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Da mercoledì 20 marzo: Asia Argento è la seconda protagonista del progetto “Divagrafie”, all’Università di Napoli Federico II e Teatro Galleria Toledo

Figura spesso alla ribalta nel mondo contemporaneo, Asia Argento è la seconda protagonista dei workshop e delle giornate di proiezioni programmate, mercoledì 20 e giovedì 21 marzo 2024 nell’ambito del progetto Divagrafie, alla Sala Convegni della Biblioteca di Area Umanistica dell’Università di Napoli Federico II e al Teatro Stabile di Innovazione Galleria Toledo.

Il progetto, curato da Anna Masecchia (responsabile dell’unità federiciana del progetto DAMA) con la co-curatela di Armando Andria (Ladoc) e la collaborazione di Ludovico Brancaccio, Mirella Soprano e Antonietta Tarantino, è un’iniziativa del progetto Miur-Prin 2017 “DAMA_Drawing a Map of Italian Actresses in Writing”, promossa dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi Federico II di Napoli in collaborazione con l’Università degli Studi di Sassari, l’Università degli Studi di Catania, Ladoc, BRAU, Coinor, e con il patrocinio della CUC-Consulta Universitaria del Cinema.

Si parte mercoledì 20 marzo alle ore 18.00, presso il Teatro Stabile d’Innovazione Galleria Toledo con Divagrafie. Per una mappatura delle attrici italiane che scrivono: Asia Argento, interviene Armando Andria (critico e curatore cinematografico, producer). Seguiranno due proiezioni, alle 18.15 De la guerre di Bertrand Bonello e, alle ore 20.45, Compagna di viaggio di Peter Del Monte.

La giornata di giovedì 21 marzo avrà inizio alle 10.15, presso la Sala Convegni, Biblioteca di Area Umanistica, Università degli Studi di Napoli Federico II (BRAU), con i consueti saluti istituzionali, a cui farà seguito, alle ore 10.30, il workshop Asia Argento: autofiction in costante divenire, tra performance, scritture e web.

Intervengono Luisa Cutzu (Università degli Studi di Sassari), Gaia Del Giudice (PhD in Architettura – Pianificazione, Urbanistica e Valutazione), Francesca Marone (Università degli Studi di Napoli Federico II), Anna Masecchia (Università degli Studi di Napoli Federico II), Federica Piana (Università di Torino), Gabriele Prosperi (Università degli Studi del Salento), Giulia Simi (Università degli Studi di Sassari)

Nel corso del workshop sarà presentato il videosaggio Tra performance e scrittura: Asia Argento, a cura di Mirella Soprano

Alle ore 20.00 la programmazione si sposta al Teatro Stabile d’Innovazione Galleria Toledo per le letture di estratti dagli scritti di Asia Argento, a cura di Valentina Curatoli, e alle ore 20.30 la proiezione di Vera di Tizza Covi e Rainer Frimmel.

Info progetto e programma approfondito su www.ladoc.it/portfolio/divagrafie/, tutti gli eventi sono a ingresso libero.

Divagrafie.

Tra schermo, carta e web:

tre dive, tre donne, tre generazioni

Napoli, marzo-aprile 2024

Workshop e proiezioni.

Nel quadro del Progetto di Interesse Nazionale DAMA_Drawing a Map of Italian Actresses in Writing https://www.damadivagrafie.org/, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II promuove Divagrafie, serie di workshop con proiezioni dedicati ad attrici dai talenti multipli, che hanno lavorato tra teatro, cinema e altri media e che hanno espresso la loro creatività attraverso diverse forme di scrittura, autobiografica e non.

Divagrafie,curato da Anna Masecchia (responsabile dell’unità federiciana del progetto DAMA) con la co-curatela di Armando Andria (Ladoc) e la collaborazione di Ludovico Brancaccio, Mirella Soprano e Antonietta Tarantino, si svolgerà tra la Sala Convegni della Biblioteca di area umanistica dell’Università di Napoli Federico II e varie sale della città: l’Astra, il Multicinema Modernissimo, Galleria Toledo e il cinema Vittoria.

L’unità napoletana del progetto DAMA si è dedicata in particolare allo scenario contemporaneo e all’analisi di attrici che hanno continuato a costruire e nutrire la propria immagine e la loro artisticità anche utilizzando strumenti come il web e i social.

A partire da questo, Divagrafie concentra la sua attenzione su tre attrici di generazioni diverse: Sandra Milo (1933-2024), Isabella Rossellini (1952), Asia Argento (1975). In questo modo, l’intento è mettere in campo uno degli aspetti fertili del progetto sulle scritture delle attrici e cioè la possibilità di declinare in una prospettiva storica e culturale la complessità di figure che si sono mosse su versanti creativi diversi, conservando sempre una relazione forte con la performatività. Incrociando i testi che hanno scritto con la loro immagine divistica in generale, guardando ai personaggi interpretati ma anche alle pagine e stagioni della storia del cinema vissute, emergono i profili, le problematiche di intere generazioni di donne alle prese con un ruolo definito dalla società da assumere o da scardinare.

In modi diversi, che verranno analizzati da studiose e studiosi nel corso dei workshop, tutte e tre le interpreti si sono rese protagoniste di una dimensione attoriale e divistica fortemente autoriale e capace di prodursi nel segno dell’autodeterminazione.

