Ordigno esplode davanti ad un bar di Camposano (Na).

Danni al locale e nessun ferito. Ad innescarlo sarebbe stato un quattordicenne.

Spetta agli investigatori appurare se il gesto sia stato frutto di goliardia oppure di un atto criminoso mosso dal desiderio di vendetta a seguito di un diverbio. Lunedì 19 dicembre, poco dopo le 16,30, nella cittadina nolana, un’esplosione manda in frantumi la vetrina del locale davanti alla villa comunale: la fortuna vuole che non ci siano feriti ma solo danni alla struttura. Attimi di paura e molto panico tra i presenti e qualcuno tra la folla sostiene di aver visto chi ha compiuto quell’atto criminoso, riuscendo anche a descriverne l’abbigliamento; l’individuo però si è dato alla fuga. I Carabinieri della locale stazione di Cimitile, raccogliendo le testimonianze e servendosi delle riprese di alcune telecamere di sorveglianza, riescono a risalire all’autore del gesto e lo raggiungono presso la sua dimora, nel rione Gescal di Cicciano. All’atto della perquisizione, nella sua stanza viene rinvenuto un pugnale da combattimento, arma bianca il cui possesso è consentito solo con permessi specifici.

A detta degli abitanti del luogo, il ragazzo non è nuovo ad atteggiamenti dettati da un “codice da criminale adulto” ed in questo caso l’azione sarebbe scaturita da un litigio avvenuto con i titolari del bar qualche giorno prima; azione compiuta senza alcun indugio e con un modus operandi criminale. L’autore del gesto è, però, un quattordicenne. Si tratta di una brutta storia in un contesto difficile, anche nell’ambito familiare. L’adolescente è stato raggiunto da una denuncia per detenzione di armi e materiale esplosivo, ma le indagini non sono ancora terminate: è necessario sapere chi sia stato a vendere l’ordigno al ragazzo, se quest’ultimo ha agito da solo ma soprattutto se sono fondati i sospetti in base ai quali l’azione sia stata dettata dall’impulsività del giovane o se, cosa ben più grave, si tratti di un atto di vendetta compiuto con modalità criminali.  Spetta ora all’autorità stabilire la gravità della vicenda e adottare le opportune misure di legge.

A cura di Clemente Scafuro