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Conte e l’appello alla coesione nazionale: “Governo ha fiducia in italiani” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Si appella alla coesione nazionale per superare gli effetti, devastanti, del Covid-19. Appello che viene disatteso seduta stante dall’opposizione, con gli scranni vuoti di Fdi e Lega, e la sola Forza Italia che non abbandona l’Aula. Il premier Giuseppe Conte interviene nell’emiciclo di Montecitorio prima e in quello del Senato poi per un’informativa sul Consiglio europeo in agenda venerdì, 19 giugno. Un intervento, il suo, condito dalle polemiche, perché le opposizioni chiedevano un voto -dunque una comunicazione del presidente del Consiglio – che non ci sarà, evitando così la risoluzione a firma Emma Bonino sul Mes che avrebbe messo a dura prova i numeri della maggioranza. Nonostante il presidente del Consiglio parli di un governo unito, che ha la fiducia degli italiani a dargli la spinta decisiva ad andare avanti. 

“Sono qui perché ritengo doveroso fornire un aggiornamento al Parlamento in vista della videoconferenza del Consiglio Europeo che si terrà venerdì 19 giugno riguardante il Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 e il cosiddetto ‘Next Generation Ue’ – esordisce Conte – che come noto completano le componenti dell’articolato pacchetto di risposta europea alla crisi, per non parlare delle massicce, imponenti misure monetarie messe in campo dalla Banca Centrale Europea con diversa intensità”. 

“Anche se non rientra nel perimetro di questa informativa – premette il premier – vi confermo che il governo vuole farsi trovare pronto all’appuntamento con gli strumenti di finanziamento europeo e già in questi giorni ha avviato un’ampia consultazione con tutte le forze politiche, produttive, sociali e culturali del Paese per elaborare un piano di rilancio da cui potrà essere successivamente ricavare il più specifico Recovery Plan che l’Italia presenterà in adesione al programma Next Generation Ue il prossimo settembre in particolare”. 

“Quando il progetto italiano avrà una fisionomia sufficientemente completa il governo verrà doverosamente in Parlamento per riferire sui suoi contenuti e pronto ad accogliere proposte e suggerimenti. Questo perché, come ho ripetuto più volte – rivendica Conte – le risorse che al termine del negoziato verranno messe a disposizione dall’Europa non potranno essere gestite dal governo in carica come un proprio tesoretto: costituiranno una base importante per finanziare il rilancio del nostro Paese ed è evidente che per questo obiettivo ambizioso occorre la collaborazione e la condivisione di tutti”. 

“Il nostro Paese – è questo il nostro obiettivo – deve tornare a credere in sé stesso e a condividere obiettivi ambiziosi comuni, al di là delle divisioni politiche”. Il premier entra dunque nel vivo dell’oggetto dell’informativa, l’appuntamento di venerdì. “La prossima riunione del Consiglio Europeo si terrà ancora in modalità telematica e dovrà aprire la strada a un accordo di qualità sui nuovi strumenti di supporto alla ripresa economica europea e sul prossimo bilancio pluriennale dell’Unione Europea. Perché il Consiglio possa pronunciarsi con un voto e con una decisione finale, manca ancora un elemento essenziale: la proposta formale di un nuovo quadro finanziario pluriennale da parte del Presidente del consiglio europeo Charles Michel”.  

“L’incontro avrà pertanto una natura solo consultiva, e sarà volto a far emergere convergenze e dissensi ancora esistenti tra i Paesi membri al fine di preparare un successivo, confidiamo risolutivo, Consiglio Europeo. Prima di esso tornerò in Parlamento per chiedere il vostro voto – dice Conte spiegando che questo avverrà prima del Consiglio Ue di luglio – a supporto di una risoluzione che indichi la posizione che l’Italia terrà in Europa, alla luce anche della proposta formale di un nuovo quadro finanziario pluriennale”. 

“L’esperienza insegna che le riunioni del Consiglio Europeo conducono a decisioni all’altezza della sfida, solo se vi è – anche in presenza di posizioni e di sensibilità differenti – un metodo di lavoro improntato allo spirito europeo e al dialogo costruttivo. Stiamo lavorando, anche in queste ore affinché l’Europa non disperda il patrimonio di credibilità e iniziativa politica che ha accumulato negli ultimi mesi, grazie al contributo determinante dell’Italia”, rivendica Conte. 

