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Sant’Agata de Goti Incontro con Angelo Iannelli sulla “Legalità”

Si svolgerà Sabato 9 Dicembre a partire dalle ore 10:30 presso la storica e incantevole Aula Consiliare del Comune di Sant’Agata de Goti (BN) la presentazione del libro dell’attore e scrittore Angelo Iannelli “Professor Pulcinella Lezione di Legalità’” Edito da Albatros. La manifestazione fortemente voluta dall’amministrazione comunale Assessorato alla Cultura rientra nel programma Le Vie del Natale. La manifestazione vedrà la presenza di diverse personalità:

Introduce Giovanni Pollastro Assessore alla Cultura

Saluti Salvatore Riccio Sindaco  

Angelo Iannelli autore e scrittore

On. Francesco Urraro Consiglio di Presidenza de Consiglio di Stato

Nunzio Meccariello Capogruppo Consiliare e Avvocato

Emanuela Gambardella Giornalista e Insegnante

Letture a cura Ass. Noi di Bagnoli 1972

 Modera Edda Cioffi Presentatrice e conduttrice tv

Interventi artistici del maestro Gustavo Martinucci  del Pulcinella della legalità Angelo Iannelli.

Brindisi finale e aperitivo presso Villa Izzo per augurarsi le sante feste di Natale. L’incontro letterario vedrà la presenza di ospiti a sorpresa del mondo dello spettacolo, della cultura e del sociale e sarà ripreso dalle più importanti tv.

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BACCALA’ VILLAGE, ULTIMA TAPPA DEL 2023 A PIGNATARO MAGGIORE 

La quinta e ultima tappa 2023 del Baccalà Village si svolgerà a Pignataro Maggiore, in Provincia di Caserta, dall’8 al 10 dicembre (orario 19-24). Una tre giorni enogastronomica dell’Alto Casertano dal sapore tipicamente natalizio per la kermesse organizzata dallo chef “scellato” (come ama autodefinirsi da tempo) Antonio Peluso, ideatore della Locanda del Baccalà di Marcianise (CE).

Complice l’atmosfera con le luci e l’albero di Natale nella centralissima Piazza Umberto I, questo Baccalà Village si propone un obiettivo preciso. “Il baccalà è da sempre l’alimento principe delle feste natalizie, soprattutto al Sud e in versione fritta, e non può certo mancare il fritto nel nostro menù – spiega Peluso -. Ma la vera grande sfida è anticipare i tempi col debutto ufficiale delle feste natalizie nel ponte dell’Immacolata, portando il baccalà in piazza in versione street food, fuori dalla cucina di casa per una volta e dai fornelli del Natale”.

Patrocinata dalla Provincia di Caserta e dal Comune di Pignataro Maggiore, e realizzata in partnership con la pro-loco PINETARIVM della cittadina casertana, la kermesse in questo ultimo appuntamento dell’anno dedica al pesce povero “diventato chic” (parola di chef Peluso) un menù interessante.

Se i paccheri al pomodoro, olive, capperi e baccalà, il baccalà fritto e le crocchette di baccalà insieme alla genovese di mare sono una gustosa conferma di tutte le edizioni del Baccalà Village, c’è da sottolineare un paio di novità. La bruschetta alla genovese di baccalà e l’inedito assoluto della pasta e fagioli con baccalà in questo weekend dell’Immacolata. Confermata anche la zuppa di baccalà e patate al cartoccio, e ovviamente spazio ai dolci di Natale con la pastiera napoletana per dessert, oltre alla classica sfogliatella e al cioccolatino al baccalà inventato da Peluso. Per i più giovani non mancheranno le crepes come alternativa dolce alla pasticceria più tradizionale da fine pasto. Possibilità di scelta con tre menù: il primo di 15 euro con sfizio a scelta, primo piatto a scelta, bibita, dolce e caffè; la seconda proposta da 18 euro con sfizio a scelta, secondo piatto a scelta, bibita, dessert e caffè; la terza opzione è il menù completo da 25 euro con sfizio a scelta, primo piatto a scelta, secondo a scelta, bibita, dolce e caffè.

