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Red Zone: prima discoteca italiana in 3D

Uno dei Club storici italiani, il Red Zone di Perugia, diventa “ Virtuale” : web radio ma anche dj set straming dentro il club ricostruito in 3D. I proprietari e gli addetti ai lavori hanno messo in campo tutta la propria abilità nel creare un progetto con una visione futuristica, perché lo storico club fucina creativa e di promozione delle tendenze musicali e di costume degli anni 90 e 2000, anche se non ha più il suo “tempio”, oltre che con serate itineranti, prima della pandemia , si mantiene attivo grazie al progetto Red Zone “Virtual” Club 2020. Una grande sfida, ma che sta ottenendo già risultati importanti, tanto è vero che la istant web radio Red Zone ha raggiunto il milione di contatti, non solo in Europa, ma in tutto il Globo. Una radio che trasmette 24 h e che si potrà tranquillamente ascoltare via smart, attraverso la nuovissima applicazione gratuita che verrà lanciata a giorni, la Red Zone App. Mix dei dj storici del Red e guest star, rarità mai ascoltate prima, approfondimenti monotematici su artisti, ascolto di album «per contrastare la frenesia del click digitale che ha stravolto il rapporto con la musica nell’era del web», come ama sottolineare Ricky L che segue in primis il progetto, mettendo a disposizione il suo importante archivio personale di rarities esperienziali insieme al sapiente tecnico Andrea Maffei

Inoltre è il primo Club virtuale, essendo stata caricata nella pagina Facebook Ufficiale Red Zone Club, la virtuale RED ZONE VIRTUAL 3D una futuristica versione dell’amatissimo dancefloor che propone periodicamente gli amatissimi djs resident della disco di Perugia. Altre attività erano già in programmazione come, ad esempio, le interviste ai personaggi della Nighlife di Master Enjoy e quelle con i dj internazionali curate da Maurizio Clemente, che hanno raggiunto i 2 milioni e mezzo di visualizzazioni. Con questo progetto si dà così la possibilità agli amanti del mondo del clubbing e ai clienti e seguaci del Red Zone sparsi in tutta Europa di partecipare, dal proprio salotto ad una esperienza virtuale nel Red Zone Club. 

Un format che permette, innanzitutto, di tenere viva la passione per la buona musica e, soprattutto, il coinvolgimento attivo degli utenti. Il Club è stato ricostruito in modo fedele e realistico in tutte le sue parti, inserendo all’interno di questo “locale” delle reali performance artistiche con un dj che suona per un’ ora ed appare davanti alla consolle virtuale, con la realizzazione di contenuti visuali creati e sincronizzati sul dj set e inseriti su schermi virtuali. Non mancano anche delle performance di animazione futuristica attraverso avatar 3D, con la modellazione 3D a cura di Paolo D’Orazi, tecnico video di Agorà srl. Il progetto è stato sviluppato da Stefano “Flash” Ranalli, il responsabile tecnico del settore video dell’azienda Agorà, leader al mondo nella progettazione e realizzazione di contributi visuali e regie di grandi eventi. Un ritorno alle origini per Ranalli visto che la sua professionalità parte proprio dal mondo del clubbing e, in particolare, risalgono al 1998 quando il “Main Man” Gianluca Calderozzi al Red Zone gli affidò la realizzazione di uno schermo in multivisione di 40 mt di base («a quei tempi – racconta Ranallinon esistevano ancora schermi a led e video proiettori, ma si sincronizzavano dei proiettori con sistemi computerizzati molto sofisticati per realizzare le così dette multivisioni»).Il progetto RED ZONE VIRTUAL CLUB 2020, si compone anche delle grafiche dei flyers retrò di Vincenzo Viceversa, collaboratore creativo sin dalle prime serate alla fine degli anni ’80. Inoltre, con la collaborazione dell’Associazione St.Art, è in programma anche il progetto della mostra RED ZONE EXHIBITION, che proporrà in una unica sede il materiale promozionale, scenico e audiovisivo del Red Zone. In tutto questo Calderozzi continua a progettare, supervisionare, promuovere il tutto. Insieme al dj Marco Cucchia c’è in serbo per l’estate una serie di nuove invenzioni per l’intrattenimento all’insegna della musica ed in sicurezza per il “Mondo Nuovo” della club culture e non.Certo una vera e propria innovazione proposta dai tecnici del Red Zone, che provano a mantenere sempre vivo il settore dell’intrattenimento ed in particolare il mondo della notte. Migliaia e migliaia di giovani sono lì in attesa di sapere come evolverà questa situazione.

Intervista a cura di Maurizio Viviani

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Redazione StreetNews.it
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