Dal 25 al 27 maggio a Villa Marta a Roma, si è tenuto il “The Global Aesthetics of the Catholic Imagination”, conferenza tenuta dalla rivista dei gesuiti ‘La Civiltà Cattolica’ e dalla Georgetown University in presenza di Papa Francesco. L’incontro ha riunito oltre 40 tra poeti, narratori, sceneggiatori e registi da vari Paesi del mondo che si identificano come cattolici, o che sentono che il cattolicesimo è stato una dimensione formativa del loro sviluppo artistico
Nonostante il numero di ospiti presenti all’evento, la presenza del regista Martin Scorsese non è passata in secondo piano. A destare l’attenzione, un suo annuncio avvenuto durante una lunga conversazione con il direttore della rivista internazionale, padre Antonio Spadaro, in cui il regista newyorchese rivela di essere pronto ad iniziare la produzione di un nuovo film sulla vita di Gesù. L’annuncio di Scorsese arriva dopo la richiesta di Papa Francesco agli artisti di creare più contenuti basati sulla fede.
“Ho risposto all’appello del Papa agli artisti nell’unico modo che conosco: immaginando e scrivendo una sceneggiatura per un film su Gesù”, ha detto Scorsese. “E sto per iniziare a realizzarlo”.
La conversazione tra Spadaro e Scorsese è stata molto approfondita e diretta, viaggiando tra i riferimenti al cinema, come la sua forte ammirazione per “Il Vangelo secondo Matteo” di Pasolini e il significato e la ricerca sulla figura di Gesù nei suoi “L’ultima tentazione di Cristo” del 1988- che all’epoca creò scandalo e venne bandito dalla stessa Chiesa Cattolica- e “Silence” del 2016, fino a parlare della sua esperienza personale della Grazia e della Misericordia, e della presenza della violenza nella sua vita come nei suoi film.
Nel frattempo, cresce l’attenzione e l’attesa sul suo “Killers of the Flower Moon”, con Leonardo Di Caprio e Robert De Niro, che lo scorso 20 maggio ha avuto la sua premiere al Festival di Cannes, ricevendo una standing-ovation di ben nove minuti.
a cura di Domenico La Marca
