venerdì, Aprile 26, 2024
No menu items!
HomeRedazione StreetNewsCultura ed EventiNAS CORDAS: un intrigante tuffo nella musica popolare brasiliana (MPB)

NAS CORDAS: un intrigante tuffo nella musica popolare brasiliana (MPB)

Se volete conoscere un popolo dovete ascoltare la sua musica’– scriveva Platone nel Trecento a.C. Sarà anche un luogo comune, ma è pur vero che il Brasile è il luogo più musicale del mondo. La musica è dovunque: nelle strade, nella lingua parlata di tutti giorni, nelle movenze, nel modo di camminare, di amoreggiare, di giocare al calcio, di festeggiare e di esprimere dolore. O più precisamente, è visibile dovunque un’attitudine verso la musica che è indubbiamente speciale, unica e che è all’origine della sorprendente ricchezza musicale del Paese.

Difficilmente si può immaginare un luogo dove la musica sia più presente. Samba, bossa nova, tropicalismo, jovem guarda, musica nordestina e di Bahia, afro-brasile, forrò, lambada… di quante musiche è fatta la musica del Brasile? Considerata la vastità della tradizione e della cultura musicale brasiliana (nel XX secolo seconda, probabilmente, solo a quella anglo-americana) è stato necessario coniare un’etichetta generalista per indicarla senza dover specificare (cosa peraltro impossibile) le caratteristiche peculiari di ogni genere o stile ma sottolineandone l’origine, il temperamento, il carattere comune.

Nella sua accezione più vasta la MPB (Música Popular Brasileira) racchiude tutte le caratteristiche della musica prettamente popolare che- come tutta la cultura del Paese – vanta tre anime: la bianca (europea, portoghese), la nera (africana) e la india. Dalla tradizione musicale europea (barocca, rinascimentale, ma anche popolare) la MPB ha attinto la melodia e la ricchezza armonica; dalla tradizione degli schiavi neri (in particolare dalla religiosità dell’Angola) il ritmo e gli strumenti; dalla cultura degli indios il temperamento e il carattere: un po’ come è successo negli USA per il jazz, con una vicenda parallela, ma del tutto peculiare.

Protagonisti della MPB sono i sentimenti e gli stati d’animo quasi viscerali che caratterizzano il carattere del popolo in questione: la tristeza (tristezza), la felicidade (felicità), il choro (pianto) e la saudade (nostalgia). Nella MPB più autentica difficilmente compaiono la rabbia (tipica di certo blues), la voglia di ribellione (tipica del rock) o l’amore romantico (tipico della canzone europea e statunitense). Si raccontano più spesso i sentimenti e lo struggimento per la terra, la natura, la storia: spesso con grande poesia, a volte con l’uso di luoghi comuni, di solito con un po’ di ironia e con molto divertimento.

Com’é noto, la saudade è un sentimento chiave nella poetica musicale brasiliana ma non tutti sanno che – assieme al fado – rappresenta prima di tutto il simbolo del Portogallo.Con il suo triste e affascinante struggimento, la saudade portoghese acquista un accento profondamente doloroso a contatto con la terra brasiliana: é sopraffazione e sofferenza ma contiene anche il germoglio della speranza, la forza di reagire e si trasforma in dolcissima nostalgia. E’ questo sapore dolce-amaro che rende la ‘malinconia brasiliana’ così diversa e speciale.

Il Brasile ha fatto della ‘saudade’, della ‘tristezza felice’, insieme al suo ‘sambar’, una filosofia di vita’ – mi spiega un amico che vive a Salvador de Bahia. La principale caratteristica della MPB – secondo cui la tristezza e la nostalgia hanno la stessa dignità della felicità – è rappresentata dal ritmo, come scrive Gildo De Stefano nel libro ‘Il popolo del samba. La vicenda e i protagonisti della storia della musica popolare brasiliana’ (2005) di cui Gianni Minà scrisse nella prefazione: ‘Il Samba, la Bossa Nova, provengono dalle viscere e dal cuore di un’umanità che spesso ha trovato nei ritmi arrivati a Bahia, insieme ai galeoni portoghesi che portavano gli schiavi africani, il lenimento alle ingiustizie, allo sfruttamento e alla povertà che subiva e subisce’ .

L’elemento ‘nero’ diventa fondamentale perché non si diffonde soltanto fra la gente dei ceti sociali più poveri ma presuppone un modo di intendere e vivere la musica, il canto e la danza, come elementi quotidiani e funzionali a moltissimi aspetti della vita sociale di ogni singola persona e della comunità in cui vive: il lavoro, il corteggiamento, la preghiera, il racconto, il divertimento, la ‘resistenza’, l’evasione, l’invocazione, il festeggiamento: tutto ciò indipendentemente dalle classi sociali, dalle razze e dalle zone geografiche di appartenenza.

