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CRISTO, è, FRA I MURATORI – 100 ANNI DI MORTI SUL LAVORO…Intervista con l’attore, autore ed atleta Barbato de Stefano.

Barbato de Stefano, artista di fama riconosciuta, attore televisivo di fiction come: “Incantesimo 9” – “Don Matteo 7” – “La nuova Squadra” – “Provaci ancora Prof. 3”. Autore teatrale e scrittore oltre ad essere direttore Artistico di numerosi spettacoli ed eventi.

1. Barbato de Stefano, ci incontriamo ad una distanza di oceano e sei ore di fuso orario, è un piacere. Carlo Verdone ne “La Grande Bellezza” da artista dice che Roma lo ha deluso parecchio, vale anche per lei?

Assolutamente no, Roma mi ha dato e mi dona tantissimo. È una città fantastica che mi accolto e mi ha permesso di uscire dal nido, come dico ai miei alunni “bisogna uscire dal nido altrimenti si rimane impaniati” che vuol dire intrappolati, bloccati. Amo anche rientrare nel nido in un equilibrio stupendo, di fuori e dentro. Tu ti alzi e c’è qualcuno che, detto elegantemente rompe questo equilibrio e sta a noi costruirlo nuovamente. Napoli, comunque, rimane sempre nel mio cuore, dentro, come diceva Troisi si pensa in napoletano, anche se insegno dizione quindi ho appartenente abbracciato il registro alto linguistico. Poi molte cose sono simili a Roma, sono due città simili, come carnalità, affetto e calore.

2. Come hai detto, lavori come insegnante di teatro e dizione. Quanto è importante il ruolo di un insegnante, nel trasmettere un messaggio positivo?

Assolutamente sì, super importante. Io tutti i giorni sono sempre carico durante le mie lezioni, non c’è mai stata una mattina che sono stato calante per così dire, perché questa stessa metodologia la utilizzo in palcoscenico, quando si facevano centocinquanta date all’anno prima che si alzava il sipario dietro le quinte, la riporto con i miei alunni. Per chi arriva successivamente come me all’insegnamento è una occasione educativa anche per me, come docente, quotidianamente a contatto con la nuova generazione, il vivaio della prossima umanità, nelle viscere delle persone che saranno, artisti, uomini e donne del domani. Per me è una grande opportunità. Ovviamente bisogna avere il polso necessario, l’insegnate è come un secondo genitore ed io, provo a trasmettere anche molta educazione, sono un “arrogante della educazione”. Il “buongiorno”, il “come state?” sono piccole pillole di insegnamento che mi piace dare è da lì che poi inizio con le mie lezioni. L’educazione per me è alla base e a volte ne noto poca.

3. Nella tua grande biografia artistica, vediamo che tra le molteplici attività che svolgi c’è anche la Direzione Artistica e a breve ci sarà l’evento dei CARRI. Di che parla il tuo carro?

Si, una bellissima esperienza che torna dopo quattro anni. Il titolo del nostro carro è “Cristo fra i muratori” una storia di esattamente cento anni fa, nel 1923, ambientata in America ed è la storia di un ragazzo di 12 anni che si chiama Pietro di Donato che perse il padre su un cantiere negli Stati Uniti. È lui che voleva scrivere una lettera a Roosevelt presidente dell’epoca che però non l’ha mai inviata, fino poi a farne diventare un libro e negli anni ‘50 è stato fatto successivamente un film. Progettiamo, insieme alla mia famiglia questo insieme durante il periodo del COVID e quindi dopo cento anni diciamo che sotto forma di carro viene fuori questa tematica, una posizione che spero di portare anche a livello nazionale perché il tema della sicurezza sul lavoro è tragicamente attuale. In Italia ci sono tre vittime al giorno che purtroppo avvengono a chi lavora su impalcature di muratori. Ed è anche una forma per ricordare le persone e non solo in un paio di anniversari dove si rinnova il dolore. La gente dimentica facilmente, nel momento si piange ma poi si dimentica. Questa, quindi, è una forma per non dimenticare tutte le vittime sul lavoro! Mai. Ci tengo a precisare poi che, fortunatamente, nella nostra rappresentazione, il muratore torna a casa!

4. Secondo te viviamo in una società anestetizzata?

Assolutamente, purtroppo si la società è sedata. Ti racconto, a me delle cose toccano fortemente. Ognuno nel piccolo crea il suo mondo. Una cosa che mi ha sconvolto, dopo il terremoto del 5 febbraio, Putin ha chiesto ad Erdogan di inviare aiuti umanitari per i bambini sotto le macerie… questo mi sconvolge perché lui uccide con i missili milioni di bambini e li lascia morire sotto le macerie, soli e senza aiuti, genitori. È la stessa persona e questo mi lascia scioccato. A chi ci dobbiamo affidare? A Dio, ed è l’unica salvezza, secondo me che abbiamo per liberarci dal demonio quotidiano. La guerra figlia dell’ignoranza e della cultura. Allora a volte è meglio ignorare? Io penso che l’arte possa alleviare, come un balsamo per il dolore. L’ho creata e progettate insieme a Lia, che ha una funzione non tangibile ma spirituale. È un modo per amarla nonostante tutto, in ogni mio passo.