Si comincia venerdì 8 dicembre con l’accensione in piazza alle 19 dell’albero natalizio di Pignataro Maggiore (presenti il sindaco Giorgio Magliocca e l’assessore alla cultura Adduce Lia); per proseguire subito dopo con lo spettacolo pirotecnico e il concerto del coro gospel della Voice Academy Choir alle ore 19.45; e concludere poi con la visione in piazza della partita Juve Napoli alle 20.45. Sabato 9 dicembre si farà largo il comico Mino Abbacuccio direttamente da Made in Sud sul palco del Baccalà Village, mentre domenica 10 dicembre, ultimo giorno del Baccalà Village e ideale “finale di stagione” 2023, toccherà alla cover band dei Queen intrattenere il pubblico all’aperto.

Appuntamento poi al 2024 con la terza edizione ufficiale del Baccalà Village, il festival del pesce povero, ma raffinato ed elegante a tavola, sempre più sdoganato dall’Alta Cucina.

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BABY GANG è il rapper italiano più ascoltato all’estero su SPOTIFY

BABY GANG è il rapper italiano più ascoltato all’estero su Spotify, secondo Spotify Wrapped 2023.La sua musica in questi anni ha scalato le classifiche di oltre 30 Paesi con più di 1,5 miliardi di stream complessivi!

Un altro importante risultato che si va ad aggiungere alla carriera già ricca di successi in campo musicale di Baby Gang che, a soli 22 anni, ha oltre 6,4 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, conta oltre 2,2 milioni di follower su Instagram e 1,5 milioni di iscritti al canale Youtube, dove ha totalizzato oltre 650 milioni di views complessive. È nella top 10 degli italiani più ascoltati nel mondo, insieme ad artisti leader nel loro genere come Måneskin, Gabry Ponte e Laura Pausini. In meno di tre anni ha collezionato 2 Platino (“Lei” e “Paradiso artificiale”) e 15 Oro.

Con la sua musica è il portavoce dei giovani italiani di seconda generazione, cresciuti sulla strada ma con l’idea di costruire un futuro migliore in cui ci siano rispetto e parità.

Il suo ultimo album “Innocente” uscito a maggio 2023 è stato certificato Oro. Il singolo “Cella 4” ha oltre 25 milioni di visualizzazioni su YouTube.

Tra le sue hit più conosciute anche “Casablanca” del 2021 con 40 milioni di visualizzazioni su YouTube e 68 milioni di ascolti su Spotify e “Mentalité” del 2022 con 77 milioni di views su YouTube e 87 milioni di stream su Spotify, entrato nella Viral di Spotify di oltre 15 Paesi.

Zaccaria Mouhib è nato a Lecco il 26 giugno 2001 da genitori immigrati, originari del Marocco. A soli undici anni lascia la famiglia per non gravare sulla difficile situazione economica ma si scontra con i forti pregiudizi della società odierna nei confronti delle sue origini. Crescere sulla strada senza un posto sicuro in cui dormire e senza delle figure di riferimento lo porta a mettersi talvolta contro la Legge, finché scopre di avere una voce che non viene ignorata, grazie alla musica.

Il suo primo brano “Street”, pubblicato su YouTube a 17 anni, raggiunge un successo inaspettato. Baby Gang inizia a credere nelle sue capacità artistiche, grazie anche all’aiuto di don Claudio Burgio dell’associazione Kayros, e comincia una nuova fase della sua vita. Quello che rimarrà costante, nella sua scalata alle classifiche, sarà la sua scelta sociale e politica di cantare con fierezza delle proprie origini e delle difficoltà che ha vissuto.

Ha all’attivo due ep, “EP1” (2021) e “EP2” (2022), e due album “Delinquente” (2021) e “Innocente” (2023) tutti e 4 certificati Oro. “Innocente” è uscito con la nuova etichetta da lui fondata No Parla Tanto Records / Warner Music Italy.

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Pierpaolo Giorgio è il nuovo chef del ristorante museo Cenere a Pompei

Vicino agli scavi di Pompei, in via Plinio, “Cenere”, ha accolto in cucina lo chef giramondo Pierpaolo Giorgio. Sulla tavola del “ristorante museo” diretto da Valerio Coppola tradizione e nobiltà sono servite: “ziti Cenere”, con cenere di cipolla bianca di Pompei e pecorino di Bagnoli, “risotto di Menandro” con cacio e pepe, verza e nduja di Spilonga, e un ritorno al passato con i “tubettoni con vongole e lenticchie”, cavallo di battaglia dello chef classe 1983. 