“La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, tre settimane fa ha presentato proposte su ‘Next Generation EU’ e sul Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027. Tali proposte sono ispirate dalla consapevolezza dell’ineludibile necessità di una risposta europea straordinaria ad una crisi senza precedenti nella storia dell’Unione”. 

“Ciò è coerente con un approccio che l’Italia, lo dico con orgoglio – rimarca il premier – ha responsabilmente proposto sui tavoli europei fin dalla prima fase del contagio da Covid-19. Abbiamo in questi mesi lavorato per far maturare la comprensione che l’unica risposta possibile ed efficace ai danni prodotti dal Coronavirus è una risposta europea ambiziosa ed effettivamente in grado di dare una forte scossa alle economie del continente, strettamente interdipendenti”.  

“Lo sforzo italiano, condiviso in una prima fase da altri 8 Stati Membri, è divenuto, al Consiglio Europeo del 23 aprile, un consenso a 27 sul riconoscimento del ‘Recovery Fund’ come misura necessaria a cui lavorare con urgenza per superare una crisi straordinaria, le cui dimensioni sono state recentemente confermate anche dalle stime economiche internazionali più accreditate, come Fondo Monetario Internazionale, Ocse, ed europee: parlo in particolare delle previsioni economiche di primavera della Commissione Europea”. 

“La proposta della Presidente von der Leyen conferma che la Commissione Europea non ha mancato l’appuntamento con la storia, così come non l’ha mancato la Banca Centrale Europea, che ha messo in campo un’ingente potenza di fuoco a tutela delle economie europee – riconosce Conte -. In queste settimane è il Consiglio Europeo ad essere chiamato all’appuntamento con la Storia”. 

“La proposta della Commissione Europea su ‘Next Generation EU’ e sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027, rappresenta una buona base di partenza, di cui condivido la logica e lo spirito, così come ho considerato la proposta franco-tedesca un positivo passo avanti nella direzione, auspicata dall’Italia, di una risposta europea ambiziosa e all’altezza dei bisogni e delle aspettative dei cittadini del nostro continente”. 

“Per far ripartire le nostre economie, è fondamentale – non mi stanco di ripeterlo ai miei omologhi europei – raggiungere l’obiettivo primario di un consenso prima possibile sulla decisione di dare tempestivo avvio a Next Generation EU: una decisione tardiva, infatti, sarebbe già di per sé un fallimento”, sottolinea il presidente del Consiglio. 

“La decisione politica che spetta ora al Consiglio Europeo rappresenta un obiettivo storico sul piano sia europeo, sia nazionale, in risposta alla peggior crisi economica continentale da oltre settant’anni. Non possiamo permetterci di riprodurre la liturgia delle decisioni dei Consigli Europei che, su questioni in particolare di bilancio, necessitano di lunghi negoziati che sfociano quasi sempre in compromessi al ribasso: non lo meritano le decine di migliaia di vittime europee del Covid-19 e non lo meritano le famiglie, i giovani, le imprese, i cittadini che ne stanno affrontando le conseguenze sociali ed economiche”, rimarca ancora Conte. 

“Per questa ragione che non è solamente politica ma anche morale – cui si aggiunge naturalmente l’urgenza dei numeri sull’andamento delle economie – tutti gli Stati Membri sono chiamati ad una decisione di elevato profilo. Il presupposto per raggiungere l’obiettivo è che i Capi di Stato e di governo siano animati dai principi di responsabilità e di solidarietà”. 

“La nostra posizione in questo senso – ricorda Conte – è che non ci si discosti dalla proposta della Commissione, quanto al volume ed alla composizione ad ampia prevalenza di ‘grants’ e che rimanga fermo il principio di un finanziamento straordinario e a lungo termine tramite debito comune europeo. Inoltre, come ho ricordato, l’accordo dovrà giungere in tempi rapidi, per consentire – dopo le necessarie approvazioni al Parlamento Europeo e ai Parlamenti nazionali – un celere avvio dell’attuazione di Next Generation Ue e del prossimo Quadro Finanziario Pluriennale”. 

“La posta in gioco sul piano europeo – per il premier – è la tenuta delle economie e della coesione sociale dell’Unione; è il funzionamento stesso del Mercato Unico, cioè uno dei cardini, così come Schengen, dell’Europa unita; è la possibilità di rendere le economie europee resilienti di fronte a future, analoghe crisi, a cominciare da una seconda ondata del Covid-19 che siamo comunque tutti impegnati a prevenire o a contenere, forti dell’esperienza già maturata; è l’opportunità di far vincere all’Europa la sfida del futuro nella transizione verde, il ‘Green Deal’ europeo, ed in quella digitale”. 

