Dal 15 ottobre il green pass diverrà obbligatorio per 23 milioni di lavoratori tra pubblici, privati e autonomi. La certificazione verde sarà necessaria per accedere ai luoghi di lavoro e il mancato possesso di questo documento -fornito in formato digitale e stampabile dal Ministero della Salute a vaccinazione completata- comporterà la sospensione dell’attività lavorativa e dello stipendio, con multe fino a 1.500 euro per i dipendenti e 1.000 euro per i datori di lavoro che non garantiranno un controllo attento ed efficiente. Il presidente Draghi afferma che questa misura è necessaria per impedire nuove chiusure e provocare ulteriori danni alla vita economica e produttiva del paese.
Permane, tuttavia, una risposta negativa alla richiesta della Lega dei tamponi gratis -previsti per gli esenti dalla vaccinazione e i fragili- ma Giancarlo Giorgetti è riuscito ad ottenere prezzi calmierati per i test antigenici rapidi (8 euro per i minorenni, 15 euro per il resto della popolazione) fino allo scadere dello stato d’emergenza fissato per il 31 dicembre 2021. Il decreto è stato varato ieri all’unanimità infliggendo un duro colpo ai no-vax che continuano a manifestare nelle piazze e a proliferare sui social network con contenuti che istigano contro il governo e il vaccino. Ma questo non ferma De Luca che nella giornata di ieri ha addirittura proposto di anticipare dal 15 al 1 ottobre l’obbligo del green pass: «avendo preso una volta tanto una decisione seria, facciamolo fino in fondo» afferma. Questa propensione verso un’accelerazione è dovuta, probabilmente, anche al fatto che in Campania torna lievemente a salire l’indice di positività e diventa necessario agire in modo rapido e deciso.
a cura di Marianastasia Letizia
