Una giornata da ricordare, questa. Tantissimi goal, capovolgimenti di fronte e per finire la sconfitta ai rigori subita dalla Francia, che ha ceduto il passo ad una Svizzera molto determinata e in forma. Ma partiamo dall’inizio. Ore 18:00, Parken Stadium di Copenhagen: si incontrano Croazia e Spagna. Al 20mo i Balcanici passano in vantaggio grazie ad un autogoal di Pedri e gli Iberici riescono a pareggiare pochi minuti prima della fine del primo tempo. Poi la Spagna capovolge il risultato, passando in vantaggio con Azpilicueta al 57mo e venti minuti dopo triplica con Ferran Torres. Sembra che i giochi siano fatti… e invece Orsic al minuto 85 riapre la partita. Parte l’assalto croato nell’area spagnola e nei minuti di recupero Pasalic riesce a pareggiarla. Si va ai supplementari e qui sale in cattedra la Spagna, più in grado di resistere allo stress fisico dell’ulteriore mezz’ora di gioco. Morata e Oyarzabal chiudono il conto del match, che termina con uno spettacolare 3 a 5 e sancisce l’esclusione della Croazia dal torneo. Il secondo atto di questa strabiliante giornata calcistica inizia alle 21:00 a Bucarest, davanti a circa 22mila spettatori che questo match se lo ricorderanno per tutta la vita: Francia – Svizzera. Allo scoccare del quarto d’ora Seferovic realizza di testa e porta la Svizzera in vantaggio. Rodriguez nel secondo tempo sbaglia dal dischetto e due minuti dopo Benzema la rimette in pari approfittando di un attimo di sbandamento della squadra Elvetica. Colpo su colpo: altri due minuti dopo il numero 19 dei Galletti realizza la doppietta e al 75mo Pogba incrementa il gap con il risultato di 3 a 1. La Svizzera non ci sta e anche Seferovic vuole lasciare il segno: segna ancora di testa e riapre il match. Ogni spettatore, da qualsiasi parte d’Europa, in quel momento avrà certamente pensato che non sarebbe finita al novantesimo, perché la Svizzera il secondo tempo l’ha giocato meglio e nonostante i continui capovolgimenti di fronte non ha mai mollato un centimetro a favore degli uomini di Deschamps. Allo scadere, infatti, Gavranovic segna il 3 a 3 e porta la Svizzera ai supplementari. Trenta minuti di belle azioni, sembra che i giocatori non risentano della stanchezza dei tempi regolamentari, giocati a livelli molto elevati. Tuttavia il goal non arriva e quindi si andrà ai rigori. Anche in questo caso, c’è una nutrita schiera di spettatori che goliardicamente avrà pronosticato un errore dal dischetto, proprio da parte di chi in questo Europeo avrebbe dovuto vestirsi da protagonista: Mbappè. Il numero 10 francese tira per ultimo, tutti i calci piazzati sono andati a segno: posiziona la palla, ci mette poco tempo ad assumere la posizione di tiro; calcia, ma la scena questa volta la ruba Sommer, che neutralizza il tiro con la sua mano destra. Mbappè lascia l’Europeo senza aver provato mai la gioia del goal, mentre la Svizzera incontrerà la Spagna ai quarti di finale. Un po’ ce l’aspettavamo, diciamocelo.
A cura di Clemente Scafuro
