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Premio Alex Baroni per la critica. Un inizio di carriera straordinario per una giovane promessa artistica: Azzurra

Azzurra Sorgentone, in arte Azzurra, è una cantautrice e cantante teramana, classe 1993. Come interprete ha partecipato a diversi concorsi nazionali classificandosi sempre ai primi posti ( Festival di Castrocaro, Premio Alex Baroni).

Come cantautrice esordisce con il singolo “Brava”, con il quale è arrivata finalista al Premio Pigro e al Tour Music Fest con giuria finale Mogol. La canzone presenta delle sonorità electrofunky ed è stato prodotto da Simone Capurro, (produttore doppio platino), con il quale continua a collaborare.

Com’è nata tua la passione per la musica? 
La musica è genetica nella mia famiglia! Mio padre da giovane era un insegnante di pianoforte e ha trasmesso a me e ai miei fratelli la passione e il divertimento per la musica! Ho iniziato a suonare il pianoforte a 12 anni e a 14 anni le mie prime lezioni di canto. Ho fatto una lunga gavetta come interprete. Durante gli anni dell’università ho messo da parte il mio lato creativo raccontandomi che non era la mia strada. Dopo essermi laureata in psicologia e dopo aver fatto un percorso personale, so che in realtà avevo paura di mostrarmi e non mi sentivo abbastanza. Dopo l’università ho iniziato a scrivere le mie canzoni ed è stata la scelta più giusta della mia vita. Se non avessi fatto questo passo avrei vissuto una vita a metà.

Descrivi “Azzurra” e il suo personaggio, i suoi pregi e i suoi difetti 
Sono Azzurra ma ho gli occhi marroni, sono pragmatica ma credo nell’amore, sono psicologa ma canto. È così che mi presento nella mia biografia di instagram e credo che riassuma molto bene tutte le mie sfaccettature. Sono solare come il mio nome, molto pratica nella vita e con i piedi ben saldati a terra; d’altra parte sono anche una sognatrice testarda e perfezionista (a volte troppo!)

Come è stato concepito il lavoro Tropicale? 
Tropicale è stata pura esigenza. L’ho scritta due anni fa pianoforte e voce senza pretese ma per il semplice bisogno di esprimere una forte esperienza. Credo che tutti noi abbiamo un nostro “sabato di aprile”, quel momento in cui ci è caduto il mondo addosso. È una ferita da custodire ma per quanto ci abbia fatto male è anche la nostra prova di forza e resilienza.

Il lavoro è accompagnato da un video? 
Si abbiamo girato un videoclip e sono molto soddisfatta perché siamo riusciti ad esprimere tutte le emozioni della canzone: la tristezza della fine e di una partenza non accettata, la riscoperta della libertà con le scene nella natura, il lungo tragitto verso il riscatto che quando arriva vale oro e infine non poteva mancare il temporale tropicale!

E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà? 
Al momento sto seguendo la strada dei singoli. Nella mia testa so già che forma dare a tutti questi tasselli ma credo non sia ancora il momento.

In salita o in discesa. I percorsi artistici si sviluppano sempre tra mille peripezie, vuoi raccontarcele? 
Ho ricevuto tante porte in faccia nella mia esperienza musicale come quando ero ad un passo dall’entrare nella scuola di Amici nel 2017 o come ancora sedicenne stavo per approdare su Rai Uno con il Festival di Castrocaro. Nonostante l’amarezza di quel momento, oggi dico davvero grazie a tutti i no ricevuti perché mi hanno dato la possibilità di crescere e di non sentirmi mai arrivata. Il mio maestro di pianoforte Renzo Ruggieri una volta mi ha detto che è una fortuna arrivare secondi perché si ha lo stimolo e l’adrenalina per continuare a fare sempre meglio.

