“VOGLIAMO LAVORARE”.LA PROTESTA DEI MERCATALI E IL CAOS IN AUTOSTRADA.

Trecento operatori mercatali, dopo più di un mese di chiusura delle attività, ieri hanno protestato contro le restrizioni derivanti dalla zona rossa.  Le nuove disposizioni impongono che nei mercati la vendita dei prodotti sia limitata a quelli alimentari, agricoli e florovivaistici. La stretta ha portato a nove ore di protesta durante la quale i commercianti hanno bloccato il traffico sull’autostrada A1 Milano-Napoli, tra il bivio con la A16 Napoli-Canosa e Caserta Sud in direzione Roma. Poco dopo le 8 di ieri mattina gli operatori erano già pronti a far sentire la propria voce, costruendo un muro umano che ha provocato oltre un chilometro di coda di automezzi. Le forze dell’ordine sono intervenute per tenere sotto controllo la protesta. La rivendicazione del proprio diritto di lavorare in sicurezza è passata attraverso striscioni e cori che ben hanno esemplificato lo stato d’animo di una categoria ormai allo stremo delle forze. Quello che è emerso, anche dalle parole di Peppe Magliocca, presidente dell’Ana-Ugl di Caserta, è la sensazione di essere stati abbandonati dalle istituzioni e gettati nell’incertezza del “que sera sera”. In strada oltre ai mercatali vi erano ma anche alcuni rappresentanti della categoria dei ristoratori delle palestre e del comparto eventi e cerimonie, anch’essi duramente colpiti dalle misure necessarie a combattere l’emergenza sanitaria. Tra le persone bloccate nel traffico c’era anche il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca diretto a Santa Maria Capua Vetere per una conferenza stampa sui lavori alla condotta idrica del carcere. La manifestazione si è svolta su due binari paralleli, da un lato i protestanti assicuravano il disagio in autostrada, dall’altro una delegazione di quattro persone si è recata a Napoli dove ha incontrato il vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola e l’assessore alle Attività produttive, Antonio Marchiello. La delegazione ha espresso la volontà di riaprire in sicurezza anche i mercati in Campania. Purtroppo, dal confronto è emerso che le Regioni sono obbligate ad osservare le restrizioni e ad inasprirle piuttosto che allentarle. Dopo aver appreso la notizia, i protestanti si sono dichiarati disposti a continuare la loro missione continuando la presa dell’Autostrada con l’obiettivo ottenere risposte concrete che sono arrivate solo in tardo pomeriggio grazie ai poliziotti lì presenti che hanno mediato la situazione con la Prefettura di Caserta e di Napoli sciogliendo la protesta. “Vogliamo tornare a lavoro” questa la voce di una condizione insostenibile che inevitabilmente sfocia in azioni collettive finalizzate ad ottenere il riconoscimento dei propri diritti.

A CURA DI MARIANASTASIA LETIZIA

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