Gallera: “Lombardia poteva fare zona rossa? Aspettavamo governo” 

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Regione Lombardia non ha proceduto a dichiarare i Comuni di Nembro e Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, zona rossa, perché “quando il 5 marzo sono arrivate le camionette dell’esercito noi eravamo convinti che sarebbe stata attivata” dal governo e “non avrebbe avuto senso per noi fare un’ordinanza. Poi il governo ha deciso di fare la zona rossa su tutta la regione”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, ad Agorà su Rai3. “Avremmo potuto farla noi? Ho approfondito e effettivamente c’è una legge che lo consente”.  

Il 3 marzo, ha continuato Gallera, “ero in collegamento telefonico con il professor Brusaferro”, il presidente dell’Iss, “ragionando su questo e mi ha detto che stavano chiudendo la richiesta formale per l’istituzione della zona rossa al governo. Il 5 arrivano ad Alzano e Nembro un cospicuo numero di militari e a quel punto avevamo l’indicazione che l’Iss l’aveva chiesta al governo e l’arrivo dei militari. A quel punto, avevamo l’indicazione dell’Istituto superiore di sanità con la richiesta formale e avevamo i militari: aspettavamo l’istituzione della zona rossa”, ha sottolineato.  

“Il 4 e 5 avremmo potuto farla? Avremmo potuto farla noi ma quando il 5 arrivano le camionette eravamo convinti venisse attivata da lì a pochi minuti, avevamo tutti i fatti concludenti. Il governo poi ha fatto la zona rossa” sabato 7 “in tutta la regione, l’obiettivo era stato raggiunto per evitare che la gente uscisse e si contagiasse. Noi avremmo potuto farla il 4 o il 5? Può essere? Ma aveva senso farla quando avevamo evidenza che il governo la stava per emanare? Altrimenti non sarebbero arrivati 200 carabinieri. Poi c’è stata una strategia più ampia che noi abbiamo condiviso assolutamente”, ha concluso.