Per Conte, “è altrettanto fondamentale che venga preservato l’orientamento di Next Generation Ue al sostegno di Paesi, regioni, settori più colpiti dalla crisi da Covid-19, è quindi necessario che venga mantenuta la distinzione fra i criteri di allocazione per gli strumenti di Next Generation Ue volti alla ripresa dalla crisi da Covid-19 e quelli dei fondi di Coesione ordinari”. 

“Queste considerazioni continuerò a sostenerle con determinazione al tavolo europeo – assicura il presidente del Consiglio – anche in risposta alle sensibilità differenti di altri Stati Membri, nella convinzione che il Consiglio Europeo debba mostrarsi capace, come ha già fatto il 23 aprile scorso, di confermare che l’Europa è una comunità di interessi coerente con valori condivisi”. 

“Nell’approccio europeo che auspico, reputo altrettanto necessario uno spirito costruttivo da parte di tutti gli Stati Membri anche nelle discussioni sul nuovo Quadro Finanziario Pluriennale. Il governo italiano – premette Conte – condivide i cardini della proposta della Commissione che vuole contribuire a rendere l’Unione Europea più forte ed orientata a obiettivi per un futuro sostenibile e competitivo, come il Green Deal e il digitale, preservando politiche, come la coesione e la politica agricola comune, che rimangono fondamentali”.  

In questo scenario, per il premier, “è auspicabile un concreto avanzamento sulle nuove risorse proprie, obiettivo ineludibile se vogliamo che l’Ue possa non solo uscire da questa crisi, ma anche essere in grado di affrontare per tempo ulteriori emergenze di così ampia portata”. 

“Nella discussione sul Quadro finanziario pluriennale figureranno anche privilegi, i cosiddetti ‘rebates’, per pochi Stati Membri che, fin dal negoziato precedente alla crisi da Covid-19, abbiamo definito anacronistici. Ne comprendiamo l’elevata importanza per alcuni Stati Membri, in termini di politica nazionale, ma vogliamo credere che tale sensibilità venga accompagnata da quegli stessi Stati Membri da apertura e flessibilità riguardo a Next Generation”.  

“Una difesa dei privilegi unita ad una chiusura su Next Generation Ue risulterebbe inaccettabile – dice dunque Conte – minando l’opportunità di ripresa economica a Paesi, regioni e settori più colpiti da una crisi senza precedenti e colpendo i numerosi lavoratori e imprenditori che guardano all’Europa per ricevere protezione per il presente ed il futuro loro e delle loro famiglie”. 

“Le posizioni degli Stati Membri in seno al Consiglio sono ancora distanti su alcuni punti – ammette Conte – nonostante i notevoli progressi fatti negli scorsi mesi: ricordiamoci che quando l’Italia propose un fondo europeo dedicato alla ripresa e finanziato con debito comune, molti, anche nel nostro Paese, ci accusarono di essere dei visionari. In queste settimane non stiamo discutendo sul se tale fondo si farà, neppure si discute dell’emissione straordinaria di debito comune per il suo finanziamento, ormai dati per scontati”. 

“Stiamo discutendo dell’entità del Fondo e dei criteri di allocazione. Questo è un successo, è un successo per tutti noi, per il nostro Paese – rivendica il premier – che ha insistito nell’indicare questa strada da subito in Europa e alla fine ha convinto anche i partner europei più pensierosi che questa era la direzione giusta per l’Unione. Si è trattato di un continuo e paziente lavoro politico e diplomatico, con una riconquistata credibilità ed affidabilità internazionali”. 

“L’obiettivo di una decisione politica di alto livello racchiude una forte valenza nazionale, oltre che europea. Responsabilità e solidarietà devono essere messe in opera dai governi europei anche nei rispettivi Paesi. Rilanciare la crescita ed il lavoro nelle economie del continente è possibile, infatti, solo se si sapranno trarre lezioni dalla crisi attuale – rimarca Conte – Occorre uno sforzo riformatore ampio e profondo, capace di cogliere l’opportunità storica della risposta europea alla crisi per affrontare nodi e criticità che da troppo tempo impediscono all’economia italiana di farsi trovare resiliente di fronte a shock di ampia portata”. 

