Theunskin: “Behind the Highest Peak” è il nuovo album. Intervista

Oggi parliamo della band milanese THEUNSKIN. Il nome non ha volutamente una traduzione letterale, potremmo dire senza pelle, o meglio ancora letteralmente spogliati delle atmosfere Gothic, loro vecchio marchio di fabbrica.

I componenti provengono da diversi generi del panorama dark, new wave, cross over e indie internazionale creando nell’insieme una combo di generi uniti dalla scelta stilistica di mantenere un suono asciutto e pulito.

Abbiamo intervistato la band in occasione dell’uscita di “Behind the Highest Peak” il loro secondo lavoro discografico.

Quando è iniziato il vostro viaggio artistico?

Il progetto THEUNSKIN nasce a Milano nell’anno 2015 come side project di una band Gothic Rock, la sfida è stata quella di spogliarsi del muro sonoro dato dalle chitarre distorte pur mantenendo dei fraseggi intensi ed emozionanti tipici della scena post-punk

Quando finite di produrre un brano chi lo ascolta per primo?

Siamo soliti registrare ogni sessione dedicata alle composizioni nuove e subito le condividiamo tra noi già durante il tragitto di ritorno dalla sala prove, quindi direi tutti

Come vi rapportate con la scena musicale della vostra città?

Siamo di Milano e la scena musicale locale è sovrappopolata di offerte valide e meno valide, cerchiamo di ricavarci il nostro spazio ove possibile

È uscito da poco il vostro nuovo disco, da cosa è stato ispirato?

Behind the Highest Peak: è un concept album che tratta di un sentimento molto nobile e profondo: l’amore. L’amore che nasce come amicizia che diventa talmente intenso da diventare opprimente, tossico. Da qui la perdita e quindi la caduta del protagonista che si troverà a doversi rialzare senza rinnegare il sentimento consumato ma portando tutta l’intensità di quanto provato all’interno di sé.

Quale canzone rispecchia più l’anima dell’album e perché?

You, non a caso al centro dell’album e al centro del percorso interiore del protagonista

Quanto hanno influito pandemia e lockdown nella scrittura delle canzoni del disco?

Il lockdown come probabilmente per ogni altra band di inediti ha appesantito la fase compositiva, il fatto di non “annusarci” in sala ci ha rallentato nel processo compositivo, la tecnologia ci ha dato una mano con la condivisione delle idee, ma la lontananza ha reso tutto più pesante

Cosa consigliate ai giovani che vogliono seguire la vostra strada?

Di non mollare mai, di non sentirsi mai fuori posto, se la passione li sostiene, di andare sempre dritti per la loro strada

Dove vi porterà il vostro amore per la musica?

Stiamo già buttando giù delle idee su nuovi brani, chissà che un giorno vedano luce in un progetto concreto.

Su cosa state lavorando?

Ci stiamo confrontando su terreni inesplorati, come la lingua: l’italiano