Stavolta Streetnews ha incontrato la partenopea Monica Pignataro, che nel 2013 ha vinto il titolo di Miss Mamma Italiana; sposata da vent’anni con Giuseppe, madre di due figli adolescenti, Naomi e Samuel, sfoggia orgogliosamente un aspetto da teenager. Monica nutre da sempre una grande passione per il canto e per l’intrattenimento. Ma, oltre l’indiscutibile bellezza fisica, nasconde tante altre qualità. Nella vita è giornalista pubblicista ed insegnante di total body, insomma un vero uragano di risorse.
Come è nato il pensiero di partecipare a Miss Mamma italiana?
Tutto è iniziato per gioco; vorrei sottolineare che sono stata sempre una persona molto riservata e poco interessata ai concorsi di bellezza. Tuttavia, dopo aver realizzato quelli che erano i miei veri sogni, in primis di creare una famiglia, avere dei figli e fare, quindi, la mamma a tempo pieno, ad un certo punto ho voluto rimettermi in gioco, dimostrando a me stessa di superare alcune riserve mentali. Un giorno, navigando sul web per pura curiosità, senza un motivo particolare, ho notato che era presente questo concorso dedicato alle mamme, che ha subito attirato la mia attenzione, poiché rispetto agli altri concorsi, non dava priorità assoluta al fattore bellezza, in quanto prevedeva una prova da superare, ossia la prova d’abilità, nella quale ci si doveva cimentare per mostrare una propria peculiarità e, in considerazione del fatto che la mia grande passione è quella del canto, ho subito elaborato l’idea di partecipare. Pertanto, superata la prima selezione, che si è tenuta nella città di Morcone (BN), sono andata in prefinale a Gatteo Mare in Romagna, per poi entrare in finale e conquistare a sorpresa il titolo nazionale, anche se in cuor mio in fondo lo speravo.
Come hai vissito il rapporto con le altre concorrenti, c’era fra voi una sana competizione, oppure hai percepito anche invidia?
Eravamo 77 mamme provenienti dalle regioni italiane più disparate, tutte molto belle. Appena arrivata mi sentivo un pò spaesata e in un certo modo anche fuori luogo; se affermassi che non c’era competitività, sicuramente mentirei. Appena rientrata in albergo dopo il primo incontro col Patron Paolo Teti e con tutte le partecipanti, dissi a mio marito – ma io che ci faccio qui? Ma proprio grazie al suo grande incoraggiamento, decisi di vivere questa esperienza con lo spirito giusto, come un’avventura, un bellissimo gioco. Quindi, con assoluta naturalezza, iniziai a fare amicizia con le altre mamme, prendendo veramente il meglio di quei quattro giorni da favola, coronati con il riconoscimento del titolo di Miss Mamma italiana. Oggi ho tantissime amiche conosciute al concorso e devo dire che con alcune ho coltivato un rapporto più confidenziale. Partecipare ad un concorso in veste di mamme, per quanta competizione ci possa essere, significa viverlo in maniera diversa, proprio grazie al comune denominatore che ci legava.
La tua vita dopo la vittoria è cambiata e, in caso affermativo, come?
La mia vita è radicalmente cambiata sotto un profilo professionale; dopo aver conseguito il titolo, ho iniziato a rispolverare la mia passione per la musica; quindi, ho cominciato a ricevere vari inviti in programmi televisivi nazionali e locali come ospite canora, ma la cosa più straordinaria è stata quella di sentirmi così a mio agio sul palco, in veste di presentatrice, poichè ho iniziato a presentare addirittura le stesse prefinali e finali nazionali di Miss Mamma italiana, alle quali l’anno prima avevo partecipato come concorrente, divenendo anche referente. Attraverso gli spettacoli in Campania, ho riscoperto la mia empatia col pubblico, ho iniziato a lavorare in tv, riuscendo anche a diventare giornalista pubblicista e presentando vari programmi; ho persino prodotto alcuni format. Quindi, posso davvero affermare che la mia vita è cambiata e sicuramente in meglio.
