Festività natalizie e inizio anno nuovo a Castel Volturno, Cesare Diana (Città Domizia): “Passate inosservate, incapacità di creare attrattive”

CASTEL VOLTURNO. Festività fredde come non mai. Il Natale e le festività ad esso collegate, non hanno lasciato il segno a Castel Volturno. Un’atmosfera totalmente controcorrente rispetto a quanto visto nei comuni di tutta Italia, facilmente constatabile da chiunque abbia visitato la città balneare dal 23 dicembre 2022 al 7 gennaio 2023. 

“Castel Volturno ha un potenziale assurdo, ma non viene per niente sfruttato – afferma il presidente del comitato ‘Città Domizia’, Cesare Diana -. Basti guardare come Gaeta e Salerno siano divenute, in pochi anni, mete turistiche indiscusse dell’inverno. Qui, invece, l’amministrazione non ha programmato un bel niente, causando forti ripercussioni sulle casse delle attività turistico-ricettive. Se non fosse stato per qualche luce accesa da qualche bar, avremmo dovuto registrare gli ennesimi momenti totalmente bui da vivere da parte dei cittadini”. 

I casi di microcriminalità, invece, non sono mancati: “Ormai fa paura lasciare la propria auto incustodita. L’aumento delle forze dell’ordine ha un ruolo importantissimo per la rinascita del nostro territorio – afferma il castellano -. È necessario ricorrere il prima possibile ai ripari, ricominciando da tutti quei fattori che contribuiscono ad allontanare i turisti. I riferimenti alle strade di collegamento immerse nell’oscurità (come la Domiziana) o la chiusura dei ponti di collegamento col napoletano a casertano, non sono casuali. Viviamo in una condizione di totale abbandono e menefreghismo che ci accompagna dall’inizio di questa legislatura”.

Cesare Diana sottolinea come il 2023 sia “un anno decisivo per la nostra città. Il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale si avvicina e, purtroppo, non si trovano differenze rispetto al passato: i soliti personalismi, la mancanza di programmazione e competenza, le note contrapposizioni destra contro sinistra unite insieme contro terzo polo.  In questa direzione non si va da nessuna parte. Rinnovo l’appello a sedersi intorno ad un tavolo che, in più occasioni, abbiamo chiesto e chiamato Progetto per Castel Volturno. Cambiare si può, si deve. Noi ci crediamo – conclude -, noi ci saremo”.