“Abbiamo dovuto combattere uno shock senza precedenti, che ha comportato costi umani altissimi, anche sociali ed economici. L’Italia ne sta finalmente e faticosamente uscendo, ma non possiamo permetterci ritornare allo status quo precedente, antecedente a questa crisi. L’Italia, da oltre 20 anni, fatica a tenere il passo delle altre economie avanzate”, sottolinea il premier. 

“Il nostro Paese sconta tassi di crescita del prodotto lordo e della produttività che sono al di sotto della media europea e ha subìto, ben di più rispetto agli altri Paesi europei, le conseguenze della crisi finanziaria del 2008, nonché di quella dei debiti sovrani di qualche anno più tardi. L’esperienza della coraggiosa risposta all’emergenza sanitaria posta dal coronavirus, della resilienza dimostrata da molti settori economici – pubblici e privati -, l’eccezionale prova superata dai nostri concittadini, sono le stesse leve che consentiranno di far ripartire l’economia italiana su nuove basi che assicurino una rapida ripresa e – al contempo – un nuovo modello di sviluppo che superi i ritardi e gli ostacoli del vecchio”, l’auspicio del presidente del Consiglio. 

“Le decisioni del Consiglio europeo consentiranno di mettere in campo ulteriori risorse economiche importanti per rafforzare gli investimenti pubblici in Italia, che sono su livelli assai inferiori rispetto agli altri Paesi europei. Siamo consapevoli che dovremo accompagnare questi progetti con un percorso di riforme ambizioso, indispensabile per dare un futuro migliore al nostro Paese e ai nostri figli. Il governo è coeso – assicura dunque Conte – si lavora insieme uniti soprattutto da una cosa: la fiducia nell’Italia e la speranza che sentiamo riposta in noi dagli italiani: non possiamo deluderli”. 

Il premier si sofferma dunque su altri due temi collaterali che verranno affrontati nell’appuntamento di venerdì, ovvero la Brexit e gli accordi di Minsk sulle sanzioni. “Come noto – spiega il premier soffermandosi sul primo punto – sono in corso i negoziati per un accordo sulle future relazioni prima che i legami tra Ue e Regno Unito si sciolgano definitivamente al termine dell’attuale periodo transitorio, previsto per il 31 dicembre prossimo. Ritengo che un accordo ambizioso sia ancora più importante adesso, alla luce della crisi pandemica che ha colpito duramente sia l’UE che il Regno Unito”. 

Con questo fine, “l’Italia continua a sostenere gli sforzi negoziali del Capo Negoziatore Michel Barnier, a tutela innanzitutto dei nostri cittadini e delle nostre imprese e con l’obiettivo di chiudere entro la fine dell’anno un’intesa che rifletta la profondità dei rapporti e l’equilibrio degli scambi tra l’Unione europea e il Regno Unito”. 

Quanto agli accordi di Minsk, “la consueta informativa della Cancelliera Merkel e del presidente francese Macron risponde all’esigenza, sempre fatta valere dall’Italia, di avere una discussione politica fra Leader prima di procedere al rinnovo semestrale delle sanzioni economiche settoriali nei confronti della Federazione russa, la cui prossima scadenza è il 31 luglio prossimo, evitando automatismi. Rimane prioritario, per l’Italia, lavorare insieme ai nostri partner europei per favorire una piena attuazione degli Accordi di Minsk, obiettivo cui è finalizzato lo strumento delle sanzioni”, rimarca Conte. 

Dunque Conte torna sulla sfida che attende l’Europa, ma anche il nostro Paese che non deve perdere l’occasione che si profila per uscire dalle secche. “In queste settimane sono in gioco la reputazione e un miglior futuro dell’Europa e dei suoi Stati Membri, che nell’assetto previsto dai Trattati giocano un ruolo fondamentale. E’ il momento in cui deve prevalere la massima unità europea, per il bene supremo della tenuta dei suoi pilastri, dal Mercato Unico, a Schengen, alla protezione sociale ed economica dei cittadini del continente”, le parole del premier. 

Per Conte “è il momento di agire con spirito di piena coesione anche sul piano nazionale, perché questa crisi non rechi all’Italia il doppio danno di vederla perdere la sfida economica della ripresa europea e quella, forse ancor più difficile, di riformare alcune tradizionali criticità, dando così finalmente respiro ad un sistema economico le cui eccellenze troppo spesso sono state ostacolate ovvero oscurate da logiche particolaristiche o familistiche”. 