5. Chi è Lia?

Lia era, ed è, mia moglie, il mio amore che nonostante sia in un’altra dimensione, diciamo così, è sempre presente con me. È una forma di omaggiarla, di sentirla sempre con me. Ho anche creato un’associazione che si chiama AMALIA, che vi invito a seguire sui social e in tutte le attività che svolge. Amalia si occupa di prevenzione oncologica, di donazione di organi e volontariato (link in basso). Mi sono reso conto che domani potremmo non esserci più, non vedere l’alba quindi grazie a lei ho scoperto l’amore, l’importanza del riposo, sacro, dei sogni, della follia e mi ha insegnato ad essere solare. È un ricordo tangibile immortale.

6. Cristo si sporca e si è sporcato le mani?

Cristo, Gesù? Assolutamente sì, non solo si è sporcato le mani ma gliel’hanno trafitte e lui ha fatto molto ma molto di più. Ha Perdonato. Ha rimarginato le sue ferite, la sua vita e la nostra vita di conseguenza. Dobbiamo prendere questo insegnamento, prendere la sofferenza e trasformarla in qualcosa di meraviglioso, oltre le lacrime, oltre le ferite che sono e saranno lì. Andare oltre tutto ciò e farne del bene.

7. Quanto è difficile perdonarsi?

Secondo me il perdono è legato ad una grande nobiltà di animo. Chi perdona ha un’anima straordinaria. Chi non perdona, non riesce a fare incontrare l’anima con la razionalità. Perdonare è bellissimo, è proprio bello! Chi danneggia ha la peggio e avrà la peggio, chi fa del male è un debole. Noi scegliamo che fare nella nostra vita, chi frega il prossimo, chi è maleducato con gli altri non è furbo! L’educazione è un atto d’amore, e ha bisogno di impegno per questo non lo possono fare tutti.

8. Hai vissuto in prima persona la dipartita di una persona cara. Come hai vissuto quei momenti?

Si, io sono stato con Lia, nella sua mano fino all’ultimo respiro… io l’ho visto come un regalo, voleva stare con me, vivere il nostro amore fino all’ultimo. Ci siamo sposati dopo aver saputo la sua situazione, un matrimonio pieno zeppo d’amore, un amore sincero e puro. Io sono rimasto, non sono scappato, e questo l’ha fatta sentire ancora più amata. Ognuno fa quello che può, ed io ho scelto di restare fino all’ultimo istante terreno, Dio mi ha dato forza e coraggio di affrontare la situazione. Sono restato, le ho detto chi mi doveva salutare in Paradiso. È stata una situazione paradossalmente meravigliosa. Accompagnarla fino all’altra dimensione. Forse ci sarà un libro, uno spettacolo… trasformare il dolore in bellezza. La cosa più bella e che nel nostro periodo ci siamo amati tantissimo, pianto poco, vissuto a pieno. Da lì Amalia. (l’associazione).

9. Dostoevskij, nell’Idiota, il suo romanzo, dice che: “la bellezza salverà il Mondo”. Ti trovi affine con questa affermazione?

La bellezza sta salvando il Mondo. Sono d’accordo, noi già stiamo salvando il mondo con la bellezza. La bellezza, aggiungerei, deve anche illuminare, secondo me, con il lume della ragione, almeno dovrebbe. Noi, tu ed io in questa interessante conversazione stiamo facendo “bellezza” già. L’arte è bellezza e nel nostro quotidiano, almeno io, cerco di creare qualcosa di “bello”, cerco di essere sole, luce per i miei alunni, per gli spettatori, per le persone con cui mi relazione. Per riprendere il nome del Carro, “Cristo è fra i muratori”.

10. Giunti all’ultima domanda di questa intervista che ne meriterebbe molte di più. Sappiamo che, tra le molteplici attività che fai, sei un atleta e tra pochi giorni avrai una competizione?

Si l’11 e 12 marzo gareggerò nei campionati italiani indoor ad Ancona, e dal 25 marzo al 2 aprile nei mondiali indoor a Torun in Polonia. Correrò i 400mt, 200mt e staffetta 4x200mt, nei campionati italiani. Mentre nei mondiali indoor 60mt, 200mt, 400mt e 4×200. Ovviamente indosserò la maglietta con il logo dell’associazione! Correrò anche per Lia.

Amalia: https://www.associazioneamalia.it

Barbato de Stefano: https://www.instagram.com/barbatodestefanofficial/

https://www.facebook.com/barbatodestefanofficial/

YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=mCt6RaDgTCY

Diretta Campionati: https://www.atletica.tv/

a cura di Michele Terralavoro

https://linkbe.me/Michele.Terralavoro

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Redazione StreetNews.it
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