Ricordo a me stessa tutto questo mentre ascolto Nas Cordas, un album pubblicato il 13 aprile 2019 da Franco Chirivì per i tipi della Dodicilune Edizioni Discografiche e Musicali (attiva dal 1966 con un catalogo di oltre 250 produzioni di artisti italiani e stranieri) che alla MPB costituisce un affettuoso omaggio.

Franco è un chitarrista dotato di uno stile molto caldo e personale. Il suo modo di suonare e gli arrangiamenti di queste canzoni classiche brasiliane sono veramente belli. Sono un suo fan’ – è il lusinghiero commento del chitarrista e compositore statunitense Mike Stern che arricchisce le note di copertina. La tracklist consta di dieci brani suggestivi che portano la firma di alcuni fra i più rappresentativi esponenti della musica brasiliana: João Bosco (Senhoras Do Amazonas), Chico Navarro (Let Me Go), Roberto Menescal e Rosàlia De Souza (Agarradinhos), Guinga e Aldir Blanc (Carta De Pedra, Catavento e Girassol e Rio De Janeiro), Nelson Cavaquinho (Beija Flor), Pixinguinha (Carinhoso), Carlos Lyra (Maria Ninguem) e Mario Sêve (Valsa Da Noite).

‘Carinhoso’ è particolarmente intrigante poiché si avvale della voce e della vena interpretativa di Gianni Rotondo (insegnante di chitarra, cantautore, psicologo esperto in musicoterapia) che ha presentato l’album in più occasioni nel Salento e dintorni. Franco preferisce non ricorrere a virtuosismi (molto spesso autoreferenziali) ma orienta il proprio messaggio artistico verso la profondità interiore, ‘trasmessa con naturalezza, essenzialità e nobiltà d’animo’ come la stampa ha sottolineato, utilizzando chitarre di diverse tipologie (classica, acustica, jazz) per l’esigenza di esprimere e valorizzare ogni brano nel rispetto della propria identità sonora.

Sentire propria una musica che viene da lontano vuol dire riconoscersi nelle emozioni che essa esprime. Non è stato necessario, per me, comprendere le parole per capirne il messaggio: la musica brasiliana si esprime compiutamente attraverso il ritmo, la melodia e l’armonia, che sono d‘altra parte gli elementi fondamentali della musica. Attraverso il suono della chitarra ho voluto catturare quell’accordo di emozioni e sentimenti, che appaiono talvolta in tensione tra loro, che questa musica riesce a far convivere in armonia e bellezza: un insieme tra nostalgia, malinconia e felicità’ – mi spiega.

Chitarrista e compositore di natura eclettica, si è cimentato nel corso degli anni in diversi generi musicali e in numerose collaborazioni in diversi ambiti e stili, come il pop (Franco Simone, Renato Zero, Noa, Massimo Ranieri, Gegè Telesforo), il jazz (Guido Pistocchi), la Black Music (Osunlade), il funk (Gabriele Poso), artisti con i quali ha registrato numerosi cd e tenuto concerti in Italia e all’estero (Londra, Berlino, Montecarlo, Amsterdam, Istanbul, Toronto, ecc.).

Dimenticavo: assieme a Giuseppe Magagnino, Michele Colaci e Cristian Martina, Franco fa parte del Quintetto che accompagna nei concerti il valente violinista salentino Alessandro Quarta,’grande amico e grande musicista’, cui dedica ‘un sentito ringraziamento per aver incoraggiato e sostenuto questo progetto sin dalla fase iniziale’.

Paola Cecchini

image_printStampa Articolo
Redazione StreetNews.it
Redazione StreetNews.it
Il 16 Settembre 2016 nasce StreetNews.it, quotidiano on-line di diffusione delle principali notizie regionali e nazionali con un particolare focus sulle news locali. La redazione, avvalendosi della collaborazione di professionisti in vari settori come grafica pubblicitaria, web e social marketing, web master, videomaker e film-maker, giornalisti, fotografi, event manager e altri, offre la possibilità di realizzare piani di comunicazione su misura: Articoli, comunicati stampa, banner grafico da inserire in video e rubriche, banner sito, cortometraggi e realizzazioni video per privati, aziende e locali, reportage fotografici. Sponsorizzazione negli eventi organizzati dalla redazione: Striscione, Flyers, T-shirt, Gadgets.
RELATED ARTICLES

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -

articoli popolari

commenti recenti

- Advertisement -