“Uniti in Europa per proteggere società ed economie del continente; coesi in Italia per cogliere subito e per intero l’opportunità che l’Europa offre a sé stessa supportando i Paesi più colpiti dal Covid-19. Con questo spirito europeo intendo partecipare alla videoconferenza del 19 giugno del Consiglio Europeo; questo spirito auspico caratterizzi il dibattito politico italiano, in questa fase cruciale per la futura generazione dell’Unione Europea”, conclude Conte. 

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Gualtieri: “Taglio cuneo fiscale, aumenti per 14 mln lavoratori” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Non si può fare tutto, stiamo facendo tanto” anche se non abbiano “lo spazio fiscale della Germania che le permette di prendere misure più impegnative”: il governo Conte “ha scelto di non utilizzare la misura sul cuneo fiscale fatta nell’ultima Legge di Bilancio e che tra pochi giorni entrerà in vigore, con un aumento delle buste paga per circa 14 milioni di lavoratori per effetto di una giusta misura del governo che sostiene il reddito dei lavoratori e la domanda aggregata”. Lo afferma il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, in un colloquio online con il Festival dell’Economia di Trento. 

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Bernini a Conte: “A Von der Leyen è piaciuto bonus monopattino?” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Cosa le ha detto la presidente Von der Leyen del bonus monopattino, le è piaciuto? Non è forse il caso di fare invece delle rottamazioni sull’auto e sull’acciaio, come stanno facendo Germania e Francia, di occuparsi dei debiti pregressi degli imprenditori che a settembre si troveranno affogati dalla crisi?”. Lo ha detto, rivolgendosi al premier Conte in Aula, la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. 

“Lei – ha continuato la senatrice azzurra – ha uno strano rapporto con il futuro, continua a coniugare i verbi al futuro, ha un approccio napoleonico: promette tutto e non mantiene nulla. Ma il futuro è adesso. Ascolti gli appelli disperati della gente che soffre, del mondo reale, delle migliaia di commercianti che non hanno rialzato le saracinesche, ascolti l’appello del milione e duecentomila di lavoratori che non hanno ancora ricevuto la Cig. E poi non abbia paura del Parlamento, si confronti davvero. Noi di Forza Italia ci saremo nell’interesse del Paese”. 

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Bucci: “Virus non è scomparso, prima degli annunci analizzare i dati” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Non credevo fosse necessario, ma evidentemente mi sbagliavo. Tocca difendere il lavoro di chi, guardando ai dati, non abbandona un atteggiamento di prudenza nella loro interpretazione e non rilascia dichiarazioni improntate ad ottimistiche certezze. Questa difesa è divenuta necessaria perché la narrativa del ‘virus è finito’ si è fusa con quella che afferma ‘è stata tutta una montatura’: come nelle più classiche reazioni post-traumatiche. Va ribadito che il virus non è affatto scomparso – nemmeno in Italia – e che quindi è esigenza di sicurezza nazionale continuare e potenziare il monitoraggio – con metodi che vanno dall’analisi sierologica al tracciamento dei contatti di chi risulta positivo al tampone, al controllo a campione”. Lo scrive su Facebook il biologo Enrico Bucci, professore aggiunto alla Temple University di Filadelfia (Usa).  

“La prudenza dei ricercatori deriva dall’applicazione rigorosa del metodo scientifico, e non è legata ad un atteggiamento personale, ma a usare correttamente gli strumenti cognitivi di cui essi dispongono: sicché anche oggi, in presenza degli annunci su ottimi risultati ottenuti con un antinfiammatorio nel trattamento dei pazienti che necessitano di ossigeno, io posso essere contento come essere umano, come lo fui quando furono annunciati i risultati del vaccino di Moderna o del Remdesivir, ma – rimarca Bucci – chiedo di vedere i dati prima di esprimermi, e mi piacerebbe che non fossero fatti annunci fino a quel momento; ed anche quando i risultati sono resi disponibili attraverso una pubblicazione su riviste pur prestigiose, pretendo la possibilità di poter analizzare i dati primari, per evitare casi come quello che ha portato ‘Lancet’ e ‘Nejm’ a ritrattare i lavori in cui era implicata Surgisphere’. 

“Certo, l’analisi rigorosa dei dati richiede tempo; ma l’analisi è un processo incrementale, sicché, a patto che vi siano elementi da valutare oltre alle dichiarazioni stampa, fin da subito si può esprimere una valutazione preliminare, da raffinare via via che si approfondisce; questo è il lavoro mio e di qualunque ricercatore che non si fermi ai titoli e agli abstract delle pubblicazioni scientifiche”, osserva il biologo. 

