F. 1…. I tradimenti delle monoposto – A tradire sono anche le vetture raramente ma accade, ma accade ecco alcuni episodi clamorosi, di tradimenti che sono costati niente meno che il mondiale, l’ottavo titolo a M. Schumacher (sfiorato, nessuno ha raggiunto 8 allori , otto simbolo dell’infinito), sfiorato da Lewis Hamitlon all’ultimo giro della ultimissima corsa di Abu Dhabi scippato da Max Verstappen, con l’aiuto della Safety Car a seguito del botto a muro di Latifi.
Ci fu un famoso personaggio biblico noto a tutti Giuda, che baciò Gesù Cristo che fu rivenduto poi per trenta denari, un brano che parla di GIUDA unico nel suo genere nell’album Fear of the Dark, annata 1992 dei leggendari Iron Maiden, tradimenti che ci saranno anche in ambito calcistico in vari settori del lavoro, volete altri esempi di TRADIMENTI CLAOMOROSI (R. Baggio che dalla Fiorentina viene venuto alla Juve con la rivolta del tifo viola inutile, oppure Gonzalo Higuain sempre alla Juve passando dall’ombra del Vesuvio all’ombra della Mole Antonelliana, da idolo della curva e di tutto il San Paolo di Napoli a traditore, “core ingrato”, analogo episodio ma all’inverso ossia da Torino a Napoli Enrique Omar Sivori, non più giovanissimo chiude negli ultimi due anni a Napoli, argentino come Gonzalo Higuain, offrendo sprazzi della sua classe ma segnando di fatto pochi gol, il meglio lo aveva dato a a Torino).
Ma veniamo ai tradimenti, due su tutti quello a Schumacher dicevamo e quello a Felipe Massa in terra ungherese all’ Hungaroring nell’annata 2008, tuttavia la corsa al titolo si deciderà alla corsa a S. Paolo al circuito di Interlagos, circuito di casa del brasiliano ferrarista, all’ultima curva col sorpasso di Hamiton a Glock all’ultima curva (di un giovanissimo Hamilton che battezza il suo titolo n. 1 per poi subire lo stesso trattamento a mò di contrappassa nella scorsa annata motoristica il 2021, come dicevamo ad Abu Dahbi). Felipe Massa era davanti, con sacrifici, e sforzi titanici, immani poi l’imprevisto che non ti aspetti.
Breve cronistoria della corsa: Felipe Massa parte bene, bruciando Kovalainen , sullo scatto in partenza e poi L. Hamilton alla prima curva con un gran sorpasso all’esterno. Dietro ai primi tre, sono Glock, Kubica, Alonso e Raikkonen, che ha perso una posizione alla prima curva. Rispetto alle attese della vigilia, la sorpresa è che Massa riesce ad allungare portando il vantaggio sul rivale a 3”5 quando 18º giro rientra per il suo primo rifornimento; Hamilton si ferma nel giro seguente e nelle prime posizioni la situazione resta immutata. A perderci è soprattutto Robert kubica, che perde ben quattro posizioni. Al 30º giro la situazione è la seguente: Massa, Hamilton, Kovalainen, Glock, Alonso, Räikkönen, Piquet e Trulli; Kubica è nono.
Nel corso della gara Bourdais, Barrichello e Nakajima hanno principi di incendio durante i pit-stop. Al 41º giro Hamilton rimane vittima di una foratura alla gomma anteriore sinistra ed è costretto, dopo aver percorso quasi un intero giro ad andatura ridotta, a rientrare ai box: rientra nono. Al 44º giro Massa effettua il secondo rifornimento e rientra secondo, davanti a Glock. Si fermano poi in sequenza Glock e Kovalainen. Al 50º giro Räikkönen, ancora quinto dietro Alonso, commette un errore alla curva 2, andando leggermente lungo e perdendo il contatto con lo spagnolo. È a questo punto che il finlandese decide di giocare d’attacco: mentre Alonso si ferma ai box per il secondo pit-stop, il ferrarista realizza un giro molto veloce che gli permette dopo la propria sosta (52º giro) di rimanere davanti al pilota della Renault, in quarta posizione.
Al 54º giro Piquet si ferma ai box e rientra affiancato a Trulli, ma riesce a rimanere davanti. Il ritmo di Räikkönen, liberatosi di Alonso, migliora notevolmente e dal 60º giro comdrato di vetro ricordo di una tragedia sfiorata.
