Il governatore Vincenzo De Luca, ha presentato un disgeno grandioso che si inserisce in un progetto più generale di riqualificazione urbana: investire 200 milioni di euro per realizzare a Napoli Est, su un’area di oltre 70 mila, un polo pediatrico regionale da 840 posti letto suddivisi i 25 diverse sub specialità medico-chirurgiche. Tra i diversi reparti è previsto un dipartimento di emergenza pediatrica e neonatale esteso su 10mila metri quadrati con 142 posti letto; un dipartimento pediatrico multispecialistico con 238 posti letto su 17mila metri quadrati, con centro trapianti neuroscienze, oncologia e reparti specialistici; una “centrale virtuale” dell’ospedale per assistere in via telematica e una zona adibita alla riabilitazione intensiva con piscina e centro di recupero funzionale. Saranno, inoltre, realizzati laboratori di ricerca, compresa una banca di cellule staminali, mentre 8200 metri quadrati ospiteranno “aree di umaninazzione” come residenze per i giovani degenti, asilo per i figli del personale, auditorium, bar, ristorante, palestra e molto altro ancora. Il disegno è stato esposto a Palazzo Santa Lucia insieme al capo della direzione Salute della Regione, Nino Postiglione, e al direttore generale dell’azienda Santobono-Pausilipon, Rodolfo Conenna.
L’area protagonista è Ponticelli, e, nello specifico, quella vicino all’Ospedale del Mare, un luogo da risollevare e rilanciare, trasformandolo in un polo ospedaliero, in grado, gradualmente, di rimpiazzare quello collinare. Il Desiderio di De Luca è quello è quello di dare vita ad un polo pediatrico che si configurerà come prova di eccellenza non solo in Italia ma anche in Europa. Il governatore mostra la sua forte ambizione anche nell’esporre i tempi necessari alla realizzazione di questo progetto. De Luca con sicurezza afferma che dopo l’approvazione ci vorranno circa tre anni prevedendo turi anche di notte, facendo riferimento alle modalità di lavoro in Germania. Nulla spaventa lo sceriffo, o il duce, così come molti lo hanno chiamato durante i lockdown, e si dichiara pronto ad affrontare ogni difficoltà, ad utilizzare tecnologie di nuova generazione e a mobilitare le personalità più competenti e professionali al fine di raggiungere il suo obbiettivo e dare inizio a questa avventura, così come egli stesso la definisce. Altri lo definirebbero un sogno, una visione utopica, ma De Luca afferma che i soldi ci sono e che Napoli e la Campania usciranno dal fondo sanitario nazionale per porsi al centro di un processo di modernizzazione che, partendo dal settore sanitario, coinvolgerà tutti gli altri aspetti della città e della regione.
a cura di Marianastasia Letizia
