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“L’incredibile Storia Dell’Isola Delle Rose”: il progetto di un mondo ideale

Anno: 2020

Durata: 117min

Genere: commedia, film basato su una storia vera

Regia: Sydney Sibilia

Distribuzione in italiano: Netflix

“L’incredibile Storia Dell’Isola Delle Rose”, un film scritto e diretto da Sydney Sibilia, ci porta a conoscere una straordinaria storia vera.

Si tratta di una di quelle narrazioni che parrebbero di pura fantasia, la realizzazione  di un sogno utopistico.…che da un’idea diviene realtà.

Siamo nell’estate del 1968 (anno passato alla storia per le sue iconiche contestazioni sociali e studentesche)  ed un giovane ingegnere, Giorgio Rosa, incompreso da tutte le persone che ama(la sua famiglia e la sua ex fidanzata Gabriella) soffre, sempre più, la realtà  di una società soffocante che imbriglia le persone con limiti e  regole stringenti.

Improvvisamente, ha una rivelazione: costruire uno stato tutto suo, un luogo dove regole e burocrazia non esistano, un posto dove essere totalmente liberi.

Il protagonista si appropria di uno slogan tipico di quel periodo, “fantasia al potere” e,  quindi:  

Non hai un lavoro? Inventatelo.

Non ti senti compreso da uno Stato che ti rigetta? Creane uno tutto tuo.

Così, nell’arco di 55 giorni, assieme all’amico imprenditore Maurizio e ad altri aiutanti, Giorgio fonderà lo Stato delle Rose.

Una costruzione in acciaio , al largo della costa di Rimini, fuori dalle acque territoriali dotata di una propria lingua, un proprio governo e una moneta autonoma.

Uno stato indipendente,  per il quale il protagonista vuole ottenere il riconoscimento rivolgendosi alle Nazioni Uniti e al Consiglio Europeo.

Il suo  progetto  attira sull’isola migliaia di persone e  la stampa inizia a interessarsi ad esso ogni giorno di più. 

Piace a molti questo mondo nel quale  la libertà individuale è il valore assoluto e in cui, l’unica legge esistente, è vivere in assenza di regole.

Ma, un’idea del genere può apparire anche pericolosa e, la possibilità di vivere in libertà assoluta, può fare paura.

Infatti,  il progetto  di Giorgio,  da esperimento personale e sociale,  si trasforma in un caso internazionale al quale segue, senza indugio, sia la risposta del governo italiano,  sia  un contrasto interno, che si accresce per l’influenza della Santa Sede.

L’isola delle Rose costituisce, infatti, una grave preoccupazione.

Per l’Italia, che non può tollerare che nasca uno stato riconosciuto a livello internazionale, così prossimo alla sue coste, dato che potrebbe divenire un pericoloso precedente.  

Ma la ritrosia nasce anche dall’idea su cui si fonda l’isola delle Rose che mina alcuni valori, profondamente radicati nella cultura nazionale.

La determinazione di Giorgio è destinata, dunque, a scontrarsi con lo status quo della politica e della cultura italiana e, la sua piattaforma a trasformarsi, ben oltre le aspettative del suo creatore, in un simbolo per tutti coloro che non si riconoscono nell’impostazione sociale, nelle regole giuridiche e morali  delle proprie nazioni.

L’incredibile storia dell’Isola delle Rose è, però, anche un saggio sulla difficoltà che   ciascuno incontra nel trovare il suo  posto nel mondo, un mondo che sembra non appartenerci; un mondo che stenta a cambiare, perchè  in esso il ricambio generazionale, se anche si attua,  procede molto a rilento.

E’ un modo di vedere le cose che attacca il presente.

Un presente  in cui il conformismo e la repressione della libertà di pensare e di vivere, “con un briciolo di pazzia”,  tiene a tutti le mani legate e i piedi incastrati a terra, senza dare ad alcuno la possibilità di sognare, di volare, di vivere.

Il regista ci racconta sì la volontà di vivere oltre le regole ma, non per distruggere,  bensì per creare.

L’incredibile “Storia Dell’Isola Delle Rose”, in sintesi, è la rappresentazione  della volontà di affermazione  della libertà individuale ed un  simbolo ideale,  in cui una collettività può riconoscersi, in antitesi al un mondo politico attuale, tacciabile  di ordinarietà e colpevole  di reprimere la diversità e l’individualità.

Ma…questo film non ha tanto l’intento di levare delle accuse al mondo odierno, quanto  quello di divertire, attraverso un intrattenimento intelligente.

a cura di Giulia Petillo

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Redazione StreetNews.it
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