 «Mi sono dedicato con cura estrema, ai dettagli dei soli venticinque coperti della sala interna e dei dodici in dehors – spiega Giorgio – in quello che è sempre stato il posto in cui sin da ragazzo desideravo approdare, Pompei, a due passi dalla casa dei miei genitori». 

 Cenere vanta un format ricco di suggestioni, che unisce arte, cibo e vino. Nelle teche sono in mostra anfore in pop art, alle pareti lastre di marmo con iscrizioni in latino da Plino, il soffitto restaurato con affresco, in un locale che fu la prima caserma dei Carabinieri a Pompei nella fine dell’Ottocento.

 La cantina con più di 300 etichette è un viaggio nel tempo, dove emerge la viva essenza della terra campana, la tenacia e l’eleganza del territorio italiano, il fascino dei vini stranieri. E poi, l’abile food pairing guidato dal direttore Coppola, che crea la giusta armonia tra gli aromi e i sapori di vino e drink e quelli dei piatti dello chef, che uniscono tradizione e modernità, con originali tocchi “fusion”. 

 Chef Giorgio, ha trascorso molta parte della sua storia professionale in due hotel “best seller” della costiera: il Syrenuse e il San Pietro, e pensare che voleva diventare direttore d’albergo. Passa poi al ristorante l’Accanto dell’hotel Angiolieri di Vico Equense al fianco prima di Michele Deleo e poi con Vincenzo Guarino, contribuendo in modo significativo al raggiungimento della prima stella Michelin. La storia si ripete, compresa la stella al Re Maurì di Vietri sul Mare, sotto l’egida dello chef tedesco Oliver Glowig. 

 Da citare la bella esperienza a Castellammare nel piccolissimo, ma molto peculiare ristorante di pesce, “Fish Lab”. Si unisce poi allo chef Peppe Guida, e lavora per un anno all’Osteria Nonna Rosa di Vico Equense, per poi approdare al Sea Front Pasta Bar, dove ottiene l’importante riconoscimento Bib Gourmand della guida Michelin, assegnato alle migliori tavole a prezzi convenienti. E poi l’esordio nel ristorante mediterraneo Punta Scutolo, traslato d’estate a “Le Axidie” alla guida di tre cucine. 

 Oggi è salito su un nuovo palcoscenico, quello d Cenere, progetto lungimirante, che per la bellezza del luogo e l’alta cucina, fa bene a tutti. 

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Solidarietà e Natale a Napoli: Anche quest’anno c’è il giocattolo sospeso

Il comune di Napoli e l’ assessorato alle politiche giovanili hanno deciso di rinnovare, anche per quest’anno il “giocattolo sospeso”. Un iniziativa di beneficenza volta a donare un sorriso ai bambini in vista delle festività natalizie. Negli ultimi due anni la solidarietà dei Napoletani è cresciuta in modo esponenziale e le donazioni di giocattoli e libri sono aumentate come afferma l’ assessora Chiara Mancini: “Il Giocattolo Sospeso è ormai una tradizione che vede rinnovarsi lo spirito di solidarietà dei cittadini napoletani. Negli ultimi due anni le donazioni sono cresciute molto ed hanno raggiunto un numero sempre maggiore di bambini ai quali arriva il calore di una città che è sempre pronta a sostenere chi è in difficoltà. A noi come Istituzioni il compito e l’onere di raccogliere queste spinte solidaristiche e convogliarle affinché possano offrire un momento di serenità a chi ne ha più bisogno”.

Chiunque vorrà donare un giocattolo o un libro ai bambini della città, potrà farlo acquistando direttamente presso i negozi aderenti all’iniziativa (l’elenco completo sotto l’ articolo) oppure online sulla piattaforma www.unpaniereperte.it.

