Andrea Ascolese: mille sfaccettature e il suo nuovo singolo “Vertigo”

Un viaggio nell’arte di Andrea Ascolese, tra emozioni, palco e canzoni che nascono da incontri inattesi e sogni che continuano a prendere forma

Attore, autore, cantautore, un viaggio che si arricchisce di esperienze e conduce al raggiungimento di belle soddisfazioni. Ho il piacere di intervistare Andrea Ascolese!

Andrea Ascolese
Andrea Ascolese: mille sfaccettature e il suo nuovo singolo “Vertigo” – streetnews.it

 

Come ha inizio il tuo percorso artistico?

Mio nonno da bambino mi regalò un pianoforte e subito iniziai a prendere lezioni. Da piccolino, più che giocare con le costruzioni LEGO, amavo giocare ai travestimenti. Nasco proprio come attore, forse era già dentro di me l’amore per l’arte. Ho studiato, mi sono laureato in “Civiltà musicale afro-americana”, ho iniziato a suonare con band della mia città, Bologna.

La musica e la recitazione vanno di pari passo. Il mio primo disco nasce nel 2015 da uno spettacolo che ho scritto, “Change”. Da lì ho preso man mano più confidenza con le mie canzoni, all’inizio con uno stile pop rock. Poi ho conosciuto un producer, che è il mio attuale producer, Max Monti, e nel 2021/2022 sono usciti due singoli, “Sorprendimi” e “Annalisa”, con una veste elettronica che segue il gusto della musica leggera contemporanea.

Oggi mi si conosce anche come cantautore. Sono me stesso come attore, ma interpretando dei ruoli per un po’ in quel caso indosso una maschera; una volta tolta, ritorno me stesso. Nella musica, invece, sono sempre me stesso, lo sono al 200%: la musica mi rappresenta. Sto realizzando tanti sogni. Sono lavori molto belli ma complicati: il fatto di riuscire deriva dall’impegno messo, ci ho lavorato tanto e ho un team che crede in me.

Prendi parte a diversi film, ce n’è uno a cui sei maggiormente legato?

È difficile scegliere. Ce ne sono diversi, ho interpretato sia ruoli comici che drammatici. Tra quelli recenti c’è “Tutto Liscio” di Igor Maltagliati con Maria Grazia Cucinotta e Ivano Marescotti, che purtroppo ci ha lasciati: lì interpreto un musicista e mi sono divertito molto. Mi sono divertito anche quando ho interpretato un ruolo nella serie “L’Ispettore Coliandro 8” dei Manetti Bros, nell’episodio “Il fantasma”, e quando ho partecipato a uno spot internazionale della Fanta trasmesso in tutto il mondo.

Un’altra esperienza molto importante è stata il film “La Mandrakata” con Gigi Proietti: un film con un grande artista e un grande uomo, da cui ho imparato tanto.

Nel tuo percorso anche teatro e tv: è tutto nato casualmente o è stata una scelta poter sperimentare nuove esperienze?

Credo che un attore debba cercare di fare più cose possibili, ovviamente che siano nelle sue corde. Nascendo dal teatro, mentre studiavo ho fatto uno spettacolo con Lucio Dalla che veniva fuori da un laboratorio teatrale. Lì ho capito che mi piaceva recitare.

Ho sempre fatto teatro, cinema, tv e credo che anche la musica faccia parte del bagaglio di un attore. Amo il teatro anche come autore: sono anche autore e quest’anno ho esordito con lo spettacolo “L’età dell’oro: la mia vita raccontata a Paz”. Alternare generi penso sia importante per un artista: avere curiosità, avere tante cose da dire e da raccontare. Oggi sto iniziando a godermela sempre di più e ad avere grandi soddisfazioni.

E poi la musica… Che ruolo ricopre nel tuo cammino?

La musica ricopre uno spazio molto importante e quotidiano. Fa parte di me, in questo momento magari sono più concentrato proprio sulla musica. Ha un posto speciale nella mia vita, nel mio cuore, nel mio lavoro.

Riguardo alla musica, il 27 ottobre scorso è uscito il tuo nuovo singolo “Vertigo”. Di cosa parla?

“Vertigo” parla di un colpo di fulmine. Ci vogliono 20 centesimi di secondo per avere un colpo di fulmine e le mie storie più importanti sono nate così. Mi è stata raccontata una storia in viaggio, di una ragazza che aveva avuto un colpo di fulmine per un ragazzo in treno: lui inizialmente sembrava ricambiare, poi è sceso e lei ha cercato di ritrovarlo attraverso annunci sui social, coinvolgendo tante persone. Così ho deciso di raccontarla.

Ho immaginato questo incontro soprattutto nel videoclip di “Vertigo”, dove sono protagonista con Francesca Vacchi, mi sono immaginato in queste vesti. Ci sono tanti testimonial: Martina Stella, Michele Di Mauro, Bob Messini, Enrico Vanzina, Dandy Bestia degli Skiantos, Mirko Casadei, che ringrazio.

È partito anche il tour “Vertigo Live”: ci sono già state due date, il 7 novembre al Bravo Caffè di Bologna e il 18 novembre al Largo Venue di Roma. Ci saranno altre date?

Sì, sono state due date molto belle. Seguiranno sicuramente altre date che annunceremo.

Per chi o cosa scriveresti una canzone?

Stiamo lavorando a un progetto che parla d’amore in tutte le sue sfaccettature. In futuro mi piacerebbe un progetto che andasse a toccare anche altre tematiche. Magari mi piacerebbe un duetto, scrivere per esempio una canzone per una cantante, trattare un argomento sociale che faccia comunque sognare. Bisogna amare la vita nonostante tutto.

Dunque… attore, autore, cantautore: se dovessi scegliere, per quale ruolo opteresti?

Non credo debba fare una scelta. Le porto avanti tutte e tre, sono tre professioni collegate nel mio caso. Amo fare tutte e tre le cose.

C’è un momento del tuo percorso che hai particolarmente a cuore?

Ce ne sono tanti. Tra questi l’esordio a teatro nello spettacolo “Enzo Re” di Roberto Roversi con Lucio Dalla, che era in mezzo a noi; oppure quando ho ricevuto in un festival in Umbria il mio primo premio per un film con Cesare Cremonini e Martina Stella. E ancora, quando ho girato su un set internazionale uno spot pubblicitario della Fanta: ero l’unico italiano sul set, è stato bello ed emozionante.

Progetti futuri?

Ce ne sono diversi: ancora musica, tv e cinema. La mia musica è suonata in tutte le radio italiane, è presente su Spotify e su tutti i digital store. Sono presente sui vari social, dove si potranno trovare tutte le novità e gli aggiornamenti.

Termina così l’intervista…

Molteplici progetti pronti a realizzarsi, splendidamente intrecciarsi, esaudire sogni e coinvolgere con tanta arte.

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