LIBERTA’ DI PENSIERO E AZIONE: COME AGGREGARLI

La libertà come diritto è stata approvata nella Dichiarazione universale dei diritti umani, dall’Assemblea generale dell’ONU nel dicembre del 1948.

Chi ha parlato di libertà?

Ad introdurre il tema sulla libertà, fu Erasmo Da Rotterdam. Egli sosteneva che l’uomo era responsabile della propria salvezza, e solo le sue azioni permettevano di giudicarlo. Differente però era l’idea di Martin Lutero, che invece assegnava unicamente a Dio il la scelta su chi salvare.

Secondo  il filosofo Aristotele, il principio della libertà “si trova nell’agente che conosce tutte le circostanze particolari dell’azione”, da cui dipendono l’esercizio delle virtù e il conseguente raggiungimento della felicità.

Con Hegel si parla di libertà illusoria, in quanto, l’uomo è libero nel momento in cui fa la storia, l’uomo è libero non essendo consapevole che alle sue spalle c’è un Dio che ha dei progetti più grandi che all’ uomo non è dato sapere.

Ma oggi cosa significa essere liberi?

Oggi per la massa la libertà è intesa scegliere in base alle proprie idee, ai propri principi e anche in base all’educazione che si è avuta.

Ma non è solo questo ! Andiamo oltre la parola.

Con il progresso, con l’evoluzione del pensiero, con le aperture delle frontiere, quindi con una società multietnica, il significato della parola libertà si estende.

In un paese multietnico ognuno è libero di esprimere se stesso nella completezza del suo essere: è libero di seguire le sue tradizioni, è libero di professare la sua religione, è libero di esprimere il proprio pensiero ed è libero di far parte di una comunità diversa dalla propria, ovviamente nel rispetto del paese ospitante.

C’è ancora però una sfaccettatura della libertà che non viene tanto evidenziata: la libertà di un’identità diversa. Oggi, nonostante il progresso, l’evoluzione del pensiero e la modernizzazione, si tende ancora a fare distinzione di sesso.

E’ vero che Dio ha creato l’uomo e la donna, ma è pur vero, che  si può cambiare identità, per svariati motivi: da quello psicologico dovuto a molteplici cause  a quello proprio di non voler accettare che si è uomo o donna perchè insitamente si sente di essere il contrario.

Diaciamocela tutta! Per accettare questa forma di libertà bisogna essere predisposti: in questa società la persona anziana diversamente dalla giovane difficilmente riesce a comprendere questo passaggio, ancor di più se si tratta di un familiare.

Attenzione: non confondiamo la  libertà con il libertinaggio. Essere un’identità libera sotto ogni profilo non significa fare tutto cio’ che si vuole senza rispettare chi si interfaccia, perchè in tal caso si sfocerebbe nel libertinaggio.

Ma siamo veramente uomini liberi?

“La mia libertà finisce dove comincia la vostra.” (M.LUTHER KING)

a cura di Rosa Arpaia