Leonetti Via Toledo n. 350 – 081.412765 

leonetti.giocattoli@pec.it 

Natullo Toys Via A. Ranieri n. 51 Corso Garibaldi n. 301 Via Nazionale n. 52 081.19562252 

natullotoys@pec.sinapsis.srl.net 

Casa Mia Giocattoli Via Francesco Cilea n. 115 – 081.5600440 

casamiagiocattoli@pec.it 

La Girandola Via Edoardo Nicolardi n.158/162 – 081.7430434 

girandolagiocattoli@arubapec.it 

La Girandola Via Toledo n. 400 – 081.5521553 

girandolagiocattoli@pec.it 

Junior Giocattoli Via Maurizio Piscicelli n. 25 – 081.5784044 

mariatroise@arubapec.it 

Libreria Mancini Via Nuova Poggioreale n. 11 – 081.5534526 

libreriamancini@pec.it 

Libreria Giorgio Lieto Viale Augusto n. 43/51 – 081.2394621 

Blibreriagiorgiolieto@pec.it 

A&M Bookstore Via Duomo n. 93 – 081.0209238

a cura di Salvatore Cocchio

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Eventi natalizi al Vomero: il calendario Confcommercio Vomero – Arenella

NAPOLI – Avvicinarsi al Natale con i migliori auspici – e illuminare di gioia e colori strade e piazze di quel grande centro commerciale a cielo aperto che rappresentano i quartieri collinari partenopei. Confcommercio Campania e Confcommercio Vomero – Arenella “Imprese Collinari” si fanno carico per il secondo anno di seguito di portare gli eventi natalizi itineranti nei due quartieri per due Weekend della fortuna organizzati in sinergia con la D2 Eventi.

L’inaugurazione è prevista per l’8 dicembre alle 10.30 in piazza Fuga, alla presenza di esponenti della Confcommercio campana (tra cui il presidente provinciale di Napoli Massimo Di Porzio) e delle istituzioni locali. Gli eventi, patrocinati dalla V Municipalità di Napoli, promettono di emozionare i più piccoli ma anche i grandi, con illusionismo, giocoleria, acrobazie e magia, senza dimenticare sputafuoco e bolle di sapone; dall’altro intendono contribuire ad animare le vie del commercio nei giorni più caldi dello shopping natalizio. Agli eventi è associata anche una estrazione di premi e/o buoni sconto rivolta a quanti acquistano in uno degli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa. Per partecipare sarà sufficiente conservare lo scontrino e portarlo con sé ad uno degli eventi.

“La mia impressione – spiega Georgia Forte, presidente Confcommercio Vomero Arenella e rappresentante del direttivo Confcommercio Napoli – è che dopo la pandemia si stenti a tornare alla ritualità del contatto, allo shopping come esperienza umana e come pretesto per animare le strade dei nostri quartieri. Il fast-shopping online oltre a correre in direzione opposta alla sostenibilità va anche contro la socialità, contro l’essere comunità”.

“Ci sono dei momenti, invece, in cui bisogna tornare al contatto umano. Questa città ce lo ha insegnato in occasione dei festeggiamenti per lo scudetto del Napoli, del resto. Perché non tornare a vivere le nostre vie e le nostre botteghe appieno approfittando del cuore caldo del Natale?”, conclude.

Gli eventi si articoleranno con il seguente calendario:

– venerdì 8 dicembre dalle 10:30 alle 12:30 in Piazza Fuga,

– sabato 9 dicembre dalle 10:30 alle 12:30 in Piazza Medaglie d’Oro,

– domenica 10 dicembre dalle 10:30 alle 12:30 in Piazzetta Totò;

– sabato 16 dicembre dalle 10:30 alle 12:30 in Piazza Immacolata;

– domenica 17 dicembre dalle 10:30 alle 12:30 in via Luca Giordano.

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Intervista a Leonardo D’Onofrio, direttore didattico del Master Vip Massaggiatori a Sanremo

Formatosi in Italia e all’Estero, Esperto Massaggiatore del Benessere, ufficialmente riconosciuto nella sua qualifica dalla Regione Campania, Leonardo D’Onofrio opera nel campo del benessere da oltre venticinque anni. E’ anche operatore olistico e collabora come docente e formatore di varie discipline di massaggio presso diversi istituti di formazione, accademie, scuole e associazioni di categoria in tutta Italia.

Di seguito l’intervista che ci ha rilasciato in merito alla sua attività di docente e formatore, in previsione del prossimo Master Vip Massaggiatori organizzato da Claudia Musaj che si terrà a Sanremo durante i giorni del Festival e nell’ambito del quale sarà direttore didattico.

Ciao Leonardo sappiamo che sei conosciuto come uno dei migliori insegnanti in questo campo. Ci spieghi il tuo segreto?