Quali sono le tue influenze artistiche? 
A livello di produzioni mi ispiro molto al panorama internazionale come i The Weeknd, Dua Lipa, Angele e tutto il mondo R&B. Per quanto riguarda i testi lo scenario italiano è una continua fonte di ispirazione: ascolto molto cantautori come Gino Paoli, Fabio Concato ma anche la scena indie, rap e R&B.

Quali sono le tue collaborazioni musicali? E le collaborazioni con Red&Blue, Ivano Colombo, Simone Capurro nel lavoro in promozione?

Per le produzioni ho lavorato con Simone Capurro, giovane produttore napoletano doppio disco di platino. Incontrarlo è stato molto stimolante e mi ha fatto crescere. La Red&Blue si occupa della sponsorizzazione della mia musica e speriamo che in vista dell’estate si possa tornare a suonare live. Per quanto riguarda i videoclip ho lavorato con Ivano Colombo, anche lui giovanissimo ma con grandi collaborazioni (Annalisa, Tommaso Paradiso, MYDRAMA, Claver Gold). Sono molto soddisfatta del mio team. Ognuno di loro è una fonte di ispirazione che mi sostiene e mi supporta. 

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Proprio perché so quanto non sia scontato credere nei propri sogni e io stessa sbatto i denti ogni giorno con le mie insicurezze, con il mio giudice interiore e con i miei sbalzi d’umore, voglio che ogni persona dopo aver ascoltato una mia canzone possa tenere con sé un messaggio di positività, di speranza e di ironia (spesso scherzo inconsciamente anche sulle cose tristi!) È così che sdrammatizzo la vita!

Parliamo delle tue pregiate esperienze di live, concerti e concorsi come Festival di Castrocaro, Premio Alex Baroni, Premio Pigro, Tour Music Fest? 
Al Festival di Castrocaro ho partecipato molti anni fa ed è stata la prima competizione nazionale. Un ricordo molto emozionante. Il Premio Alex Baroni è più recente: ho vinto il premio della critica con un mio inedito e sono stata premiata da Povia e Silvia Mezzanotte. Al Tour Music Fest e al Premio Pigro ho partecipato con il mio inedito “Brava” e sono arrivata in finale ad entrambi i concorsi. Una gran bella soddisfazione per il primo inedito!

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti? 
Io credo che la scena musicale italiana stia vivendo un momento di forte fermento e trovo nei testi tanti stimoli. Trovo che alcuni generi siano più favoriti rispetto ad altri, invece mi piacerebbe ci fosse più apertura mentale anche per brani che escono fuori dagli standard del momento.

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare? 
Vi consiglio di ascoltare tutti i miei singoli in modo da cogliere tutti i miei lati! Se devo dire un titolo solo vi propongo “Guarda Monet”. È un singolo che ho scritto durante il primo lockdown e a cui tengo particolarmente. Ho paragonato le esperienze della vita ad un quadro impressionista che da vicino può sembrare una serie di schizzi di colore, di contorni indefiniti. Tuttavia, basta allontanarsi alla giusta distanza per cogliere la realtà in tutte le sue sfaccettature, impossibile da vedere quando vi si è troppo immersi. Credo che a volte il caos sia necessario per ritrovarsi interi.

Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19? 
Pochi mesi fa io e la mia famiglia abbiamo avuto il covid-19. Per fortuna ne siamo usciti tutti senza complicazioni però la preoccupazione è stata tanta. Quindi sono davvero vicina a tutti quelli che stanno soffrendo. A livello umano e artistico questo periodo (ormai davvero lungo) mi ha portato a sperimentare più spesso la solitudine; dall’altra parte però sento una gran voglia di rinascita e di ripartenza.

Quali sono i tuoi programmi futuri?
Continuare a scrivere e suonare live! Queste sono le mie priorità!

Alessandro Testa

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Alessandro Testa
Alessandro Testa
Classe 1984, è ingegnere e allo stesso tempo critico cinematografico e appassionato di cronaca e giornalismo. Dal 2019 collabora per StreetNews.it!
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