IL COMUNE DI AVELLINO ADERISCE A “FACCIAMO LUCE SULL’ENDOMETRIOSI”

Marzo è il mese della consapevolezza sull’endometriosi. Nonostante l’emergenza
sanitaria che ci troviamo a fronteggiare, il Comune di Avellino ha deciso di aderire alla
call to action “Facciamo luce sull’endometriosi”, lanciata dal Team Italy della
Worldwide EndoMarch, illuminando di giallo un monumento simbolo della città, la
Fontana di Bellerofonte. Oggi, 31 marzo 2020, a partire dalle 19:00, il monumento,
conosciuto dagli avellinesi come “Fontana dei Tre Cannuóli” si tingerà di giallo, per
focalizzare l’attenzione dei cittadini su una patologia ancora poco conosciuta.
«Lavoriamo sull’informazione e sulla sensibilizzazione affinché ci sia maggiore
conoscenza e consapevolezza rispetto alla malattia» spiega il Team Italy della
Worldwide EndoMarch. «A causa dell’emergenza sanitaria che si è venuta a creare nel
nostro Paese per il Covid-19 abbiamo deciso di rimandare la marcia già fissata per
sabato 28 marzo a Roma. La camminata pacifica è organizzata ogni anno in oltre 55
capitali del mondo. Una giornata informativa durante la quale le donne, indossando
una maglietta gialla – colore simbolo associato alla malattia -, sfilano per le strade delle
capitali promuovendo la conoscenza della patologia e rivendicando maggiori diritti».
L’endometriosi è una malattia cronica invalidante tipicamente femminile, dalle cause
e dalla cura, allo stato attuale, ancora sconosciute. Tale patologia nasce nel momento
in cui il tessuto interno dell’utero – denominato endometrio – si posiziona fuori rispetto
alla sua sede naturale andandosi ad insinuare prima negli organi circostanti (tube,
ovaie), poi quelli più lontani (intestino, ureteri, legamenti utero-sacrali, nervi, polmoni,
fegato, diaframma), dando origine a cisti, noduli e placche di aderenze che possono
portare anche a lesioni irreversibili degli organi interessati e all’asportazione degli
stessi. Si stima che le donne affette da endometriosi siano circa una su dieci, oltre 3
milioni in Italia e più di 175 milioni nel mondo. Attualmente, non essendo chiaro il
motivo che sta all’origine della malattia, non si conosce una cura. Ecco perché la sola
arma a disposizione per le donne affette dall’endometriosi, oltre alla menopausa
farmacologica indotta, risulta essere la prevenzione. Purtroppo l’endometriosi è una
malattia ancora troppo sottovalutata, molto spesso ignorata, caratterizzata da un ritardo
diagnostico importante – in media di 8 anni – ritardo che favorisce l’avanzare
indisturbato della malattia e una maggiore diffusione nel corpo della donna affetta.
Favorire una diagnosi precoce permette di limitare i danni che la stessa procura alle
donne che ne sono affette.

Alessandro Testa