Nessun segreto, se non quello di essere proiettato costantemente alla ricerca della migliore metodologia didattica. Mi riferisco a quelle azioni, ed a quei principii strategici di insegnamento, per ottimizzare l’apprendimento. Nel tempo ho analizzato il mio lavoro in aula ed il risultato e stato quello che, ancora oggi, trovo sia il metodo espositivo per eccellenza: la lezione interattiva

Ci spieghi meglio in cosa consiste?

Semplice. L’analisi ha prodotto come risultato l’attuazione delle cosiddette “tecniche attive” ovvero quelle attività procedurali che coinvolgono attivamente lo studente nel processo di apprendimento. Si impara con l’insegnante che fa da regista, che non vuole stare al centro, ma lascia sempre il protagonismo ai suoi allievi, predisponendo più che disponendo.

E tutto ciò che cosa ha permesso?

Questo ha permesso un’offerta formativa personalizzata, in cui ogni allievo ha potuto apprendere a secondo del suo grado di interesse, di comprensione, di acquisizione. L’aver portato in aula questa formula didattica, ha permesso uno studio mai noioso e ricco di importanti sfumature. Si è venuto a creare un vero laboratorio esperienziale dove tutti i soggetti hanno avuto un ruolo attivo.

Cosa intendi per laboratorio esperienziale?

Il termine laboratorio va inteso in senso estensivo, come qualsiasi spazio, fisico, operativo e concettuale, che viene opportunamente adattato ed equipaggiato per lo svolgimento di una specifica attività formativa. Nel caso specifico intendo uno “spazio mentale attrezzato”, una forma mentis, un modo di interagire con la realtà per comprenderla e/o per cambiarla.

E tu da tutto questo tu hai imparato qualcosa?

Si, assolutamente si. Ho imparato che si impara divertendosi. Se la didattica sorprende, è creativa, imprevedibile, allora diventa una scoperta continua, e ciò consente di nutrire le nostre menti senza mai farci sentire il peso del lavoro, per quanto gravoso possa essere.

Cosa porterai a Sanremo?

Tutta la mia esperienza, passione e dedizione a questa professione. E per quest’occasione ho ideato un trattamento specifico, l’EMBODIEMENT MASSAGE. Tecnicamente” il massaggio è un rapporto tra entità diverse attraverso il quale avviene un interscambio di energia”. Questa è certamente una bella definizione accademica di chimica e fisica eccetto il fatto che queste sicuramente alterano ed ignorano, non capendo l’essenza del concetto. Ovvero che il massaggio recupera il linguaggio atavico e primordiale del contatto, quello che ha anticipato la fonazione come mezzo di comunicazione tra gli esseri viventi e tra gli umani in particolare.

Puoi fare un esempio?

Certo, e prendo in esame le due figure: Il massaggia-nte agisce e diventa protagonista dell’azione del fare, mentre il massaggia-to agisce e diventa protagonista dell’azione del lasciar fare. Se ne deduce che non esiste attività e passività in questo rapporto, ma il tutto è perfettamente paritario.

E tutto questo lo troviamo nel tuo EMBODIEMENT MASSAGE?

Esattamente.C’è qui il tentativo di rappresentare nella giusta luce l’utilità terapeutica del massaggio. Con questo mi permetto, a personale rischio e pericolo, di definire la manualità umana come la quinta forza che trasmettendo l’energia spirituale, da luogo al collante ed al legante per il buon equilibrio tra gli elementi e l’uomo. Dopotutto l’energia è quella cosa indefinibile che muove tutto l’universo; senza di essa tutte le cose materiali sarebbero morte, anche i 4 elementi della natura senza un quinto che dia vita a “tutto” sarebbero inutili.

E questo trattamento porta dei reali benefici per chi lo riceve?

Questo trattamento porta tantissimi benefici e sarebbe lunghissimo elencarli tutti, ma proprio volendo fare un incompleto riepilogo si potrebbero citare: rilassamento muscolare, riassestamento articolare, miglioramento delle circolazioni sanguigna e linfatica,
ottimizzazione della capacità respiratoria, di quella digestiva e di eliminazione, riduzione dello stress, potenziamento del sistema immunitario, stimolo del potere di auto guarigione.

Fantastico, io non solo ti ringrazio per il tempo che ci hai dedicato, per l’encomiabile lavoro che hai svolto, ma mi prenoto per un trattamento.