Che argomenta ancora: “Si accusa chi non si sbilancia e resta prudente di essere un pessimista; e chi porta elementi di riflessione, non in linea con l’idea che ormai siamo liberi dal virus, di essere un catastrofista ed un terrorista. A quelli che lanciano simili accuse, io dico di smetterla di usare il termine catastrofismo ogni volta che non si convoca una festa per la riapertura. Lo dico specialmente a quegli stessi che, quando io ed altri illustravamo i rischi e le azioni da intraprendere prima ancora dei casi di Codogno, escludevano pericoli e già allora rivolgevano le stesse accuse”. 

“Per un ricercatore, uno scienziato, un clinico, la sobrietà e la prudenza dovrebbero essere metodo di comunicazione acquisito, una seconda pelle del metodo scientifico; per cui – afferma Bucci – da questo momento, chiunque utilizzi l’aggressione verbale insita nelle accuse di catastrofismo o terrorismo verso il sottoscritto, verso altri ricercatori o comunque in maniera immotivata, sarà accompagnato alla porta”, conclude.  

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Gualtieri: “Decisione su Mes quando sarà chiaro quadro Ue” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Avere prestiti a tasso zero è attraente perché fa risparmiare su interessi: il governo valuterà con grande attenzione tutti gli strumenti” offerti dall’Europa, come il Mes, e “appena il negoziato si sara’ concluso e ci sarà un quadro completo sulla loro natura prenderà le decisioni più adeguate”. Lo afferma il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, in un colloquio online con il Festival dell’Economia di Trento, ricordando come “il nostro paese ha un accesso eccellente ai mercati, grazie anche al livello bassissimo di indebitamento privato, anche se abbiamo un tasso più alto di altri paesi, come Portogallo e Spagna”. Di qui l’appeal di quei prestiti che “a differenza dei grants, fanno debito pubblico, ma ai quali si può attingere a tassi inferiori di quelli sui mercati”. 

”E’ chiaro ed evidente – ha continuato il ministro – che non possiamo semplicemente limitarci a indefinitivamente prorogare la cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti per tutti, senza un punto di arrivo”. “Utilizzare lo strumento del blocco dei licenziamenti è stato giusto”, ma occorre anche ”cominciare ad affrontare i problemi che questi strumenti non sono in grado risolvere”, aggiunge.  

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Coronavirus Lazio, “a giugno bonus mille euro a 13mila operatori” 

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“Confermo che nella busta paga di giugno oltre 13mila operatori sanitari nel Lazio coinvolti nel contrasto a Covid-19 riceveranno il riconoscimento economico disposto con fondi regionali, dando così applicazione all’accordo con le organizzazioni sindacali dell’11 aprile. Nei prossimi mesi ci sarà anche un riconoscimento aggiuntivo della quota con le risorse nazionali previste per tutti gli operatori”. Lo afferma in una nota l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. 

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Tamponi coronavirus gratis per over 65 in Lombardia 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Cambio di strategia” in Lombardia su tamponi per la diagnosi di Covid-19 e test sierologici per la ricerca degli anticorpi anti Sars-CoV-2. Così Samuele Astuti, consigliere del Pd, ha definito quanto previsto da una mozione bipartisan approvata nella seduta pomeridiana del Consiglio regionale. Sono state infatti unificate in un nuovo testo, firmato da maggioranza e opposizione e illustrato in Aula da Astuti, le mozioni di Pd e Lega che riguardavano entrambe tamponi e test sierologici. 

Nel documento approvato all’unanimità – informa il Pirellone – si chiede di realizzare, nell’ambito del Servizio sanitario nazionale, uno studio epidemiologico sugli over 65, tramite test sierologici ed eventualmente tamponi; di accertare, attraverso le Ats e i medici di medicina generale, che tutti i conviventi di persone segnalate Covid siano stati sottoposti a test sierologico e, se positivo, a successivo tampone nasofaringeo; di prevedere che il costo dei tamponi eseguiti in regime privatistico, a seguito di test sierologici, sia a carico del Servizio sanitario regionale secondo la tariffa stabilita dalla Dgr 3131/2020. Il documento impegna inoltre la Giunta e l’assessore competente a indicare una tariffa standard per i laboratori privati autorizzati a eseguire i test sierologici, e procedure semplificate per le aziende ai fini di uno screening sui propri lavoratori, dando priorità alle aree maggiormente colpite. 

