Coronavirus, “boom di richieste per farmaco antimalarico” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Negli ultimi giorni Sanofi ha registrato un notevole incremento delle segnalazioni di mancanza di idrossiclorochina nelle farmacie a causa di una richiesta sempre crescente del farmaco e di una tensione sulla catena distributiva. Tutto questo si sta concretizzando in difficoltà temporanee di approvvigionamento per grossisti e farmacie, su tutto il territorio nazionale”, comunica la casa farmaceutica che si dice “consapevole del protrarsi di questa situazione” e manifesta “grande preoccupazione. Infatti sebbene ad oggi, considerate le necessità terapeutiche, non si rilevi un problema di carenza”, Sanofi riscontra “una crescente difficoltà a soddisfare tutte le richieste, che sono aumentate in maniera esponenziale”.  

L’azienda produttrice del farmaco antimalarico, utilizzato nella terapia di alcune patologie reumatiche e più che mai ‘sotto i riflettori’ per i suoi effetti anti-coronavirus Sars-CoV-2, solo nel mese di marzo ha distribuito sul mercato “più del doppio delle quantità medie abituali (283 mila confezioni contro le 130 mila abituali)”. E “negli ultimi giorni la media delle confezioni richieste ha superato le 25 mila al giorno”.  

Sanofi spiega di avere messo in atto “a livello globale ulteriori sforzi di approvvigionamento per far fronte alla crescente domanda del prodotto, aumentando la nostra capacità produttiva e distributiva. Grazie a questi sforzi sta continuando a rifornire ospedali e farmacie. Pur nella complessa emergenza sanitaria legata a Covid-19”, la società ribadisce quindi “il proprio impegno per assicurare la continuità terapeutica ai pazienti affetti da artrite reumatoide e Les (lupus eritematoso sistemico) per cui questo farmaco è indicato. Per loro – informa una nota – l’azienda sta procedendo con una distribuzione e una spedizione in regime di urgenza che viene attivata dalla singola farmacia a fronte della presentazione della prescrizione medica del farmaco per terapia cronica”.  

“Parallelamente – prosegue la nota – Sanofi sta cooperando con le associazioni pazienti, i medici, i farmacisti e le istituzioni per assicurare la disponibilità del farmaco, in modalità appropriata, alle persone che ne hanno bisogno, evitando il più possibile inutili fenomeni di accaparramento”. 

“Con l’obiettivo di assicurare il massimo ascolto di pazienti e operatori sanitari”, l’azienda ha attivato “un ulteriore servizio di Customer Service specifico per questo prodotto dedicato alle farmacie e alle strutture ospedaliere. Inoltre ha potenziato i servizi di contatto esistenti, tra cui anche quello di Medical Information rivolto ai pazienti (telefono 800 536389 – email informazioni.medicoscientifiche@sanofi.com), così da poter fornire tutto il supporto necessario. Questi servizi – precisano dalla compagnia – possono contare sul contributo di colleghi di altre funzioni aziendali che si sono messi a disposizione per rafforzarli e renderli più efficienti”. 

Sanofi invita “tutti quanti si trovassero in situazione di estrema urgenza e non riuscissero a reperire il farmaco” ad “affidarsi al proprio medico e al proprio farmacista per individuare la soluzione più appropriata”.