Grazie a te, saremo tutti a tua disposizione, esattamente come lo saremo con tutti gli Ospiti della kermesse

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I ragazzi irresistibili

Umberto Orsini (Novara, 1934) e Franco Branciaroli (Milano, 1947), diretti per l’occasione da Massimo Popolizio, hanno dato vita al Teatro Rossini di Pesaro, in prima nazionale, allo spettacolo I ragazzi irresistibili di Neil Simon, proposto nella stagione di prosa promossa dal Comune di Pesaro, unitamente a AMAT, con il contributo della Regione Marche e del MiC.
Dopo il debutto pesarese, lo spettacolo sarà in scena il 5 dicembre a Recanati per l’inaugurazione della nuova stagione del Teatro ‘Persiani’ e il 6 e 7 dicembre al ‘Ventidio Basso’ di Ascoli Piceno, su iniziativa dei rispettivi Comuni ed AMAT.

I protagonisti della commedia di Neil Simon (NY 1927-2018), uno dei maggiori scrittori americani degli ultimi cinquant’anni, sono due anziani attori di varietà che hanno lavorato in coppia per tutta la vita creando un duo diventato famoso come “I ragazzi irresistibili”, per poi separarsi a causa di insanabili incomprensioni.
Undici anni dopo, sono invitati a riunirsi per un’unica serata, in occasione di una trasmissione televisiva dedicata al loro show.
In scena cercano di ricucire quello strappo che li ha separati per tanti anni ma le incomprensioni antiche si ripresentano ancor più radicate e questa difficile alchimia è il pretesto per un gioco di geniale comicità e di profonda melanconia.
Certi scambi di battute e situazioni esilaranti sono fonte non solo di comicità ma anche di profonda tenerezza per quel mondo del teatro che, quando vede i propri protagonisti avviati sul viale del declino, mostra tutta la sua umana fragilità.
Orsini e Branciaroli hanno ridato vita a questo testo (che in questi anni è diventato un classico) nel tentativo di cogliere tutto quello che lo rende più vicino al teatro di Beckett (Finale di partita) o addirittura di ?echov (Il canto del cigno), piuttosto che ad un lavoro di puro intrattenimento.
In questo omaggio al mondo degli attori, alle loro piccole e deliziose manie e tragiche miserie, li affianca- come sopra riportato- la regia di Massimo Popolizio (altresì valente attore e doppiatore) che ritrova nei due protagonisti quei compagni di strada con cui ha condiviso tante esperienze tra le più intense e significative del teatro di questi anni.

Accanto a Orsini e Branciaroli completano il cast dello spettacolo Flavio Francucci, Chiara Stoppa, Eros Pascale ed Emanuela Saccardi.
Le scene dello spettacolo – prodotto da Teatro de Gli Incamminati, Compagnia Orsini e Teatro Biondo Palermo in collaborazione con AMAT e Comune di Fabriano – sono di Maurizio Balò, i costumi di Gianluca Sbicca, le luci di Carlo Pediani e il suono di Alessandro Saviozzi.

Un vero successo di pubblico: bravissimi i protagonisti e doppi complimenti per Umberto Orsini che l’aprile prossimo compirà 90 anni e che ricordo, bambina, quando interpretava Ivan, nell’ultimo romanzo di Fëdor Dostoevskij, “I fratelli Karamazov”, sceneggiato diretto da Sandro Bolchi, in onda sulla rete nazionale (1969).
A chi gli chiede un commento sulla preparazione del testo e la conseguente atleticità sul palco, ha risposto:
Lavoro molto sulla preparazione, sia dal punto di vista del testo sia della tecnica: le parole devono arrivare all’ultima fila degli spettatori.
Quando imparo la parte, la ripeto correndo e, dopo, la ripeto ancora con una matita fra i denti per migliorare la dizione. Sul palco, in confronto, è una passeggiata.
Noi recitiamo senza microfono, ormai una prerogativa insolita mentre dovrebbe essere la base, come se uno avesse ascoltato la Callas microfonata!

Chapeau!

a cura di Paola Cecchini

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MARTINO: venerdì 8 dicembre esce in radio “NOI SIAMO IL ROCK” il nuovo singolo

Da venerdì 8 dicembre 2023 sarà in rotazione radiofonica “Noi siamo il rock” il nuovo singolo di Martino già disponibile sulle piattaforme digitali dal 1° dicembre.

