visitare Pino Daniele Alive”, l’installazione museale permanente situata al secondo piano del SUM – Stati Uniti Del Mondo, realizzata dalla Fondazione Pino Daniele Ets, ente non profit per le iniziative culturali e musicali in suo nome presieduta da Alessandro Daniele, e il Presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso, segretario del SUM – Stati Uniti Del Mondo.

La prenotazione dà accesso al Bar, collocato al piano terra del SUM – Stati Uniti Del Mondo, per un welcome drink.

Il Pino Daniele Day è un’iniziativa promossa e organizzata da Warner Music Italy.

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BRUCE SPRINGSTEEN: il 19 aprile esce in doppio LP, CD e digitale “BEST OF BRUCE SPRINGSTEEN”, la nuova raccolta dei brani leggendari con cui SONY MUSIC celebra i 50 anni di carriera discografica del Boss.

Sony Music celebra i 50 anni di carriera discografica di Bruce Springsteen con una raccolta dei suoi storici brani, da “Greeting from Asbury Park, NJ” del 1973 a “Letter To You” del 2020. Best Of Bruce Springsteen” sarà disponibile dal 19 aprile in formato fisico con 18 tracce su doppio LP o su CD e in formato digitale con 31 brani.

La raccolta spazierà dai brani iconici degli inizi della carriera come “Growin’ Up” e “Rosalita (Come Out Tonight)”, ai capisaldi degli spettacoli dal vivo di Springsteen, come “Dancing In The Dark” e “The Rising”, dai successi più venduti, come “Born To Run” e “Hungry Heart”, alle recenti uscite “Hello Sunshine” e “Letter To You”.

Queste leggendarie canzoni che ripercorrono tutta la carriera del Boss, vengono per la prima volta raccolte insieme in un unico progetto discografico, accompagnate dalle nuove note di copertina di Erik Flannigan. La cover dell’album è stata scattata da Eric Meola durante le sessioni di “Born To Run”.

“Best Of Bruce Springsteen” è frutto di un lavoro che ha fatto guadagnare a Springsteen onori e riconoscimenti, tra cui 20 GRAMMY Awards, un Academy Award, due Golden Globe, uno speciale Tony Award, la Medaglia presidenziale della libertà, un Kennedy Center Honor e l’inserimento nella Rock and Roll Hall of Fame e nella Songwriters Hall of Fame. Inoltre ha reso Springsteen uno degli artisti più richiesti al mondo, superando i 140 milioni di dischi venduti in tutto il mondo (più di 70 milioni solo negli Stati Uniti) e diventando il primo artista della storia con un album nella Top Five in sei decenni consecutivi. Springsteen è anche uno dei quattro artisti ad aver venduto più di 20 milioni di biglietti per i concerti dal 1980, compresi i tour mondiali di maggior incasso del 2012 e del 2016.

Prima dell’uscita di “Best Of Bruce Springsteen”, a partire dal 19 marzo il Boss tornerà in tour con la E Street Band con una serie di 51 show in tutto il Nord America e in Europa.

In Italia saranno due le imperdibili date allo stadio San Siro, l’1 e il 3 giugno. Prosegue così il loro tour insieme, iniziato nel 2016-2017, le cui recenti tappe sono state acclamate come “uno dei più grandi spettacoli di sempre” dal Daily Telegraph e “il più grande spettacolo sulla terra” da Billboard. Per l’elenco completo delle date del tour, visitare il sito https://brucespringsteen.net/tour.

Questa la tracklist del cd e dell’LP di “BEST OF BRUCE SPRINGSTEEN:“ Growin’ Up”, “Rosalita (Come Out Tonight)”, “Born To Run”, “Thunder Road”, “Badlands”, “Hungry Heart”, “Atlantic City”, “Dancing in the Dark”, “Born in the U.S.A”, “Brilliant Disguise”, “Human Touch”, “Streets of Philadelphia”, “The Ghost of Tom Joad”, “Secret Garden”, “The Rising”, “Girls In Their Summer Clothes”, “Hello Sunshine” e “Letter To You”.

Questa la tracklist della deluxe digitale di“BEST OF BRUCE SPRINGSTEEN”: “Growin’ Up”, “Spirit In The Night”, “Rosalita (Come Out Tonight)”, “4th of July, Asbury Park (Sandy)”, “Born To Run”, “Tenth Avenue Freeze Out”, “Thunder Road”, “Badlands”, “Prove It All Night”, “The River”, “Hungry Heart”, “Atlantic City”, “Glory Days”, “Dancing in the Dark”, “Born in the U.S.A”, “Brilliant Disguise”, “Tougher Than The Rest”, “Human Touch”, “If I Should Fall Behind”, “Living Proof”, “Streets of Philadelphia”, “The Ghost of Tom Joad”, “Secret Garden”, “The Rising”, “Long Time Comin’”, “Girls In Their Summer Clothes”, “The Wrestler”, “We Take Care Of Our Own”, “Hello Sunshine”, “ Ghosts” e “Letter To You”.

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Diario di avventure, finestre sulla Terra. Valle del Cocora. Sorvolando le altezze.

