Troppo stress a lavoro? Attenti al rischio di burnout!

Il termine burnout indica un disagio psicofisico causato dallo stress subito da chi lavora
soprattutto nell’ambito delle professioni di aiuto, cioè quotidianamente in contatto con
persone che vivono disagi e sofferenze. Possono esserne soggetti coloro che operano in
ambito sociale, sanitario o della salute come per esempio infermieri, medici, psicologi,
ma anche insegnanti, forze dell’ordine e chi si occupa di volontariato, cioè tutte quei
lavori che implicano un coinvolgimento emotivo profondo volto al prendersi cura e
aiutare gli altri.
Il burnout colpisce di più le donne e chi soffre già di ansia e depressione.
Ad esserne colpita è anche l’economia del paese. Nel settore sanitario causa un
abbassamento dell’efficienza e qualità lavorativa, con conseguente insoddisfazione degli
utenti dei servizi e aumento di cause legali per malasanità. Nelle scuole a esserne colpiti
non sono soltanto gli insegnati ma anche gli studenti, aumentano il consumo di alcol e
psicofarmaci. Caterina Fiorilli, direttore dell’Osservatorio nazionale sulla salute e il
benessere degli insegnanti (Onsbi), sostiene che “chi soffre di burnout è più esposto a
patologie somatiche, oncologiche, cardiovascolari o psichiatriche, come ansia e
depressione, e vede diminuire le sue capacità affettive e relazionali”.
A causare ulteriore stress c’è anche la tecnologia rendendoci reperibili a tutte le ore,
anche al di fuori del lavoro e non permettendo così alla persona di “staccare” un po’.

I sintomi
Chi vive la sindrome da burnout sperimenta sentimenti di inutilità, di insoddisfazione, di
inadeguatezza, e si sente sfruttato, poco apprezzato e caricato di eccessivo lavoro.
Lavorativamente si traduce in comportamenti di assenteismo, turn over e atteggiamenti
aggressivi verso se stesso o gli altri fino a sentire indifferenza per il proprio lavoro e a
non impegnarsi più nelle propria attività.
Cosa fare?
È importante ammettere di essere stressati notando le piccole dimenticanze, dolori
cronici ed errori stupidi perché solo nel caso di riconoscimento del disturbo si potrà
chiedere l’aiuto adeguato e tornare ad avere una qualità di vita centrata sul benessere.
Qualche piccolo suggerimento per evitare la sindrome da burnout è quello di rallentare i
ritmi di lavoro, diminuire il carico di attività lavorative lì dove è possibile e prendersi una
pausa quando necessario.

Articolo a cura della dott.ssa Ilaria La Mura, psicologa.