COLICHE NEONATALI: COMBATTERLE CON LA PREVENZIONE

Gonfiore al pancino, rossore nel volto e un pianto lungo e inconsolabile: le coliche neonatali, fastidiose per il bambino, seppur semplici da riconoscere, sono una delle fonti di maggior preoccupazione dei genitori, soprattutto se alla loro prima esperienza. Un evento che, si stima, interessi circa il 20-30% dei nati, causa di forte stress nelle mamme e nei papà, che, non riuscendo a calmare il piccolo con interventi consolatori, ad esempio cullandolo, molto spesso sono costretti a ricorrere all’aiuto del pediatra.

A volte, i genitori, esasperati dal pianto ininterrotto del neonato, sono portati a fare anche gesti non controllati, impulsivi e potenzialmente pericolosi. Cullare il bambino in modo sbagliato o scuoterlo, per cercare di calmarlo, infatti, può provocare danni a volte anche molto gravi a livello neurologico, come nel caso della Shaken Baby Syndrome (Sindrome del bambino scosso).

Le cause del “fenomeno colichette” non sono ancora ben note. Tra le svariate ipotesi formulate, ci sono l’eccessiva ingestione di aria dovuta alla fame del neonato e la voracità durante le poppate. Varie anche le strategie terapeutiche, tra le quali l’utilizzo di probiotici, trattamenti farmacologici e massaggi, utili, questi ultimi, ad alleviare la tensione addominale e quindi a far rilassare il piccolo.

Al momento, però, manca un’opinione condivisa sulla giusta terapia da utilizzare, che molto spesso rappresenta solo la parziale soluzione ad un problema evitabile.

Dall’indagine Colic Report della Consumer Analysis Ltd., svolta su un campione di 253 operatori sanitari del Regno Unito che hanno contatti con neomamme, è emerso che il 78% degli intervistati concorda sul fatto che la causa più comune di coliche nei bambini piccoli sono i problemi digestivi o di alimentazione, inclusa la deglutizione dell’aria.

Limitare il passaggio di aria durante la poppata può rappresentare, quindi, una strategia utile a prevenirne i sintomi. Pertanto, in quest’ottica, sarebbe opportuno valutare anche la tipologia di biberon e tettarella utilizzati, che impedendo questo processo, possano salvaguardare anche i nutrienti presenti nel latte e quindi lo stomaco del bambino. Il 56% degli operatori sanitari che hanno partecipato all’indagine suggerisce ai genitori, per risolvere il problema, di cambiare biberon ed il 70% consiglia Dr. Brown’s Natural Flow.

Il biberon Natural Flow Dr. Brown’s, del Gruppo Giaquinto, è stato ideato da un medico americano proprio per rispondere a queste esigenze. È il biberon numero uno per i pediatri d’oltreoceano (IQVIA Health ProVoice Survey 2021) e da recenti dati sulle vendite al dettaglio di Nielsen US e IRI, risulta il più venduto negli Stati Uniti. È anche il più votato nel “Parents, Best for Baby Award 2022”, il premio che riconosce ogni anno i migliori nuovi prodotti per bambini di uso quotidiano, selezionati dai redattori di PARENTS e approvati dalle famiglie, per la loro praticità e comodità.

Il sistema con cannula interna del biberon Natural Flow, che convoglia l’aria attraverso lo sfiato e la allontana dal latte, è clinicamente testato per ridurre coliche, rigurgiti, singhiozzo e gas e favorire la digestione, consentendo una migliore qualità di sonno notturno. È il solo biberon completamente ventilato e l’unico in grado di preservare al meglio i nutrienti del latte materno e artificiale. La base stretta consente alla tettarella di adattarsi perfettamente alla bocca e alle labbra del bambino, come accade per il capezzolo materno, rendendo naturale anche il passaggio dal seno della mamma al biberon. Inoltre, sempre grazie al suo sistema di sfiato interno, che all’occorrenza può anche essere rimosso, è possibile controllare anche il flusso del latte, così che il piccolo possa nutrirsi al ritmo che preferisce, senza deglutire eccessivamente. Il biberon Natural Flow non contiene BPA, si adatta alla maggior parte dei tiralatte ed è disponibile in due varianti, dal collo largo con forma ergonomica o più stretto, dalla classica forma affusolata.