La musica per riempire i lunghi inverni trentini, una continua crescita artistica, l’apertura delle tappe del “Vasco Live 2022” di Trento, Milano e Ancona e ora l’arrivo del suo nuovo brano “TUTTO IN UN BRIVIDO”! Pronto a raccontarsi in una piacevole intervista… Cristoforetti!
Come ha inizio il tuo percorso artistico?
E’ iniziato tutto con degli amici, così, per impegnare i lunghi inverni trentini. Proposi un po’ di testi alla band che mi aveva spinto a mettermi in musica. Da un progetto band siamo giunti a un progetto più cantautorale, abbiamo sempre puntato molto sulla musica live. Nel 2016 è uscito il primo album da solista “Muoviti”, nel 2018 poi il disco “Ancora qui” e c’è stata la prima tournée teatrale “Ancora qui Tour”.
Dunque la prima band, il primo album, il secondo, la prima tournée teatrale, diversi brani all’attivo, una continua crescita artistica che ti conduce alla vittoria del contest “Euregio Rock 2022” che ti dà l’opportunità di aprire le tappe del “Vasco Live 2022” a Trento, Milano e Ancona. Quali sono state le sensazioni nel ritrovarsi lì?
Trovarsi su un palco con 100000 persone davanti è stata una cosa ben diversa dal pubblico avuto fino a quel momento, c’era un fiume di gente, è stato molto emozionante capire che il pubblico aveva apprezzato la mia musica, i miei testi, una sorta di abbraccio gigantesco. A Trento, la mia città, è stato stupendo sentire che in tanti cantavano le mie canzoni, conoscevano i testi, ho sentito una grande partecipazione soprattutto nel brano “Come stai (Per te Chico)”, che ho dedicato a Chico Forti, ho vissuto una sensazione molto forte. Emozione altrettanto forte vissuta poi a Milano, abbiamo coinvolto 80000 persone, c’è stato un pathos differente, si è creata un’alchimia particolare, tanto coinvolgimento, è stato tutto molto emozionante. E anche per Ancona sensazioni davvero straordinarie. Ho sentito che la mia musica era arrivata, e questa è stata una cosa che mi fatto immensamente piacere.
E ora il tuo nuovo brano “TUTTO IN UN BRIVIDO”, uscito il 5 maggio scorso. Come nasce e di cosa parla?
Dopo l’apertura delle tappe di Vasco siamo stati contattati per essere ospiti in vari luoghi, tra questi un centro di recupero di Venezia e un carcere di Modena, sono andato lì molto volentieri con l’unica richiesta, a Modena, di poter parlare con alcuni detenuti, mi è stato concesso ed è stato molto bello. Volevo capire di più, così ho appreso che talvolta per cercare di dare una svolta alla propria vita si possono prendere sentieri che non sono i più adeguati, nonostante si abbiano intenzioni differenti. Ho visto negli occhi di quelle persone la consapevolezza, la sincerità nel comprendere di aver sbagliato, ho capito quanto possa a volte essere strana la vita. Tornando a casa con Roberto Civinelli che mi ha accompagnato con la chitarra ho iniziato a dar vita a questo brano. La sera giunto a casa ho continuato a scrivere, mi sono concentrato sulla parte più empatica, più rappresentativa di quella che è costituita dal testo. L’arrangiamento è di Francesco Rudari, il brano inizia con un monologo scritto da me e Vanessa Grey ed è interpretato da Diego Spagnoli. Questa canzone fa riflettere sul fatto che a volte si pensa di sognare senza poter commettere errori, invece sovente ci sono errori e cambi di direzione. Nella realizzazione di un sogno si può avere paura di sbagliare, penso invece che si debba sognare accettando l’errore, anche se attualmente non sono molto ammessi dalla società in cui viviamo. Credo che l’errore possa aiutare, possa consentire di acquisire qualcosa.
“Credo alla musica e alle feste dentro ai bar…
Ed al diritto di sognare ad ogni età…”.
Parole tratte proprio dal brano “TUTTO IN UN BRIVIDO”.
Quanto può essere importante non smettere di sognare? Proprio attraverso il desiderio di realizzare sogni trovare la forza affinché possano diventare realtà?
Sì, credo di sì. Credo nelle cose molto semplici,credo che la felicità debba essere cercata nelle cose semplici della vita. I sogni sono un privilegio ma anche impegni per i sognatori. Un impegno ma anche un onere per la propria arte e per il proprio pubblico. Il sogno è una cosa seria. Non fermarsi davanti alle difficoltà credo sia fondamentale.
Qual è un tuo sogno da realizzare?
In questo momento mi trovo in ospedale, sto cercando di sconfiggere una leucemia, il mio sogno è uscire di qua, tornare a fare ciò che amo presto e avere il maggior coinvolgimento possibile da parte del pubblico.
C’è un momento del tuo percorso artistico che ricordi in maniera particolare?
Quando sono stato ospite al Casinò di Sanremo nel 2018, ho cantato “Ancora qui” e Dario Baldan Bembo mi è venuto incontro dopo avermi sentito cantare e ha chiesto il mio disco. E’ stato un momento importante per il percorso intrapreso, una bellissima sensazione.
Cosa fai generalmente nel tempo libero?
Generalmente faccio teatro, sono appassionato di motori, collaboro con un’azienda la “Michelotto Engineering Spa” di Padova , svolgo un lavoro più ingegneristico.
Progetti futuri?
Uscirà un disco nuovo a settembre dal titolo “Esagerato” che ha il nome di un brano cantato in anteprima assoluta sul palco di Trento proprio per dare un rilievo particolare all’evento di casa. Il disco contiene 9 brani tra cui “TUTTO IN UN BRIVIDO” da cui gli altri brani si differenziano per la diversa sonorità.
L’intervista volge al termine. Per tutte le novità ed aggiornamenti su Cristoforetti ci si può avvalere delle pagine presenti sui vari social.
In attesa del nuovo disco e di tante altre belle novità rimaniamo concentrati sui sogni. “Il sogno è una cosa seria. Non fermarsi davanti alle difficoltà credo sia fondamentale”. “Il mio sogno in questo momento è uscire di qua al più presto!”.
Essere più forti degli ostacoli che si possono presentare, attraverso la musica non smettere mai di sognare!
Auguri perché tu possa realizzare al più presto il tuo sogno e tanti, tanti altri ancora possano meravigliosamente diventare realtà!
a cura di Saporito Margherita