Nonostante il cambio al timone del paese, la guida con la firma Mario Draghi, non sembra perseguire una linea di discontinuità. L’emergenza sanitaria fa vacillare ancora una volta le capacità di prendere scelte giuste, efficaci e durature. ll DPCM entrato in vigore il 6 marzo, infatti, subirà delle modifiche in meno di una settimana dalla sua approvazione. Le misure restrittive sembrano non bastare così a distanza di un anno dal primo lockdown annunciato da Conte in un video rimasto impresso nella memoria collettiva degli italiani, sull’orizzonte si stagliano strette sempre più draconiane. Viene invocato il modello “Natale” seguendo le indicazioni fornite dal comitato tecnico scientifico. I rumors riportano che la decisione sulla nuove misure arriverà entro venerdì 12 marzo, con immediata entrata in vigore. I contagi non sembrano arrestarsi, le varianti rendono lo scenario ancora più complesso e imprevedibile, tanto da rendere indispensabile la valutazione di nuove strette. Ecco quali restrizioni saranno sottoposte al vaglio: • Lockdown nel weekend in tutta Italia • Zone rosse più rigide (con possibile introduzione della super zona rossa) • Coprifuoco alle 19 o alle 20 • Nuovo parametro per cui con 250 casi per 100mila abitanti si entra automaticamente in zona rossa e non chiudono solo le scuole, ma anche i negozi e i luoghi di aggregazione.
A CURA DI MARIANASTASIA LETIZIA