Nel caso di Sandra Milo, diventata attrice negli anni della Ricostruzione e all’apice del successo a cavallo del Boom economico, è interessante notare come questa dimensione si sia chiarita proprio attraverso la scrittura di due libri ‘confessioni’ come Caro Federico (1982) e Amanti (1993).

Soprattutto nel secondo, la sua storia si intreccia con quella del potere politico italiano degli anni Ottanta, e la scrittura si configura come uno strumento per avocare a sé una dimensione di protagonista e agente della propria storia.

Questa postura anima già il volume del 1982, scritto alla fine di una fase della carriera in cui Milo, dopo gli anni Sessanta e esperienze importanti come i film di Antonio Pietrangeli, Il generale della Rovere (1959) e Vanina Vanini (1961) di Rossellini, Otto e mezzo (1963) di Fellini, sta passando progressivamente dal grande al piccolo schermo.

Milo ha incarnato un modello di femminilità scandalosamente innocua, lontana da qualsiasi lotta femminista, imbracciando l’arma della seduzione per sopravvivere in un mondo di uomini.

Ma le narrazioni a cui ha affidato la sua voce e anche molte parentesi televisive offrono il ritratto di una figura più complessa e ancora tutta da indagare. Le proiezioni di Classe tous risques (Asfalto che scotta) di Sautet (1960), Otto e mezzo di Fellini (1963) e La visita di Pietrangeli (1964) serviranno a tessere un dialogo analitico tra la performance attoriale e la narrazione dell’esperienza cinematografica e di costruzione del sé pubblico in Caro Federico (1982).

Durante il workshop verrà messo in luce lo stretto intreccio di performance e scrittura tra cinema, televisione e web, anche in relazione a un’altra attrice della stessa generazione come Claudia Cardinale.

Isabella Rossellini, artista, modella, performer a tutto tondo, è una presenza profondamente cosmopolita, capace di declinare talenti e autorialità nei modi più vari.

Nel fototesto autobiografico Qualcosa di me (1997) ha fatto i conti con i suoi quarant’anni, caratterizzati da una importante presenza sulla scena pubblica. I celebri natali sono stati il trampolino per lo sviluppo armonico di una personalità che negli anni Settanta si è mossa tra la militanza femminista, un programma televisivo innovativo come L’Altra domenica e le prime interpretazioni cinematografiche, tra cui Il prato dei fratelli Taviani (1979), che verrà proiettato durante le giornate di studio. Alcune grandi interpretazioni cinematografiche hanno caratterizzato gli anni Ottanta e altre esperienze successive. Per restituire ad un pubblico più ampio possibile la ricchezza di un percorso di ricerca che lavora, anche nel suo caso, sul rapporto tra performance attoriale e scrittura (anche teatrale, se guardiamo ai recenti spettacoli dedicati a Charles Darwin e ai suoi trattati su evoluzione e emozioni), vedremo Blue Velvet di Lynch (1986) e Two Lovers di Gray (2008).

Durante il workshop si presterà attenzione anche agli anni Duemila, in cui Isabella Rossellini ha inaugurato un proficuo percorso da regista con le serie Green porno e Seduce me, prodotti audiovisivi leggeri, da diffondere primariamente attraverso YouTube, in cui tematiche gender affiorano tra spassose messe in scena della riproduzione di alcuni animali.

Sempre performer, sempre protagonista della costruzione della propria immagine pubblica, Isabella Rossellini vive intensamente anche la stagione social del web, facendo di uno spazio come Instagram il luogo per portare avanti una visione ecologista e inclusiva dell’impegno politico.

Figura spesso alla ribalta nel mondo contemporaneo, Asia Argento è la terza protagonista dei workshop e delle giornate di proiezioni abbinate ad essi. Insieme alla visione di alcuni dei suoi film e all’analisi di I love you Kirk (Frassinelli, 1999) e Anatomia di un cuore selvaggio (Piemme, 2020), libri che intrecciano due generi limitrofi come autobiografia e autofiction, si esploreranno anche le strategie di comunicazione che ha adottato nel tempo, specialmente sui social media.

Oggetto del workshop saranno anche i due film da lei scritti e diretti, Scarlet Diva (2000) e The Heart Is Deceitful Above All Things (Ingannevole è il cuore più di ogni cosa, 2004). Argento ha dimostrato la sua versatilità collaborando con grandi autori e distinguendosi per la sua intensità e naturalezza.

La scelta, nel suo caso, è caduta su tre film che la vedono presente in età e fasi diverse della sua esperienza artistica: giovanissima in Compagna di viaggio di Del Monte (1996); alle prese con una particolare complessa sfida artistica in De la guerre di Bonello (2008); se stessa, infine, nel recentissimo Vera di Frimmel e Covi (2022). Anche nel suo caso, Instagram è veicolo di uno storytelling incessante, tutto da indagare.

Il Comitato scientifico del Progetto DAMA è composto da: Lucia Cardone (Università degli Studi di Sassari), Cristina Jandelli (Università degli Studi di Firenze), Anna Masecchia (Università degli Studi di Napoli Federico II), Maria Rizzarelli (Università degli Studi di Catania), Giulia Simi (Università degli Studi di Sassari), Chiara Tognolotti (Università degli Studi di Pisa), Federico Vitella (Università degli Studi di Messina).

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Redazione StreetNews.it
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