I padroni di casa vincono e convincono. Il tridente teutonico mette i brividi. Wirtz, Musiala, Havertz: il trio dei desideri. I primi due sono classe 2003 e piazzano subito un record all’inizio di questa competizione continentale. Sono i calciatori più giovani che hanno mai segnato negli Europei. Il terzo è più “anziano”, di anni ne ha 25, indossa la maglia dell’Arsenal e già da qualche anno fa parte della classifica dei giocatori più forti nati nel 1999.
Certo, la Scozia non ci prova nemmeno, a contrastare il team di Nagelsmann, che è entrato in campo determinato e in ottima forma, dimostrando di meritare il ruolo di favorita. Dopo la sobria cerimonia inaugurale, il fischietto del francese Turpin da’ inizio al match e in 10 minuti Wirtz la sblocca; il due a zero, firmato Musialla esalta l’Allianz Arena e infine al 44mo Havertz capitalizza si rigore, per il fallo di Porteuz che becca anche il rosso. Tutto questo, solo nel primo tempo.
All’inizio della ripresa la Germania è molto rilassata, anche giustamente, e non si impegna più di tanto. Nagelsmann allora decide per qualche cambio e fa uscire Havertz per Fullkrug. Il numero 9 non è da meno e decide di sfruttare al meglio l’assist spettacolare di Musiala, un passaggio all’indietro di interno destro, e lancia in rete un missile da 110kmh. Quattro a zero. Anche lo score della Scozia è firmato dai tedeschi. L’autorete di Rudiger rende vana la speranza da parte degli uomini di Clarke di realizzare, almeno, il goal della bandiera.
Poco prima del fischio finale, Emre Can mette il sigillo al match con il definitivo 5 a 1.
Una Germania cinica e spietata, con un attacco davvero impressionante. Nel girone sembra già che i giochi siano fatti, dato che oltre alla Scozia, ci sono Ungheria e Svizzera. A detta dei tifosi di casa, non ce ne sarà per nessuno, quest’anno. Così come lo dicono, del resto, gli inglesi della propria squadra. Intanto i detentori del titolo sono ancora gli azzurri, guidati da mister Spalletti, impegnati domani sera contro l’Albania alle 21.00. Prima del nostro
match, altro esordio importante della Spagna, che sul prato dell’Olympiastadion di Berlino affronterà la Croazia.
Qualche nome, certo, incute timore, ma noi a questo siamo abituati: nella passata edizione nessuno avrebbe scommesso sull’Italia. E, forse, nemmeno nel 2006, a Berlino. Magari la storia si ripete. Noi, intanto, incrociamo le dita.
A cura di Clemente Scafuro
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