Sotto qualche fotto del motore arrosto del ferrarista e dell’episodio della molla incriminata annate 2008 e 2009:
Race, Felipe Massa (BRA), Scuderia Ferrari, F2008 suffers a mechanical failure while in the lead near the end of the race and retires from the race
03.08.2008 Budapest, Hungary,
Felipe Massa (BRA), Scuderia Ferrari, F2008, suffers a mechanical failure while in the lead near the end of the race – Formula 1 World Championship, Rd 11, Hungarian Grand Prix, Sunday Race – www.xpb.cc, EMail: info@xpb.cc – copy of publication required for printed pictures. Every used picture is fee-liable. ©? Copyright: Photo4 / xpb.cc – LEGAL NOTICE: THIS PICTURE IS NOT FOR ITALY
25.07.2009 Budapest, Hungary,
Felipe Massa (BRA), Scuderia Ferrari / big crash – Formula 1 World Championship, Rd 10, Hungarian Grand Prix, Saturday Qualifying – www.xpb.cc, EMail: info@xpb.cc – copy of publication required for printed pictures. Every used picture is fee-liable. ©? Copyright: Batchelor /
26.07.2009 Budapest, Hungary,
The Team of Felipe Massa (BRA), Scuderia Ferrari stands with an sign on the grid to show that they are with Felipe in the hospital after his bad crash yesterday in Qualifying – Formula 1 World Championship, Rd 10, Hungarian Grand Prix, Sunday Pre-Race Grid – www.xpb.cc, EMail: info@xpb.cc – copy of publication required for printed pictures. Every used picture is fee-liable. ©? Copyright: Davenport /
Altro tradimento catastrofico e clamoroso quello all’ultimo Gran Premio di Suzuka, annata 2006, Schumacher ed Alonso il giovane leoncino di Oviedo si contendono il titolo, alla ultima corsa in terra nipponica (un po’ come Prost e Senna di fine anni ’90) tuttavia, dopo una ottima partenza del ferrarista che vola avanti il TRADIMENTO DELLA SUA FERRARI che non ti aspetti (macchina che aveva portato M. Schumacher a vincere per 5 annate di fila dal 2000 al 2005 una macchina forgiata ad immagine e somiglianza del tedesco che ne curava la messa a punto precisissimo e meticoloso, Schumacher che poi tornano in Mercedes costruirà la base per la messa a punta della nuova Mercedes cd ‘Ibrida’ che porterà a far trionfare a mani basse L. Hamilton con 6 titoli di fila sino allo stop di Abu Dahbi lo scorso anno).
Dopo la qualifica gli sguardi in casa Ferrari fanno trapelare un velato ottimismo dato che la prima fila è occupata interamente dalla Scuderia del Cavallino (primo Massa e secondo Schumacher). Il week-end di Alonso, invece, è ricco di problemi, visto che in qualifica non va oltre la sesta posizione. Il Gran Premio procede alla grande: il tedesco comanda la corsa e riesce fin da subito a mettere tra se e lo spagnolo un gap di sicurezza che terrà per quasi l’intera corsa. Alonso, che non vuole alzare bandiera bianca, ricuce il distacco con la seconda piazza e dopo il secondo pit stop è il primo pilota ad inseguire la Ferrari del sette volte Campione del Mondo. A 17 giri dalla fine arriva però il colpo di scena: dopo sei anni di affidabilità, il motore di Schumacher va in fumo. Alla Degner Curve, la 246 F1 del tedesco comincia a fumare e il campionissimo di Kerpen è costretto a parcheggiare la propria vettura sotto il ponte del tracciato di Suzuka.
©? Scuderia Ferrari Media Center
Una valvola d’aspirazione distrugge tutte le speranze iridate per i tifosi del Cavallino. In questa occasione arriverà il pugno alzato, un simbolo di gioa che ancora oggi molti tifosi della Ferrari non perdonano allo spagnolo. Alonso andrà a vincere quella gara e, proprio grazie a quella corsa, conquisterà il secondo campionato della carriera. A Interlagos la matematica non da per sconfitto il tedesco (l’unica possibilità per Schumacher è la vittoria in Brasile con il ritiro di Alonso) ma nessuno in casa Ferrari crede nell’impresa. Lo stesso Schumacher nel post gara dichiarerà chiuso il campionato. Da notare una cosa: nonostante la sconfitta bruciante, Schumacher saluterà e ringrazierà ogni singolo ingegnere e meccanico. Un grandissimo gesto che spiega l’amore incredibile dei tifosi della Rossa nei confronti del Kaiser.
Gara vinta da Alonso con vittoria del Gran Premio e titolo a casa, il vincitore prende tutto recitava il ritornello di una famosa canzone and the winneeer take it all !!!!!!!!!!!!!!!!
a cura di Gianclaudio De Zottis