Covid-19 e aumento del Disturbo Ossessivo Compulsivo

Tra igiene, ansia e nuove abitudini, la pandemia ha cambiato il modo di vivere il D.O.C., spingendo molti a chiedere finalmente aiuto

Il legame tra Covid-19 e disturbo ossessivo compulsivo è diventato evidente fin dai primi mesi del 2020. La paura del contagio ha amplificato timori già presenti in molte persone, alimentando pensieri intrusivi e routine ripetitive che caratterizzano il D.O.C. Nelle forme più note, questi comportamenti includono il lavaggio continuo delle mani, il controllo ossessivo degli oggetti o la pulizia esagerata degli ambienti.

Covid 19
Covid-19 e aumento del Disturbo Ossessivo Compulsivo – streetnews.it

Un certo livello di attenzione o di prudenza non è di per sé patologico. Il problema emerge quando i pensieri diventano persistenti, rigidi, ingestibili, e quando le compulsioni iniziano a compromettere la normale qualità della vita. Per chi vive il D.O.C. da anni, la pandemia ha rappresentato un terreno particolarmente complesso, in cui le paure interiori si sono sovrapposte a timori reali e quotidiani.

Effetti psicologici tra giudizio, sollievo e confusione

Secondo Gianni Lanari, psicoterapeuta del Pronto Soccorso Psicologico Roma Est, la pandemia non ha prodotto un effetto univoco. Per alcuni pazienti, soprattutto quelli con D.O.C. da contaminazione, le nuove norme igieniche hanno reso improvvisamente “accettabili” comportamenti che prima venivano percepiti come eccessivi. Una sorta di paradossale sollievo: sentirsi meno giudicati o meno “diversi”.

Al tempo stesso però, distinguere le proprie paure ossessive dalle preoccupazioni reali legate al virus è diventato un processo estremamente complesso. Gli stimoli esterni, le notizie continue e l’incertezza hanno reso più difficile per molti mantenere un equilibrio.

Uno studio della Kaiser Family Foundation ha mostrato come già nel maggio 2020 il 39% degli adulti dichiarasse un impatto negativo sulla propria salute mentale a causa del virus. Il 12% parlava di un peggioramento significativo, confermando un’emergenza psicologica globale parallela a quella sanitaria.

Le difficoltà quotidiane e il bisogno di supporto

Il dottor Nicola Zingaro sottolinea come le persone con ossessioni legate alla salute vivano una condizione ancora più delicata. La paura di ammalarsi, o peggio di contagiare gli altri, rimane costante e difficile da gestire. La casa, che per molti rappresenta un rifugio, non sempre riesce a garantire quella sensazione di sicurezza tanto ricercata dai pazienti D.O.C.

Zingaro invita anche a una maggiore consapevolezza sociale e clinica: troppo spesso le difficoltà delle persone con disturbo ossessivo compulsivo vengono ricondotte genericamente allo stress della pandemia, minimizzando un problema che invece richiede attenzione specifica.

Il Pronto Soccorso Psicologico Roma Est, attraverso una rete di 143 psicologi attivi in tutta Italia, offre un servizio strutturato per affrontare tutte le forme del D.O.C. L’obiettivo è fornire un sostegno immediato, accessibile e basato su professionalità, rispetto e ascolto.

Per chi desidera un appuntamento, è possibile contattare il servizio ai numeri 0622796355 e 3803780741 o visitare il sito www.pronto-soccorso-psicologico-roma.it.

Resta sempre aggiornato sulle ultime novità.
Gestione cookie