Per Astuti si tratta di “un cambio di strategia che chiediamo da tempo, inascoltati, e che oggi vede finalmente d’accordo anche le forze di maggioranza del Pirellone: speriamo che si possa recuperare il tempo perduto. Una migliore e più capillare campagna di verifica della diffusione del virus, tramite test sierologici, e dell’attuale presenza, tramite i tamponi, è la strada da percorrere per liberare finalmente la Lombardia da questo terribile morbo”. Secondo l’esponente dem, adesso “fare test e tamponi dovrebbe essere finalmente più facile e alla portata di tutti. Ora la Giunta emani al più presto la delibera per dare corso a quanto deciso”. 

“Riuscire a mettere insieme maggioranza e minoranza, unificando le due mozioni presentate, rappresenta un grande successo” per Emanuele Monti (Lega), presidente della Commissione regionale Sanità e Politiche sociali, “perché raggiunge l’obiettivo di fare il bene dei cittadini, finalmente senza divisioni ideologiche. Come presidente di Commissione ho lavorato affinché arrivassimo a presentare un’unica mozione in Consiglio regionale – evidenzia – facendo un lavoro di sintesi grazie al quale a guadagnarci saranno essenzialmente i cittadini”. 

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Maturità 2020, Ascani: “Un buon banco di prova per la riapertura” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Soddisfazione, anche se un con un poco di scaramanzia perché non è ancora tutto terminato, è stata espressa dalla vice ministra all’Istruzione Anna Ascani in merito alla Maturità 2020. “Una maturità particolare che i ragazzi non vivono tutti insieme, come gli anni passati, ma scaglionati, – ha detto Ascani all’Adnkronos -. Mezzo milione di studenti la stanno sostenendo”.  

“Tutto è stato pianificato al meglio, ci abbiamo lavorato molto, con protocolli di sicurezza e con i tavoli regionali, – ha aggiunto Ascani – sono stati stanziati 39 milioni di euro proprio perché l’esame si svolgesse in totale sicurezza e credo che sia un buon banco di prova per la riapertura della scuola a settembre”. “Soddisfazione? Per scaramanzia aspettiamo la fine di tutto l’iter per vedere come sarà andata. Al momento sembra che si stia svolgendo tutto regolarmente. – ha chiosato Ascani -. Orgogliosi sì, di aver portato avanti una battaglia per lo svolgimento dell’esame di stato in presenza. Non era scontato. E qualcuno ci ha anche criticato per questo. Per gli studenti, però, era giusto sedersi a scuola e fare il punto di quanto vissuto. Si tratta di un passo importante che proietterà i ragazzi verso una nuova vita”.  

 

 

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“Lettera alla fortuna” il nuovo album di Mr. Fortuna targato Hydra Music

Lettera alla fortuna” il primo album da solista di Mr. Fortuna, con l’etichetta discografica Hydra Music, sarà disponibile su tutti i digital store dal 19 giugno 2020. 

In questo album l’artista parla di sé stesso, di Federico più che di Mr. Fortuna, e cerca di condurre l’ascoltatore nel viaggio più bello che si possa fare: quello della vita.

Il brano, Tempo, punta di diamante dell’album, verrà trasmesso dal 22 giugno su molte emittenti locali nazionali. 

Federico Pastore in arte Mr. Fortuna, si avvicina alla musica sin da piccolissimo, e oggi si impone come rapper: “della musica rap mi ha sempre affascinato il fatto che fosse vera, che parlasse di disagio sociale, di fratellanza, che fosse composta tutta in rima, con tecniche prettamente studiate e create per quel genere, il flow, le metriche, gli incastri, l’improvvisazione. Insomma, è tutta un’altra musica”. 

Mr. Fortuna, estimatore di uno dei più grandi e influenti artisti hip hop Tupac Amaru Shakur, dopo aver fatto parte del gruppo TRC e aver aperto concerti di rapper noti, come Rocco Hunt, Marracash, Luchè e Ntó, oggi è pronto per una nuova sfida con il suo primo lavoro da solista! 

Vita e arte. Quanto sono complementari per te l’una e l’altra? 

L’arte è la nostra vita riflessa allo specchio, attraverso questo riflesso, possiamo notare tutti i particolari della vita quotidiana e scriverli con la penna. Nei miei brani cerco di essere reale al cento per cento, poiché mi piace essere sincero con chi ascolta. Spesso quando scrivo è come se parlassi ad un amico, do consigli, mi racconto, mi confronto, mi confido e soprattutto cerco risposte. 

