Sette Nuovi Borghi-Gioiello d’Italia da Esplorare Durante le Feste

Un invito a rallentare: sette scelte attente e luminose per chi cerca borghi autentici dove le feste diventano rituali, luci e gesti quotidiani. Un itinerario d’inverno che accende memorie e curiosità, tra presepi, botteghe e cammini brevi.

C’è un’Italia che brilla più quando il freddo stringe

Le vie sono quiete. Le botteghe parlano piano. I viaggiatori cercano storie, non folle. Io cerco quei luoghi dove le feste non sono rumore, ma rituali che tengono insieme le persone.

Ho scelto borghi con eventi verificabili, artigiani attivi, cucine accese

Ho escluso mete sature o incerte. Ho letto siti comunali, pro loco e reti come I Borghi più belli d’Italia e Touring Club Italiano. Se un’informazione non è confermata, lo segnalo. Così il viaggio resta pulito. E sostenibile.

Prima di metterci in cammino, una nota pratica

L’inverno chiede strati e orari elastici. Gli eventi possono cambiare. Verifica sempre i calendari su fonti ufficiali (Comune, Pro Loco, organizzatori). Il bello c’è, ma vuole attenzione.

Sette borghi, sette atmosfere

Greccio (Rieti, Lazio). Qui San Francesco allestì il primo presepe nel 1223. Il Santuario del Presepe custodisce una memoria viva. A dicembre il borgo ricrea la storia con rievocazioni approvate dal Comune e dalla comunità francescana. L’altitudine sfiora i 700 m. Porti scarponcini. E lasci spazio al silenzio.

Genga (Ancona, Marche)

Il Presepe Vivente tra le gole di Frasassi è tra i più grandi d’Italia, con centinaia di figuranti e scenografie nella natura carsica. L’organizzazione ufficiale pubblica date e biglietti sul sito del Consorzio Frasassi. L’effetto delle luminarie nella roccia è unico.

Custonaci (Trapani, Sicilia)

Nella Grotta Mangiapane va in scena un presepe ambientato nelle case rupestri. L’evento nasce negli anni ’80 ed è curato da associazioni locali e Pro Loco. Pietra, sale e artigianato convivono con il profumo di dolci di mandorla. Mare vicino, ma spirito contadino.

Cison di Valmarino (Treviso, Veneto)

A dicembre arriva “Stelle a Natale”, un mercatino diffuso dentro corti e androni storici. La Pro Loco pubblica mappa e espositori. Qui si cercano ceste, legno, tessuti. Il castello sovrasta il borgo e dà ritmo alla passeggiata breve, perfetta per famiglie.

Dozza (Bologna, Emilia-Romagna)

I muri dipinti dal 1960 rendono la visita un museo all’aperto. La Rocca ospita l’Enoteca Regionale con centinaia di etichette selezionate. È il posto giusto per capire l’enogastronomia d’inverno: vini strutturati, salumi nobili, piadine calde. Niente fronzoli, tanta sostanza.

Scanno (L’Aquila, Abruzzo)

Oltre 1.000 m di quota. Il lago a forma di cuore si vede dal “Sentiero del Cuore” ben segnalato. In paese trovi orafi che lavorano la Presentosa, gioiello abruzzese storico. Quando nevica, la luce si fa blu. Le foto vengono da sole, ma cammina piano: ghiaccio e curve strette.

Bova (Reggio Calabria, Calabria)

È borgo grecanico e aderisce a “I Borghi più belli d’Italia”. Qui sopravvive il greco di Calabria. Le feste sono sobrie e identitarie. Il panorama sull’Aspromonte si apre netto. Le botteghe offrono pane di grano duro, bergamotto, formaggi caprini. Tradizioni vive, senza vetrina.

Consigli pratici

Scegli mezzi pubblici dove possibile. Molti borghi hanno navette evento. Prenota prima per presepi e eventi: i posti si esauriscono. Compra locale: artigianato e piccoli produttori tengono in vita i paesi.

Fonti utili

siti dei Comuni e Pro Loco; Consorzio Frasassi (Genga); Santuario di Greccio; Enoteca Regionale Emilia-Romagna; rete “I Borghi più belli d’Italia”. Dove le date non erano pubblicate al momento della stesura, ho evitato di indicarle.

Forse il regalo migliore è una sera fredda in piazza, una tazza calda in mano e una storia che ti sorprende. Quale luce invernale, tra montagna e mare, ti manca ancora di vedere da vicino?

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