Continuano le polemiche dei sindacati della scuola, ci sono tantissimi precari che il Ministero non vede. I docenti precari sono tantissimi, coloro che permettono il continuo della didattica oltre mantenere in piedi la scuola italiana. Secondo le prime analisi effettuate dai sindacati, relative alle disponibilità delle unità garantite dal MEF qualche giorno fa, si evidenzia la reale causa quale la mancanza di aspiranti nelle graduatorie permanenti di merito pertanto paradossale, in una forte situazione circa la criticità attuale, non si riesca a effettuare tutte le nomine autorizzate poiché tantissime classi di concorso per le graduatorie permanenti risultano esaurite.
La soluzione al problema sarebbe quella di stabilizzare almeno gli insegnati che hanno svolto 36 mesi di servizio, ovvero tre anni di attività nelle scuole statali, grazie a una graduatoria per titoli di servizio e culturali e un successivo colloquio da svolgersi al termine dell’anno di prova per la conferma o meno in ruolo. Tanti posti sprecati, docenti che continuano sacrificando la propria persona e soprattutto lontani dagli affetti della famiglia poiché costretti ancora una volta a spostarsi perché non c’è volontà di stabilizzare chi lavoro e chi ha lavorato con dignità e passione.
Poche ore fa sono stati pubblicati dal Ministero dell’Istruzione i dati relativi alle domande pervenute per le graduatorie provinciali e di istituto: 753.750 richieste inoltrate. La Lombardia come prima regione scelta (104.781), segue il Lazio (86.976) e la Campania (84.857), le regioni meno scelte sono Molise (4.642) e Basilicata (8.421).
a cura di Michele Vario