Com’è nato “Lettera alla fortuna”?

Questo disco non è un disco che cavalca la moda. Questo disco non è un disco pensato per vendere copie, manipolato a tavolino. Questo disco non è privo di contenuti. In questo disco ho investito denaro, energie, sudore e forze. Ho scritto alcuni ritornelli tornando a casa, mentre guidavo. L’ho finanziato con il mio lavoro al supermercato, tra un “tessera punti per favore” e un richiamo dal capo mentre stavo troppo fuori in pausa per ascoltare una strumentale che mi mandavano al cellulare.

 Lettera alla fortuna: perché questo titolo? Cos’è per te la fortuna?

“Lettera alla fortuna” è un dialogo con la vita, quella vita piena di dubbi e di risposte dettate dall’esperienza, un titolo che rappresenta il mio nome d’arte e la mia voglia di scrivere. Credo che la fortuna, sia qualcosa di oggettivato e non materiale; è la consapevolezza di aver realizzato i propri sogni.

Cosa scrive/canta questa lunga lettera al destinatario “fortuna”?

Rispondo con qualche mio verso (ndr). “Io mi chiedo tu dov’eri quando ti chiedevo ma non mi ascoltavi manco, quando con il cuore infranto mi chiudevo tanto, quando avevo l’odio che mi stava divorando? Perché a me no e a tutti questi Infami, avari poi li metti sugli altari? Se non è giusto essere schiavi, quanto conta essere bravi?” In sostanza, mi chiedo: perché la fortuna abbandona spesso chi ne ha bisogno?

 “Tempo” è la punta di diamante dell’album: cosa rappresenta questo brano? 

Tempo è un brano ironico, uno sfottò alle nuove generazioni che badano sempre meno al contenuto delle canzoni. Invita a far riflettere e a non fermarsi alle apparenze, a non perdere tempo in cose futili. Il tempo è prezioso, non va sprecato. È uno dei cavalli di battaglia del disco anche perché musicalmente è il più fresco e melodico, una sorta di tormentone estivo, ma pieno di contenuti.

Cosa ti aspetti da quest’ultimo lavoro? Quali sono i progetti futuri? 

Sono scaramantico e un po’ ansioso (ndr). Preferisco pubblicare e aspettare le recensioni. Appena i concerti torneranno a far parte della vita quotidiana, mi piacerebbe tanto realizzare qualche data e suonarlo in giro. Il motore di un artista sono i live, hanno un impatto emotivo molto forte, è un contatto diretto con chi ti ascolta. Per il futuro ho già realizzato qualcosa; ho sempre amato fare delle sorprese.

Alessandro Testa

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Dl liquidità, da Ue via libera a modifiche 

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La Commissione europea ha autorizzato le modifiche introdotte alle misure previste dall’articolo 13 del decreto liquidità nella conversione in legge. Le modifiche si applicano alle richieste di ammissione all’intervento del Fondo Garanzia presentate a partire dal 19 giugno 2020. Lo comunica il Mediocredito Centrale, spiegando che le istruzioni sono già online sul sito fondidigaranzia.it. 

Tra le novità previste per il Fondo di garanzia dalla legge di conversione del dl liquidità e che saranno operative a partire dal 19 giugno, le principali riguardano la garanzia concessa automaticamente con copertura al 100%: l’importo massimo del finanziamento arriverà a 30mila euro dai precedenti 25mila; la durata massima raggiungerà 10 anni, rispetto ai 6 precedenti, fermo restando l’obbligo di non iniziare il rimborso prima di 24 mesi dall’erogazione; la platea dei beneficiari è stata estesa a broker, agenti e subagenti di assicurazione, nonché enti del Terzo settore, compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti. La legge di conversione ha introdotto anche la copertura al 100% per le operazioni al di fuori degli ‘aiuti sotto forma di garanzie sui prestiti’ previsti dal decreto, che si può ottenere sommando garanzia del Fondo e garanzia concessa dal confidi su fondi propri. Ulteriori novità riguardano l’intervento su operazioni rinegoziazione o consolidamento: è introdotto l’obbligo di credito aggiuntivo pari ad almeno il 25% dell’importo del debito in essere (in precedenza era del 10%) e di riduzione del tasso di interesse applicato sul finanziamento garantito. 

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