“Noi siamo il rock” è un brano che parla di un amore esplosivo e prepotente, capace di elettrizzare e infondere energia, proprio come accade quando si ascolta un classico pezzo rock. La canzone è il risultato di una spontanea sessione di svago in cameretta, con l’artista comodamente disteso sul divano. Il sample di chitarra ha un mood tutto suo e sin dal primo ascolto sembrava che l’intera canzone fosse già nella testa del cantautore.

Il progetto è seguito dall’A&R Massimo Guidi per la Label M&M-D&G Music Commenta l’artista a proposito del brano: “Noi siamo il rock, baby come i Red Hot, come i Linkin Park, siamo i Rolling Stones. Più chiaro di così si muore”.

Biografia

Martino nasce il 28 ottobre 2004 a Battipaglia, in provincia di Salerno. Si sposta subito ad Agropoli, un piccolo paesino sul mare che a detta sua è conosciuto un po’ da tutti non si sa perché. La sua infanzia la trascorre nei sedili di dietro della FIAT 500 del fratello maggiore, grande cultore del Fabri Fibra di una volta. Ci tiene a sottolineare che a 11 anni conosceva “Bugiardo” a memoria.

Alle medie inizia a suonare il saxofono che, nonostante odiasse per il fatto di non poterci cantare sopra, lo aiuta a conoscere le basi della teoria musicale. È da sempre legato al suo professore di sax Pasquale M. a cui è molto grato per averlo fatto appassionare a questo mondo. Martino ci ha raccontato in via confidenziale che qualche mese fa lo ha incontrato per strada con i figli piccoli ma il professore non lo ha riconosciuto. In via ancora più confidenziale ha confessato che un giorno gli scriverà uno di quei messaggi che si scrivono solo da ubriachi per ringraziarlo come si deve.

Al liceo comincia a studiare il piano e la chitarra e ad auto-prodursi i suoi primi brani in cameretta con FL studio. Nel tempo si appassiona a mille generi e stili diversi. Abbraccia inizialmente il rap e la trap più melodica per poi passare all’ indie e al pop, sfiorando anche generi come la Future Bass e la musica House in generale (che produce tutt’ oggi quando è da solo e vuole rilassarsi).

Alla fatidica domanda “Che genere fai?” non formula una risposta secca. Odia catalogare la sua musica nel “genere x”, crede piuttosto sia un insieme di influenze che convergono. Ci dice anche che nel suo computer ha demo di generi che non hanno neanche un nome tanto che sono strani.

Attualmente la prima cosa che fa la mattina prima di alzarsi dal letto è mettere una canzone, lo stesso prima di andare a dormire e ovviamente durante tutto il corso della giornata. L’ unico posto in cui non ascolta qualcosa è il supermercato vicino casa ma semplicemente perché non prende e non ha voglia di scaricare le canzoni da Spotify. I suoi coinquilini credono sia pazzo.

“Noi siamo il rock” è il nuovo singolo di Martino disponibile sulle piattaforme digitali dal 1° dicembre 2023 e in rotazione radiofonica da venerdì 8 dicembre.

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PARTE DA NAPOLI LA RISCOPERTA DEGLI EUSEBEIA

Scuola, sport, archeologia e legami internazionali. C’è questo, ma anche tanto altro, nel progetto PRO.MO.S.S.I., il Programma di mobilità nelle scuole secondarie della Regione Campania nel cui ambito è stata sviluppata la rievocazione degli Eusebeia, i giochi sportivi dell’antica Roma che furono istituiti da Antonino Pio in memoria dell’Imperatore Adriano, suo predecessore, nel II secolo d.C..

L’istituto Francesco Saverio Nitti di Napoli è capofila di una rete di scuole, con il liceo Comenio di Napoli e l’istituto Tassinari di Pozzuoli, di questo appassionante progetto di sport, storia ed educazione alla cittadinanza globale e alla mobilità transnazionale. Nel 2019, infatti, il Nitti fu autorizzato dalla Regione Campania a realizzare il progetto che subì uno stop a causa della pandemia nel febbraio 2020. L’idea nacque in seguito al convegno promosso dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II di Napoli dal titolo “Essere sempre il migliore. Concorsi e gare nella Napoli antica”, organizzato dal professore di Archeologia classica Federico Rausa.

