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Rezza (Iss): “Molte fake news su stranieri e Covid”  

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Gli italiani colpiti sono di età più avanzata rispetto agli stranieri, indipendentemente dall’area di provenienza” di questi ultimi. Lo ha spiegato Giovanni Rezza, direttore Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss), facendo un focus su Covid-19 nei cittadini stranieri durante la conferenza stampa all’Iss sull’emergenza coronavirus. La fascia d’età degli stranieri contagiati è quella “dai 30 ai 64 anni. Soprattutto si tratta di persone di età media, raramente sono molto giovani o molto anziani”, ha rilevato Rezza affermando che circolano “molte fake news su stranieri e Covid”.  

Fra i pazienti stranieri, ha osservato ancora l’esperto, “le donne sono più numerose fra i cittadini provenienti da Paesi con più alto indice” relativo al reddito, “mentre sono poche fra quelli da Paesi con indice inferiore”. Infine, come già anticipato in uno degli scorsi punti stampa, “la curva dei contagi relativa ai cittadini stranieri appare spostata verso destra: come se si fossero infettati dopo, o come se la diagnosi arrivasse in ritardo”. Secondo l’analisi, è il ritardo nell’accesso ai servizi sanitari e quindi alla diagnosi che “gioca probabilmente un ruolo abbastanza importante”. 

“Possiamo confutare l’potesi che ha circolato della differenza nel rischio di infezione tra italiani e stranieri, soprattutto che questi ultimi siano protetti dall’infezione”, ha detto ancora l’esperto aggiungendo: “I dati sulla popolazione straniera non sono di facilissima interpretazione. C’e’ stata molta aneddotica riguardo al Covid negli immigrati. In Italia il 5,1% dei casi diagnosticati riguardano individui di nazionalità straniera” 

“Il rischio di essere notificato come caso, per gli stranieri, tende a essere più basso rispetto agli italiani – ha proseguito Rezza – ma se vediamo invece il rischio di ospedalizzazione rispetto a un italiano vediamo che negli stranieri è 1,4 volte più elevato rispetto agli italiani. Anche rispetto all’accesso alla terapia intensiva il dato è più alto negli stranieri. Vuol dire che uno straniero che ha una malattia meno grave ha una più bassa possibilità di essere notificato. Invece c’e’ un maggior ricorso all’ospedalizzazione. Il rischio di morire sale soprattutto negli stranieri che provengono da Paesi a basso reddito”. 

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Davide Napoletano
Davide Napoletano
Davide Napoletano, classe 1987, organizzatore per il mondo degli eventi di piazza, locali, privati e di beneficenza, ama in modo particolare la scrittura e dopo aver collaborato con giornalisti famosi a livello nazionale decide di dar vita al quotidiano online StreetNews.it e seguire anche la strada della notizia come reporter/giornalista. I suoi hobby sono la grafica pubblicitaria, fotografia e il marketing pubblicitario.
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