Il volo più corto della mia vita. Solamente quindici, massimo diciotto minuti di volo la distanza aerea tra Medellin ed Armenia, nel Quindio, terra del caffè per eccellenza. Non ci fu neanche il tempo di slacciare le cinture di sicurezza che già stavamo atterrando. Le luci in cabina rimasero spente, era notte, era prassi. Non provarono nemmeno a vendere una bottiglietta di acqua, nulla. Fu rapidissimo. Il tempo di toccare le nuvole bianche sopra il cielo di Medellin che già bisognava riscendere giù, a valle, la nostra direzione La Valle del Cocora e non solo. La notte avvolgeva le case, raggiungemmo il nostro albergo, vicino al centro delle città, Armenia che, non avremmo avuto il tempo di conoscere, l’indomani avremmo preso un bus che ci avrebbe portato direttamente a Salento, un paesino autentico, posizionato tra le verdi montagne di questa meravigliosa regione. Una camomilla durante il check-in, una doccia prima di coricarsi e via dentro Morfeo.

Con la testa appoggiata al finestrino del pullman, osservavo le cose e le case scivolare lungo gli angoli dei miei occhi, verso dietro. Seba riposava al lato, io guardavo ogni cosa. Avevamo trovato una casetta a Salento per le due notti che saremmo rimasti lì. Dalle foto era carinissima! Arrivammo verso l’ora di una seconda colazione così, dopo aver scelto un posticino carino ci sedemmo a fare la nostra seconda colazione. Ci servirono un bel piatto con una fettina di carne, dei fagioli, una arepa con formaggio fresco, delle uova rotte e del pane tosato con marmellata, inoltre ad un bel caffè caldo a scelta con una cioccolata calda in acqua. Salento. Pullulava di persone, discese e salite si susseguivano in un via vai di camminanti e odori. Piccole vie pedonali e strettoie si susseguono in un incrocio di casette colorate in legno, ben curate e piccoli ristorantini o bar dove poter mangiare qualcosina. Ha solamente poco più di settemila abitanti ma, il turismo qui è abbastanza presente dovuto alle sue uniche palme che, appunto, crescono solamente sulla sua terra umida e fertile e sono le più alte del mondo, alcune possono superare i sessanta metri di altezza. Inoltre, qui, Disney, si è ispirata per il suo film vincitore di premio Oscar, “Encanto”.

Le chiavi della nostra casetta prenotata su AirB&B, sono dentro un vaso vicino alla porta di casa. Le prendiamo, ci togliamo le scarpe ed entriamo. È amore a prima vista, un colpo di fulmine che mi fa volere vivere già in questo luogo magico. Infondo una porta finestra aperta da sopra un piccolo balconcino in legno con il corrimano azzurro che, a sua volta, si affaccia su un giardino in fiore, con alberi fioriti e infine la punta della chiesa. Lasciate le scarpe ad un lato, percorro quella parte di salone costruita con piccoli dislivelli di due o tre gradini e raggiungo il balconcino in legno. Il sole è alto tra un paio di nuvole bianche. Un leggera sinfonia mi accoglie in questo angolo di paradiso. Una goccia di rugiada, o di pioggerella notturna, tintinna su una latta di pomodoro messa per far abbeverare, suppongo, qualche gattino o uccellino, giusto sotto un cornicione in metallo, il venticello scuote lieve le grandi foglie di un platano ed in lontananza qualcuno passa. Sto per tornare in salone per cambiarmi, bere un pochino di acqua ed uscire alla esplorazione di Salento e della sua unica Valle del Cocora quando, senza quasi accorgermene i miei occhi si soffermano su un minuscolo colibrì azzurro fermo immobile in volo davanti ad un fiore rosato dell’albero al lato del balcone. In realtà, ovviamente, se lo guardo con attenzione e silenzio mi rendo conto che effettivamente non è assolutamente immobile ma totalmente il contrario di ciò, bensì, si muove così velocemente che sempre ferma eppure utilizza tutta la sua forza per restare immobile e mangiare o bere. È un essere incredibile, così forte, determinato, allenato però, penso, tutta questa energia per stare fermo, non sarebbe più facile, a volte, posarsi cinque minuti a riposare? Forse la paura di essere catturato e ucciso da qualche predatore più grande e dall’uomo? Non saprei eppure, a volte ne vale la pene posarsi un istante, pensare, curarsi del bello che c’è intorno a noi. Posare la vista e lasciar cadere gli affanni. Godersi il coraggio e la paura, i timori e le spavalderie, forse irresponsabilità che a volte commettiamo. Non sarebbe necessario, qualche giorno, posarsi su questo bocciolo, o sulla vita stessa, sentire il suo odore, il suo profumo, la sua consistenza, il suo essere beffarda e goffaggine? Io credo di sì ma, è così difficile fidarsi ed affidarsi a questo ramoscello che a volte, fa così tanta paura e ci sono persone che non si posano, e non si poseranno mai seguendo battendo forte fortissimo le ali, stancandosi inutilmente a dismisura ma, questo colibrì davanti ai miei occhi, che è la prima volta che ne vedo uno, è straordinario, come questo cielo azzurro e questa casa in legno, e l’aria che fluisce dentro di me fresca, e la colazione.

Vola via sazio ed io rientro in casa, mi sciacquo la faccia, cambio le scarpe e via fuori alla scoperta di Salento. Per arrivare alla straordinaria Valle del Cocora bisogna prendere un Willy, una jeep 4×4 che, dopo un breve percorso di venti minuti, ci porterà tra le altissime, le più alte palme del mondo, e potrò avere l’illusione di toccarle, camminando fin sopra le nuvole, attraverso il bosco di nebbia, fin sopra la terra umida e dall’alto, ancora una volta, illudermi di poter dominare il panorama incredibile che si scaglierà davanti a me ed ai miei occhi.

a cura di Michele Terralavoro

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