L’iniziativa messa in campo dalla Delegazione romana dell’AICC e dal prof. Marcello Nobili.
Mancano poche ore all’avvio di una serie di iniziative legate alla Giornata Mondiale della Lingua Latina, evento che, fortemente voluto dal prof. Mario Capasso, presidente dall’Associazione Italiana di Cultura Classica (AICC), si avvale del patrocinio dall’UNESCO e del Ministero dei Beni Culturali. Proprio per l’impegno profuso nell’organizzazione di questa manifestazione e per il suo alto valore culturale, l’AICC è stata recentemente insignita di una Medaglia dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La Delegazione romana dell’Associazione, tra le più vivaci e intellettualmente attive – basti pensare che tra meno di un mese avrà luogo un altro evento di rilievo, il Festival del Cinema del Mondo Antico – ha messo in piedi, con il patrocinio della Consulta Universitaria degli Studi Latini, delle 5 Università del Lazio e con la collaborazione delle delegazioni di Viterbo e Gaeta, una due giorni di studi, articolata in tre sessioni. La manifestazione, che potrà essere seguita online sui canali social della delegazione stessa, parte domani, 9 aprile, alle 9.15, per concludersi nel pomeriggio del giorno 10.
Molto ampio lo spettro degli argomenti trattato dai vari studiosi che si avvicenderanno in lezioni brevi, della durata massima di 30 minuti: si va dal teatro arcaico alla vita civile, dalla poesia all’epigrafia, passando per le etimologie, le figure retoriche e persino gli usi ludici del latino. Una commissione giudicatrice, presieduta dal prof. Mario De Nonno, proclamerà già domani pomeriggio i vincitori del concorso “LATINEvideo”, riservato agli studenti del triennio liceale, a cui hanno aderito poco meno di cento scuole di tutta Italia.
Il curatore dell’evento, il prof. Marcello Nobili (Università “La Sapienza”), da noi contattato, così commenta la kermesse: «È una fattiva possibilità di avvicinarsi o anche di approfondire lo studio del latino. La lectio magistralis del prof. De Nonno, attuale presidente della Consulta Universitaria degli Studi Latini, intenderà mostrare come lo studio del latino non sia un hobby erudito, bensì fornisca le basi necessarie – si badi, non solo quelle di logica – per intraprendere qualsiasi corso di studio, per quanto esso rimanga ovviamente un pilastro imprescindibile per chi si iscriva a Facoltà umanistiche». Il professore infine conclude: «I relatori, pur nella varietà degli approcci proposti, non intendono dire qualcosa di nuovo, ma presentare sotto una luce parzialmente diversa gli argomenti principali che si studiano a scuola». La manifestazione è valevole come corso di aggiornamento per gli insegnanti.
Massimiliano Longobardo