“Partecipai a quel convegno e proposi alla Regione il progetto che oggi stiamo portando a compimento – spiega Nunzia Campolattano, dirigente scolastica dell’istituto Nitti -. Con il recupero degli Eusebeia riusciamo a promuovere tra i giovani i valori, soprattutto etici, che all’epoca erano fondamentali e oggi spesso passano in secondo piano. È anche un modo per far comprendere alle nuove generazioni che già all’epoca le guerre potevano essere evitate facendo confrontare i popoli su un altro piano e in questo momento storico penso sia quanto mai attuale riproporre questa tematica”.

Lo scorso 27 ottobre è stato già realizzato un primo momento di scambio, con la presenza di una delegazione di licei della rete rumena Eusebeia, con a capo il liceo Mircea di Bucarest. Nell’Auditorium Porta del Parco di Bagnoli le scuole si sono incontrate dando vita a una serie di esibizioni tratte dai giochi ed è stato presentato il video “Animula vagula blandula” realizzato dagli studenti dell’istituto Nitti, che rievoca gli Eusebeia all’interno dei luoghi in cui si svolgevano nell’area flegrea.

Questa è la premessa di quanto accadrà a partire dal prossimo 11 dicembre, quando per una settimana trenta alunni delle scuole coinvolte nel progetto saranno a Bucarest per la vera e propria rievocazione dei Giochi. Le gare in programma sono cinque: Stadion (corsa di 192.28 metri), Diaulos (lunghezza doppia dello Stadion), Dolichos (corsa di fondo), Pentathlon (corsa 800m, salto in lungolancio del giavellottolancio del discolotta – quest’ultima sostituita nella rievocazione dalla staffetta 4x100m), Pancrazio (disciplina della lotta a mani nude che nella rievocazione prevede l’utilizzo di protezioni).

Tale evento servirà a fornire ai giovani, tutti nati nel terzo millennio e nativi digitali, spunti di riflessione sui valori etici sottesi alle pratiche sportive dell’antichità, oltre a fornire agli adolescenti italiani e rumeni un momento di confronto su momenti storici vissuti dai due popoli, in seguito alle campagne militari che Adriano condusse nei territori orientali dell’impero e in Tracia. Uno scambio che, però, non deve essere considerato un momento conclusivo ma, anzi, un primo punto di partenza per ridare nuova vita a questa realtà riscoperta grazie alla sinergia tra la Regione Campania, l’istituto Nitti, gli altri istituti coinvolti e la rete di licei rumena.

“Cittadinanza attiva evoca i valori della partecipazione, del rispetto delle regole, della corretta competizione, della crescita responsabile frutto delle esperienze vissute insieme agli altri – spiega infatti Giuseppe Pagliarulo, Responsabile del dipartimento politiche giovanili della Regione Campania – . Il programma PRO.MO.S.S.I. rappresenta per la Regione un’occasione per permettere a tanti giovani di misurarsi con apertura culturale verso altri valori di comunità e di storia e, nel caso di questo progetto, nella dimensione storica di Adriano, imperatore illuminato e visionario”.

Cenni storici sugli Eùsèbeia

I Giochi eusebei furono istituiti dall’imperatore Antonino Pio alla morte del suo predecessore Adriano nel 138 d.C.. Questi giochi erano chiamati anche Eusebeia, parola greca (????????) che indicava riverenza, pietà sia verso gli dei sia verso i genitori; non a caso secondo i successivi autori della Storia Augusta, l’imperatore Antonino fu soprannominato Pio anche per la sua volontà di istituire gli Eusebeia e di far divinizzare il suo predecessore dimostrando una forte pietà filiale e opponendosi al Senato che non voleva tutto ciò. I Giochi eusebei erano anche chiamati Iselastici, perché il vincitore non solo entrava in trionfo nella sua città di origine, ma addirittura riceveva alcuni privilegi dallo stesso imperatore. Gli Eusebeia si svolgevano ogni quattro anni a Pozzuoli in prossimità della villa ciceroniana in cui fu sepolto temporaneamente Adriano, morto nella vicina Baia. L’istituzione degli Eusebeia portò anche alla costruzione di uno stadio sul modello greco (???????).

Documentario realizzato dagli alunni dell’istituto Nitti:

Immagini dell’evento del 27 ottobre:

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