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Venezia batte l’incerottata Iren Fixi Torino come da pronostico

L’anticipo della quattordicesima giornata della Serie A1 dipallacanestro femminile vede l’Iren Fixi Torino ospitare e cedere al cospetto della corazzata Umana Reyer Venezia. Le assenze di Stejskalova e Del Pero, entrambe out per infortunio, hanno facilitato ulteriormente il compito all’accreditatissima squadra orogranata, che ha espugnato il
PalaGianniAsti per 70-96.
Carangelo, Petronyte, Steinberga per il parziale di 0-12 interrotto dal timeout di coach Riga che giunge al 3’. Di qua Brcaninovic prova ad invertire la rotta, la emulano Salvini e Milazzo per il 7-16 del 6’.
Ancora Petronyte, assieme a Bestagno, amministrano il vantaggio ospite ed al 10’ l’Umana conduce 16-24 nonostante le realizzazioni di Walker, Brcaninovic e Barberis.
Togliani con una tripla inaugura la seconda frazione per il -5, Venezia segna ma Torino non la lascia scappare, anzi, Salvini e Brcaninovic portano le pantere sul 26-30 sul quale è coach Ticchi a chiedere sospensione al 15’. Anderson e Steinberga salgono in cattedra, le orogranata sprintano e si portano sul +11 al 17’ (27-38). Barberis e Milazzo provano a limare il vantaggio lagunare ma al riposo lungo sul 35-46.
Walker sblocca l’attacco piemontese, le pantere non mollano nonostante l’Umana cerchi di tenerle a debita distanza. Barberis insacca la tripla del 42-52, di qua le veneziane impongono ritmo, centimetri e tecnica, così al 23’ coach Riga ricorre ad un minuto di sospensione sul 42-58.
Torino accusa fortemente le rotazioni ridotte per via delle assenze di Stejskalova e Del Pero, tutto quindi diventa più facile per la Reyer. Le sabaude non mollano, non si demoralizzano, la dimostrazione di ciò è la tripla con annesso fallo di Brcaninovic che in un sol colpo insacca 4 punti prima ed altri 2 poi per il 52-71 del 28’. Alla terza sirena le
venete sono avanti per 53-76.
Milazzo e Barberis non hanno la minima idea di sventolare bandiera bianca così come tutta la squadra dell’Iren Fixi che gioca al massimo delle proprie possibilità fino all’ultimo possesso, la compagine di Ticchi però è troppo distante. Le ostilità terminano sul 70-96.
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Alessandro Testa
Alessandro Testa
Classe 1984, è ingegnere e allo stesso tempo critico cinematografico e appassionato di cronaca e giornalismo. Dal 2019 collabora per StreetNews.it!
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