Cosa consiglieresti ad una donna che vuole candidarsi a Miss Mamma?
Il mio consiglio a tutte le donne è innanzitutto quello di mettersi sempre in discussione e alle mamme lo raccomando ancora di più, perché non è detto che essere madre debba necessariamente precludere la realizzazione dei propri sogni. Del resto, quando una mamma è serena, trasmette di conseguenza serenità anche ai propri figli.
Quali sono le difficoltà e le emozioni che si provano a essere mamma?
Essere mamma, sembrerebbe scontata come risposta, è il dono più grande che si possa avere, ma anche responsabilità infinite. Inizia una vita nuova, dove al centro delle tue paure, delle tue gioie e delle tue prospettive ci sono i figli e, via via che crescono, iniziano i bilanci e le autocritiche; quindi, arrivano puntualmente i dubbi. Ma credo che questo sia imputabile al desiderio di voler dare sempre il meglio ai propri figli, come ogni genitore. Io sono stata molto fortunata, dopo essermi sposata volevo subito dei figli e sono rimasta incinta trascorso un mese dal matrimonio e, credimi, non ho mai provato una gioia più grande rispetto a quella di aver scoperto che aspettavo il mio primo amore, mio figlio Samuel. Dopo due anni è arrivata la mia principessa Naomi e, ancora una volta, sono stata veramente fortunata, la desideravamo e anche questo sogno si è avverato. Oggi sono due adolescenti che, con tutte le problematiche legate all’età, sono due meravigliosi ragazzi, molto uniti fra loro e per me questo è motivo di grande soddisfazione.
Sicuramente ti sarai sentita rivolgere mille volte l’aggettivo “bellissima”, ma quale altro complimento ti piacerebbe ricevere?
Davide, ti dirò che sottovaluto molto questo complimento per due motivi, il primo perchè oggi sono consapevole di essere una bella donna, ma non sono cresciuta con questa consapevolezza, poichè sono stata sempre molto indifferente al fattore estetico e molto più interessata all’ interiorità, ritenendomi una persona introspettiva e profonda, che apprezza tutto ciò che riconduce alla mia intelligenza e al mio carattere; il secondo è perché non sopporto la superficialità e, quindi, credo che fermarsi ad un corpo sia molto riduttivo; spesso ci si perde nel guardare solo l’aspetto fisico, che certamente è importante per il tipo di lavoro che svolgo, ma è opportuni guardare oltre, sfatare il mito che una ‘bella’ non abbia cervello o capacità. Pertanto, mi fa piacere il complimento sulla bellezza, ma gli do meno peso rispetto a quando mi dicono – quanto sei simpatica, oppure, quanto sei brava professionalmente.
Svolgi varie attività lavorative; quale preferisci e perché?
Svolgo diverse attività: sono un’istruttrice di corsi ormai da più di 13 anni ed amo stare con le mie allieve, come amo stare sul palco perchè mi consente di stare tra la gente; mi piace cantare per trasmettere delle emozioni al pubblico. In pratica, tutti i lavori che svolgo hanno un fattore comune: la comunicazione con gli altri ed è per questo che non potrei fare a meno di nessuno di loro.
Ci parli del tuo sogno nel cassetto?
Sono una donna molto ambiziosa, i miei sogni non si fermano mai, perchè ho sempre in mente progetti, appena termino un lavoro, già penso al successivo, poichè sono sempre in continua sfida con me stessa. Inoltre, sono scaramantica e non entro nei dettagli dei miei sogni. Te ne dico solo uno, un progetto musicale. Mi piacerebbe realizzare un feauturing con un artista che faccia un genere diverso dal mio, magari un genere reaggeton, mi piacerebbe anche in questo caso mettermi alla prova e vedremo cosa ne esce. Con la passione e la determinazione si può realizzare tutto, è solo una questione di volontà.
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intervista a cura di Davide Napoletano